Dell'impatto sull'ambiente di noi canoisti se ne è parlato a più riprese in questo forum, come nel topic aperto da Toio "Niente neve sulle Alpi: che ne sarà di noi?"
https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,6061.msg23203.html#msg23203Alcuni cantieri di canoe si stano ponendo seriamente il problema e stanno proponendo soluzioni innovative, come il cantiere svedese Melker, che propone kayak da mare realizzati in wood-plastic composite (WPC), materiali compositi a base biologica e fibre naturali. Al di là che alcuni materiali impiegati per costruire canoe siano riciclabili, sempre che vengano riciclati e non abbandonati dalle municipalizzate nelle discariche (e di questo argomento il nostro amico canoista Andrea Bavestrelli - se ci leggesse - potrebbe illustrarci cosa accade o potrebbe essere fatto, essendo uno tra i maggiori esperti in materia in Italia.
A molte/i piace collezionare – ad esempio - scarpe, acquistandole in centri commerciali e outlet, mentre noi canoisti spesso riempiamo i nostri box di canoe, pagaie, e attrezzature varie, il cui impatto ambientale è ben superiore a quello delle scarpe col tacco o stringate accumulate negli armadi (oltretutto accumulate pure da noi e in maggior quantità, tra scarpe da città, canoa, corsa, bici, montagna, sci, tempo libero, ecc.).
Inoltre spesso maciniamo migliaia di chilometri all'anno per soddisfare il nostro mero piacere di galleggiare nella natura con uno tra i nostri vistosi involucri di plastica, percorrendo distanze assai superiori a quelle fino ai centri commerciali e outlet, ma talvolta ci atteggiamo da alternativi e da puristi, giustificando i viaggi col fatto che eravamo in tre o quattro in auto (a dire il vero più per compagnia e per ripartire le spese, che per motivi prettamente ecologici). Se non altro cerchiamo di non lasciare tracce materiali al nostro passaggio, ma a ben vedere nel complesso delle nostre attività è per certi versi un aspetto soprattutto estetico.
Come dice Stefano, dovremmo almeno porci la domanda del nostro effettivo impatto - me compreso - e di come potremmo già adesso contenerlo.