Gentile Claudio,
mi preme chiarire immediatamente che non ho mai voluto, a differenza di altri,
ridicolizzare nessuno. Ho voluto solo sottolineare la perizia tecnica che occorre per usare una pagaia a cucchiaio, perizia tecnica che io non ho e che non mi interessa avere. Ho usato più volte una wing sotto la guida di un esperto e quindi ho potuto scegliere sulla scorta di una mia personale esperienza. Ripeto: una mia personale esperienza.
Ribadisco il mio profondo rispetto per gli agonisti che sicuramente detengono la "verità" per quanto riguarda tecnica e scienza.
Ribadisco il mio disprezzo per chi non riconosce le esperienze altrui e usa toni sprezzanti e violenti verso chi è diverso da se.
Come te vado in Kayak da circa 35 anni, da quando mio padre si fece spedire dall'Inghilterra un Kayak in scatola di montaggio, un biposto in compensato marino, che costruimmo nel box di casa. Avevo 8 anni, puoi immaginare il mio coinvolgimento da bambino prima, da adulto poi, rivivendo emozioni e ricordi.
Ho vissuto il mare ogni giorno della mia vita, sotto e sopra il livello dell'acqua, a vela, a motore e a ...braccia.
Sono stato un discreto agonista nel campo delle arti marziali e quindi conosco molto bene la fatica e l'impegno nel ricercare la perfezione del gesto tecnico. Non ho qualifiche di istruttore ma, a chi mi chiede un consiglio, dico di essere curioso e di fare esperienze senza timore.
Timore che traspare invece dai toni di chi fa la voce grossa, forse timore di perdere una supremazia che, se c'è, nessuno vuol toccare.
E sempre un piacere dialogare con chi, come te, vuole dialogare e condividere idee e esperienze.
E sempre un dispiacere avere a che fare con chi alza la voce per coprire la tua.
Saluti
Francesco