Accidenti leggere questi papiri è difficilissimo. Sopratutto seguirne i ragionamenti. Ho ripensato anch'io a come spiegarmi al meglio e provo a farlo, probabilmete scrivendo cose già scritte da Skillo. Comunque...
La miglior semplificazione biomeccanica della pagaiata può essere vista come un'asse verticale (la colonna vertebrale), alla quale sono fissate due bracci, le spalle e le anche. Quello che interessa a noi (semplificando al massimo il lavoro delle braccia, ovvero le braccia non esistono) è la trasmissione della forza verso
indietro all'estremita del braccio (spalla) superiore, in corrispondenza della pala in acqua. Possiamo generare un momento ovvero una rotazione per il fatto che in qualche maniera il culo contrasta lo scivolamento verso indietro, cosa che non fanno ad esempio i canottieri.
Primo caso: caso semplificato. Non uso la spinta delle gambe: assumo che la colonna vertebrale sia fissata in qualche maniera al seggiolino. Il lavoro dei muscoli della schiena crea un momento ruotante sulla colonna vertebrale, che si trasforma in una forza applicata sull'asse delle spalle. (In verità ragionamento scorretto perchè per il principio azione-reazione non ho ancora creato un scarico della forza corrispondente).
Secondo caso: applicazione della forza delle gambe. La spinta della gamba corrispondente sul puntapiedi genera un momento sulla colonna vertebrale che va a sommarsi al momento creato dai muscoli della schiena e quindi ad aumentare la forza applicata al punto di applicazione (ovvero all'estremità della spalla). Riguardando la catena cinetica al contrario, dalla pala creo una forza con i muscoli della schiena (considero tutto: braccio, spalla e schiena), che crea un momento sulla colonna che si trasferisce al bacino, che viene impresso sul puntapiedi tramite la gamba. Ciò crea l'avanzamento della barca!
Ciò per quanto riguarda la biomeccanica del movimento (per fortuna sono laureato in fisica).
Gli esempi riguardanti
il calcio al pallone sono errati. Prova a dare un calcio tenendoti con le mani sullo stipite di una porta. Cosa succede? Avendo un sostegno per le spalle, avviene il trasposto del movimento della canoa. Le spalle ruotano nello stesso verso del bacino sfruttando i muscoli della schiena per applicare maggior forza al bacino a trasferirlo sulla gamba. Nel caso del calcio semplice devi creare un momneto constrastante ll calcio-rotazione del bacino, grazie alla torsione delle spalle nel verso contrario. Stessa cosa camminando.
Il pugile. Dando un pugno con il destro tutti sanno che la forza parte dalla gamba destra (dirai al contrario che in canoa), ma per dare una spinta verso avanti del bacino destro e per ruotare la spalla destra e il braccio segue. Ma qua, come nella canadese olimpica, c'è anche una componente in più che per foruna i K non hanno: il fatto di dover stare in equilibrio e comunque di dover in qualche maniera contrastare per creare una rotazione (il famoso momento della forza). Attento Skillo a non confondere la causa con l'effetto nel tuo ragionamento (tra l'altro corretto). E' la gamba che trasferisce la forza al bacino e quindi alla colonna vertebrale e quindi alla spalla. Non è la gamba che segue il movimento delle spalle per contrastarle (scusa non ho avuo tempo di leggere approfonditamente il tuo esempio
).
La porta. E' indifferente dove si apre. Considerala un qualcosa da tirare con forza, un punto di appoggio come la pala (attenzione ai sistemi di riferimento). Se mi tiro con il braccio destro, punto il piede destro, ruoto il bacino in senso orario, ruoto le spalle in senso orario.
Le leve. Restando il fatto che bisogna stare attenti in quale sistema di riferimento ci poniamo, se quello del canoista o quella dell'acqua, possiamo semplificare considerando il sistema canoista. Il fulcro della leva (come si vede nei filmati: cerca su youtube) si trova sul manico, molto vicino al pungo che spinge. Questo vuol dire che noi sfruttiamo il braccio di spinta come fulcro e usiamo una leva di 3° (? non mi ricordo più) in cui il braccio di applicazione della forza (il pugno che tira) è più corto di quello della resistenza (la pala). Risultato una forza minore in acqua rispetto a quella applicata, ma un'escursione maggiore.
Come ultima prova, la migliore, siediti su un
pagaiergometro.
Prima prova: poni i piedi per terra senza poter mettere forza. Cosa ottieni? Una bella rotazione delle spalle senza far girare la ventola, ovvero senza poter applicare forza. Usi il manico come un appoggio per tirarti in avanti, senza trasferimetno di forza.
Seconda prova: metti la gamba destra sul pagaiergometro e tira con la pala sinistra. Risultato? Ancora il nulla, con un grosso dolore agli addomianli per l'ingarbugliamento creato.
Terza prova: rimetti la gamba destra a terra e appoggia la sinistra. Tirandola con la pala sinistra sentirai la trasmissione della forza dei muscoli della schiena (oh guarda, ma i muscoli che lavorano di più sono gli
ADDOMINALI) e finalmente le pale girano!