ANCHE NOI siamo partecipi di questo modo di vivere insostenibile. Il problema non è solo “l'ottusità di molti governanti complici e responsabili del cambiamento in atto” o le multinazionali o il vicino di casa modaiolo.
Ci fa troppo comodo questo stile di vita e ci sentiamo sollevati solo perché raccattiamo qualche bottiglia di plastica abbandonata sul greto del fiume o spiaggiata o perché la nostra vita appare frugale e alternativa.
Sostituiamo periodicamente le nostre canoe con modelli più recenti, con la scusa che tanto non vanno rottamate ma vendute e quindi ancora utilizzate, altrimenti andranno a riempire i nostri box, dove già ne abbiamo due, tre o più, ciascuna - ovviamente - per un uso specifico diverso, e ciò ci giustifica l’acquisto, oltre a svariate pagaie, PFD, paraspruzzi, ecc.
Ci siamo dentro fino al collo ma non lo vogliamo ammettere e diamo - come tutti – la colpa ad altri.
Compiere centinaia di chilometri in auto al fine settimana per godersi una discesa fluviale o una pagaiata marina nella natura, quando ci sarebbero posti altrettanti belli a distanze assai minori da casa, cos’è se non consumismo e inquinamento? Ci spostiamo da un fiume all’altro o da un mare all’altro o da un raduno all’altro come niente fosse. Siamo consumisti anche per la voglia di novità e nel voler vedere e “consumare” nuovi posti.
E che dire dei bei viaggetti con canoe appresso in giro per il mondo per vivere nuove emozioni in posti remoti e sentirsi dei piccoli esploratori?
Tutto ciò solo come canoisti e - analogamente - anche la nostra vita non da canoisti riflette lo stesso modello di consumo.
Chi passa i fine settimana nei centri commerciali potrebbe avere un impatto inferiore al nostro!
Anche i nostri armadi traboccano di roba: magari non firmata. Provate a contare quanti pantaloni o maglie o scarpe avete, includendo anche quelle per attività sportive, che tipicamente per un canoista che ama lo sport e la vita all’aria aperta non si limitano alla sola canoa, ma contemplano altri sport, ciascuno con le proprie attrezzature da rinnovare con le novità offerte dal mercato: attrezzature da bici, da trekking, da corsa, da alpinismo, da vela, da immersione, da sci, ecc.
Oltre ad apparecchiature fotografiche, GPS, cellulari, pannelli fotovoltaici, ecc. talvolta anche specifiche per ciascuna disciplina sportiva.
Magari oltre all’auto possediamo anche uno scooter per muoverci rapidamente e una moto per l’estate e - perché no - , alcuni di noi anche un bel furgone camperizzato, se non addirittura un camper dedicato, e se non lo possediamo è solo per una questione economica: quante volte ci abbiamo fatto un pensierino!
QUESTI SIAMO NOI, GLI EKO SOSTENIBILI, me compreso, per quanto abbia già fatto delle scelte drastiche in tal senso, come forse molti tra noi, ma probabilmente sono miope su altri miei comportamenti di consumo che preferisco non vedere. Fatto sta che i miei armadi traboccano ben di più di quelli della mia compagna per nulla sportiva ma amante del vestirsi bene e delle comodità, simbolo di un modello che vorremmo combattere e sradicare, e questa è l’amara verità!
Il Postatomico.