Vi inoltro per conoscenza quanto inviato alla Regione Emilia Romagna:
Per “ioPartecipo” Emilia Romagna.
Spettabili Assessori, Consiglieri e Tecnici della Regione Emilia Romagna, Vi scrivo relativamente al Contratto di Fiume della Trebbia. Sono il rappresentante dei canoisti indipendenti, i massimi fruitori della risorsa fluviale Trebbia, dal punto di vista sportivo e ambientale.
Ho seguito dall’inizio tutti gli incontri relativi al Contratto di Fiume della Trebbia e porto avanti con strenua volontà la necessità di rendere il fiume Trebbia privo di ostacoli che ne impediscano la navigazione con canoe e kayak. Gli stessi ostacoli artificiali, esistenti nel tratto Marsaglia-Bobbio, sono fonte di pericolo per la discesa nella gola. Sto parlando della diga di San Salvatore, inutile manufatto in stato di abbandono di conglomerato cementizio e armatura in legno, di mussoliniana memoria, che non ha mai prodotto nulla e che non ha alcuno scopo di esistere se non quello nefasto di deturpare la bellezza sportiva e paesaggistica di una gola appenninica che non ha eguali in tutto il nord Italia.
La Trebbia, se liberata dalla diga di San Salvatore, potrebbe essere uno dei punti di riferimento sportivo e turistico del canoismo italiano, anche agonistico, e diventerebbe méta abituale di canoisti da tutta l’Europa: infatti la discesa nella gola di San Salvatore ha il pregio di conservarne l’acqua e di consentire le discese in canoa per molti più mesi rispetto agli altri tratti solitamente percorsi dalle canoe, cioè per almeno otto mesi all’anno; e qualora, come si sta discutendo, venisse aumentato il DMV, si potrebbe colmare anche i quattro mesi mancanti, garantendo discese in canoa per tutto l’anno. La Trebbia diventerebbe quindi come il fiume Ardéche in Francia, solo ridotto in lunghezza, e più, per così dire, domestico per la logistica rispetto alla lunga discesa del fiume transalpino: otto chilometri contro 26 o 32.
Noi canoisti stiamo cercando di sensibilizzare la Regione Emilia Romagna relativamente alla necessità di abbattimento della diga di San Salvatore, parziale o totale, e della contemporanea chiusura della galleria di derivazione. La percorrenza della galleria è l’unico modo di superare il molesto manufatto senza doversi sobbarcare un lungo e faticoso trasbordo della diga. Ma la galleria è pericolosa ed è solo per canoisti esperti. Succede però che anche molti canoisti inesperti, per evitare la fatica del trasbordo, si infilino in quell’angusto, buio budello di 280 m. e che vadano a bagno in una condizione assolutamente pericolosa per la loro incolumità. Ci sono stati infatti diversi casi di ferimenti al corpo ed alle gambe ed un decesso in seguito ad una piena e non voglio pensare cosa potrebbe ancora succedere se un canoista o la sua canoa dovessero rimanere incastrati con l’imbarcazione rovesciata o con le gambe intrappolate all’interno della stessa. E’ facile pensare che la persona non avrebbe scampo! Inoltre i nostri ultimi rilevamenti ci hanno fatto notare che la volta e soprattutto i muri di sostegno, almeno all’imbocco della galleria, sono sul punto di cedere per vetustà e quindi di causare un ulteriore rischio di ostruzione, con ancora più pericoli, per il malcapitato che si avventurasse nella galleria.
Io sono un giovane-vecchio canoista di 57 anni e conosco la Trebbia dal 1970. L’ho percorso tutto, dalla alta Liguria alla confluenza col Po, galleria compresa, innumerevoli volte. Ricordo che il mio club, il Canoa Club Milano, ebbe modo di partecipare nei primi anni ‘70 al tentativo di demolizione della diga con dinamite: la carica espressa fu solo parziale e non bastò per demolire a sufficienza il manufatto. Si vedono oggigiorno solo alcuni cedimenti che sono solo un ulteriore pericolo anche nel trasbordo obbligato.
Vi segnalo tra l’altro che ci sono già stati esempi di abbattimento di dighe, anche in questi ultimi anni, su fiumi del Nord America. Sull' Elwha river nello stato di Washington, è stata abbattuta una vecchia diga che tra l’altro produceva energia elettrica e, prossimamente, sul White Salmon sempre nello stato di Washington, sul Penobscot, in Maine, e sul Klamath, in Oregon verranno demolite altre dighe per le quali è stata dimostrata l'inutilità e la dannosità in primis per la fauna e la flora fluviali.
E’ indispensabile che ora la Regione si faccia carico della demolizione definitiva della diga di San Salvatore, con spostamento relativo dei materiali sgretolati derivati dallo smantellamento, per completare quella opera di demolizione mai terminata e per ridare libero corso al fiume, in piena luce, in modalità scevra da pericoli oggettivi. Su un Forum di canoisti è stata affrontata la questione da un paio di anni e all’indirizzo:
http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,4844.0.html potrete trovare ulteriori motivi di convincimento sulla necessità di abbattere quell’inutile, pericoloso manufatto. E per avere una idea della importanza sportiva e turistica della Trebbia, vi inviamo anche il link della ultima manifestazione di massa collettiva relativa alla discesa della Trebbia:
http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5020.0.htmlCordiali saluti.
Vittorio Pongolini