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Chiarimenti utilizzo muta long John in acque calme in Materiali - KMare
« Newest da Nicola Miani il Novembre 05, 2023, 06:43:03 pm »
Personalmente uso la long jon decatlon 3 mm quando le massime cominciano a stare sotto i 12 gradi con sopra una maglietta maniche lunghe, sempre decatlon, avendo comunque gonellino che copre alto in vita e poi aiuto al galleggiamento problemi di freddo non ne ho se non c'è vento, altrimenti aggiungo la giacca tipo kway da vela comprata semprre decatlon che ha polsini stagni in gomma e colletto apribile per traspirare. se poi ci avviciniamo allo zero aggiungo sotto anche una maglietta a maniche corte sempre sintetica. ho fatto il bagno in Natisone in dicembre con 4/5 gradi e il problema più grosso e stato cambiarsi in parcheggio con il vento... ::) ;)
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Chiarimenti utilizzo muta long John in acque calme in Materiali - KMare
« Newest da Bullseye il Ottobre 31, 2023, 01:37:09 pm »
 Alla fine optato per la long John, l ho 'ordinata e mi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni .
Inizialmente metterò sopra la mia giacca helly Hansen che è bella traspirante
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Chiarimenti utilizzo muta long John in acque calme in Materiali - KMare
« Newest da Bullseye il Ottobre 31, 2023, 01:32:50 pm »
Provincia di Varese, sulla sponda Lombarda
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Chiarimenti utilizzo muta long John in acque calme in Materiali - KMare
« Newest da nolby il Ottobre 30, 2023, 03:58:35 pm »
ciao, per il kayak tendenzialmente si sta  massimo sui 3mm di spessore per l'inverno ed inizio primavera e sugli 1,5mm per l'abbigliamento da "mezza stagione". Le mute da sub se non sbaglio sono almeno 5mm.

Tieni conto che quello che fa più la differenza sull'effetto sauna è la qualità della giacca d'acqua. Io ne ho una economica che -con sotto una maglietta in lycra- mi fa sudare peggio che con la stagna.

Sabato con 18° di temperatura ed il sole sono stato con pantaloncini + magliettina di neoprene da 1,5mm (Decathlon). Ieri invece con la pioggia e temperatura tutto sommato simile ho preferito mettere la stagna e sono stato benissimo. Con lo stesso abbigliamento del giorno precedente e la mia giacca d'acqua economica avrei sudato durante la pagaiata.

Quindi il consiglio che ti posso dare è quello di valutare bene la questione. Una long Joohn con una giacca d'acqua di bassa qualità ti permettono di risparmiare. Se prendi una giacca bella il costo sale parecchio ed a quel punto forse si può valutare un piccolo sforzo ulteriore per una stagna.
In Brianza ci sono due ottimi laboratori che lavorano su misura. DI che zona del Maggiore sei?
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Chiarimenti utilizzo muta long John in acque calme in Materiali - KMare
« Newest da Bullseye il Ottobre 28, 2023, 12:07:49 pm »
Buongiorno a tutti, spero mi possiate aiutare. Faccio kayak esclusivamente sul lago Maggiore e vorrei continuare ad andare anche nella stagione invernale, ho una muta stagna in neoprene per la subacquea ma non penso che sia adatta ( C'è qualcuno tra voi che ha provato ad usarla ?).
Mi è stato consigliato di acquistare la muta long John smanicato, e di mettere sopra la giacca ad acqua , tuttavia nutro diversi dubbi: la funzione principale del neoprene è quella di mantenere il calore corporeo ma deve essere bagnato per essere efficace , quindi lo vedo più adatto a chi fa torrentismo ad esempio che non può fare a meno di riempirsi di spruzzi mentre io andando al lago rimango praticamente asciutto con sopra la giacca d'acqua e al massimo mi finisce qualche schizzo delle pagaiate sulle gambe. In questo modo pagaiando si suda tantissimo e il neoprene essendo un materiale per niente traspirante mi chiedo se addirittura possa essere rischioso o comunque rendere meno piacevole la pagaiata facendo la sauna , poi è vero che esiste sempre il rischio di ribaltamento in acqua e in quel caso può fare la differenza ma a quel punto verrebbe usata solo come forma di prevenzione in caso di caduta, non mi vengono in mente altri vantaggi che può apportare , resto in attesa di vostri consigli
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Mi presento in Chat
« Newest da nolby il Settembre 27, 2023, 11:15:43 pm »
Quasi non ricordavo che i sacchi di punta li vendevano con il tappo  ;D ;D ;D ;D ;D li vedo sempre annodati!

scherzi a parte, nessun problema ad utilizzare il sacco se hai perso il tappo, basta gonfiarlo e fare un bel nodo al tubo.

Se ti ribalti e lo giri subito a pancia in su è vero che non entra molta acqua, ma è vero solo in condizioni tranquille.

Se c'è vento forte si può valutare di tenere una gamba nel pozzetto per evitare che mentre tu sei sott'acqua il kayak parta a razzo prima che riesca ad afferrarlo con la mano. In quel caso, probabilmente di acqua ne entra non poca.

Se per qualche motivo poi si incandela (si mette verticale) quello è un grossissimo problema.

Un kayak non troppo grande ha un volume di circa 300l, pieno a metà pesa 150kg.
Anche se non ti allontani dalla riva i palloni aiutano ad evitare una gran fatica per svuotarlo.
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Consigli abbigliamento invernale kayak lago in Materiali - KMare
« Newest da nolby il Settembre 27, 2023, 11:01:12 pm »
Tra la pagaia nuova e l'abbigliamento inizierei ad investire sul vestiario.

Se sei un motociclista e vuoi iniziare a girare in pista in cosa spenderesti soldi prima? in una tuta in pelle oppure in una moto nuova (andando in pista con un bolide da gara in calzoncini e maglietta)?

Questo vale SOPRATUTTO se frequenti i laghi del nord Italia che in inverno e fino a tutta la primavera hanno acqua davvero molto molto fredda.

Se sei un ex sub prova a vedere cosa puoi riciclare: se hai la stagna la fai revisionare e sei a posto, hai già tutto quello che ti serve!

Volendo risparmiare al Decathlon ci sono delle Long John a meno di 50€, se fossi al mare in Sicilia sarebbe più che sufficiente anche per le più fredde giornate, per le temperature dei laghi del nord non sono il massimo ma se sei ben allenato sulle tecniche di risalita è comunque meglio che avere addosso i pantaloncini da bici ed il sottomuta in pile (se si bagnano l’ipotermia è asicurata).

Una stagna entry-level da kayak costa poco meno di 400€ (della Reed), meno di una pagaia della Werner.

Ricordati che i laghi del nord, oltre ad essere freddi in acqua, sono quasi per intero circondati da monti, per cui in inverno se ti bagni e sbarchi sei quasi sempre all’ombra – e probabilmente ti farà compagnia anche un bel venticello.

Io e mia moglie, quando abbiamo cominciato, abbiamo fatto più o meno il tuo ragionamento: avevamo solo una giacca d’acqua economica e calze di neoprene. Per il resto pantaloni da jogging e pile. Ci siamo fatti sorprendere dal vento a Novate Mezzola ad inizio Gennaio (per cui aria fredda ma acqua ancora non freddissima). Pochi giorni dopo siamo andati a farci fare le stagne.
Per le pagaie belle abbiamo aspettato.
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CONSIGLI (SPERO MOLTI) SU KAYAK GONFIABILE in Materiali - KMare
« Newest da rinocoluste81 il Settembre 26, 2023, 10:31:16 am »
Buongiorno a tutti,
prima di chiudere volevo ringraziare tutti quelli che hanno avuto la bontà e la pazienza di darmi un consiglio e aiutarmi nella scelta del Kayak.
Come detto, alla fine ho preso un Gumotex Seawave, che ho portato in Sardegna dal 12 al 31 agosto.
L'uso è stato fatto in due modalità.
Prima modalità: utilizzo in solitaria per finalità alieutica (devo pur rientrare del costo del kayak...l'unico modo che vedo è di utilizzarlo per risparmiare dal pescivendolo e devo dire che con un po' di fortuna ho iniziato a scalare almeno una sessantina di eurini dal conto).
Ho percorso brevi tratti a non più di 3 o 400 metri dalla costa, sempre con mare calmo e sole, trainando ondulanti molto apprezzati dalla fauna acquatica. Mi è sembrato veloce e sicuro, forse un po' ballerino sulle onde un po' più alte ma nel complesso una bella sensazione di sicurezza.
Seconda modalità: gita in famiglia.
Abbiamo percorso tratti di massimo 4 o 5 km tra andata e ritorno. Il Gumotex in queste occasioni è stato caricato a dovere: mia figlia di 5 anni a poppa; poi io (192 cm x 100 kg) poi mio figlio di 2 anni, poi mia moglie (175 cm x 70 kg) poi mio figlio di 9 anni a prua. Inutile dire che il kayak appariva estremamente stabile, anche veloce, considerando il carico, e risentisse ben poco del moto ondoso.
Unica pecca: assenza di gavoni e poco spazio per stivare qualcosa che andasse oltre due bottiglie di acqua e una maschera con boccaglio...ho anche pensato di acquistare un canottino gonfiabile stagno da trainare ma non so se esiste e quanto andrebbe a costare (poi vorrei evitare l’effetto naufrago).
Ah, ho trovato anche scomodo il rimessaggio: tra pulizia, asciugatura e piegatura direi che non è fatto per pagaiate toccata e fuga
In complesso mi sono divertito, anche se, devo dire, il gonfiabile mi ha generato parecchie ansie: giunti in qualche caletta o spiaggia avevo timore che potesse esplodere a causa del sole; quindi lo posizionavo in un luogo ombreggiato, sotto la vegetazione, e qui ansia per eventuali forature...anzi vi chiedo, sono ansie immotivate o c’è il concreto rischio che quel materiale si buchi con aghi di pino, erbaccia secca, sassi e cose del genere?
Comunque, la somma algebrica dei pro e dei contro ha segno + e questo è l’importante!
Grazie ancora a tutti e alla prossima!!
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Consigli abbigliamento invernale kayak lago in Materiali - KMare
« Newest da marittimo il Settembre 26, 2023, 07:12:39 am »
Non esco mai d’inverno ma al massimo fino a metà autunno per riprendere verso metà primavera.
Il massimo della mia vestizione consiste in (partendo dal basso):
- calzari alti in neoprene con soletta (usati anche per andare con derive e catamarani)
- muta integrale semistagna in neoprene 3 mm
- sotto muta solo con canotta e maglietta in lycra a maniche corte
- top antivento sopra la muta (quello indossato anche su derive e catamarani)
- aiuto al galleggiamento con le tasche
- cuffia da nuoto in neoprene sulla testa o semplice berretta in lana sintetica
- guanti in pelle (vera) da vela a mezze dita
Credo che, oltre al freddo, uno dei problemi principali dell’abbigliamento sia quello di evitare l’eccessivo assorbimento di acqua nel caso di ribaltamento perché l’aumento di peso potrebbe rendere più difficile o addirittura impedire la risalita a bordo o comunque il galleggiamento in condizioni di sicurezza.
Comunque se hai la pazienza di cercare sul forum troverai parecchie discussione sull’argomento.
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Mi presento in Chat
« Newest da marittimo il Settembre 26, 2023, 07:05:08 am »
Premetto di avere poca esperienza sulla problematica che introduci.

Il mio primo kayak (usato 3 stagioni percorrendo circa 1000 km) aveva l’interno tutto aperto (cioè senza gavoni) con un sacco solo a poppa che inserivo all’uscita e toglievo al rientro affinché l’aria potesse circolare meglio e asciugare bene l’interno dello scafo. Non mi sono mai ribaltato e quella poca acqua che entrava (anche quando non usavo il paraspruzzi o c.d.  gonnellino) la toglievo con una piccola spugna che avevo nel pozzetto legata con una cordicella per non prenderla in mare. Il beneficio principale che ho tratto dal sacco gonfiabile è stato quindi strutturale, cioè di irrigidimento dello scafo grazie alla pressione esercitata dall’interno.
Ho visto solo 2 o 3 volte qualcuno ribaltarsi, ma di acqua entrare nello scafo per questa ragione ne ho sempre vista poca, cioè entro quel tanto che si potesse facilmente togliere con una sessola o con una bottiglia di plastica tagliata a metà. La parte più difficile (se non impossibile, in base alle circostanze) è stata invece quella di vedere qualcuno che riuscisse a rientrare dentro il pozzetto senza tornare a riva.
Nel caso dovesse entrare invece molta acqua, un solo sacco (es. a poppa) potrebbe determinare la concentrazione dell’acqua dalla parte opposta (a prua) e quindi provocare un affondamento con la canoa che tende a posizionarsi in verticale (con la prua sott’acqua e la poppa fuori come un galleggiante usato per la pesca) che rende quindi ancora più difficoltoso risalire a bordo senza prima aver tolto l’acqua (operazione resa altrettanto più difficile)

Il mio attuale kayak è un surfski per cui anche con il pozzetto completamente allagato non ci sono problemi perché si auto svuoterebbe in poco tempo (una delle varie ragioni per le quali ho optato per questo tipo di canoa).
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