Lo scorso sabato 2 aprile si è svolto a Rivergaro il VI incontro pubblico per il Contratto di fiume del Trebbia. L'argomento era relativo alla "Gestione Idraulico-Morfologica della Trebbia", un argomento per noi canoisti importante. Gli intervenuti erano, questa volta, davvero tanti e gli interventi sono stati mirati relativamente alla sicurezza per gli abitanti della Val Trebbia. Legambiente ha riferito sulle aree demaniali, in zona A (fluviale e perifluviale) date in concessione a campeggi, cavatori di inerti e altre incongruenze contrastanti - non si possono dare in concessione zone in fascia A - e ha anche lei riferito della pericolosità dello sbarramento di San Salvatore per i canoisti e che ci sarebbero stati l'indomani trecento canoisti che sarebbero passati di lì (fortunatamente, da quel che ho visto e che mi risulta, non ci sono stati incidenti perchè...l'acqua era poca e non faceva in tempo a raggiungere la maledetta diga, infilandosi completamente nella galleria che è di nuovo percorribile, n.d.r.).
Anch'io ho effettuato un apprezzato intervento come trait d'union tra la Gestione Idraulico-Morfologica e l'argomento del prossimo incontro che sarà relativo alla fruibilità, un argomento per noi totalmente importante. Ho portato un lavoro spagnolo, presentato al 3° Convegno sulla Riqualificazione Fluviale di Reggio Calabria dello scorso ottobre. Nel lavoro si è voluto riportare il grande lavoro di abbattimento di ben 110 (centodieci) sbarramenti nel bacino del fiume Duero (che poi diventa Douro in Portogallo) per riportare quanto più allo stato naturale le acque dei fiumi e dei torrenti.
http://www.cirf.org/rf2015/atti/materiale/plenaria/rf2015_2910_02huertas.pdfOra, dopo la rapida presentazione del lavoro - andate a vedere sul link le foto e i testi del grande lavoro effettuato dagli spagnoli che non sono americani o canadesi, ma mediterranei come noi, e a pag. 5 si riporta il numero degli sbarramenti abbattuti - ho fatto considerare agli Enti e alle Organizzazzioni tecniche regionali che noi stiamo parlando di
uno sbarramento inutile, e che sugli altri possiamo sorvolare, seppure sarebbe da fare anche su quelli qualcosa, ma che si tratta di qualcosa di obbrobrioso e pericoloso per la allocazione e per la fruibilità sportiva dei canoisti.
I politici annuivano durante la mia esposizione, l'Assessore Paola Gazzolo in primis: la sensazione, e non solo, è che ormai siano sensibilizzati e sostanzialmente d'accordo sulla eliminazione dello sbarramento ma che le (solite) implicazioni tecnico-politiche siano ancora un problema difficile da risolvere, oltre al reperimento dei fondi per effettuare il lavoro di abbattimento e spostamento dei materiali di eliminazione e riporto (c'è una quantità di ghiaia grossa e fine mostruosa accumulata contro la diga).
Da parte mia lotterò fino allo stremo per ottenere quanto richiesto dai "canoisti indipendenti" e dalla FICT (la FICK non s'è mai sentita...eppure verrebbe un percorso internazionale di 8 km da gara magnifico, con visione sul percorso di gara dalla strada davvero mozzafiato!) e, se non verranno esaudite le corrette richieste dei canoisti, non firmerò/firmeremo nessun Contratto di Fiume.