Tante grazie Fred di esser entrato in questa discussione. So che è bello vedere le discussioni degli altri da fuori... Molto interessante il tuo intervento, ricco di spunti. Ma, scusami, si tratta di un regolamento della Federazione francese (magari recepito dalla legge) o di una legge nazionale? E i kayak sono "immatricolabili" come le imbarcazioni?. E' molto importante saperlo perchè in un caso è possibile immatricolare i nostri kayak italiani con bandiera francese ed utilizzare queste norme in Italia, altrimenti è utile saperlo per quando si pagaia in Francia.
Aspetto anche i regolamenti delle altre federazioni europee.
Comunque adesso sono due gli argomenti di interesse. Forse il più importante ora diventa questo. Lo pongo con un esempio.
Due amici, che si ritengono kayakers sufficientemente esperti, chiamiamoli con due nomi a caso, Vittorio e Marco, decidono di andare a trovare un loro amico, mettiamo un nome di fantasia, Gaudenzio, che abita all'Isola d'Elba. Ma lo vogliono andare a trovare non con il traghetto, ma in kayak, aspettando una giornata estiva di alta pressione, avendo consultato il bollettino Meteomar, sapendo che la traversata durera poco più di un'ora.
La traversata dalla terraferma all'Elba è poco meno di 6 miglia, per cui distanza massima dalla costa 3 miglia. Cosa devono fare affinchè non vengano fermati e multati dalla Guardia Costiera? Ipotesi:
a) Dove pensano di andare? Sono un mezzo similare alle jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela e natanti a vela con superficie velica non superiore a 4 metri quadrati, e non possonoe allontanarsi di più di un miglio dalla costa (art.27, comma 2, lettera a, D.L.171/05).
b) Sono dei conduttori di unità similari alle tavole a vela o acquascooter. DEVONO indossare permanentemente un mezzo di salvataggio individuale, indipendentemente dalla distanza dalla costa (art. 54, comma 3, D.M. 146/08), e con quello possono andare dove vogliono.
c) Possono andarci avendo a bordo le dotazioni di sicurezza necessarie (ciambella con cima, salvagente con spinta 150N in gavone, boetta fumogena, 2 fuochi a mano a luce rossa) e, se vogliono, possono indossare il loro bel giubbotto polifunzionale con spinta da 50N oppure tenerlo sul ponte posteriore a portata di mano.
d) Riescono ad immatricolare il loro bel kayak con una bandiera straniera, meglio se francese o belga che richiedono meno burocrazia e dotazioni. Seguono le norme di navigazione del paese di bandiera e non hanno bisogno di portarsi dietro l'ingombrante ciambella. Possono addirittura oltrepassare le acque territoriali oltre le 12M, cosa che normalmente non potrebbero (limite 6M per imbarcazioni a remi).
Ho cercato di informarmi anche sui forum dei cugini velisti e ho visto che anche loro hanno lo stesso problema. Finchè si tratta di imbarcazioni in allenamento, con atleti FIV, regolarmente denunciate ogni tre mesi alla Capitaneria, possono uscire con il solo giubbotto, ma accompagnati da un'imbarcazione di supporto. Se si tratta della veleggiata amatoriale, anche se su una deriva tipo Laser, devono avere le dotazioni a bordo, se no multa. Mi sono chiesto se le derive (Optimist, Laser, 420, 470) hanno la marcatura CE e sembrerebbe di no perchè imbarcazioni da regata; attendo un'ulteriore conferma.
Ritornando alla risposta di Fred, pare che neanche i Francesi se la passino troppo bene:
"...
ATTENZIONE: dal 1 ° gennaio 2010, le nuove regole impongono per la navigazione in mare;
- Per la navigazione entro 6 miglia di un riparo, una spinta di 100 Newton per giubbotto;
- Per la navigazione al di là di 6 miglia, una spinta di 150 Newton per giubbotto.
..."
Sono andato a vedere su uno dei principali siti francesi di materiale per canoa (Idoine) e non sono disponibili salvagenti con spinta da 100N, tranne uno con il collare, come i normali salvagenti da barca che troviamo nei negozi di nautica.
Per rispondere poi al mio amico Gaudenzio (che amico, però, che, da buon Toscanaccio, detentore dell'italico linguaggio, cerca di screditarmi, per alcune lettere che sono rimaste nella tastiera dopo l'ennesimo mio lungo intervento), sono d'accordo anch'io che ai mezzi similari si associno sia gli acquascooter che le tavole a vela, ma quali sono i mezzi similari? Io credo che il legislatore abbia voluto intendere quei mezzi che riescono a raggiungere velocità elevate e per i quali una caduta in acqua potrebbe essere associata ad un evento traumatico, come la caduta dell'albero in testa, con conseguente perdita di coscenza. Ma allora sarebbe da preferire l'utilizzo di un salvagente da 100N (quelli con collare), i quali girano in maniera automatica il corpo con il viso fuori dall'acqua. E i mezzi similari li intenderei i kitesurf, o quei paracaduti trainati da un motoscafo, o i bananoni galleggianti, anch'essi trainati a folle velocità da motoscafi.
L'altro discorso, oramai marginale e chiaribile una volta risolto il punto precedente è sul fatto di indossare permanentemente il giubbotto con spinta da 50N. Non mi riferisco alle scuole di canoe, alle quali purtroppo ho accennato per replicare ad un presunto saccente, nelle quali ci sono delle responsabilità oggettive del presidente della società e del responsabile della scuola. Ma sto parlando del kayaker Marco, che decide di fare un'escursione da solo o meglio con con qualche amico e su cui insiste la responsabilità soggettiva. La mia idea oramai l'avete capita tutti. Potrei fare un altro esempio: vado a fare una ferrata in Dolomiti. Mi porto scarponi, cibo e acqua; imbrago, corda e caschetto. Mi metto tutto addosso quando esco dall'auto o aspetto di incamminarmi e arrivare fuori dal bosco? Oddio, potrebbe sempre cadermi un ramo in testa, ma quella si chiama fatalità.
Per avere un riscontro autorevole sono andato a vedere il blog di Freya Hoffmeister, per chi non lo sapesse una delle migliori e più conosciute kayaker al mondo, che sta compiendo la circumnavigazione del Sud America. Spulciando velocemente il sito, si vede dalle foto che sono in due kayak, che nelle navigazioni difficili tipo Capo Horn, indossano il salvagente, mentre nelle giornate tranquille il salvagente è ben visibile sul ponte posteriore.
Spero la discussione continui in maniera assolutamente costruttiva.
Marco