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Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* il: Giugno 24, 2014, 12:08:12 pm *
Verso il Contratto di Fiume del Trebbia: Forum pubblico iniziale
28 giugno 2014, Gossolengo (PC)

Il CIRF collabora con la Regione Emilia Romagna nel percorso di lavoro volto alla sottoscrizione di un Contratto di Fiume del Trebbia la cui finalità è l’individuazione di una modalità di gestione integrata del bacino che tenga conto dei diversi obiettivi da raggiungere per rispondere alla numerose esigenze legate al fiume.

Per il raggiungimento di questo obiettivo è previsto un percorso di coinvolgimento di tutte le istituzioni, le forze sociali ed economiche e le organizzazioni interessate come Enti pubblici, forze imprenditoriali e produttive, tecnici e professionisti, organizzazioni ambientaliste, associazioni culturali, sportive, del tempo libero, scuole, volontariato sociale e cittadini interessati, attraverso un Processo di partecipazione strutturato.

La prima fase del Processo prevede lo svolgimento di un Forum pubblico di avvio di presentazione degli obiettivi perseguiti e delle attività necessarie. Seguiranno incontri di approfondimento a luglio e da settembre a dicembre. Il percorso sarà chiuso da un Forum finale per presentare i risultati emersi.

Il Forum di avvio, condotto dal CIRF, avrà luogo il 28 giugno, alle ore 9,30, nel Comune di Gossolengo (PC), presso la Biblioteca Comunale in via XXV Aprile.

Vi invitiamo quindi a partecipare a questo primo appuntamento e agli altri successivi!

Per saperne di più: http://www.cirf.org/italian/Appuntamenti/CIRF/trebbiaforumavvio.html
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #1 il: Agosto 04, 2014, 04:29:05 pm *
Vi inoltro quanto ricevuto dal Comitato di Partecipazione Pubblica che promuove il Contratto di Fiume del Trebbia.
A molti non interesserà, ma è invece importante che tutti i canoisti, fruitori e non del Trebbia, sappiano quali sono i passi che vengono seguiti con questo moderno sistema di accordi tra tutti gli attori interessati ai fiumi e in particolare al nostro Trebbia. I Contratti di Fiume, di derivazione francese fin degli anni '80, sono una realtà che si sta consolidando anche in Italia e sono il più democratico dei sistemi di tutela del fiume e dei molteplici interessi che ruotano intorno ad esso.
Il 28 giugno ero (quasi sicuramente, a ragion veduta, anche se non ne ho la certezza assoluta) il solo canoista presente alla prima riunione, l'unica voce in capitolo relativa al mondo della pagaia. Ho portato avanti alcune necessità della categoria e vedrò, alle prossime riunioni di settembre, di riproporle. Sicuramente, di tutte le figure presenti, ero colui che conosceva meglio, nel suo percorso dalla diga del Brugneto (la costruì mio nonno ingegnere nel 1959) alla confluenza col Po e per tutta la sua estensione, il grande fiume Trebbia.
Sono interessato a portare avanti le esigenze dei canoisti, non avendo né conflitti di interesse né altre condizioni di impedimento per questa responsabilità. Tutti voi che mi leggete più o meno sapete quali sono le mie idee al riguardo del fiume Trebbia: non sono né estremizzato da condizioni ecologiche assolute né sono favorevole ad un uso indiscriminato della risorsa acqua/fiume per motivi di uso irriguo o per motivi di carattere energetico. La costruzione della centralina in corrispondenza di San Salvatore è stata, per il momento e forse per un bel po' di tempo, accantonata e quindi, in tal senso, non si corrono rischi di schierarsi tra favorevoli o contrari alla stessa. Conosco inoltre le problematiche della Riqualificazione Fluviale essendo socio CIRF ed avendo fatto un articolato corso professionale.
Non voglio né convincere nessuno, né lanciare autocandidature elettive. Sono un canoista cui sta particolarmente a cuore la salute di uno dei più bei fiumi d'Italia per lo sport della canoa fluviale. Se ci sono idee, esigenze o problemi, parliamone costruttivamente in questa sede, dato che in fondo a questa pagina, viene richiesto di nominare un rappresentante che porti avanti le necessità della categoria in modo univoco. Grazie dell'attenzione e baci diffusi.

VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA
INCONTRI BILATERALI E TAVOLO DI NEGOZIAZIONE

La Regione Emilia-Romagna promuove e coordina il percorso di partecipazione pubblica “Verso il Contratto di Fiume del Trebbia” finalizzato a definire una modalità di gestione integrata del bacino del Trebbia che tenga conto dei diversi obiettivi da raggiungere per rispondere alla numerose esigenze legate al fiume.
Il 28 giugno 2014 si è dato avvio a questo percorso partecipativo con la realizzazione di un primo incontro pubblico svoltosi nel Comune di Gossolengo (PC), che ha permesso di iniziare la raccolta delle percezioni degli attori sui problemi-opportunità del fiume e di capire se i dati di riferimento sono condivisi da tutti e quali sono le carenze informative esistenti.
Per avere informazioni di maggior dettaglio in merito all’intero percorso partecipato e al lavoro svolto durante l’incontro del 28 giugno è possibile visitare la piazza virtuale dedicata al processo (http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo) e il sito del Contratto (http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/acque/informazioni/processi-partecipativi/con-la-trebbia).

Con la presente comunicazione si forniscono le informazioni necessarie per avviare gli incontri bilaterali e il tavolo di negoziazione quali momenti di lavoro che supporteranno e affiancheranno il processo partecipato pubblico.

INCONTRI BILATERALI
Il programma prevede che, dopo l’incontro di avvio del 28 giugno scorso, vengano realizzati degli “incontri bilaterali” tra il gruppo di supporto del processo e i principali portatori di interesse, finalizzati a continuare la fase di ascolto avviata con il primo incontro pubblico.
•   Tempi: saranno svolti a settembre
•   Obiettivo: far emergere, ascoltando, la visione che il soggetto portatore di interesse ha del problema. L'idea è chiarire cosa conta veramente per lui (a cosa vuole arrivare) e quali sono gli elementi che influiscono (cause). Questa fase è necessaria e propedeutica all’individuazione degli spazi di negoziazione futuri
•   Metodo: "mappaggio cognitivo", ossia una serie di domande (intervista) che portino ad individuare gli aspetti centrali del problema posto
•   Risultato: un grafo (un disegno) che sintetizza la rappresentazione del punto di vista dell’attore, da illustrare durante il prossimo incontro pubblico.

Gli incontri bilaterali potranno essere svolti accorpando alcuni portatori di interesse, al fine di ottimizzare il lavoro.
Gli incontri non prevedono la necessità di una presentazione formalizzata (documento, power point, ecc.) da parte dei portatori di interesse ma saranno organizzati come una conversazione guidata e mirata, della durata orientativamente di un’ora e mezza, costituita da domande e risposte sintetiche. Il soggetto intervistato potrà in ogni caso presentare, se lo ritiene, documentazione a supporto di quanto sostenuto, che verrà analizzata solo successivamente all’incontro.

TAVOLO DI COORDINAMENTO E NEGOZIAZIONE
Il “Contratto” prevede la formazione anche di un “Tavolo di coordinamento e negoziazione” dove risiedono i principali portatori di interesse.
•   Tempi: i lavori partiranno da ottobre, dopo il secondo incontro pubblico
•   Obiettivo: affrontare le conflittualità mediante apposite sessioni di negoziazione tra i partecipanti e fornire indirizzi in merito alle regole di conduzione del processo stesso e per lo sviluppo dei suoi contenuti
•   Metodo: ricerca guidata di soluzioni negoziali da parte dei facilitatori
•   Risultato: ottenere una maggior condivisione di obiettivi e conseguenti linee d’azione; individuare azioni specifiche ed eventuali misure di mitigazione e compensazione accettabili da parte degli interessati; definire gli elementi necessari per la valutazione integrata di alternative di intervento.
La scelta di avviare una fase di confronto tra un numero selezionato e limitato di attori, oltre a quella aperta a tutti degli incontri pubblici, è motivata da questioni operative: l’individuazione di soluzioni condivise a problemi tecnicamente complessi e conflittuali è infatti più efficace se avviene tra un numero ristretto di persone, purché esse rappresentino tutti gli interessi in gioco e siano delegate a farlo dall’intera platea dei partecipanti agli incontri pubblici.

SELEZIONE DEI PARTECIPANTI AGLI INCONTRI BILATERALI E AL TAVOLO DI NEGOZIAZIONE
I portatori di interesse negli incontri bilaterali e nel tavolo di negoziazione saranno i medesimi e sono stati individuati preliminarmente sulla base di quanto emerso durante il primo incontro del 28 giugno u.s. e di una prima mappatura degli attori:

•   Associazioni ambientaliste
•   Associazioni legate alla fruizione/economia turistica
•   Associazioni degli agricoltori
•   Associazioni imprenditoriali

•   Consorzio di bonifica di Piacenza
•   Mediterranea Acque (Ente gestore della Diga del Brugneto)

•   Regione Emilia-Romagna
•   Regione Liguria
•   Provincia di Piacenza
•   Comuni montani
•   Comuni di pianura (diversificati da quelli montani in quanto gli interessi, come emerso dal forum del 28/06, sono diversi)

•   Autorità di Bacino del fiume Po
•   Agenzia Interregionale del fiume Po
•   Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po (sede di Piacenza)
•   Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale che comprende il Parco regionale fluviale del Trebbia
•   ARPA (Piacenza)
•   ARPA (Servizio Idro-Meteo-Clima)

Tale proposta potrà subire modifiche in funzione di eventuali richieste che giungeranno alla segreteria organizzativa (ambpiani@regione.emilia-romagna.it) ENTRO IL 22 AGOSTO, a cui sarà data risposta motivata, positiva o negativa, e comunque pubblica, inserita sia sul sito del Contratto di fiume sia sulla Piazza “Io partecipo +”.

Il criterio alla base della selezione dei partecipanti al tavolo di negoziazione è:
•   mantenere un numero di partecipanti rappresentativo del sistema dei portatori di interesse ma  limitato al fine di assicurare l’operatività del tavolo. 

Per ogni categoria di portatori di interesse sopra elencati dovrà essere individuato un unico rappresentante che farà da portavoce delegato, sia durante gli incontri bilaterali sia nel tavolo di negoziazione.
Per quanto riguarda le associazioni (ambientalisti, fruitori, ecc.), queste saranno invitate a partecipare all’incontro bilaterale loro dedicato (che diventerà quindi multilaterale), chiedendo in quell’ occasione di indicare un unico rappresentate delegato che possa fare da portavoce durante il tavolo di negoziazione
Per quanto riguarda i Comuni, sarà richiesto, mediante  successive comunicazioni e contatti, di indicare un rappresentante delegato corrispondente ai raggruppamenti indicati più sopra (“comuni montani”, “comuni di pianura”).

L’elenco dei soggetti selezionati per il tavolo di negoziazione potrà essere vagliato dai singoli cittadini non organizzati che interverranno al percorso partecipato nelle sedute pubbliche e via internet; a tal fine saranno predisposti due strumenti di interazione:

•   Questionario online (sul sito del Contratto e sulla Piazza Io Partecipo +) in cui si inviterà ognuno ad indicare da quale “gruppo di interesse” si sente maggiormente rappresentato tra quelli che presenti al Tavolo di negoziazione, se concorda con la scelta del soggetto candidato a rappresentarlo o se ritiene che manchino “gruppi di interesse” importanti
•   Questionario cartaceo al termine di ogni incontro pubblico, sia per valutare l’evento stesso sia per verificare quanto i presenti si riconoscono nella posizione/soluzione portata avanti dal rappresentante del proprio “gruppo di interesse” nel tavolo di negoziazione e dal tavolo complessivamente.

Seguirà comunicazione individuale per la convocazione degli incontri bilaterali.



Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Maurizio (Tric)

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #2 il: Settembre 11, 2014, 07:21:28 pm *
Grazie Vittorio  per il preziosissimo interessamento e partecipazione.
Io personalmente ho partecipato agli incontri, decisasamente più ludici, dei 2 round del Richiamo del Trebbia, oltre alle riunioni dello scorso anno quando c'era in ballo la conferenza dei servizi per la costruzione della centralina a S. Salvatore.
Sono comunque aggiornato ed  in contatto con l'associazione No Tube che sicuramente fa parte di quelle presenti al primo Forum.
Esorto quindi tutti a passarci tutte le info relative alla situazione fluviale e, appena possibile, partecipare alle riunioni.
Buon autunno a tutti
Tric

Davide Sandini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #3 il: Settembre 14, 2014, 02:10:47 am *
Ciao Vittorio e grazie per le notizie ed il tuo impegno.

Immaginavo che ci sarebbero stati pochi commenti al tuo messaggio, che invece meriterebbe maggiore attenzione.
Se avrò tempo ti manderò qualche suggerimento sulle richieste che (a quanto capisco) andrai a portare come rappresentante per il mondo canoistico. per parte mia sei qualificato e motivato a parlare in nome di tutti.
Chissà che non si riesca a fare qualcosa di buono

A presto in fiume

Davide Sandini
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
R. L. Stevenson, "Viaggio in canoa"

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #4 il: Settembre 15, 2014, 05:08:55 pm *
Ciao a te Davide, e ciao anche a Maurizio. Vedo che siete saggi ed accorti e che quindi avete dato il giusto peso ad una formula che sarà sempre più al centro delle nostre possibili decisioni. I Contratti di Fiume sono e saranno alla base di ogni possibile intervento migliorativo per noi canoisti e per tutti gli attori ad esso collegati (i cosiddetti stakeholders) sui fiumi e sui torrenti, ottemperando a quelle che sono le due principali Direttive Comunitarie in tema di Acqua e di Natura.
Queste Direttive sono la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE:  http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_1217_allegato.pdf
e la Direttiva "Habitat" 92/43/CEE: http://www.minambiente.it/pagina/direttiva-habitat .

Da parte mia, essendo a contatto con chi al CIRF sovraintende al Contratto di Fiume della Trebbia, posso darvi un paio di notizie fresche e cioè che essendo la giunta della Regione Emilia in un mezzo subbuglio per le note vicende politiche, il secondo incontro pubblico, programmato per la fine di settembre, è stato rinviato di circa due mesi. Si parla quindi di spostarlo a fine novembre 2014. L'altra cosa che vi segnalo, decisamente più articolata, sono gli interventi che ho in mente di proporre sull' inutile, dannoso sbarramento di San Salvatore, per noi, per gli abitanti della valle e per la fauna fluviale. Queste sono le mie proposte:

1) eliminazione totale della diga di San Salvatore, con impedimento del normale deflusso delle acque fluviali, in condizione di "morbida", nella pericolosa galleria di derivazione. Abbattimento, quindi, dell’antico manufatto, con ripristino delle condizioni naturali preesistenti (anni ‘20). Si permetterebbe pertanto la discesa integrale della Trebbia, senza soluzione di continuità, per il tratto Marsaglia-Bobbio (7,5 km) e possibilità di arrivo sino a Perino (11 km), con adeguamento dello scivolo sotto il Ponte Gobbo di Bobbio per un più sicuro passaggio delle canoe e dei raft.
La percorribilità della galleria (280 m) sarebbe garantita solo in condizioni di piena (condizioni sopra lo stato idrologico di morbida), quando i livelli delle acque si divideranno naturalmente in due rami. E' da sapere anche che per la sopra menzionata Direttiva Habitat non sarà possibile ostruire totalmente, con i materiali di riporto della diga, la galleria in quanto nella stessa è stato rinvenuto il nucleo svernante più numeroso della provincia di pipistrelli della specie di Rinolofo maggiore (Chirotteri, Rhinolophus ferrumequinum, 150-200 esemplari nel 1984).

2) ad abbattimento avvenuto, organizzazione di un grande incontro internazionale canoistico nel periodo medio autunnale o precoce primaverile sul modello della “Marathon de l’ Ardéche” francese e della “Adigemarathon” nella Terra dei Forti,  che coinvolga, per tutta la valle, la popolazione e le autorità locali e regionali, con rilancio turistico di una delle più belle valli italiane per la pratica della canoa-kayak e del rafting. Per garantire la riuscita della manifestazione, qualora non ci fosse un adeguato livello idrico – difficile succeda nei periodi indicati -, si chiederà il rilascio di acqua dalla Diga del Brugneto, per le ore necessarie, nella giornata della discesa, che la Regione Liguria provvederebbe a garantire. Da migliorare quindi la ricettività turistica della media valle Trebbia oltre che del piacentino e delle sue specialità gastronomiche.

3) maggiore presa di coscienza da parte delle autorità locali, relativamente ai settori medio e alto del corso della Trebbia – al di fuori, quindi, di quelle che sono state le richieste generali degli altri partecipanti al primo incontro del Forum Pubblico riguardanti il Contratto di Fiume – degli sport della pagaia che può offrire la valle Trebbia e del conseguente indotto turistico offerto dallo stesso.

L'ostacolo maggiore sarà ovviamente quello di trovare i fondi per l'abbattimento della diga e mi sto adoperando al riguardo, in collaborazione col CIRF, andando a ricercare a livello comunitario,  relativamente alla possibilità di ottenimento di finanziamenti per il ripristino allo stato naturale del fiume Trebbia. E' giusto sapere che non sono proprio le nostre necessità canoistiche che permetteranno queste possibili decisioni di finanziamento, ma la possibilità di ottemperare alle varie Direttiva Quadro sulle Acque ed alla Direttiva Habitat, e proprio per quest'ultima, pesci, gamberi di fiume e mammiferi volanti sono i ns. migliori alleati. Per darvi un riscontro, sul  fiume Tresa (VA e Canton Ticino) sono stati ottenuti grossi finanziamenti, decine di migliaia di €, per costruire uno sbarramento attraverso il quale potessero passare varie specie di pesci, affinché ovideponessero nel tratto d'acqua verso le sorgenti.

Ma ci sono, d'altro canto, esempi di abbattimento di dighe, anche in questi giorni, su fiumi del Nord America. Sull' Elwha river nello stato di Washington, è stata abbattuta una vecchia diga che produceva energia elettrica (la diga di San Salvatore non produce e non produrrà niente!) e, prossimamente, sul White Salmon sempre nello stato di Washington, sul Penobscot, in Maine, e sul Klamath, in Oregon (n.d.r. questo l'ho sceso nell''88) verranno demolite altre dighe per le quali è stata dimostrata l'inutilità e la dannosità in primis per la fauna e la flora fluviali. Se volete leggerne di più, in inglese, vi segnalo questo articolo sul NYTimes del mese di maggio scorso:
http://www.nytimes.com/2014/05/08/opinion/tear-down-deadbeat-dams.html?_r=1

Ecco, questi sono i miei spunti ragionati, con vedute condizionate e soppesate da situazioni oggettive: nulla di definitivo ma comunque punti su cui lavorare e relativamente a quello in più che mi segnalerete da riportare al secondo incontro di novembre sui Contratti di Fiume. Purtroppo ci sarà tempo per ragionarci.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #5 il: Settembre 15, 2014, 05:46:46 pm *
Vorrei aggiungere una nota che sarà utile quando si entrerà in argomento nelle sedi del caso. Dove va a finire l'acqua prelevata dai torrenti affluenti del Trebbia? In tre modi: potabile (poca), spreco (molta), evaporazione dai bacini (si ottiene il totale moltiplicando l'indice di evaporazione del 45° parallelo con i metri quadri della superficie dei bacini artificiali: molta). Soprattutto insisterei sul fatto che i prelievi diretti a Genova città, provenienti dalla provincia di Piacenza e Alessandria, senza dimenticare che l'alta Valtrebbia è in prov. di Genova, erano dimensionati alle attività fortemente idrovore chiuse ormai da tempo: siderurgia e soprattutto agli acciai speciali. Oggigiorno a Genova soprattutto l'acqua potabile si spreca. L'azienza competente (Mediterranea delle Acque) non sembra in grado di arginare le perdite che si notano ovunque. La rete idrica in ferro è vecchissima e collocata in ambienti, poco raggiungibili, ripidi e spesso franosi. Le grandi forniture al Porto sono praticamente incontrollabili anche da enti esterni perché vige un regime autonomo di gestione quasi militare. Tutti gli edifici pubblici, scuole, Università, giardini botanici e non, le parrocchie, gli edifici della Chiesa, i musei, le istituzioni e associazioni di più o meno chiara utilità sociale... eccetera hanno forniture non solo gratuite (cosa che potrebbe anche avere un senso talvolta) ma anche senza contatore e sono indotti a sprecare. Pensate che la centrale elettrica Enel a carbone sita nel Porto, utilizza un enorme deposito di carbone a cielo aperto (cosa in sé già illegale) e abbatte (in parte e male) le polveri annaffiando costantemente con acqua dolce e potabile il combustibile. Quando ho tentato di sensibilizzare su questo problema alcuni consiglieri comunali e altri in ambiente politico e sindacale ho capito che del Trebbia qui non importa nulla, dunque la Regione Emilia Romagna, soprattutto negli interessi degli agricoltori della bassa e dell'ambiente di tutta la valle, dovrebbe pretendere dei rilasci molto maggiori dai gestori, per esempio quelli del Lago di Brugneto. Solo per curiosità vi informo che detto abbastanza grande Lago e relativa diga furono costruiti dalla Città di Genova con denaro pubblico ma pochi anni fa, col metodo che va di moda da parecchio tempo, fu quasi regalata (cioé privatizzata) a una multinazionale insieme a tutta la rete delle condutture, per appianare debiti comunali, cioé sprechi per ripianare altri sprechi.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #6 il: Settembre 16, 2014, 07:50:46 pm *
Caro Maurizio, mi aspettavo prima o poi un tuo intervento su questa questione. So che la Trebbia e la diga di San Salvatore sono già state oggetto di disamina e di convinte discussioni quando si parlava della Centralina, commentate da molti, ma in particolare da te e da Coduri. Io, relativamente a quel topic, ne sono rimasto discretamente marginale perché approvavo alcuni dei tuoi interventi ma però di più gli interventi di Coduri. Sono quindi più vicino all'idea di Coduri che alla tua, ma vi ho lasciato discutere amabilmente perché bastavate voi due. In ogni caso, la Centralina non si farà e tant'è. Prendiamone atto e cerchiamo di riuscire a pagaiare senza pericoli e senza soluzione di continuità fino a Bobbio e credo che in questo tu sia d'accordo con me. Sono, cioè, per risolvere un problema alla volta perché tutti insieme non ci si riuscirà mai.
Vedo che hai portato molti esempi della città che ti ha accolto ed in cui vivi e che ha molte delle magagne che  vengono correntemente riportate dai media in questa disastrata Italia. Certo, sono tutte situazioni da correggere quelle che scrivi, ma io vorrei in primis cercare di far eliminare quella benedetta, inutile diga di San Salvatore che è una rovina paesaggistica, ambientale, naturalistica e, vivaddio, ... canoistica! Sì, sono egoista e penso solo all'aspetto ludico e canoistico, lo ammetto, ma se mai potremo scendere la Trebbia nelle meravigliose anse che forma senza i pericoli della galleria - guarda che l'avrò percorsa almeno quindici volte con tutti i kayak e canoe possibili e non mi è mai successo nulla, ma io sono io e gli altri, se neofiti, in un secondo più-terzo grado, come è la Trebbia fino alla galleria, si trovano veramente male e si fanno male, come è successo quest'anno a maggio - sarebbe un grandissimo successo per tutti noi e per la valle.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #7 il: Settembre 16, 2014, 10:15:13 pm *
Aggiungo solo questo: concordare attraverso un adeguamento delle convenzioni esistenti tra Regione Emilia Romagna e Regione Liguria un aumento della portata anche di piccola entità nei periodi di magra e di secca estiva, migliorerebbe moltissimo l'autodepurazione, bloccherebbe forse del tutto i fenomeni di eutrofizzazione stagionale, andrebbe incontro alle esigenze degli agricoltori (soprattutto quelli che producono alimenti buoni), aiuterebbe il settore ittico (ricordiamo che a Bobbio fino agli anni '60 c'erano pescatori di professione) e permetterebbe l'uso potabile con minore apporto di cloro. Però se tu hai preso a cuore la demolizione del rudere vai pure e combatti per quello, nessuno lo rimpiangerà.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #8 il: Settembre 17, 2014, 11:47:14 am *
Ecco qua, a questo link, cosa è stato concordato durante il primo incontro del Contratto di Fiume della Trebbia: http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo/contratto-di-fiume-del-trebbia/con-la-trebbia/documenti/allegati-forum-avvio/report-lavoro-a-gruppi-i-forum-28-giugno-2014 .
Come potete vedere le figure interessate al fiume sono tantissime ed ero effettivamente l'unico canoista (ero nel gruppo Misto D, tolto dal gruppo A, Natura e Fruizione perché richiesto espressamente, come unico vero conoscitore del fiume che ha aiutato a tracciare la mappa più articolata. Nel foglio compilato a pennarello in corrispondenza della diga di S. Salvatore c'è la richiesta di continuità fluviale per la quale insisterò).
Come potete leggere e vedere, il Contratto di Fiume è il sistema più democratico di interesse comune e tutti cercano di ottenere il massimo per sé ma nel comune rispetto delle esigenze di tutti.
Molte delle cose che hai ulteriormente riportato, Maurizio, le trovi nel link, come il DMV di cui parli, il Deflusso Minimo Vitale, che nel 2013 è stato aumentato e i locali hanno riferito di aver finalmente visto arrivare in estate la Trebbia al fiume al Po. Per gli alimenti buoni, il piacentino è famoso e in altra sede, ti chiederò cosa  intendi tu per buoni perché professionalmente lo voglio capire.
Voglio solo farvi capire che sarà una bella avventura, ma che per ciò che voglio e vogliamo è l'unico treno che possiamo prendere.

PS una curiosità imparata a Gossolengo, bassa valle Trebbia, sede del 1° forum pubblico: il nome Gossolengo deriva da "Osso Lungo" in emiliano antico, perché qui, luogo della battaglia della Trebbia del 218 a.c., nelle ghiaie del fiume, fu trovato un femore di un elefante di Annibale. Nello stemma del comune c'è raffigurato un elefante africano.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Giuseppe Coduri

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #9 il: Settembre 24, 2014, 11:42:39 pm *
Ciao, voglio fare i complimenti a Vittorio per l'attenzione che ha dedicato al tema e a Maurizio Bernasconi, che quando non si fa prendere dai suoi deliri luddisti, è capace di argomentare in modo (a mio avviso) intelligente.

il tema delle perdite e degli sprechi  di acqua potabile è molto importante ma, purtroppo, come dice Maurizio, di difficile soluzione. me ne sto rendendo conto per esperienza personale e posso confermare). le soluzioni si basano sull'implementazione di reti di misurazione molto fitte e ben gestite, che in caso di anomalie possano segnalare con una certa precisione dove concentrare le indagini. lo spreco di acqua potabile è un altro tema rilevante, che forse non riceve sufficiente attenzione, ma che potrebbe essere affrontato con enormi benefici.

Tornando al (o alla) Trebbia: purtroppo la centralina non si farà più (peccato perchè avrebbe creato un bel laghetto a monte, con acqua anche in estate) quindi o si lascia la diga così com'è oppure la si abbatte.
Sarebbe interessante studiare un intervento minimale che, salvaguardando comunque la sicurezza consenta di convogliare l'acqua nel letto originario, creando una sorta di breve percorso artificiale, da ottenere modificando i manufatti della vecchia diga.
l'idea di una grande manifestazione canoistica potrebbe essere un'iniziativa interessante, che però richiede uno sforzo organizzativo non da poco.
un saluto a tutti.
un saluto a tutti


maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #10 il: Settembre 25, 2014, 04:31:48 pm *
 Coduri, come sempre sbagli. Quando ti sembro intelligente è perché sto cercando di insegnare le tabelline alle anime semplici, ognuna con il suo grado relativo di percezione ed elaborazione razionale.
 E' una specie di recita. Quando esprimo sinteticamente delle realtà evidenti che abbiamo ormai intorno chiare e nette sino a soffocarci, quello che tu definisci delirio luddista, allora sì che sto argomentando in modo intelligente.

Giuseppe Coduri

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #11 il: Settembre 26, 2014, 01:13:41 am *
Bernasconi, lo so: hai ragione a reagire così, le mie parole irrispettose ti hanno ferito.
 
Scusami se Ti ho offeso; mi cospargerò il capo di cenere e mi batterò il petto.
D'ora in poi ti porterò più rispetto e cercherò di seguire il Tuo Verbo.

Scusa, ora scappo, che ho la ruspa accesa giù in strada.
Ciao

Marco Gamberoni

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #12 il: Settembre 27, 2014, 10:09:41 pm *
L'altra cosa che vi segnalo, decisamente più articolata, sono gli interventi che ho in mente di proporre sull' inutile, dannoso sbarramento di San Salvatore, per noi, per gli abitanti della valle e per la fauna fluviale. Queste sono le mie proposte:

1) eliminazione totale della diga di San Salvatore, con impedimento del normale deflusso delle acque fluviali, in condizione di "morbida", nella pericolosa galleria di derivazione. Abbattimento, quindi, dell’antico manufatto, con ripristino delle condizioni naturali preesistenti (anni ‘20). Si permetterebbe pertanto la discesa integrale della Trebbia, senza soluzione di continuità, per il tratto Marsaglia-Bobbio (7,5 km) e possibilità di arrivo sino a Perino (11 km), con adeguamento dello scivolo sotto il Ponte Gobbo di Bobbio per un più sicuro passaggio delle canoe e dei raft.
La percorribilità della galleria (280 m) sarebbe garantita solo in condizioni di piena (condizioni sopra lo stato idrologico di morbida), quando i livelli delle acque si divideranno naturalmente in due rami. E' da sapere anche che per la sopra menzionata Direttiva Habitat non sarà possibile ostruire totalmente, con i materiali di riporto della diga, la galleria in quanto nella stessa è stato rinvenuto il nucleo svernante più numeroso della provincia di pipistrelli della specie di Rinolofo maggiore (Chirotteri, Rhinolophus ferrumequinum, 150-200 esemplari nel 1984).
...

Gli unici animali a cui la galleria interessa sono alcune specie di canoisti e di kajaker.
Agli altri non dà probabilmente nessun fastidio. E se glie ne desse, che lo sopportino.
Renderla impraticabile? Per motivi di sicurezza?
Per la massima sicurezza, l'ottimo sarebbe smettere di praticare sport pericolosi, e chiudersi in convento.

E so di che parlo: l'ho fatta varie volte (anche a bagno), e ero tra quelli che hanno ricuperato una canoa canadese incastrata all'imbocco della galleria.
Vedere foto allegata.
Navigano tutti ancora, sia la canoa che i due naufraghi che si fecero tutta la galleria a nuoto.


Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #13 il: Settembre 28, 2014, 12:38:55 pm *
Ciao Marco. Grazie della foto e dell'intervento che segnalano un bagno e un recupero della canoa effettivamente avvenuti.
Quindi tu riferisci che oggi non esiste nessun tipo di fauna che ha colonizzato la galleria? Nessun pipistrello? E' importante saperlo, ma bisogna portare nelle giuste sedi dati certi, non incerti. Io mercoledì 1 ottobre alla sera avrò una riunione con alcune associazioni e persone della valle (o a Rivergaro o a Bobbio, devo avere conferma) di quelli interessati al Contratto di Fiume. E' una riunione interlocutoria, in attesa di quella ufficiale organizzata dal CIRF e dalla Regione Emilia Romagna di fine novembre. Dovrò sempre portare dati certi e non casuali. Se non c'è fauna, allora potremmo valutare anche l'opzione di chiusura della galleria, alle acque e poi con rocce. E' una opzione da studiare.
Quello che ribadisco e su cui voglio che i canoisti focalizzino l'attenzione è che da soli, senza le Direttive di cui sopra, non riusciremo ad ottenere niente! Non esiste una "Direttiva Canoa" promossa dalla U.E. e quindi, alla fine, i nostri migliori alleati sono proprio gli animali, pesci in primis (sono in grado di risalire 280 m al buio per riprodursi?!? Va chiesto ai pescatori. Io non credo proprio ma va accertato) e chirotteri in secundis. Tutti legati alle due Direttive, la  Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e poi la  Direttiva "Habitat" 92/43/CEE. Va cioè sempre contemplato e migliorato lo stato ecologico di un corso d’acqua ed  è indispensabile, innanzitutto, saper misurare e valutare tale stato. Per molto tempo lo stato di salute di un corpo idrico è stato identificato solamente con la  qualità chimico – fisica delle sue acque; ora è comunemente accettato che questo non basta: è indispensabile valutare anche le condizioni delle comunità biologiche (pesci, macroinvertebrati, flora acquatica) che in esso vivono, oltre che la sua qualità idromorfologica (regime idrologico, condizioni morfologiche, continuità fluviale...). Ed è proprio su questo ultimo punto che voglio rispondere all'ipotesi di Coduri di fare un "percorso artificiale" al momento di abbattere la diga di San Salvatore: non è possibile togliere una condizione artificiale (la diga) per ricrearne un'altra ancora artificiale (il percorso artificiale) . Per avere credito di intervento il fiume Trebbia va riportato nelle sue condizioni originali, ante 1920, ed è l'unico modo per poter avere la speranza di ottenere permessi e finanziamenti. Le anse di San Salvatore vanno riportate al loro stato naturale. Se vogliamo cimentarci in percorsi sportivi di 3° e 4° grado dobbiamo aspettare che piova tre giorni, salire la valle e scendere il/la Trebbia da Gorreto, come da sempre facciamo.
Che poi, tra l'altro, in quelle splendide anse, un percorso artificiale, fatto di pezzi di conglomerato cementizio lasciati in loco, a mio (im)modesto parere, non c'entrano proprio nulla. Pensate invece la bellezza di percorrere tutta la gola in canoa! L'avete fatta d'inverno, coi ghiaccioli che addobbano naturalmente quelle che in primavera sono cascatelle e gocciolatoi naturali che si gettano nelle acque cristalline del Trebbia? Fantastico, un ambiente fantastico!
E ricordatevi, questa condizione di intervento vale e varrà per il Trebbia e per tutti i fiumi e torrenti d'Italia. Prima si deve creare un motivo e un movimento di intervento, poi si analizzano le condizioni da modificare, poi le opzioni di intervento supportate dalle leggi, poi i progetti, i finanziamenti e poi...si spera che tutto arrivi alla condizione desiderata.
Non abbiamo altre vie (d'acqua) se non queste.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Davide Sandini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #14 il: Settembre 29, 2014, 12:17:32 am *
Ciao, mi collego alle note di Vittorio:

a mio avviso occorre valutare con attenzione anche la rimozione della diga: una situazione di detriti a monte stabilizza da da un secolo o quasi diventa molto difficile (e costosa) da stabilizzare rimuovendo la diga in un colpo solo. Non vorei che questo fosse il solito affare "ruspe e cemento" in cui le imprese si buttano per gonfiare i prezzi e guadagnarci sopra.
A mio avviso sarebbe meglio vincolare la rimozione ad un progetto "soft e lento" in modo da non stravolgere il fiume in poco tempo, tagliando la sommità in vari step, in modo da evitare stravolgimenti. la cosa porterebbe tra l'altro alla progressiva messa a secco della galleria

Davide
.. mi disse che era l'impresa più stolta di cui mai avesse sentito parlare..
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Giuseppe Coduri

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #15 il: Settembre 29, 2014, 08:45:10 am *
Ciao, due commenti all'ultimo messaggio di Vittorio:
1) non credo che l'effettiva presenza di Rinofoli nella galleria possa essere accertata dai canoisti di passaggio; l'ultima cosa che si fa quando si passa in canoa dalla galleria è guardare il soffitto per scovare pipistrelli appesi, tra l'altro è completamente buia dopo la prima curva. Immagino che la presenza di chirotteri sia stata documentata osservando il movimenti in ingresso e uscita.
2) quando suggerivo un intervento "minimale" che cioè modificasse il letto del fiume realizzando un passaggio artificiale o semiartificiale, intendevo quello che poi ha precisato meglio di me Davide: oramai da un secolo esiste un dislivello marcato tra monte e valle della diga; rimuovendola e riportando la situazione allo stato pre 1920, si dovrebbe spalmare tale dislivello su un tratto molto esteso di fiume. In una zona franosa come quella avrei il timore di innescare effetti potenzialmente gravi e non facilmente prevedibili, senza contare i costi. La mia proposta non era finalizzata alla realizzazione di un percorso artificiale per particolari fini sportivi, ma solo un'idea per consentire  in sicurezza il passaggio della diga, evitando la galleria (che però dovrebbe a quel punto essere parzialmente murata all'ingresso per consentire di deviare l'acqua nell'alveo naturale). Io immaginavo in pratica di eliminare una porzione di diga in verticale (ad esempio incidendo maggiormente l'intaglio già esistente)
Saluti.

Maurizio (Tric)

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #16 il: Settembre 29, 2014, 09:14:14 am *
Concordo pienamente e sostengo le proposte di Vittorio P. ed aggiungo che se non si agisce in questo modo rinaturalizzando veramente quei pochi ambienti fluviali ancora "salvabili", finisce che le prossime generazioni non sapranno più che cosa significano le parole "ambiente naturale". Vedere i documentari di Nat. Geographic  senza poter provare le emozioni che certi luoghi ti possono dare, finisce per creare una barriera ed un distacco molto pericolosi.
 Per quanto riguarda i chirotteri, li ho visti e sentiti distintamente la scorsa primavera nella galleria, quasi ci volavano in testa nel tratto calmo dopo le prime rapide.
Salutoni
Tric

Marco Verna

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #17 il: Settembre 29, 2014, 11:37:11 am *
Leggo con molto interesse l'argomento e l'attività di Vittorio.
Da molti anni covo il sogno di scendere il tratto delle gole senza soluzione di continuità. Sono passato più volte nella galleria ma la cosa non mi ha mai entusiasmato più di tanto. 

Il dislivello che si è venutosi a creare tra monte e valle della diga non è di poco conto. Per "spalmarlo" occorrerebbe una squadra di macchine movimento terra con costi/ora decisamente alti. Per giunta logisticamente di difficile attuazione. Correggetemi se sbaglio ma non credo che ci sia una strada idonea a raggiungere la diga. Ci sarebbe l'opzione di lasciar fare alla natura, ossia l'azione meccanica delle piene. Nel frattempo si sarà creata una situazione di pericolo anche nei periodi di "morbida". Ossia uno stramazzo da parete a parete. Concordo con l'analisi di Giuseppe e Davide, ossia un'azione parziale nel smantellamento. Ossia creare dei varchi nel manufatto e il tracciare nuovi letti fluviali. Aiutati dalle piene, penso che l'azione di svuotamento/riempimento sarebbe più mirata e meno canoisticamente "traumatica". Fatto il primo step si potrà poi procedere nell'abbattimento totale.

Ho avuto modo di vedere in azione, in Germania, il taglio con filo diamantato. Dovevano fare una diramazione a croce in un canale industriale con spessori decisamente consistenti. Hanno letteralmente affettato i fianchi comprensivo di fondo, tutto in sezioni a miei occhi modeste e rimosse da una Manitou con pinza.
Non ho le competenze tecniche e non conosco i costi che possa comportare, è solo un contributo. La cosa che mi colpì è stata l'estrema "semplicità", rapidità infatti i due macchinari (perforatrice e taglio) furono portati in loco da un elicottero Erickson S64 (in dotazione alla nostra Forestale).

 

Marco Alberti

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #18 il: Settembre 29, 2014, 11:45:47 am *
... Per quanto riguarda i chirotteri, li ho visti e sentiti distintamente la scorsa primavera nella galleria, quasi ci volavano in testa nel tratto calmo dopo le prime rapide...
Anche perchè a quel punto, ci si può mettere controcorrente e risalire in favore di luce con una buona visibilità dell'interno ...

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #19 il: Settembre 29, 2014, 01:14:32 pm *
Ragazzi, siete preziosissimi tutti! Mi state riferendo ciò che chiedevo, cioè la partecipazione e, soprattutto, consigli e dati certi. Vi ringrazio davvero. Verrà tutto buono nelle sedi opportune e al momento giusto.
Aggiungo altri aspetti importanti.
Il primo è che si evidenzia, dalla foto di Marco G. un fatto strutturale. Osservate le spalle in conglomerato della galleria: al piede dei muri non c'è più alcun supporto di conglomerato cementizio che regga in modo statico i muri di sostegno (o di copertura), probabilmente non armati perché non si vede nessun ferro o moncone degli stessi, su cui poggia anche la volta della galleria, sia dal lato su cui la corrente batte con maggiore forza che dall'altra parte. Se la corrente è riuscita a lavorare a tal punto anche questo ultimo lato (dx) vuol dire che anche all'interno della galleria la corrente ha eroso il piede di questi muri. Questo è un allarme da lanciare a tutti noi che la percorriamo! La volta e i muri da un momento all'altro potrebbero crollare e ostruire parzialmente o totalmente la galleria! Occhio!!! Sono 80 anni che lavora quest'acqua! Non solo alberi quindi, ma ben peggio. 
Il secondo aspetto è relativamente alla rimozione parziale della diga aspettando che la corrente faccia il suo lavoro.  Nel 1972 o giù di lì, il CCM, in accordo con le autorità della valle, fece in modo di mettere delle cariche di dinamite nella diga. Poche, invero, col fine di sgretolare e di indebolire la struttura, aspettando che l'acqua facesse il suo lavoro di corrosione. Non vissi il momento in cui furono fatte brillare le cariche, ma, quattordicenne, mi ricordo del film in Super 8 girato dall'allora presidente del CCM Vittorio Visconti e proiettato in sede. Un bel botto e poc'altro. Il risultato di questo parziale sgretolamento è quello che abbiamo sotto gli occhi: un paio di canali scomodissimi da scendere a piedi con la canoa in spalla, parzialmente erosi e mai davvero una diga (robusta, mannaggia!) portata via dall'impeto della corrente. Unica soluzione parzialmente meno problematica è un imbarco svizzero (seal launch) davvero brutto e poi nuovo sbarco per uscire dal laghetto e re-imbarco al termine della galleria.  Quindi il lavoro da fare è quello di portare via bene l'inutile manufatto mussoliniano perché se no i canoisti posteri saranno ancora a dover pensare come scendere il Trebbia senza soluzione di continuità. Inoltre tutti i sacri testi di idromorfologia puntualizzano che i detriti devono essere liberi di scorrere e di essere portati a valle. La diga lo impedisce totalmente e gli stessi si sono accumulati contro la diga colmando lo spazio che avrebbe dovuto occupare l'acqua. E vi spiego perché i detriti (sabbia, limo, argilla e, soprattutto, ciottoli e rocce) devono scorrere lungo il letto del fiume: perché altrimenti il letto del torrente o del fiume si abbassa sempre di più e con l'incisione progressiva le sponde crollano, portando con se tutto ciò che c'è sopra e cioè terreno, strade, case e industrie. Ci vuole quindi un continuo apporto di quello che vi ho elencato poc'anzi, portato dalla corrente, che prenda origine dalla sorgente, per impedire alcuni dei disastri fluviali e ambientali che ben conosciamo in Italia. E' un concetto fondamentale. Ogni interruzione artificiale è un danno per tutti, se non è costruita "cum grano salis".
Il terzo e ultimo aspetto riguarda il thrilling di scendere la galleria al buio. Divertente, vi assicuro, ma è la stessa cosa che scendere una rapida di terzo grado con gli occhi bendati. I nostalgici potranno sempre provarlo su diversi terzi  gradi in diversi fiumi in giro per l'Italia.  Io però preferisco fare un quinto grado ad occhi aperti.
Per finire ho appena ricevuto una telefonata che sposta al 6/10/'14 la riunione informale tra  Associazioni e amanti del/della Trebbia (sarà poi maschio o femmina?!? Boh, va bene tutto, dài) di cui sopra, alle 18,30 e alla biblioteca di Rivergaro. Io ci sarò.
Un ultimissima confessione: sarà una operazione difficilissima e spero tanto di portare nelle sedi opportune la nostra volontà. Mi avete dato, con le vostre argomentazioni, un mandato difficile e spero di non deludere le mie e le vostre aspettative. Ci proverò/proveremo davvero con tutte le mie/nostre forze, credetemi.

Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Marco Verna

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #20 il: Settembre 29, 2014, 03:41:20 pm *
* Ultima modifica: Settembre 29, 2014, 03:43:46 pm da Marco Verna *
Mi permetto di cannibalizzare l'ultima di Vittorio sempre con lo spirito di portare suggerimenti e può darsi castronerie visto la mia totale ignoranza del campo
alla rimozione parziale della diga aspettando che la corrente faccia il suo lavoro.
Quindi il lavoro da fare è quello di portare via bene l'inutile manufatto mussoliniano perché se no i canoisti posteri saranno ancora a dover pensare come scendere il Trebbia senza soluzione di continuità..
Indico uno smantellamento parziale e nello specifico a partire dal centro già fortemente eroso (al centro dei due duomi) fino alla parete di roccia alla dx orografica.
Con la tecnica del taglio cemento armato con filo diamantato. Riporto qui quanto scrive un sito commerciale, non riporto il link e non faccio pubblicità occulta perchè lavorativamente faccio tutt'altro.
Dalla più nota tecnica di taglio del marmo in cava si è giunti, grazie agli utensili tecnologicamente più evoluti, ad utilizzare il sistema di taglio con filo diamantato su qualsiasi tipo di materiale.
Questo metodo di demolizione controllata consente di ricavare, tagliando, blocchi di materiale senza limiti di spessore, volume e forma.
Il filo (un cavo di acciaio con perline diamantate) viene inserito, circondando la struttura, in fori precedentemente effettuati;
le macchine munite di pulegge imprimono una rotazione alle stesse e consentono, trascinando il filo, il sezionamento del materiale nella posizione voluta.
Anche in questo caso il raffreddamento dell’utensile con acqua non consente la produzione di polveri.
Il rumore contenuto, l’assenza di vibrazioni e la possibilità di sezionare grandi volumi rendono questo sistema insostituibile nella soluzione di piccoli e grandi lavori.
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Sulla carta sembrerebbe la meno invasiva, la più celere, meno dispendiosa di mezzi e strutturre accessorie e più economica. Dovendo chiedere un intervento statale prospettare un impegno sotto tutti gli aspetti meno gravoso, soprattutto nel momento attuale, credo abbia appeal migliore. Per capirci, bisogna essere dei buoni venditori.
Inoltre l'intervento nell'area centro/dx limiterà l'ntervento meccanico umano nel rifacimento, parolona meglio accenno/invito, del letto. In aiuto verrà soprattutto quello naturale con le piene che di fatto "isoleranno" la galleria nello scavare il nuovo letto. In un secondo tempo si potrà agire per la restante parte.
Finisco la mia lunga e sicuramente semplicistica disamina e chiedo venia ai lettori.
La situazione è così da 80 anni e più, pertanto ogni passo che si otterrà sarà "tutto grasso che cola"

Saluti


Davide Sandini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #21 il: Settembre 29, 2014, 08:09:48 pm *
Devo dire che ne è uscita un discussione interessante, bravo Vittorio ad averla "innescata".
Entrambe le soluzioni prospettate hanno la loro forza, ma non so  quale sia la soluzione migliore. Rimuovere la diga in un colpo solo potrebbe anche intasare di detriti per parecchi anni il tratto a valle.

Davide
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Marco Gamberoni

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #22 il: Settembre 29, 2014, 10:46:21 pm *
Nel post #13 Vittorio Pangolini mi chiede: "Quindi tu riferisci che oggi non esiste nessun tipo di fauna che ha colonizzato la galleria? Nessun pipistrello?"
Scusa, Vittorio, non mi sono spiegato, sono stato troppo sintetico.
La mia frase, post #12, "Gli unici animali a cui la galleria interessa sono alcune specie di canoisti e di kajaker." cercava di far passare una filosofia in una battuta spiritosa.

Io penso che:
  • Tutto ciò che esiste è naturale.
  • L'uomo è un animale come tutti gli altri.
C'è molto pensiero a supporto di queste affermazioni, che derivano dalle migliori conoscenze di cui disponiamo. Ma è off topic.

Il senso della mie parole è che per alcuni pipistrelli, e per alcuni kajakers e canoisti la galleria costituisce un elemento del loro habitat. Le stesse motivazioni che inducono a salvaguardare l'habitat dei pipistrelli, inducono a preservare l'habitat fluviale umano.
Se la galleria rimarrà come è, pipistrelli continueranno a abitarla, i naviganti coraggiosi avranno l'opportunità di una non banale sfida con se stessi, e i naviganti che non se la sentono la trasborderanno come fanno su qualsiasi rapida "naturale" che non si sentano di affrontare. In questo senso dicevo Agli altri non dà probabilmente nessun fastidio. E se glie ne desse, che lo sopportino.
Biodiversamente.

Non c'è verità in generale nella distinzione tra "naturale" e "artificiale".
Il percorso del Trebbia prima del 1920 non è ne più ne meno "naturale" del percorso attuale. E' solo diverso.
In particolare, parlando di navigazione, la distinzione tra naturale e artificiale non è razionale. Dove un fiume percorre un tratto modificato dall'uomo di dice che è "in artificiale". Modifiche all'alveo avvengono anche "naturalmente" per esempio dopo le piene. Tutte le modifiche all'alveo creano condizioni di pericolo per i naviganti. La sicurezza in fiume è principalmente la conoscenza che le condizioni sono le stesse che in passato, che ci è già passato con successo qualcun altro usando certe tecniche piuttosto che altre.
Modificare la diga in modo che l'acqua entri in galleria solo in condizioni di piena produrrebbe una situazione di alto pericolo, a causa della minore prevedibilità delle condizioni che il futuro navigante incontrerà all'interno.

In conclusione, ci sono alcuni a cui la galleria piace. E non ci sono mica altri fiumi con una galleria percorribile. Chiudere la galleria del Trebbia sarebbe cosa proprio malvagia.

Marco Verna

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #23 il: Settembre 29, 2014, 10:54:25 pm *
Davide giustamente cita il problema dello smaltimento post demolizione. Problema di non poco conto. Nel caso del filo diamantato e parziale abbattimento, ci troveremo con una serie di "cubotti". Potrebbero essere proficuamente utilizzati per la chiusura della galleria. Ovviamente se ciò non comportasse divieto per fini "naturalistici". Una voce in meno di spesa. Buona serata

maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #24 il: Settembre 30, 2014, 11:18:34 am *
Qualche differenza fra naturale e artefatto esiste, e non si dà, mi spiace, nessun vasto pensiero definitivo che possa negarlo. L'assioma discutibile appunto sostiene che essendo l'uomo un prodotto della natura, tutto quello che egli stesso produce sarebbe generato in definitiva dalla natura stessa. Giusto per risparmiarci una dissertazione da Agostino a Husserl, butto lì solo su tre punti: 1) Nessuno porterebbe in giudizio un meteorite per risarcimento danni... andate avanti da soli col ragionamento...
2) La tempistica. L'evoluzione e l'adattamento naturali procedono con tempi piuttosto lunghi. Per imparare a metabolizzare l'alluminio metallico, il mercurio, alte concentrazioni di onde elettromagnetiche o altre radiazioni il corpo umano avrebbe bisogno di troppo tempo. Il cancro è più veloce, anche in questo assomiglia allo sviluppo industriale.
3) La semplificazione. Come già aveva osservato Pascal (o forse Montaigne?), i successi tecnici dell'uomo, per quanto grandiosi, non arriveranno mai a produrre neppure lontanamente la mirabile e misteriosa complessità del più minuscolo insetto, con il suo comportamento, le sue tecniche riproduttive e alimentari, i suoi rapporti col mondo e con le altre creature. Gli interventi umani ottengono sempre di ridurre drasticamente l'evoluzione naturale biologica che tende, dal punto di vista entropico, a innalzare dal caos il livello di relazioni. Possiamo solo disperdere energia con le nostre attività e non conservarla o tantomeno crearla. Il giorno che saremo capaci di scaldarci d'inverno col calore accumulato d'estate, ne riparleremo. La natura ci riesce attraverso le biomasse, ma noi no. L'unica forma nella quale l'uomo può invece contribuire a staccarsi dall'appiattimento entropico indifferenziato, concentrando energia, è il linguaggio, la conoscenza, la cosiddetta cultura, l'interpretazione del mondo. Dare un nome e un senso alle cose è il compito specifico dell'uomo e non è questa un'attività "naturale". L'uomo non è natura meccanica che osserva e conosce se stessa, o rispecchia, a meno che Natura sia dio (ma ci allarghiamo troppo). Forse per questo il mondo moderno si è impegnato con fervore nella distruzione sistematica di tutte le culture e tutte le lingue tranne la propria.
 E infine resta la solita questione che gli atei non possono prendere in considerazione; le cose hanno anima, o forse chissà... sono anima, e questa non di produce in laboratorio. 
Non volendo dilungarmi ho accennato in modo troppo sommario a parecchie cose in particolare all'entropia, lo so. Non sono argomenti da laurea breve. Ma credo che puntualizzare ulteriormente sarebbe fuori luogo in questo forum. Già il mio post è decisamente superfluo rispetto al tema in questione.

Marco Verna

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #25 il: Settembre 30, 2014, 12:58:09 pm *
    Ho ora letto la tua di ieri sera e alcune affermazioni mi hanno lasciato disorientato. Sempre con massimo rispetto dico la mia, è un semplice scambio di pareri.
Il percorso del Trebbia prima del 1920 non è ne più ne meno "naturale" del percorso attuale. E' solo diverso.
In particolare, parlando di navigazione, la distinzione tra naturale e artificiale non è razionale. Dove un fiume percorre un tratto modificato dall'uomo di dice che è "in artificiale". Modifiche all'alveo avvengono anche "naturalmente" per esempio dopo le piene. Tutte le modifiche all'alveo creano condizioni di pericolo per i naviganti.
Geoformoligia fluviale e cemento armato sono due cose ben distinte.......credo?!?!?
Tutto cambia in natura. La Balmuccia degli anni 90 é diversa dall'attuale, anch'io sono diverso a 46 anni rispetto a quando nè avevo 20.
Sulla relazione tra diverso e pericolosità rimando a sotto.
[La sicurezza in fiume è principalmente la conoscenza che le condizioni sono le stesse che in passato, che ci è già passato con successo qualcun altro usando certe tecniche piuttosto che altre.
Quando feci il primo corso di canoa nonchè l'avanzato (tenuto da un scrivente), nei lontani 1987-88, mi insegnarono che la sicurezza in fiume é
  • la conoscenza della tecnica di conduzione del kayak
  • la capacità di valutazione delle difficoltà del percorso da rapportare con le proprie
  • la conoscenza delle tecniche di autosalvamente (uscita dal pozzetto, nuoto in rapida o meglio l'eskimo)
  • il fiume o torrente che sia subisce per via naturale e anche umane delle modifiche, pertanto la ricognizione/valutazione di cosa ci aspetta deve essere fatta a prescindere
  • se non soddisfacente in kayak, ricognizione dalla riva
Considerando che la mia ultima discesa fu la Guil (sopra la galleria) nel 2001 e riprendendo nel 2014, può darsi che in questi 13 anni oltre i kayak siano cambiati i fondamentali.
Ovviamente se ho ben compreso il senso di quanto scrivi.
Modificare la diga in modo che l'acqua entri in galleria solo in condizioni di piena produrrebbe una situazione di alto pericolo, a causa della minore prevedibilità delle condizioni che il futuro navigante incontrerà all'interno..
Visto le osservazioni di Vittorio alla tua foto. Ossia che il mantello, in quella puddinga artificiale, forse non è più ancorato alla volta. Di questo mi preoccuperei soprattutto.

Saluti

Giuseppe Coduri

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #26 il: Ottobre 01, 2014, 10:35:14 pm *
Privo dei necessari strumenti culturali, non mi addentro nella disputa sul confine tra ciò che è naturale e ciò che non lo è.
Sommessamente propongo solo di riflettere, per fare due esempi, alle dighe costruite dai castori e ai relitti delle navi sui fondali marini.

Io credo che dobbiamo riflettere su cosa vogliamo noi e cosa, ragionevolmente, possiamo ottenere. L'attuale manufatto certamente non è l'ottava meraviglia del mondo, ma la cosa che ci da davvero fastidio è che ci obbliga alla seccatura di un penoso trasbordo o del passaggio in galleria (su cui poi ritorno).
Siamo sicuri che esista una pur  minima possibilità che un'amministrazione pubblica finanzi un lavoro poco più che minimale? ricordiamoci che poco fa è stato bocciato il progetto della centralina (a proposito si conoscono le motivazioni?) anche sulla base dell'impatto dei necessari lavori in alveo. finanziamenti privati? la vedo dura.
e allora? secondo me l'unica speranza è che tirino giù un settore della vecchia diga, sperando che il passaggio che si verrà a creare non sia più pericoloso di ciò che c'è adesso. Alla peggio facciamo mettere una scala pioli per fare i trasbordi.

Venendo al passaggio in galleria, che alcuni apprezzano per la scarica di adrenalina che regala. Io vedo due problemi:
1) il tratto delle gole è un classico percorso da principianti e questo passaggio, posto a metà strada, è penalizzante, spinge qualcuno a oltrepassare i propri limiti oppure a rinunciare proprio per evitarlo;
2) il passaggio in galleria non presenta particolari difficoltà tecniche (io l'ho fatto anche con la piena, trovando l'uscita quasi chiusa dall'acqua) ma presenta pericoli oggettivi non evitabili una volta entrati. Personalmente preferisco mettermi alla prova su rapide vere, nelle quali sarà la mia capacità a salvarmi o i miei errori a sommergermi.

Saluti a tutti

sergio d'alessio

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #27 il: Ottobre 02, 2014, 10:58:23 am *
Ciao,
Sono d'accordo con il realismo di Coduri sull'abbattimento della galleria, ammesso che si possa fare limitando l'impatto ambientale generato dai lavori.
Mi sorge una domanda, visto la congiuntura negativa dello Stato, delle Regioni e dei Comuni chi  si sosterrebbe i costi " privati cittadini, associazioni, ecc."?  Ho letto di affettare la galletria con anelli diamantati, avete pensato alla massa dei materiale da spostare (cemento armato, terre e roccia)?
Credo sia più realistico chiedere l'abbattimento della diga con parziale ostruzione della galleria all'imbocco in modo di convogliare la portata del Trebbia versola diga .
Saluti
Sergio

Marco Verna

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #28 il: Ottobre 02, 2014, 04:32:50 pm *
Sergio, penso che stai facendo un po di confusione.

maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #29 il: Ottobre 02, 2014, 06:09:03 pm *
Un'ostruzione parziale potrebbe creare un super sifone nei momenti di piena. Il Trebbia, quando ha acqua, può diventare un percorso classico di massa per tutti come l'Ardeche, il Tarn, il Reno anteriore. A 'sto punto si faccia un intervento che garantisce un percorso senza grattacapi. Se si chiude a monte i pipistrelli possono comunque uscire da valle, immagino. Poi mi risulta che questi vivono per lo più nella galleria asciutta sovrastante, ma non sono un local.  Mi sembra indispensabile conoscere l'opinione di Martino Frova e dei bobbiesi, tutte persone che hanno studiato la cosa da un pezzo. Una carica che facesse semplicemente crollare l'ingresso non credo che costi più di dieci minuti di fuochi artificiali. I blocchi tagliati di calcestruzzo potrebbero finire in buona parte nel bacino a valle che è abbastanza profondo con spostamento di metri (quasi zero).

Marco Gamberoni

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #30 il: Ottobre 03, 2014, 01:18:18 am *
L'assioma discutibile appunto sostiene che essendo l'uomo un prodotto della natura, tutto quello che egli stesso produce sarebbe generato in definitiva dalla natura stessa. Giusto per risparmiarci una dissertazione da Agostino a Husserl, butto lì solo su tre punti: 1) Nessuno porterebbe in giudizio un meteorite per risarcimento danni... andate avanti da soli col ragionamento...
Mah, sarebbe ragionevole, ma non si può escludere: http://comunicazione.ingv.it/it/9-segnalazioni/873-comunicato-sulla-sentenza-del-processo-a-l-aquila.html

Venendo alle cose serie:
Qualche differenza fra naturale e artefatto esiste, e non si dà, mi spiace, nessun vasto pensiero definitivo che possa negarlo.
...
Come già aveva osservato Pascal (o forse Montaigne?), i successi tecnici dell'uomo, per quanto grandiosi, non arriveranno mai a produrre neppure lontanamente la mirabile e misteriosa complessità del più minuscolo insetto,

Quello che Pascal escludeva è stato fatto nel 2010: http://www.jcvi.org/cms/press/press-releases/full-text/article/first-self-replicating-synthetic-bacterial-cell-constructed-by-j-craig-venter-institute-researcher/home/

E questa è la frontiera attuale:
http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2013/04/02/fact-sheet-brain-initiative
https://www.humanbrainproject.eu/

Ma credo che puntualizzare ulteriormente sarebbe fuori luogo in questo forum. Già il mio post è decisamente superfluo rispetto al tema in questione.

Assolutamente d'accordo, ma il tuo post meritava una risposta.
Fine degli off-topic da parte mia.

maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #31 il: Ottobre 03, 2014, 02:29:42 pm *
Manipolare l'esistente non è certo costruire. Giocano e non sanno quello che fanno.

maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #32 il: Ottobre 03, 2014, 02:48:40 pm *
Capisco che veramente questa non è la sede per la fisica e per la metafisica. Chi si interessa a certi problemi sa trovare il luogo.  Il bello della canoa è che puoi praticarla in modo soddisfacente anche con gente che con te non ha nulla a che spartire e che il lunedì mattina neanche sapresti riconoscere.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #33 il: Ottobre 07, 2014, 07:14:26 pm *
Ieri sera (18,30-21,30) a Rivergaro riunione interlocutoria per focalizzare le necessità dei vari gruppi di interesse relativi al fiume Trebbia. Presenti per i canoisti il sottoscritto e Martino Frova di "Sport in Open Space" di Marsaglia. Si sono focalizzate le necessità di insistere con il DMV in periodo estivo per le esigenze di tutti i fruitori del fiume. Si è cercato, da parte di tutte le organizzazioni e gruppi di interesse, di emulare il sistema francese di fruizione dei fiumi e per questo di obbligare il gestore dell'invaso del Brugneto a rilasciare, in modo particolare negli anni pingui d'acqua, in periodi estivi come questo appena trascorso, non tanto un DMV ma qualcosa di ben più corposo, affinché tutti possano beneficiare dell' acqua, bene pubblico gratuito (finché la stessa è nel proprio alveo).
I pescatori sono assolutamente d'accordo sull'abbattimento della diga di San Salvatore anche se i pesci, così ci è stato detto, sono in grado di risalire anche al buio la galleria (questo non è positivo per la richiesta di abbattimento, mentre lo è per la loro riproduzione) e i più vecchi hanno ricordato anch'essi nei '70s il tentativo di sgretolamento con esplosivo della Diga di San Salvatore. Tentativo fallito per l'esiguità della carica e per la forza del manufatto. Ho esplicitato la nostra rinnovata volontà di abbattimento della diga di San Salvatore e verrà proposto alla Regione Emilia Romagna nella riunione ufficiale del Contratto di Fiume di novembre.
Si sta cercando dare inizio al coordinamento di tutti i comuni della valle Trebbia per offrire al turismo delle migliori proposte, soprattutto per ciò che riguarda l'ospitalità, ora davvero ridottissima come strutture lungo il fiume.
Mi ha colpito la positività delle intenzioni di tutti i partecipanti ed il rispetto delle esigenze di ogni figura d'interesse, dall'agricoltore all'ambientalista, dal pescatore al canoista, dal valligiano al turista etc... Purtroppo chi deve fornire l'acqua per le necessità richieste non era presente, ma verrà costretto a manifestare interesse ed a partecipare.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #34 il: Novembre 22, 2014, 07:09:33 pm *
Il secondo Forum Pubblico relativo al Contratto di Fiume del Trebbia si terrà il prossimo 29 novembre alle ore 9,30 (fino alle 13,30) presso il Palazzo Gotico di Piacenza. (http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo/contratto-di-fiume-del-trebbia/con-la-trebbia/avvisi/al-via-il-secondo-forum-pubblico).
Può intervenire chiunque. Sono ben graditi tutti i frequentatori a pagaia del fiume appenninico con coordinazione univoca sugli intenti fin qui discussi. Io ci sarò e porterò in dote le esigenze dei canoisti di cui siete già a conoscenza.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #35 il: Novembre 25, 2014, 07:02:47 pm *
* Ultima modifica: Novembre 25, 2014, 07:07:49 pm da Vittorio Pongolini *
Vi inoltro quanto ricevuto dalla Segreteria organizzativa

Contratto di fiume del Trebbia

II Forum pubblico – La gestione della risorsa idrica: obiettivi e linee di azione

29 novembre 2014

9:30-13:30

Piacenza - Palazzo Gotico
 
Si prega di restituire compilato il modulo di adesione.

Confidando nella massima partecipazione e in un’attiva collaborazione per dare ampia diffusione all’iniziativa, si porgono cordiali saluti.

La segreteria
 

Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua

Direzione Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa

Viale della Fiera, 8 – 40127 Bologna

Telefono 051 5276980

Fax 051 5276874

ambpiani@regione.emilia-romagna.it

ambpiani@postacert.regione.emilia-romagna.it

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #36 il: Maggio 20, 2015, 12:59:50 pm *
Segnalo il 3° incontro per il Contratto di Fiume della Trebbia: sabato 23 maggio 2015, h.  9,30-13.30 a Bobbio, Auditorium Santa Chiara.



Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #37 il: Maggio 26, 2015, 01:01:31 pm *
Lo scorso sabato 23 maggio, mattina, presso l'Auditorium di Santa Chiara di Bobbio si è tenuto il 3° forum pubblico del Contratto di fiume della Trebbia. Come UNICO rappresentante dei canoisti (e rafter) sono intervenuto pubblicamente, microfono in mano, a favore di un abbattimento parziale - ho chiesto un varco di almeno dieci metri - o totale della diga di San Salvatore, con una contemporanea chiusura definitiva della galleria di derivazione per garantire una discesa senza soluzione di continuità ed aperta a tutti. L'intervento si è espresso in presenza delle autorità della Regione Emilia Romagna e del sindaco di Bobbio e si è, per così dire, appoggiato, sposandone i bisogni d'acqua richiesti all'origine, come  conseguenza delle aumentate necessità idriche degli agricoltori nonchè alle necessità richieste dagli ambientalisti di garantire, da parte della società Mediterranea, che gestisce il Bacino del Brugneto, non solo un DMV, ma bensì un flusso che garantisca una portata ecologica ed ambientale per consentire che la Trebbia sia considerata un fiume e non più solo un torrente a portata stagionale. Noi canoisti non possiamo che beneficiare di questo stato di cose.

L'intervento, che ho poi deviato verso la bellezza del tratto in gola Marsaglia - Bobbio, pari ai migliori fiumi d'oltralpe e sulla pericolosità della galleria, sia che sia percorsa in modo volontario dai canoisti esperti che involontario, qualora si finisca dentro risucchiati, è stato pertinente e gradito ed ha sortito qualche effetto, tant'è che a pranzo, con i rappresentanti regionali  se ne è riparlato ed un paio degli stessi mi hanno garantito che ne avrebbero parlato a chi di dovere in Regione Emilia Romagna e che mi avrebbero ricontattato. Sono consapevoli che bisogna sistemare delle cariche di dinamite e che bisogna effettuare dei movimenti di macerie  e che per fare questo dovranno trovare dei finanziamenti. Non voglio dire nulla, ma al prossimo 4° incontro pubblico dell'11 luglio, se nel frattempo non avrò avuto risposte, li ricontatterò con sollecito.

Nel frattempo su http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo scriverò quanto richiesto al pubblico durante il forum, riguardo le intenzioni e gli interessi della categoria dei canoisti. Al prossimo incontro si tireranno le somme e si "firmeranno" tutte le richieste delle varie categorie.

Sono situazioni lente e farle digerire non è mai semplice, ma puntando sulle opportunità turistiche e sull'indotto di avere una molto maggiore presenza di canoisti nella media valle e per più mesi all'anno, si riuscirà ad avere delle ragioni per un intervento di abbattimento della diga.

Signori, voglio che teniate ben presente che i Contratti di Fiume sono l'unica occasione per portare avanti le nostre necessità. Vi consiglio caldamente di valutare per tutti i vostri fiumi che necessitano di interventi a nostro favore di prendervi parte, con cognizione di causa e d'intervento fisico. Non vergognatevi a partecipare e soprattutto ad intervenire e non crediate che siamo molto inferiori alle altre categorie di richiedenti: i fruitori dei fiumi ovvero i canoisti, portano molto nelle valli in termini di turismo e di indotto. Se la Trebbia nel tratto di secondo-terzo grado delle sue gole più belle, avrà la possibilità di essere discesa in continuità e senza pericoli, sarà un grosso successo, il primo successo ecologico-sportivo ottenuto in Italia dai canoisti.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Giuseppe Spinelli

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #38 il: Maggio 27, 2015, 11:16:30 am *
Caro Vittorio, sono completamente d'accordo sull'opportunità che viene offerta attraverso lo strumento dei Contratti di Fiume. La FICT per quanto possibile in relazione alle distanze cerca di essere presente per sostenere le ragioni dei canoisti italiani che molto spesso coincidono con quelle dell' intera popolazione. Si potrebbe fare una mappa dei Contratti di fiume al momento già aperti e trovare anche qualche volenteroso locale che possa ricevere la delega della Federazione. Andiamo avanti e cerchiamo di sensibilizzare al meglio tutte le Amministrazioni e vari Enti interessati.
Giuseppe Spinelli
Presidente FICT

renzo monelli

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #39 il: Maggio 27, 2015, 11:36:12 am *
Ti ringrazio molto per quanto ti sei impegnato. Vorrei avere la capacità e le opportunità per tentare di modificare la mortificante situazione del "mio", "nostro" fiume di casa, il Mincio. Di opportunità non ce ne sono state e vorrei capire come fare a suscitarle. Altro fiume che meriterebbe molta più attenzione è il Chiese. I lavori da fare per restituire una parvenza di naturalità a questi fiumi sarebbero importanti economicamente ma penso che , senza nulla togliere agli utilizzi utilitaristici, porterebbero una molto maggiore presenza di persone a godere delle tante opportunità che i fiumi offrono.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #40 il: Giugno 16, 2015, 12:26:08 pm *
Vi inoltro per conoscenza quanto inviato alla Regione Emilia Romagna:

Per “ioPartecipo” Emilia Romagna.
Spettabili Assessori, Consiglieri e Tecnici della Regione Emilia Romagna,  Vi scrivo relativamente al Contratto di Fiume della Trebbia. Sono il rappresentante dei canoisti indipendenti, i massimi fruitori della risorsa fluviale Trebbia, dal punto di vista sportivo e ambientale.
Ho seguito dall’inizio tutti gli incontri relativi al Contratto di Fiume della Trebbia e porto avanti con strenua volontà la necessità di rendere il fiume Trebbia privo di ostacoli che ne impediscano la navigazione con canoe e kayak. Gli stessi ostacoli artificiali, esistenti nel tratto Marsaglia-Bobbio, sono fonte di pericolo per la discesa nella gola.  Sto parlando della diga di San Salvatore, inutile manufatto in stato di abbandono di conglomerato cementizio e armatura in legno, di  mussoliniana memoria, che non ha mai prodotto nulla e che non ha alcuno scopo di esistere se non quello nefasto di deturpare la bellezza sportiva e paesaggistica di una gola appenninica che non ha eguali in tutto il nord Italia.
La Trebbia, se liberata dalla diga di San Salvatore, potrebbe essere uno dei punti di riferimento sportivo e turistico del canoismo italiano, anche agonistico, e diventerebbe méta abituale di canoisti da tutta l’Europa: infatti la discesa nella gola di San Salvatore ha il pregio di conservarne l’acqua e di consentire le discese in canoa per molti più mesi rispetto agli altri tratti solitamente percorsi dalle canoe, cioè per almeno otto mesi all’anno; e qualora, come si sta discutendo,  venisse aumentato il DMV, si potrebbe colmare anche i quattro mesi mancanti, garantendo discese in canoa per tutto l’anno. La Trebbia diventerebbe quindi come il fiume Ardéche in Francia, solo ridotto in lunghezza, e più, per così dire, domestico per la logistica rispetto alla lunga discesa del fiume transalpino: otto chilometri contro 26 o 32.
Noi canoisti stiamo cercando di sensibilizzare la Regione Emilia Romagna relativamente alla necessità di abbattimento della diga di San Salvatore, parziale o totale, e della contemporanea chiusura della galleria di derivazione. La percorrenza della galleria è l’unico modo di superare il molesto manufatto senza doversi sobbarcare un lungo e faticoso trasbordo della diga. Ma la galleria è pericolosa ed è solo per canoisti esperti. Succede però che anche molti canoisti inesperti, per evitare la fatica del trasbordo, si infilino in quell’angusto, buio budello di 280 m. e che vadano a bagno in una condizione assolutamente pericolosa per la loro incolumità. Ci sono stati infatti diversi casi di ferimenti al corpo ed alle gambe ed un decesso in seguito ad una piena e non voglio pensare cosa potrebbe ancora succedere se un canoista o la sua canoa dovessero rimanere incastrati con l’imbarcazione rovesciata o con le gambe intrappolate all’interno della stessa. E’ facile pensare che la persona non avrebbe scampo! Inoltre i nostri ultimi rilevamenti ci hanno fatto notare che la volta e soprattutto i muri di sostegno, almeno all’imbocco della galleria, sono sul punto di cedere per vetustà e quindi di causare un ulteriore rischio di ostruzione, con ancora più pericoli, per il malcapitato che si avventurasse nella galleria.
Io sono un giovane-vecchio canoista di 57 anni e conosco la Trebbia dal 1970. L’ho percorso tutto, dalla alta Liguria alla confluenza col Po, galleria compresa, innumerevoli volte. Ricordo che il mio club, il Canoa Club Milano, ebbe modo di partecipare nei primi anni ‘70 al tentativo di demolizione della diga con dinamite: la carica espressa fu solo parziale e non bastò per demolire a sufficienza il manufatto. Si vedono oggigiorno solo alcuni cedimenti che sono solo un ulteriore pericolo anche nel trasbordo obbligato.
Vi segnalo tra l’altro che ci sono già stati esempi di abbattimento di dighe, anche in questi ultimi anni, su fiumi del Nord America. Sull' Elwha river nello stato di Washington, è stata abbattuta una vecchia diga che tra l’altro produceva energia elettrica e, prossimamente, sul White Salmon sempre nello stato di Washington, sul Penobscot, in Maine, e sul Klamath, in Oregon  verranno demolite altre dighe per le quali è stata dimostrata l'inutilità e la dannosità in primis per la fauna e la flora fluviali.
E’ indispensabile che ora la Regione si faccia carico della demolizione definitiva della diga di San Salvatore, con spostamento relativo dei materiali sgretolati derivati dallo smantellamento, per completare quella opera di demolizione mai terminata e per ridare libero corso al fiume, in piena luce, in modalità scevra da pericoli oggettivi. Su un Forum di canoisti è stata affrontata la questione da un paio di anni e all’indirizzo:
http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,4844.0.html
potrete trovare ulteriori motivi di convincimento sulla necessità di abbattere quell’inutile, pericoloso manufatto. E per avere una idea della importanza sportiva e turistica della Trebbia, vi inviamo anche il link della ultima manifestazione di massa collettiva relativa alla discesa della Trebbia:
http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5020.0.html
Cordiali saluti.
Vittorio Pongolini


Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Andrea Ricci

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #41 il: Giugno 18, 2015, 12:07:04 pm *
Ben scritto e ben fatto Vittorio!
Non conosco il luogo, ho scarsa stima per gli organi dello Stato e forse faccio una proposta azzardata, ma ti chiedo: se tu facessi un notevole sforzo in più e gli presentassi anche un progetto di demolizione e rimozione, magari con un preventivo di ditte che direttamente o indirettamente conosci, magari tra il popolo dei canoisti? Cercando e sollecitando sponsor e fondi europei?

Giuseppe Coduri

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #42 il: Giugno 19, 2015, 10:47:44 am *
Sarebbbe ottimo se davvero aumentassero i rilasci sul trebbia, magari anche modulandoli in modo da avere più disponibilità nei fine settimana.
Per la diga speriamo, ma ritengo che l'unica soluzione fosse lasciar fare la centralina. In quel modo il privato si sarebbe fatto carico di eliminare il problema della galleria e di creare lo scivolo per le canoe, oltre a creare un laghetto buono anche per i bagnanti.
Ha prevalso un approccio intransigente e (a mio avviso) un po' miope, la centralina non si farà.
Sarà difficile che un'amministrazione pubblica si faccia carico di un'opera del genere, che comporta, in fase di cantiere, quasi tutti gli impatti ambientali contestati per il progetto della centralina. Senza contare i costi.
Spero comunque di sbagliarmi, auguri.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #43 il: Giugno 30, 2015, 09:22:40 am *
Sempre per vs. conoscenza pubblico risposta Regione Emilia Romagna:

"Gentilissimo Vittorio Pongolini,
in relazione alla sua comunicazione ricevuta in data 16 giugno 2015, desideriamo innanzi tutto ringraziarla per l'interesse.
Il tema da lei sottolineato richiede indubbiamente approfondimenti e discussioni tra i vari soggetti coinvolti. Perciò, la informiamo che in autunno si terrà un nuovo Forum pubblico dedicato alla fruizione del fiume, dove si potrà avviare un adeguato confronto a riguardo.
Inoltre, dovrebbe essere anche attivato un apposito strumento "forum" nella piazza telematica "Con la Trebbia", al fine di estendere a tutti tale momento di partecipazione.
I nostri più cordiali saluti.
Emanuele Cimatti - Risorse Idriche Regione Emilia Romagna"

La considerazione è che forse si dà troppo spazio ai forum pubblici e troppo poco alle decisioni pragmatiche. Comunque, visto che sto utilizzando i mezzi messi a disposizione dalla Regione E. R. (leggete Contratto di Fiume) continuerò a prendere parte agli incontri e cercherò di trovare l'appiglio necessario per far abbattere la diga di San Salvatore per la fruizione della Trebbia in canoa senza soluzione di continuità.
Sarà importante che noi tutti fruitori a pagaia della Trebbia ci troviamo d'accordo con l'abbattimento parziale o totale della diga. Dovrò invece valutare quali sono le vere intenzioni di Martino Frova, titolare di Sport in Open Space di Marsaglia che all'ultimo incontro è stato eletto come rappresentante  di tutte le associazioni dei fruitori (invero gruppo molto eterogeneo, con fini troppo diversi per essere accomunati in un unico gruppo dei fruitori generici,  troppo ambientalistico da un lato e/o troppo disinteressato alla continuità fluviale della Trebbia per i loro scopi associativi) e che non mi è parso completamente convinto riguardo l'abbattimento della diga di San Salvatore, men che meno alla chiusura della pericolosa galleria della Trebbia. Mentre sul primo punto non ci deve essere ambiguità operativa, sul secondo se ne può parlare. E questo, probabilmente perchè l'apertura per parziale o totale della diga porterebbe nel breve-medio periodo ad un inevitabile prosciugamento della galleria con possibilità di discesa della stessa solo in occasione di piene della Trebbia.
Spesso gli interessi commerciali cozzano con quelli dei liberi fruitori della Trebbia, che qui rappresento, per svariati motivi.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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maurizio bernasconi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #44 il: Giugno 30, 2015, 03:49:48 pm *
"...Spesso gli interessi commerciali cozzano con quelli dei liberi fruitori della Trebbia, che qui rappresento, per svariati motivi"...
Per come conosco Martino, posso escludere drasticamente che proprio lui possa antreporre "interessi commerciali" a libere fruizioni eccetera. Se giudica in un certo modo, avrà certamente delle buone ragioni per farlo. Insinuazioni come questa, verso un grande canoista che tutti conoscono, lasciano l'amaro in bocca. Comunque sono contento che sia stato nominato Martino a rappresentare le parti in causa perché conosce le cose da vicino e da molto tempo. I canoisti della domenica hanno sempre avuto il dente avvelenato contro che vive di canoa. Forse perché al ludedì devono allacciarsi il cravattino e presentarsi in ufficio.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #45 il: Giugno 30, 2015, 08:14:25 pm *
Anche a me va decisamente bene che sia stato nominato Martino come rappresentante delle associazioni; è molto meglio che un misconosciuto soggetto di una associazione non canoistica della valle, che non maneggia pagaie, piuttosto che un bravo canoista e rafter. E' solo da chiarire bene cosa vuol fare della diga. Non è stato chiaro in proposito. Io andrò dritto per la mia via d'acqua, pagaiando quando serve ed appoggiandomi a ciò che conosco, che non sono associazioni ambientalistiche ma Regioni, Comuni e CIRF. L'obiettivo dei canoisti è quello di cercare di abbattere la diga di San Salvatore, inutile mostro che impedisce la libera navigazione in una delle più belle gole d'Italia. Ci provò Vittorio Visconti nel '75, pagando di tasca sua le cariche di dinamite ed impegnando una sua impresa di costruzioni per la preparazione e l'innesco delle stesse. Non furono abbastanza efficienti e diverse rimasero inesplose ed in valle se la ricordano ancora quella grossa ma toppo poco efficace esplosione sulla diga. La diga è ancora lì e quarant'anni dopo sto riprovando a sensibilizzare sull'inutilità del manufatto. Tra l'altro, se lo abbattiamo subito, ci sono meno rischi che il progetto della centralina, che non è stato del tutto abbandonato ma giace sopito nei meandri non del fiume ma della P. A. romana, risvegli le intenzioni di qualche costruttore o società interessata. Quindi, canoisti, mi raccomando, dobbiamo essere tutti d'accordo.
Per concludere dico spiritosamente che pur avendo insegnato professionalmente abbastanza poco tempo canoa e kayak in rapporto ai quarantacinque anni di pagaia (anche da te, Maurizio...) , sono uno che va in canoa e kayak anche di lunedì, martedì(*), mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e... domenica. Appena ho tempo libero vado a pagaiare. Ergo, metto quando serve la cravatta e impugno quando serve la pagaia. Proverò a fare insieme le due cose per addensarle in un'unica iniziativa e per certificare che conosco l'una e l'altra mentalità, apprezzandole entrambe e non escludendone nessuna delle due.

(*) lo scorso martedì 23 giugno io, Valerio Zacchi e Edoardo Prandin abbiamo inaugurato in prima, io col KdM e loro con le barche da slalom, il nuovissimo laghetto del Parco Nord Milano con autorizzazione scritta del Presidente dell' Ente,  mio collega, Dr.Agr. Riccardo Gini. Un nuovo laghetto simile a quello dell'EUR di Roma o,  forse un nuovo piccolissimo Idroscalo a nord di Milano?!? La pagaia si è sposata con la professione...esempio lampante di quanto sopra riportato.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #46 il: Luglio 02, 2015, 10:08:57 am *
Un diversivo piacevole, tanto per alleggerire il topic.

Sapete ormai tutti che Annibale è sceso anche dalla Val Trebbia, via Val Boreca, con gli elefanti, per combattere contro Scipione, nel 218 a.c..
Qualche anno fa hanno individuato il profilo di un elefante su una dorsale del tratto Ponte Lenzino-Marsaglia. L'hanno chiamato "L'elefante della Trebbia". E' ben visibile dalla strada tutta curve che porta all'imbarco e divide la Val D'Aveto dalla Val Trebbia. Nell'immagine allegata lo si osserva molto bene come se fosse coricato, con la proboscide appoggiata a formare i meandri che percorriamo in canoa.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #47 il: Luglio 07, 2015, 04:33:11 pm *
Segnalo il 4° incontro per il Contratto di Fiume della Trebbia: sabato 11 luglio 2015, h.  9,30-13.30 a Bobbio, Auditorium Santa Chiara. Cecherò di esserci (anche se è un bell'impegno, mannaggia ...)

Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #48 il: Settembre 14, 2015, 12:41:02 pm *
La Trebbia è in piena rovinosa. Sta facendo danni ingenti in tutta la valle agli abitanti e alle strutture e me ne dispiaccio davvero molto.
Vista l'inevitabile situazione di danno, se almeno ci desse una mano sulla diga di San Salvatore...
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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #49 il: Settembre 18, 2015, 01:06:25 pm *
Dunque, mi dicono che tutta la Trebbia è pesantemente modificata! Addirittura l' acqua non passa più nella galleria o la stessa è ostruita. Prego chi mi ha inviato le informazioni di riferire più dettagliatamente al forum, e,  se può, di inserire immagini (non voglio abusare delle incredibili notizie e lascio la primogenitura a chi mi ha informato).
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Filippo D'Angelo

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #50 il: Settembre 18, 2015, 03:18:05 pm *
Le due  foto postate da Martino Frova su Facebook lo mostrano bene: sembra che il letto del fiume davanti all'imbocco della galleria si sia sollevato (forse interrato da detriti), cosicché l'acqua viene deviata verso destra e non entra più nella galleria, ma scorre verso la diga.

Valentina Scaglia

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situazione Aveto e modifiche dell'alveo del Trebbia
* Risposta #51 il: Settembre 21, 2015, 12:45:31 pm *
salute a tutti, sono tornata ieri sera da un viaggio di alta Val d'Aveto.
Anche la parte alta della valle è stata pesantemente interessata dall'alluvione: a Cabanne acqua nelle case e sui prati e bestiame portato via dalla piena, nell'alveo ci sono cataste di legna e piante coricate. Le autorità locali (parliamo della parte ligure della valle) sono rapidamente intervenute rimuovendo il grosso dei detriti. L'impressione generale è che in alta valle le conseguenze siano state meno gravi perché sono poche le costruzioni vicine all'alveo.
Il grosso del disastro è più giù, le frazioni di Castagnola e Cattaragna sono state a lungo isolate dalle frane mentre a Ruffinati e Zermogliana vi sono ancora tonnellate di fango e detriti. La strada del fondovalle Aveto è ancora interrotta (i carabinieri bloccano a Rezzoaglio le auto in arrivo dalla Liguria dirette verso Marsaglia).
Venendo alla nuova conformazione del Trebbia, è utilissimo il video postato sulla pagina facebook di Diego Ciciliati nuovo profilo. Come diceva Pongo l'acqua ha depositato un enorme cumulo di sassi all'ingresso della galleria, bloccandone l'accesso (chissà se torneremo mai a percorrerla...), e la corrente si dirige decisamente verso la vecchia diga dividendosi in due flussi. Il manufatto appare molto consumato ed eroso e forse è l'inizio della sua fine, l'acqua pian piano lo scaverà sempre più.
Il Trebbia è mutato un po' dappertutto scavando e depositando, ci sono grandi cumuli di ciottoli, la geometria delle curve è diversa. Molta legna ovunque. 


Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #52 il: Settembre 21, 2015, 03:48:28 pm *
Grazie Valentina delle precisazioni in campo. Avendo visto delle foto private (che non potevano essere pubblicate) speravo proprio che facessi un intervento chiarificatore.
Orbene, Aveto e Trebbia sono modificati. Ho sceso decenni fa l'Aveto superiore ed era, con acqua abbondante, un fiume divertente. Chissà ora come sarà... Prevedo che anche tutta la Trebbia sia trasformata (si fa sempre fatica a usare il genere femminile per "la Trebbia", accid...).
A questo punto non resta che percorrerlo. Prevedo che anche il tratto Gorreto-Traschio sia molto trasformato. Ma in effetti, ciò che mi preme di più, vista anche la sede di questo mio intervento - Contratto di Fiume del Trebbia-, è il tratto Marsaglia-Bobbio. Mi sembra che la Galleria si possa percorrere...a piedi! Invece la Diga di San Salvatore non si può quasi più percorrere a piedi. C'è una inversione di intenti. L'unica cosa positiva è che la diga, da come ci dici, è ancor più pesantemente compromessa. Forse l'azione disgregante dei massi trasportati dalla piena ha aiutato in questa azione di sgretolamento dell' antico manufatto cementizio.
Forse è stata l'unica cosa positiva della terribile alluvione del piacentino.
Propongo di verificare di persona, con una discesa autunnale concordata sul forum, l'effettiva situazione del manufatto.
Il mio timore è che le autorità locali, piuttosto che lavorare per l'abbattimento definitivo della diga di San Salvatore riaprano il flusso d'acqua di entrata della galleria (ovviamente asportando e vendendo tutto il cumulo di sassi che ora ostruisce l'ingresso al fiume).
Attenzione però a chi percorrerà la Trebbia in quel tratto: ora tutto il fiume tira dritto verso la diga. C'è un dislivello ancora notevole e proprio lì sotto è già deceduto un ragazzo. Potrebbe esserci uno stramazzo davvero pericoloso poichè ci sono punti erosi e altri non erosi, creando giri d'acqua e incastri invisibili per la altezza della lama d'acqua. Consiglierei la massima prudenza nonchè un avviso di pericolo su CKFiumi sulla modifica totale del tratto in questione. Non voglio fare il seminatore di terrore perchè non rientra nel mio carattere, ma quel tratto è di secondo-terzo grado e lo percorrono anche bambini che si troverebbero davanti ad un grave rischio.
 
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Dani Ckfiumi

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #53 il: Settembre 21, 2015, 11:37:05 pm *
* Ultima modifica: Settembre 22, 2015, 07:33:51 am da Dani Ckfiumi *
Per chi non  ne vuole sapere di dovere per forza iscriversi o loggarsi a facebook (forza raga ... sono fra voi )
posto qui alcune semplici foto fatte con i nostri "potenti strumenti" ...  ::)
[le foto sono di domenica 20 settembre 2015]


eh ahimè sì ...  l' Aveto è assolutamente massacrato.
Sembra sia esplosa una bomba nel letto del fiume.


Trebbia entrata galleria

uscita galleria


Trebbia lo sbarramento rotto



Trebbia rapiduzza che era  subito dopo la galleria



Maurizio (Tric)

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #54 il: Settembre 22, 2015, 04:01:11 pm *
* Ultima modifica: Settembre 22, 2015, 04:06:40 pm da Maurizio (Tric) *
Domenica sono stato anch' Io in Trebbia ed in effetti confermo le cose, NON sono però così ottimista sul danneggiamento allo sbarramento, certo è che ora, tutta l'acqua passa da quella parte e rende molto più difficile il trasbordo, ma i blocchi di cemento godono ancora di discreta salute.
Posto 2 foto di sabato pomeriggio dove si nota che l'acqua è già molto vicina alla cima dei blocchi di cemento, ed il livello del fiume era minimale se non basso per una discesa, per cui quando il livello risalirà, il tratto sarà pericoloso e non facile.
Ma credo che le prossime piene più contenute riapriranno il passaggio nella galleria.
Domenica ho visto passare 2 canoe ma non so chi fossero !!
Saluti
Maurizio

Valentina Scaglia

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Trebbia, immagini della nuova situazione galleria-diga
* Risposta #55 il: Settembre 22, 2015, 07:02:27 pm *
Salute a tutti, faccio seguito al mio precedente post sulle modifiche del Trebbia nel tratto della galleria e della diga-rudere di San Salvatore. Amici scesi a piedi nell'alveo (Claudio e Patrizia - TrebbiaNat) hanno gentilmente concesso di far circolare le loro foto scattate lo scorso fine settimana. Ne allego due. Chi vuol vedere le altre mi scriva.
Qualcuno comunque è sceso in kayak domenica, da loro si potrebbe saperne di più.
Credo le stesse persone che hanno girato il filmato aereo col drone
(da vedere assolutamente: link https://www.facebook.com/diego.ciciliati.5?ref=br_rs)

Valentina

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #56 il: Settembre 24, 2015, 04:35:30 pm *
Io, convinto non iscritto al libro della faccia, non vedo quel link. Si può ovviare al problema?
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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #57 il: Novembre 03, 2015, 04:57:17 pm *
* Ultima modifica: Novembre 03, 2015, 05:04:28 pm da Vittorio Pongolini *
Sabato 7 novembre 2015

V Forum pubblico – 2a giornata sulla Gestione idraulico morfologica del fiume Trebbia

Cerignale (PC) – Sala Polivalente Don Gallo   9:00-13:30

Si allegano programma della giornata.



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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #58 il: Novembre 09, 2015, 09:55:19 am *
* Ultima modifica: Novembre 09, 2015, 11:00:52 am da Vittorio Pongolini *
Come da programma, in quel di Cerignale, si è svolto il V° incontro per il Contratto di Fiume del Trebbia. Molto tempo è stato impiegato dai tecnici e dalle autorità per riferire riguardo agli interventi post alluvione del 14 settembre.
Ma poichè in questi casi si deve cogliere la palla al balzo succede che il sottoscritto, quando è stato il momento di prendere la parola per riferire riguardo alle necessità di ognuno degli attori intervenuti al Contratto di Fiume, come rappresentante dei canoisti indipendenti, ha fatto esplicita richiesta di eliminazione ed abbattimento dello sbarramento di San Salvatore e

                                                        NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM

l'Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna della Regione Emilia Romagna, Paola Gazzolo ha preso atto della richiesta, ha voluto sapere chi ero (avevo già scritto una lettera in Regione Emilia Romagna) ed al termine degli interventi ha convenuto sulla necessità di eliminazione dell'inutile sbarramento di San Salvatore.

Nel mio breve intervento ho fatto presente che:

1) il Trebbia è uno dei fiumi più belli d'Italia tanto paesaggisticamente quanto per la canoa , soprattutto nella gola tra Marsaglia e Bobbio
2) essendo cambiate le condizioni, con la galleria ostruita dai sedimenti portati dal fiume, ora tutto il fiume scorre pericolosamente attraverso lo scheletro della diga
3) quel tratto di fiume è percorso in canoa anche da bambini e che c'è già stato un decesso tre anni fa proprio sotto la diga

Sia l'Assessore che il dott. Maurizio Manetti, dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile hanno riferito che una volta che saranno terminati i lavori straordinari di messa in sicurezza della valle, penseranno a come intervenire per eliminare lo sbarramento.
Ora non voglio dire null'altro perchè "scripta manent, verba volant" - oggi, in qs. sede, le locuzioni latine volano proprio come le parole - ma a tutti è sembrato proprio che ci fosse la volontà di abbattere il manufatto di autarchica memoria. A tutti chi? A tutti quelli delle Associazioni della valle, a Legambiente,  ai pochissimi canoisti convenuti a Cerignale e al CIRF. Non era presente Martino Frova, Rappresentante delle Associazioni della Valle, eletto a giugno, ma in trasferta professionale in bassa California.

Ci tenevo a riferirvi di questo probabile successo dei canoisti. Aspettiamo di vedere se alle convinzioni seguiranno i fatti ma le premesse ci sono tutte, e sarebbe il primo grande successo fluviale ed ambientale della nostra categoria, ovvero il primo inutile sbarramento eliminato per garantire la continuità fluviale ai canoisti e al fiume, riferendomi alla continuità idromorfologica dello stesso.
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Marco Pec

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #59 il: Novembre 09, 2015, 01:43:42 pm *
* Ultima modifica: Novembre 10, 2015, 11:27:40 am da Marco Pec *
Purtroppo, conoscendo come funzionano le cose in Italia, l'unico intervento che mi aspetto a breve per la questione diga sarà un bel  divieto di navigazione del tratto...almeno se ne lavano le mani in caso di incidenti.

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #60 il: Novembre 16, 2015, 07:31:47 pm *
Non so perchè ma questa volta invece ho proprio la sensazione che lo sbarramento andrà giù. L'Assessore Paola Gazzolo, piacentina, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna ha un curriculum di tutto rispetto, pertinente con il nostro Trebbia e lo sport, ed è stata molto esplicita dopo la mia interlocuzione. E' nata a Piacenza nel 1966. E’ stata Assessore regionale alla Sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa, protezione civile nella precedente legislatura. Dal 1994 al 1998 consigliera della circoscrizione n.1 di Piacenza e presidente della Commissione circoscrizionale Politiche sociali; dal 1996 al 1998 membro della Commissione Pari opportunità della Provincia di Piacenza. Consigliera provinciale dal 1999 al 2004, è stata presidente della Commissione Politiche culturali e turistiche, formazione, scuola e lavoro e componente la Commissione Pari opportunità. Dal 2004 al 2009 è stata assessore provinciale a Piacenza con delega alle Politiche sociali, giovanili, attività sportive e ricreative, pari opportunità.
Se qualcuno di noi la incontra a Bologna gli dica che è un canoista e che sa di quello che ha promesso sul nostro fiume Trebbia...
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renzo monelli

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #61 il: Novembre 17, 2015, 04:57:09 pm *
Ho seguito e molto apprezzato il tuo interessamento ma sono vecchio abbastanza da non far più fede a ciò che dice un politico, non tanto per scarsa capacità, quanto per diverse priorità. Ripongo scaramanticamente fiducia nelle tue sensazioni. Nel caso remoto che avvenga il miracolo che un politico faccia davvero qualcosa di buono, ti chiamerò per offrirti una lauta colazione domenicale sul Trebbia, sperando in una discesa in comitiva alla pregiata presenza, magari, dell'Assessore Paola Gazzolo (ovviamente anche a lei lauta colazione). Così dopo averti tanto letto, ti conoscerò anche.
Ciao,
Renzo Monelli

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #62 il: Dicembre 28, 2015, 04:00:01 pm *
Vi invio, in questo fine d'anno 2015, il report ufficiale della REGIONE EMILIA ROMAGNA relativa al V° Forum pubblico di Cerignale del 7/11/2015, quello del secondo intervento del sottoscritto che ha ribadito...beh, andate a pag. 4 dell'allegato, c'è il mio nome e chi rappresento. C'è anche la mia foto nella sala riunioni Don Gallo. 
Ci tengo a precisare che è stato omesso, forse per brevità, l'intervento di risposta da parte della Assessore Paola Gazzolo che, prima dell'intervento del tecnico, ha realmente ritenuto inutile lo sbarramento di San Salvatore e ostacolante la pratica della Canoa Kayak e ne valuterà l'abbattimento. Chiedete, se volete conferme, alla compagna di Martino Frova (che non era presente) e a Bano del C.C.Bobbio.

Vi auguro un buon 2016 e...al VI Forum Pubblico mi rifarò sotto, per far tirare giù quel pericoloso manufatto in calcestruzzo.
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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #63 il: Marzo 09, 2016, 03:47:37 pm *
Contratto di fiume del Trebbia

VI Forum pubblico – La gestione idraulico-morfologica del fiume Trebbia: definiamo il programma di azione

2 Aprile 2016 - 9:00-13:30 Rivergaro (PC) – Sala Auditorium della Casa del Popolo, Via Don Veneziani

Seguiranno programma della giornata e indicazioni per raggiungere la sede dell’evento.
Con preghiera di massima partecipazione e diffusione.

Ragazzi, è giunto il nostro momento! Questo Sesto incontro del Contratto di Fiume della Trebbia sarà il decisivo! Dobbiamo essere in molti a Rivergaro perchè ci sarà da chiedere quanto promessomi dalla Regione Emilia Romagna. Io ho strappato un "...non vedo perchè lo sbarramento sia da tenere in piedi se non serve a nessuno..." all' Assessora Paola Gazzolo ed ora bisogna dare la spallata decisiva (metaforica e reale) allo sbarramento di San Salvatore, anche se l'acqua s'è ricreata una parte del suo flusso in galleria.
Vi aspetto con certezza a Rivergaro! 
Tra l'altro il giorno dopo, domenica 3/4, c'è la Discesa proprio da Marsaglia a Bobbio di "Trecentointrebbia"!!! Si tratta solo di arrivare un giorno prima!!!

Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #64 il: Aprile 04, 2016, 04:36:21 pm *
* Ultima modifica: Aprile 04, 2016, 04:49:05 pm da Vittorio Pongolini *
Lo scorso sabato 2 aprile si è svolto a Rivergaro il VI incontro pubblico per il Contratto di fiume del Trebbia. L'argomento era relativo alla "Gestione Idraulico-Morfologica della Trebbia", un argomento per noi canoisti importante. Gli intervenuti erano, questa volta, davvero tanti   e gli interventi sono stati mirati relativamente alla sicurezza per gli abitanti della Val Trebbia. Legambiente ha riferito sulle aree demaniali, in zona A (fluviale e perifluviale) date in concessione a campeggi, cavatori di inerti e altre incongruenze contrastanti - non si possono dare in concessione zone in fascia A - e ha anche lei riferito della pericolosità dello sbarramento di San Salvatore per i canoisti  e che ci sarebbero stati l'indomani trecento canoisti che sarebbero passati di lì (fortunatamente, da quel che ho visto e che mi risulta, non ci sono stati incidenti perchè...l'acqua era poca e non faceva in tempo a raggiungere la maledetta diga, infilandosi completamente nella galleria che è di nuovo percorribile, n.d.r.).
Anch'io ho effettuato un apprezzato intervento come trait d'union tra la Gestione Idraulico-Morfologica e l'argomento del prossimo incontro che sarà relativo alla fruibilità, un argomento per noi totalmente importante. Ho portato un lavoro spagnolo, presentato al 3° Convegno sulla Riqualificazione Fluviale di Reggio Calabria dello scorso ottobre. Nel lavoro si è voluto riportare il grande  lavoro di abbattimento di ben 110 (centodieci) sbarramenti nel bacino del fiume Duero (che poi diventa Douro in Portogallo) per riportare quanto più allo stato naturale le acque dei fiumi e dei torrenti.

http://www.cirf.org/rf2015/atti/materiale/plenaria/rf2015_2910_02huertas.pdf

Ora, dopo la rapida presentazione del lavoro - andate a vedere sul link le foto e i testi del grande lavoro effettuato dagli spagnoli che non sono americani o canadesi, ma mediterranei come noi, e a pag. 5 si riporta il numero degli sbarramenti abbattuti -  ho fatto considerare agli Enti e alle Organizzazzioni tecniche regionali che noi stiamo parlando di uno sbarramento inutile, e che sugli altri possiamo sorvolare, seppure sarebbe da fare anche su quelli qualcosa, ma che si tratta di qualcosa di obbrobrioso e pericoloso per la allocazione e per la fruibilità sportiva dei canoisti.
I politici annuivano durante la mia esposizione, l'Assessore Paola Gazzolo in primis: la sensazione, e non solo, è che ormai siano sensibilizzati e sostanzialmente d'accordo sulla eliminazione dello sbarramento ma che le (solite) implicazioni tecnico-politiche siano ancora un problema difficile da risolvere, oltre al reperimento dei fondi per effettuare il lavoro di abbattimento e spostamento dei materiali di eliminazione e riporto (c'è una quantità di ghiaia grossa e fine mostruosa accumulata contro la diga).
Da parte mia lotterò fino allo stremo per ottenere quanto richiesto dai "canoisti indipendenti" e dalla FICT (la FICK non s'è mai sentita...eppure verrebbe un percorso internazionale di 8 km da gara magnifico, con visione sul percorso di gara dalla strada davvero mozzafiato!) e, se non verranno esaudite le corrette richieste dei canoisti, non firmerò/firmeremo nessun Contratto di Fiume.

 
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Marco Pec

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #65 il: Aprile 04, 2016, 05:01:12 pm *
da quel che ho visto e che mi risulta, non ci sono stati incidenti perchè...l'acqua era poca e non faceva in tempo a raggiungere la maledetta diga, infilandosi completamente nella galleria che è di nuovo percorribile, n.d.r.).

L'anno scorso il livello era senz'altro più alto, la situazione della diga e della galleria mi sembra identica alla situazione attuale e non ci sono stati ugualmente  incidenti (ma solo code al trasbordo).

Concordo che la diga può essere pericolosa con livelli molto (ma molto) alti , ma ripeto il mio pensiero già espresso in precedenza...non vorrei che demonizzando troppo la diga l'unico risultato sarà quello di ottenere un bel divieto di navigazione del tratto....

MArco Pec



Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #66 il: Giugno 05, 2017, 03:50:03 pm *
Contratto di fiume del Trebbia

VII Forum pubblico – Fruizione e valorizzazione della Val Trebbia

 

24 giugno 2017

9:00-13:30

Rivergaro (PC) – Sala Auditorium della Casa del Popolo, Via Don Veneziani

Seguiranno programma della giornata e indicazioni per raggiungere la sede dell’evento.

Con preghiera di massima partecipazione e diffusione.

La segreteria


Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici

Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente

Viale della Fiera, 8 – 40127 Bologna

Telefono 051 5276980

Fax 051 5276874

ambpiani(chiocciola)regione.emilia-romagna.it

ambpiani(chiocciola)postacert.regione.emilia-romagna.it


ATTENZIONE, QUESTO SETTIMO FORUM POTREBBE ESSERE QUELLO GIUSTO PER NOI! SI RICHIEDE LA VOSTRA PARTECIPAZIONE.

 



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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #67 il: Giugno 22, 2017, 08:51:11 am *
Invio programma e locandina dell'evento di sabato 24 giugno.

Con disappunto noto che la presenza dell'Assessore Paola Gazzolo, cui avevo strappato una promessa verbale relativa all'abbattimento della diga di San Salvatore, non è confermata.

Cercheremo di far valere il pregresso e rilanciarlo.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #68 il: Giugno 23, 2017, 02:27:54 pm *
ATTENZIONE, ricevo ora telefonata di ANNULLO DEL 7° INCONTRO di domani 24/6 DA PARTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER SICCITA', A DATA DA DESTINARSI.

Motivazione: inutile parlare di fruizione e valorizzazione della Valtrebbia quando il problema più impellente  per agricoltori ed allevatori è l'acqua per il loro lavoro.

PS sicuramente temono proteste e forconi in piazza. Comprensibile rischio per demagoghi.
PPS Per noi forse è meglio il rinvio.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #69 il: Ottobre 30, 2017, 06:59:24 pm *
Ricevo or ora conferma relativa al Contratto di Fiume del Trebbia annullato in giugno per siccità e moti di protesta del "Quarto Stato". Per chiarimenti linguistici e artistici vedi quadro del grandissimo pittore Pellizza da Volpedo. La siccità al momento persiste ma dal 5/6 novembre dovrebbe cambiare molto la situazione meteorologica quindi la tanto attesa pioggia darà il nulla osta allo svolgimento del:

CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA


VII Forum pubblico – Fruizione e valorizzazione della Val Trebbia

18 novembre 2017 - 9:00-13:30

Rivergaro (PC) – Sala Auditorium della Casa del Popolo, Via Don Veneziani

Con preghiera di massima partecipazione e diffusione.

La segreteria
 

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #70 il: Novembre 16, 2017, 05:27:53 pm *
* Ultima modifica: Novembre 16, 2017, 05:39:11 pm da Vittorio Pongolini *
"E' l'incontro più importante perché si parla di Fruibilità e Valorizzazione della Val Trebbia, quindi di me: per questo conto sulla Vostra presenza."

PS Questo periodo mi ha chiesto di scriverlo la Trebbia. Io, Vittorio Pongolini, ho fatto solo da portavoce per il fiume.

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #71 il: Febbraio 19, 2024, 08:25:14 am *
Mi pregio di inviarvi l’invito in allegato. La locandina comprende anche il link a cui collegarsi per seguire a distanza (in basso a dx).
 
Io, socio CIRF oltre che canoista di lungo corso (oltre che di alto corso...) che da oltre dieci anni seguo il “caso” della diga di San Salvatore, seppur con speranze ridotte, sarò sul posto.
 
Ho già riferito all’organizzazione il disappunto riguardo alla mancanza del logo FICT sulla locandina, nonostante mi presentassi anche a nome FICT, oltre che CCM, ma c’è stato un qui pro quo sulla sottoscrizione del documento (e io, semplice socio FICT,  non ho potere di firma sui documenti). Tra l’altro, il Canoa Club Bobbio, organizzatore della “Trecentintrebbia”) ha prestato la preziosa logistica per i rilevamenti in alveo sulla connettività fluviale e anche loro non sono stati indicati. Vedremo di far correggere i tiri in sede di Convegno.

Collegatevi dunque via link se non potrete esserci, facciamo sentire la ns. presenza di canoisti e consideriamo il caso della connettività dei fiumi dato che entro il 2030 l'U.E. obbligherà a liberare i corsi d'acqua dagli sbarramenti inutili.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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nolby

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #72 il: Febbraio 21, 2024, 03:36:03 pm *
Grazie Vittorio, la registrazione sarà poi pubblicata? Perchè domani sera ho già un altro webinar

Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #73 il: Febbraio 22, 2024, 05:20:27 pm *
Boh? Non ne ho idea.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

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Vittorio Pongolini

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Re:Contratto di Fiume del Trebbia
* Risposta #74 il: Febbraio 23, 2024, 10:21:30 am *
Vi riporto senza tagli il testo della email scritta or ora al Presidente della FICT Giuseppe Spinelli:

Ieri sera/notte – sono rientrato a Milano alle due di notte - a Piacenza forse abbiamo rifatto breccia ( solo metaforica per ora... ) sulla volontà di abbattere la diga più vecchia, orrenda e inutile di tutti i fiumi italiani. Non posso sbilanciarmi in tal senso ma, chissà, un passetto potrebbe essere stato fatto. Dipende da tante, forse troppe cose la riuscita ed il successo di questa avventura che ho scelto di intraprendere oltre 10 anni fa. Non so se hai per caso seguito on-line il dibattito sul Trebbia,  ma il lavoro più interessante proposto è stato lo studio  finalizzato al rilascio del materiale di risulta, in caso di abbattimento, direttamente nel fiume – ciò che spaventa i locali sarebbe proprio il trasporto via camion di 40.000 mc di conglomerato cementizio di risulta sbriciolato senza tondini, vivaddio, su e giù per la valle – che andrebbero invece utilmente a colmare le profonde pozze sotto la diga per quasi la metà, oltre ad una distribuzione equa lungo l’alveo per non più di 400 m nei primi due/tre anni e poi verrebbero trasportati dal flusso dell’acqua che si aprirebbe con l’abbattimento della diga  per gli anni successivi. Il lavoro di distribuzione del materiale di risulta non lascerebbe traccia entro 5/6 anni e non si andrebbero a rialzare i tanto temuti livelli del letto e delle sponde del Trebbia in prossimità della diga abbattuta oltre a 4 o 5 cm solo nei primi anni (max tre anni e dipende dalle imprevedibili ed incalcolabili piene del fiume) e, anzi, si colmerebbero le pozze profonde che si sono formate al termine della gola in qs. 97 anni di inutile diga, con ripristino della connettività fluviale, in tutte e quattro le dimensioni della stessa ( https://www.freeflowingrivers.eu/home ) ma soprattutto in quella più importante per noi canoisti, che è quella longitudinale, senza tuttavia dimenticare le due componenti della stessa, fondamentali ai fini ecologici, che sono il trasporto naturale da monte a valle dei sedimenti e la possibilità per i pesci di muoversi dove e quando vogliono lungo tutto l’alveo del fiume. Se hai voglia di leggerti il link perfezioni parecchio le nostre già discrete conoscenze in materia grazie al ns. status di canoisti che vivono le realtà fluviali.
 
Ti saluto
 
Vittorio
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.