Cari voi tutti, Patrikke, Alberto, Massimo dalle, delle, alle, con le, per le donne, scriviamolo come ce pare tanto cambia poco, sempre al massimo rimane , speravo che il sasso rilanciato per l'ennesima volta sul discorso dove arrivano i gradi, aprisse un confronto a larghe vedute e non solo un tanto al Kilo...., vi chiamasse in ballo, vi sbilanciasse un tanto, e mettesse a confronto diverse correnti di pensiero, e non credo sia necessario l'intervento della Fick, della uisp, dei maestri, o dei migliori canoisti del globo per validare un metodo rispetto a n'altro, è solo una questione di equilibrio, di equità, di omologazione, di coerenza, di trasposizione su carta, e soprattutto di chiarezza, ma anche un momento per sparare sane cazzate. Si riportano tratti di fiumi su di un forum, visitato da molti, esperti e non ..ma chi si cura di verificare che i gradi inseriti corrispondano..
Perchè non inserire nel forum una scala delle difficoltà di riferimento, in rapporto anche ai tratti discesi...???Sarà capitato sicuramente anche a voi, di imbarcarvi su di un fiume raccontato come nà cazzata, con qualche passaggino impegnativo, pèrò tutto a vista....invece....era il fratello maggiore ad aspettarci....Problema soggettivo, o personificazione dei gradi...
? Tanto le guide chi le legge più, sò antiche, già passate, c'è internette che ci guida e che aggiorna tutto in tempo reale.....oppure chi le ha scritte....manco li ha visti i fiumi.....senza riferimenti puramente casuali....Dio me ne salvi e libbbberi...e scagli la prima pietra....
Vabbè, ma per concludere in bellezza....che ci sia o non cio sia la scala delle difficoltà, nà sedia delle facilità per riposarci tra un trasbordo e l'altro la troveremo sempre, acqua pure.....eqquindi allegri, ricordandovi che è vero tutto il contrario di tutto....vessaluto
Gustavo Theni