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francesca gastaldi

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #165 il: Febbraio 11, 2013, 09:44:58 am *
Sono d'accordo con Giovanni soprattutto per quanto riguarda il PPE. Rispetto a questo discorso in particolare penso che se continuiamo a dormire in Europa si faranno le loro leggi a proprio piacimento e noi saremo costretti solo a rartificarle. Così del resto sta accadendo! In Italia si cominciano ad avere i primi corsi della BCU tenuti da istruttori inglesi, chiamati in Italia da istruttori italiani! Ritengo che ci siano istruttori molto validi in Italia, perchè dobbiamo ricevere i corsi da istruttori inglesi? La risposta è: perchè si sono saputi organizzare. Perchè hanno saputo mettere nero su bianco quello che fanno. Se non parteciapiano attivamente all'evoluzione verso la quale il mondo del kayak stà andando, saremo costretti a parteciparvi passivamente.
Quanto al punto di vista di Andrea: Bè Andrea, io penso che tu puoi continuare a fare quello che fai. Se vuoi pagaiare fuori dalle regole potrai farlo dopo come ora! Credo che lo stiamo facendo già tutti. Però ti faccio una domanda. In tutti gli anni che hai organizzato la  discesa del Tevere non ti sei mai dato delle regole? Non hai mai chiesto ai partecipanti di aderire ad un certo comportamento almeno sugli imbarchi, sbarchi, pasti ecc....
francesca gastaldi
Francesca Gastaldi

maurizio bernasconi

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #166 il: Febbraio 11, 2013, 09:48:35 am *
Hai ragione Marco, si potrebbe allora concentrarsi sulle regole per chi esce oltre un certo limite (300 o 500 metri o mezzo miglio, non so...) e lasciare completamente deregolamentato l'uso di canoe sottoriva. Ma qui esce il problema delle scogliere a picco dove non si può attraccare e come vedi... ci si impegola nelle complicazioni. Soprattutto io volevo rimarcare gli interessi di quelli che si allenano e non hanno in mente le traversate, che sono molto più numerosi dei canoisti marini d'altura i quali hanno comunque forse l'opzione (non esaltante) della barca d'appoggio. 

mariograziani

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #167 il: Febbraio 11, 2013, 10:15:58 am *
Ciao,
 e quelli che vanno in surfski?
Se si segue L’elenco di Gaudenzio tutti surfskis non sarebbe permessi in acqua.
Avremmo bisogno di un rimorchio dietro di noi di portare tutto il materiale proposto.
Navighiamo barche estreme e leggere sui corsi brevi fino a tre ore di durata in condizioni spesso estreme (sottovento) di solito vicino alla costa, in condizioni che non permettono di leggere le mappe o controllare bussole
Sono d'accordo però che dovremmo essere ben preparati
salvagente
razzi
Leash gamba (forse il pezzo più importante di attrezzature di sicurezza)
leash pagaia (per condizioni mare estreme)
Coperta d’emergenza riflettente per la segnalazione
Del reso non c’e bisogno..in effetti farebbe il surfski  piu instabile e ingovernabile
Normalmente diciamo a qualcuno del nostro corso previsto e il tempo previsto per completare la pagaiata.
Se non c’e chiamata entro il periodo di tempo previsto si notifica le squadre di soccorso.
Il sistema funziona bene.
Un corso avanzato di kayak non sarebbe rilevante per surfskiers ma un corso di surfski invece si
Il buon senso, mente fredda e conoscere i propri limiti sono le cose più importanti della mia opinione.
Downwind rules!

stefanoDelta

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #168 il: Febbraio 11, 2013, 11:44:31 am *
CONCORDO IN TOTO (e anche di più, se possibile) CON MAURIZIO BERNASCONI e ANDREA RICCI, i cui interventi mi sembrano (loro sì) pieni di BUON SENSO.

Guardate con un più rispetto ai proverbi, che sono il distillato di una secolare saggezza:
NON RISVEGLIARE IL CAN CHE DORME!

Ma a chi serve questa maledetta legge? Ai super esperti guru del kayak che, ormai sazi delle "banali" pagaiate sotto-costa, desiderano cimentarsi (novelli Colombo) in attraversate memorabili per sfuggire alla "noia" che affligge i normali kayakers? E poterlo fare senza le possibili noie della GC (che per altro proprio dai resoconti postati risulta di solito essere più "ragionevole" di quel che invece diventerebbe in presenza di una legge precisa che obbliga chi la deve far rispettare A NON DEROGARE); e per questa immunità dalle noie non si peritano di mettere in croce la stragrande maggioranza degli utilizzatori di kayak a qualsiasi titolo, contrabbandando le loro esigenze con la preoccupazione di salvaguardare il bene dei kayakers.
Sarò anche cinico, ma penso che un po' di "selezione naturale" non possa che far bene al genere umano: se qualcuno è talmente incosciente da ignorare tutte le normali precauzioni dettate dal buon senso, perché non lasciarglielo fare? Basta che non metta in pericolo le vite degli altri, sarà ben libero di auto-determinazione per la sua esistenza; o no? Se poi questo avrà delle conseguenze poco felici, almeno ci si potrà consolare dicendo che "stava facendo quel che gli piaceva", il che probabilmente corrisponderà al vero.
Se la legge passerà (e sarà OVVIAMENTE più restrittiva che negli altri paesi CE, perché noi italiani dobbiamo essere "più realisti del re", i più BRAVI DELLA CLASSE), prevedo che il risultato sarà di vedere mari sempre più liberi da kayak, a favore di materassini per i quali almeno non sussisterà (si spera) l'obbligo di indossare il giubbotto salvagente! Così i propugnatori potranno pagaiare in splendida solitudine, sentendosi degli eletti per poter solcare acque precluse ai "normali e sfi-ati", nascosti dietro le loro bardature e con kayak che assomiglieranno sempre più anche nelle dotazioni a mini cruisers: gli yacths dei "vorrei ma non posso".
Scusate lo sfogo cattivo e un po' sopra le righe, ma mi ci state tirando per i capelli!
Sicché, dopo una vita che vado in kayak affidandomi al mio buon senso (che per carità, non pretendo che sia Vangelo; ma del resto nemmeno io vengo a sindacare su quanto buon senso mettete nell'attraversare la strada, o nel diserbare il vostro prato, o nel non mettere un tappeto antiscivolo nella vostra vasca da bagno, come ben ha detto Maurizio...), per poter usare il kayak in lago-laguna-mare dovrò rimettermi a seguire un corso (qui SENTO PUZZA DI INTERESSI PECUNIARI) per conseguire un patentino che mi dica fino dove posso spingermi!
E anche cambiare il kayak, perché non è della lunghezza giusta! Ma chi lo dice qual'è la lunghezza giusta?
E perché non istituire allora anche i corsi per andare in bicicletta e le misure e caratteristiche delle stesse? Con tanto di patente A, B, C...a seconda delle ciclabili da percorrere...
E poi perché non ripetere questi esami ogni 5 anni (ma con l'avanzare dell'età anche ogni anno, per verificare l'idoneità del soggetto, con tanto di visita medica...), per vedere se nel frattempo non ci si sono dimenticati gli automatismi dell'eschimo etc...
Si aprono scenari tragicomici!

Vittorio, le tue intenzioni erano buone, ma vedi dove ci stai portando?
Ripeto, a chi giova tutto questo, e a QUANTI?
Quei pochi che hanno la necessità di navigare a 6 miglia e oltre dalla costa in quasi solitudine (immagino che nei raduni il problema non si ponga, dato che è buona norma di Buon Senso farsi accompagnare da una barca appoggio in questi casi, di solito), in assenza-attesa di una legge italiana (che speriamo non venga mai fatta, viste le esperienze poco felici che ci provengono dai nostri legislatori) si possono dotare di una bella copia patinata e plasticata della legge francese (o inglese o tedesca o belga o quella che più "gli conviene") da esibire alla GC, attenendosi a quella per quel che riguarda le dotazioni di bordo, argomentando appunto che in assenza di una legge chiara italiana ci si è adeguati ad una di un paese fratello della Comunità Europea (vogliamo si o no essere una CE?): credo che la GC non avrà nulla da eccepire, e anzi approverà il senso di responsabilità del kayaker in questione, soprattutto se dimostrerà anche di essere un esperto.

Diversamente, penso che il kayak subirebbe una bella battuta d'arresto, a meno che, come sempre in Italia, la legge non venga poi bellamente ignorata e si continui a fare di testa propria (sacrosantamente in questo caso, per puro spirito di sopravvivenza), con il solo handycapp che ogni tanto qualcuno, più spesso di prima, ci rimetterà qualcosa di più di quel che ci rimetteva prima: ma sarà l'inevitabile scotto che dovremo pagare per riappropiarci di un po' di libertà che alcuni sconsiderati "benintenzionati" ci faranno perdere.

Stefano del Delta

altergg

Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #169 il: Febbraio 11, 2013, 11:54:05 am *
* Ultima modifica: Febbraio 11, 2013, 11:56:17 am da altergg *
Hai ragione Marco, si potrebbe allora concentrarsi sulle regole per chi esce oltre un certo limite (300 o 500 metri o mezzo miglio, non so...) e lasciare completamente deregolamentato l'uso di canoe sottoriva. Ma qui esce il problema delle scogliere a picco dove non si può attraccare e come vedi... ci si impegola nelle complicazioni. Soprattutto io volevo rimarcare gli interessi di quelli che si allenano e non hanno in mente le traversate, che sono molto più numerosi dei canoisti marini d'altura i quali hanno comunque forse l'opzione (non esaltante) della barca d'appoggio. 
Purtroppo nel momento in cui si mettono le regole, le regole non possono trascurare niente. E dovranno definire tutto, pure la navigazione (se così la volgiamo chiamare) entro il miglio. Che è la distanza entro la quale attualmente nessuno ci rompe le scatole, almeno fino ad ora! Al primo incidente sotto costa (che è giustamente il luogo più pericoloso...!) infatti il legislatore sarebbe accusato di aver omesso la relativa regolamentazione.

Sono perfettamente daccordo con Maurizio e Andrea.

Pagaiate e lasciate pagaiare!! Fatevi i vostri corsi e brevetti, usate pure nel nostro mediterraneo tutto l'equipaggiamento che usano gli inglesi nei fredddi e tempestosi mari del nord, ma lasciate pagaiare gli altri in pace come hanno sempre fatto!!

marco ferrario (eko)

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #170 il: Febbraio 11, 2013, 12:08:47 pm *
Mi trovo in gran parte daccordo con l'intervento di Stefano Delta e sono convinto che le proposte di Gaudenzio Coltelli non vanno bene non solo a chi chi fa surfski (vedi Mario Graziani), non solo a chi si allena (vedi Maurizio Bernasconi), ma non vanno bene neanche a molti amici che ho sentito in questi giorni e che fanno kayak da mare prevalentemente sotto costa e a volte qualche traversata di poche miglia tra le isole.
In particolare non si può imporre:
a) il salvagente sempre indossato,
b) il kayak lungo almeno 520 cm, che tra l'altro ha poco significato visto che molti kayak hanno parti morte interamente fuori dall'acqua per 50 o più cm a prua e a volte anche a poppa, se mai avrebbe più senso considerare la linea di galleggiamento.
c) "di aver conseguito un corso avanzato di kayak ..." - mi sembra davvero una proposta azzardata e lo è ancora più se che chi la fa ha un evidente interesse personale e professionale essendo il titolare di una bella scuola di kayak da mare, un poco di pubblicità se la merita (http://www.seakayakitaly.it/it/contatto.html), ma che ovviamente organizza corsi, escursioni e noleggio kayak a fini di lucro.
Ciao a tutti.
Marco F.

Gaudenzio Coltelli

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #171 il: Febbraio 11, 2013, 02:17:12 pm *
Ho sempre seguito controvoglia questo Forum perchè spesso vi leggo più polemiche che cose costruttive e sono, mio malgrado, intervenuto nella discussione solamente perchè chiamato in causa da Vittorio (essendo stato uno dei fondatori di Sottocosta). Lungi da me il dover imporre regole ed alimentare discussioni senza fine. Fare le leggi non spetta di certo a me... Io mi sono limitato a dare solo un suggerimento come mi è stato chiesto di fare... e come tale vuole rimanere... Apprezzo Giovanni Chiola e Marco z per i loro interventi costruttivi mentre mi è veramente difficile rispondere ad altre persone senza scatenare ulteriori polemiche che reputo inutili. Ho deciso quindi di ritirare la mia partecipazione alla discussione.
Buone pagaiate a tutti con o senza leggi, con o senza salvagente.
Gaudenzio

francesco zenoni

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #172 il: Febbraio 11, 2013, 02:57:13 pm *
Senza nulla togliere alla competenza di chi dirige scuole di canoa/kayak di vario genere o di chi ha comunque un'esperienza pluriennale nella navigazione a braccia ma, mi sembra di assistere (pur con grande interesse) alle elucubrazioni più o meno intelligenti della nostra classe politica su leggi, leggine e leggiacce.
Per ultima  la proposta di Gaudenzio Coltelli mi lascia un po' stranito: perchè un kayak di oltre 520 deve poter essere più sicuro di un kayak di 380 più largo e più stabile? Perchè devo possedere un brevetto che certifichi la mia capacità di allontanarmi di oltre 1 miglio dalla costa quando, eccezioni permettendo, chiunque pensi di farlo e lo fa sul serio lo farà sicuramente secondo la sua concezione di sicurezza? Anzi, se mi sento più sicuro perchè ho stivato in kayak tutto l'armamentario elencato (e credo non sia sufficiente la capacità di carico di un 520) sarò magari portato ad essere inconsapevolmente più imprudente.
Qui si sta perdendo di vista la cosa più importante: LA LIBERTA' DI OGNUNO DI NOI DI VIVERE IL SUO TEMPO COME VUOLE.
Attenzione a cercare di normare tutto in tutti i suoi aspetti reconditi. A questo punto, fra un pò si leggerà in qualche newsletter di ciclismo la richiesta di qualche pseudofederazione o importante club di normare le uscite in bicicletta, entro ed oltre i 20 km giornalieri, obbligandoci a portare dietro ginocchiere, paragomiti e casco integrale.
Qualcuno potrà pensare che queste righe possano sembrare un pò troppo anarchiche, però se andiamo avanti così si rischierà di trovare presto lungo le nostre coste i primi cartelli nautici di divieto di superare la tale velocità se a motore o se a remi ed i primi vigili su boe galleggianti in trepida attesa di beccare il kayaker temerario che si spinge a 1,01 migila dalla costa senza il tender autogonfiabile.
Io giro in mare sotto costa da solo (Italia, Francia, Grecia), magari qualche volta oltre 1 miglio dalla costa (mai presa la briga di misurarlo, e comunque sempre fatto con buone condizioni di mare e di vento) con un kayak Klepper da 380, senza gavoni stagni ma pressochè inaffondabile ed estremamente sicuro...certo più lento ma sicuro (non faccio gare, passo solo il mio tempo libero in questo modo che molti pensano faticoso ma che io reputo invece incredibile).
A conclusione di tutto quindi, lasciamo almeno in italia le cose come sono...come sapete qui da noi meno le norme sono chiare più possibilità ci sono di sgamarla. E poi sul discorso sicurezza, ognuno faccia come meglio pensa.
Francesco da Milano

Vittorio Pongolini

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #173 il: Febbraio 11, 2013, 03:16:09 pm *
Sto lavorando sodo e non mi faccio sentire più di tanto per questo.

Sto anche  prendendo tempo aspettando che la FICK si interessi della cosa. Dico solo che da ognuno degli intervenuti c'è da prendere del bene e c'è da prendere del male e sto valutando tutto con attenzione.
Non mi elevo a censore e nemmeno a legislatore.  E non mi autonomino nemmeno come portavoce ufficiale della discussione del Forum che si è ben diversificata dalle sue origini. Dico anche che da tutto questo sono nate delle esigenze per regolamentare una materia oscura, troppo oscura per essere ignorata dalle leggi italiane perchè siamo tanti davvero (c'è qualcuno che lo nega?) e la Guardia Costiera non può ignorarci, così come la FICK. Poi ci possono essere coloro che del kayak fanno del (giusto) business e quelli che vogliono la (giusta) libertà di muoversi come quelli che vogliono (giusto, se consideriamo che anche con le leggi del caso non cambierà nulla perchè non saranno più restrittive rispetto a quello che sono ora) lasciare tutto come prima perchè, detto in dialetti vari, il cane che dorme va lasciato dormire.
Da tutto questo ho imparato che il giubbotto salvagente non serve nemmeno averlo  fino a 300 m. e che è il limite massimo a cui, localmente , deve arrivare un kayak in Italia. Ma ho anche appreso che siamo lo stato europeo più arretrato in termini di leggi di navigazione per i kayak da mare.   
Quando la FICK ci darà il suo appoggio andremo a portare le nostre ragioni alla Guardia Costiera. Diversamente sarà molto più complicato ma non impossibile.
Ma vi ricordo che non è successo proprio nulla perchè tutti stiamo pagaiando esattamente come prima e con i limiti di prima. Avremo solo vantaggi a chiedere di concederci  la navigazione fuori costa (o Fuoricosta) dei kayak da mare con leggi appropriate perchè, come ho scritto nella lettera alla FICK, non è più possibile che si vada in kayak con il timore di essere fuori legge perchè siamo a 330 m senza il salvagente o, peggio,  che ci  possano sequestrare il kayak perchè siamo ad un miglio da costa.
E' un discorso lungo che porterà i suoi frutti (di mare).
Nel frattempo tutti hanno portato le loro ragioni o i loro torti e a me sembra che tutti, ma proprio tutti, hanno detto cose interessanti e che questo è proprio lo scopo di un forum.
Non risentiamoci, non proclamiamo e non urliamo più di tanto le nostre ragioni. E' importante rispettare tutto questo per arrivare a soluzioni sempre più costruttive per il nostro magnifico sport nautico.

(Pssshh,  c'è nessun produttore che può  confezionarmi un Giubbotto Polifunzionale....?!)
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.

gioanni

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #174 il: Febbraio 11, 2013, 08:16:31 pm *
Tirato per i capelli (in senso puramente metaforico ormai) da una segnalazione di un amico
"Lo sai che tra i kayaker professionisti tra un po' ti metteranno fuori legge il tuo coso..? per non parlare della vela..! L'hai vista questa discussione!?"
 intervengo solo per puntualizzare.
Già 330 mt dalla costa sono tanti se la costa merita e sono ampiamente sufficienti di solito per stare fuori in caso di mare grosso.
Personalmente se uno scoglio è a più di 4 mt dalla riva di rado ci passo al largo e pagaiare a più di 50\100 mt dalla costa è deprimente perchè la fatica che fai non ti compare e figuriamoci a un miglio.
Molto di rado ho fatto traversate di più di una decina di km (si vede bene che non sono un marinaio e sono irrimediabilmente metrico).
Ovvio che chi vuole fare imprese si senta stretto entro le sei miglia ma personalmente cerco di andare in posti dove valga la pena di stare vicino alla costa.

Concordo con chi ha detto che fortunatamente il buon senso cè anche nella GC e anche spesso nei guardiaparco ecc.

Non sono invece d'accordo con chi dice che siamo tanti a fare questo mestiere io di chilometri ne ho fatti parecchi ma di incontri davvero pochissimi e a parte i francesi sulle biposto a noleggio li posso contare sulle dita di una mano.

stefanoDelta

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #175 il: Febbraio 12, 2013, 09:21:02 am *
Per ulteriormente chiarire il mio pensiero su questa smania di regolamentazione che ci ha preso, mi sono ricordato della favola di Esopo di oltre 27 secoli fa che narra delle rane che chiesero un re (il Re Travicello), che dato l'ambiente acquatico ed il gran gracidare che stiamo facendo mi sembra molto pertinente.
Vi riporto uno stralcio da Wikipedia sotto la voce "Re Travicello":

"L'espressione trae origine da una favola di Fedro, spesso attribuita a Esopo, dal titolo:

Le rane chiesero un re.

La favola narra di un gruppo di rane che, abituate da tempo a muoversi liberamente per lo stagno, chiedono a Zeus un re autoritario che reprima il loro modo di vivere sregolato (è proprio il nostro ritratto).
Il dio, divertito dalla richiesta, non fa altro che lanciare nello stagno un pezzo di legno (un "travicello"), indicandolo come nuovo monarca dello stagno (fotografa un po' la nostra situazione attuale). Inizialmente le rane sono intimorite dal tonfo e vanno sul fondo, ma poco dopo scoprono che il loro sovrano non fa nulla a parte galleggiare. Iniziano così ad avvicinarsi, a toccarlo, a salirvi sopra. Infine, lo provocano con ogni tipo di ingiuria e sberleffo, ovviamente senza ottenere alcuna reazione. Deluse dal dono, si rivolgono di nuovo a Zeus chiedendo un re che non sia una nullità (mi pare che sia proprio quello che stiamo facendo noi!).
Il dio manda allora nello stagno una serpe, che inizia a divorarle una ad una. Le rane per la paura perdono la voce; le poche che si salvano mandano un'ambasciata all'Olimpo attraverso Ermes, supplicando di essere risparmiate. Zeus però risponde loro "Poiché un buon re vi dispiacque, abbiatene uno malvagio".

La morale.
Come in tutte le favole di Fedro, anche questa contiene un "insegnamento morale" che si cerca di trasmettere attraverso la narrazione favolistica. La storia suggerisce che è meglio avere governanti incapaci ma innocui, piuttosto che astuti e autoritari. Più in generale, il consiglio è quello di tollerare una situazione spiacevole se c'è il rischio che, cambiandola, questa peggiori radicalmente."
...

Mi pare che il "consiglio" contenuto nell'ultimo paragrafo sia quanto di più appropriato ed aderente alla situazione di cui stiamo discutendo, e che già in molti hanno espresso pur con altre parole.
Ci vuole del coraggio (o incoscienza? O ingenuità?) a richiedere a gran voce una regolamentazione "chiara": chiara non sarà mai (sarebbe davvero una eccezione nel panorama legislativo italiano); in compenso sarà senz'altro assai più restrittiva e limitante del singolo libero arbitrio, che persino il Signore ci ha lasciato.

Salute a tutti.
Stefano del Delta

Marco Alberti

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #176 il: Febbraio 12, 2013, 10:07:56 am *
... che ci  possano sequestrare il kayak perchè siamo ad un miglio da costa.
  ??? E' mai successo a qualcuno ? Contiamo fra noi quanti corrono questo rischio ? Penso che la favola del re travicello sia calzante nel senso che se VI ostinate a insistere ci diranno : "Sapete che c'è ? I kayaks oltre i 300 metri non ci possono andare proprio."  Punto.   >:(  Altro che cordicelle, lucine, faretti, galleggianti per pagaie, resina e pezze da installare in mare aperto ... Chi volete che vada a studiare i sistemi di sicurezza per 4 (quattro) canoisti che voglio fare le traversate ...  ::)
Citazione
(Pssshh,  c'è nessun produttore che può  confezionarmi un Giubbotto Polifunzionale....?!)
E basta !  Te lo faccio io, va bene ? Ti incollo col bostik un gilet da pescatore sopra il mio vecchio giubbotto che mi ha fatto la Bruna 25 anni fa ...  ;D

Marco Alberti

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #177 il: Febbraio 12, 2013, 10:42:28 am *
Citazione da: Marco Alberti
... il mio vecchio giubbotto che mi ha fatto la Bruna 25 anni fa ... 
Ooops ! ... Ho contato meglio : 32 anni fa  ;D

massimo.aiello

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #178 il: Febbraio 12, 2013, 05:08:08 pm *
ciao
concordo pienamente con i canoisti che desiderano essere liberi di pagaiare almeno sottocosta  senza essere gravati da attrezzature particolari,un po di libertà ci sia consentita .
 Chi fa attività commerciale segua le regole di sicurezza,io stesso quando accompagno principianti o faccio promozione faccio sempre indossare e indosso un salvagente.
 Non vorrei mai essere inseguito in mare o al lago da preposti alla sicurezza che mi multano o mi sequestrano l'attrezzatura,in tal caso vi manderei dovuta parcella e relative maledizioni.
 Insomma non facciamoci prendere la mano,il volo in deltaplano che ho praticato per anni ha subito solo danni a livello promozionale dall'intervento legiferatorio .

Meditiamo gente non diamoci la zappa sui piedi,abbiamo goduto della libertà lasciamone un pò anche ai nostri figli.

massimo
massimo aiello

francesca gastaldi

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Re:Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?
* Risposta #179 il: Febbraio 13, 2013, 09:27:39 am *
Bè....!!!! Qui si travedono tutte le intenzioni. In primis quella di concepire le norme come regolamentazioni che non limitano ma ampliano la libertà di tutti. Mi convinco finalmente e accetto a stento il fatto che la limitatezza di libertà che c'è in Italia provenga solo ed esclusivamente dalla mentalità italiana di concepire una regola come un imbraco invece che come una garanzia di libertà. Se la vediamo così noi come può vederla diversamente la GC?! Ovviamente in un ambiente come questo è meglio non porre regole perchè non potrebbero essere generate da menti libere di preconcetti. Stessi limiti sarebbero incontrati da chi le interptreta e da chi le rispetta (o non le rispetta). Non mi duole tanto per la mia passione che pure pratico liberamente, ma piuttosto nel vedere che non si riesce a raggiungere un accordo neanche in virtù e prospettiva di essere liberi. se tanto mi dà tanto non caveremo un ragno dal buco neanche alle elezioni politiche e regionali del 24 febbraio.
Mi congedo anche io dalla discussione non fosse altro per il fatto che non credo che si possa dare addosso ad un maestro di kayak perchè abbia espresso la sua opinione di tecnico. Opinione che certamente nessuno è obbligato a condividere ma che sicuramente potrebbe avere un fondamento più pratico e professionale di quella di altri. Questa irriverenza e superficialità regna in Italia su ogni cosa e poi ci lamentiamo che tutto va a rotoli.

francesca gastaldi
Francesca Gastaldi