Dall'estratto dalla guida dell'Agenzia delle Entrate> Nautica e Fisco
http://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/nautica/capitolo_1.htme dalla Tabella delle Dotazioni di Sicurezza obbligatorie per legge
http://www.guardiacostiera.it/maresicuro/downloads/dotazionidisicurezza_upd20042010.pdfho riportato e riassunto quanto potrebbe riguardarci.
Quando, nel linguaggio di ogni giorno, vogliamo riferirci a mezzi usati per la navigazione a fini diportistici e sportivi, usiamo indifferentemente vari termini quali ad esempio “barche”, “imbarcazioni”, “yacht“ e simili.
Parlando di norme che riguardano la navigazione da diporto dobbiamo invece essere molto precisi nell’uso dei termini poiché essi hanno ben precise definizioni contenute nelle norme stesse che possono comportare conseguenze giuridiche e fiscali assai diverse.
La classificazione dei mezzi destinati alla navigazione da diporto va fatta sulla base delle seguenti definizioni previste dalla nuova legge sulla nautica, che definisce unità da diporto: tutte le costruzioni di qualunque tipo e con qualunque mezzo di propulsione destinate alla navigazione da diporto; per navigazione da diporto deve intendersi quella effettuata a scopi sportivi o ricreativi dai quali esuli il fine di lavoro.
Natanti da diporto: sono costituiti dalle seguenti unità:
a. unità da diporto a remi;
b. unità da diporto con scafo pari o inferiore a 10 metri;
c. ogni unità da diporto di cui alle lettere a. e b. utilizzate in acque interne.
Ne deriva quindi che il termine unità da diporto è quello di carattere generico che si deve utilizzare per indicare ogni tipo di barca o costruzione atta alla navigazione. Perciò un kayak da mare è una unità da diporto.
Questi mezzi sono esonerati dall’obbligo della licenza di navigazione, del certificato di sicurezza e dall'obbligo di registrazione.
Il termine natante da diporto comprende tutte le unità da diporto di lunghezza inferiore ai 10 metri [perciò anche i kayak da mare], usate sia in acque marittime che in acque interne, sia a motore che a vela, nonché tutte le barche a remi [la pagaia va considerata remo].
Rientrano in tale categoria anche le unità più piccole denominate, a titolo di esempio, jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela.
Rientrano infine in tale categoria gli acquascooter o moto d’acqua per i quali esiste peraltro una disciplina particolare, per la loro conduzione è richiesta la maggiore età e l’osservanza di particolari ordinanze delle autorità marittime, [valevoli per le moto d'acqua NON per i mezzi a remi].
La patente nautica, ai sensi del D.P.R. 431 del 9 ottobre 1997, è necessaria quando la potenza del mezzo supera i 30kv. [Perciò la patente NON serve per i kayak da mare].
I natanti sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione, della licenza di navigazione e del certificato di sicurezza.
I natanti sono semplici beni mobili.
1.5 Abilitazione alla navigazione
Per quanto riguarda i limiti di navigazione occorre distinguere le unità da diporto che abbiano la marcatura CE da quelle che ne sono prive [i kayak da mare non sono siglati CE].
Per le imbarcazioni da diporto senza marcatura CE, i limiti di navigazione tengono conto della distanza dalla costa, senza alcun limite nelle acque interne e fino a sei miglia dalla costa nelle acque marittime.
I natanti senza marcatura CE possono navigare: entro 6 miglia dalla costa, salvo jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela che possono navigare entro un miglio dalla costa [i kayak da mare non sono tra essi].
entro 12 miglia se omologati per la navigazione.
[Si tratta da capire come omologare un kayak da mare se si vuole pagaiare oltre le 6 miglia e fino a 12 miglia dala costa].
I kayak da mare, essendo unità di navigazione a remi sono perciò classificati natanti e per legge devono sottostare alla tabella qui riportata.
http://www.guardiacostiera.it/maresicuro/downloads/dotazionidisicurezza_upd20042010.pdfPERCIÒ:
- fino a 300 metri dalla costa
NON SERVE AVERE A BORDO ALCUN MEZZO DI SALVATAGGIO.
- Entro 1 Miglio dalla costa
SERVE A BORDO UN SALVAGENTE con CIMA e POMPA PER SVUOTAMENTO. [evidentemente non servirà l'estintore essendo il kayak da mare un mezzo non a motore].
[Evidentemente per un kayak da mare sarà impensabile utilizzare cinture di salvataggio e salvagenti anulari.].
- Entro le 3 miglia dalla costa
OLTRE ALLE DOTAZIONI PRECEDENTI SERVE A BORDO ANCHE
UNA BOETTA FUMOGENA, DUE FUOCHI A MANO ROSSI, UNA TORCIA DI SICUREZZA A LUCE BIANCA, STRUMENTO DI SEGNALAZIONE SONORA.
- Entro le 6 miglia
OLTRE A TUTTE LE DOTAZIONI PRECEDENTI,
SERVE A BORDO ANCHE UNA BOETTA LUMINOSA, UN ALTRA BOETTA FUMOGENE (2), DUE RAZZI A PARACADUTE A LUCI ROSSE.
- Entro le 12 miglia dalla costa
OCCORRE L'OMOLOGAZIONE,
OLTRE ALLE DOTAZIONI PRECEDENTI,
essendo il kayak inaffondabile (gavone stagno a poppa e prua) non dovrebbe servire un sistema galleggiante supplementare.
BUSSOLA E TABELA DELLE DEVIAZIONI, APPARECCHIO VHF.
- Oltre le 12 miglia
SERVE ANCHE UNA BARCA D'APPOGGIO ATTREZZATA DA RIFLETTORE RADAR E ALTRE DOTAZIONI [vedi tabella].
Per la legge ritendo possa essere necessario identificare il KAYAK DA MARE, perchè oggi la legge non lo specifica.
Suggerirei:
DEFINIZIONE DI KAYAK DA MARE
a) Il termine "kayak da mare" indica un natante a propulsione umana mosso da una o più persone sedute nel senso di navigazione che utilizzano una pagaia doppia come unico mezzo per gli spostamenti in acqua.
b) Un kayak da mare ha un ponte interamente chiuso a poppa e a prua e una apertura a pozzetto in cui è collocato il sedile del (dei) kayaker.
c) Un kayak da mare è reso inaffondabile da gavoni, sacche o contenitori stagni che devono permettere il galleggiamento quando il pozzetto è totalmente pieno d'acqua.
PER PIACERE,
CERCHIAMO DI NON INVENTARCI REGOLE PIÙ RESTRITTIVE DI QUELLE CHE SONO PREVISTE PER LEGGE.
SE MAI POTREMMO PROPORRE QUALCHE COSA DI PIÙ SPECIFICO PER IL KAYAK DA MARE, MA CERCHIAMO ALMENO DI NON PROPORRE NUOVI DIVIETI.
GRAZIE
Marco