Le mie riparazioni le ho sempre fatte con il polietilene della stessa barca, tagliato dal pozzetto, oppure con gli stick di prijon (non so che polietilene sia, ma è sempre andato bene).
Consiglio invece di evitare la rete di ferro, dato che prima o poi arrugginisce, io uso una retina di acciaio inox sottile, di solito viene usata per i filtri.
Se qualcuno ne avesse bisogno ne ho parecchia.
Per il riscaldamento solo phon a temperatura regolabile, usato con cautela, e la plastica non ha mai avuto problemi a parte quando ho esagerato: la dilatazione termica è il problema peggiore, se il materiale si gonfia troppo occorre fermarsi subito.
Credo che chi dice che la plastica si rovina abbia avuto questo problema, dato che il polietilene è un termoplastico e dovrebbere comportarsi in maniera regolare con la temperatura (non sono un chimico, e accetto correzioni).
Una cosa che ho notato a mie spese di recente, è che piccolissimi segni fatti con il cutter in maniera inconsapevole all'interno dello scafo hanno poi causato, complice lo stress meccanico, la rottura passante dello scafo.
E' una cosa risaputa che su materiali duri una incisione riduce di molto la resistenza del pezzo allo stress (vetro, acciaio, etc.) ma non me la aspettavo certo per un materiale tenero come il polietilene.
Non di certo a questi livelli.
Questo mi ha fatto riprendere la buona abitudine di pulirmi bene le scarpe prima di entrare in canoa, non mi piace la barca piena di sabbia, e se poi dei piccoli graffi fanno questo effetto..
buone pagaiate
Davide