La disgrazia capitata a David ha riacceso l’interesse su questa discussione. Avevo sollevato già il problema della pericolosità dei manufatti della vecchia diga, poi appoggiato da Vittorio, che ringrazio.
David è annegato sotto la diga, a quanto pare. Ma senza casco, salvagente ed abbigliamento termico, a nuoto nel Trebbia in piena avrebbe potuto annegare comunque, anche senza la vecchia diga.
Vittorio propone una sottoscrizione per rimuovere la diga rotta e chiudere la galleria, mettendo in sicurezza il tratto di fiume. Non sono un esperto di questo genere di lavori, ma ho letto il progetto della famosa centralina, nel quale i lavori di ripristino a fine vita dell’impianto erano quotati in, mi pare, 90.000€ circa.
Valutazione che però non tiene conto della riattivazione della pista di cantiere, già computata (nel caso di realizzazione della centrale) nei costi di costruzione, nonché tutta le spese tecniche di progettazione, ecc..
Sommessamente, poi, ricordo ai fieri oppositori alla centralina che il viavai di camion, la pista di cantiere, le ruspe, acque torbide durante gli scavi, inevitabili per qualsiasi intervento, sono tra i motivi del fronte del no alla centrale.
Vittorio, davvero ritieni possibile raccogliere tutti questi soldi con una sottoscrizione tra canoisti? No, credimi, rimarrà tutto così e speriamo solo di non dover leggere di altri incidenti in futuro.
Due Parole infine per i talebani Bernasconi e Bovo, che hanno “osato” nominarmi invano.
Bernasconi, Segnali le magagne dell’eolico e del FV, denunci il business degli incentivi. Comunque, almeno per il FV a terra, la “pacchia” è finita: il combinato disposto di incentivi bassi e prezzi di borsa elettrica in forte calo, soprattutto nelle ore centrali del giorno, rende poco appetibili gl’impianti pensati per la vendita alla rete. Vari progetti, già autorizzati ed ammessi agli incentivi, molto probabilmente non saranno realizzati. Rimane, a certe condizioni, la convenienza del fotovoltaico per autoconsumo (sui tetti dei capannoni industriali) anche senza incentivi. Bella la tua fiducia nel progresso della scienza, ma sostenere che nuove soluzioni già disponibili siano invece boicottate da oscuri interessi, è una teoria che non regge al rasoio di Occam. Interessante il tema della decrescita, da capire se declinata in aumento dell’efficienza (parità di fabbisogni e riduzione dei consumi) o se come pura e semplice riduzione dei fabbisogni (capire quali e di chi)
E a te, Bovo, che dire? Sarai un ambientalista, ma sei un vero flagello per l’ecosistema della lingua italiana. Non ho voglia di analizzare le tue affermazioni, anche perché non capisco quasi nulla di ciò che scrivi, ma una cosa voglio dirti: il rispetto dovuto di fronte alla morte di un ragazzo imporrebbe, se a lui ti riferisci, almeno di scrivere il suo nome correttamente.
PS se avessi una ruspa, non mi limiterei a giocare in giardino…