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Ino

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Dove arrivano i gradi...
* il: Maggio 06, 2008, 11:13:15 pm *
 ??? Leggo questa sera sul nostro forum....
Che per gli espertissimi c’è la ormai famosa gola del passirio alto 6°+).

quando ho incominciato ad andare per fiumi, si parlava di una scala
che andava da  I-V. WW. Poi ho sentito parlare di V+, poi..
Grazie al grande nonno Gustavo  ho capito che le scale erano mobili, nel
senso che...Si fà o non si fà. Gli impraticabili sono stati aboliti.

Vogliamo capire se dobbiamo attenerci alle norme internazionali (ICF)
Ho se vogliamo valutare i fiumi in base al nostro gusto?
Ino
"Gente d'Acqua" gente che ama andar per fiumi, gente che vive la natura, gente che si diverte.

Kilo

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #1 il: Maggio 20, 2008, 04:37:11 pm *
i gradi...a volte le stesse discussioni ritornano.
io distinguo i "gradi da bar", o osteria, o gradi da fighe (non canoiste) e quelli della scala.
il tratto gara del Sesia al bar e' un 3/4, se prendete la scala e vi mettete di fianco alla rapide a valutare e' un 2/3 forse la trancia 3+.
Cosi' come le cascate, masanti quando non andavo in canoa era dai 10 ai 12 mt, poi una volta l'ho misurata ed e' 5.90.
ma in fondo, in fondo in fondo...machisenefrega?

ecolokilo

Gustavo Londa

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #2 il: Maggio 21, 2008, 03:54:55 pm *
"Dove arrivano i gradi"....bella domanda, o forse sarebbe meglio dire bella affermazione se avesse una risposta....ma anche se avesse una risposta, a cosa ci servirebbe....per non imbarcarci su un fiume classificato di VI° grado, oppure ad imbarcarci su un fiume considerato di V°....o meglio di III, perchè se sbagliamo e ci imbarchiamo su un fiume di V° amerregano.....sò cazzz....???...Ma poi...chi ha classificato quel fiume di V° grado....amerregano o italiano medio????? Quali erano le condizione idriche....????In che anno, la descrizione..??? Aveva i collegamenti web in diretta su tutti i fiumi del mondo, altrimenti non mi muovo se non so che c'è acqua...??? Oppure, aveva i rilevamenti gps di tutti gli imbrachi e gli sbarchi...di tutti i fiumi del mondo...?????.....Troppe domande per poche risposte....in tanti ci hanno provato.....in molti hanno detto...passatemi il termine....un sacco di minchiate...!!!!! Grande Ino quando ricorda l'art. 2 GGk.....i gradi di difficoltà sono due: si fa, non si fa. Chi dice che si fa, lo fa. Se chi dice che si fa, non lo fa.....poi chi lo fa...????? Infine una grande verità detta in tempi non sospetti dal vice presidente onorario GGk " Gianni il  marinaio Bionicle" recitava......"vedere cammello"....!!!!! Quindi...largo alle sensazioni, alle impressioni, agli imprevisti, alle esperienze, alle legnate e bastonate...barca in spalla.....e.....la pendenza ci aiuti.....
Gustavo alla ricotta, bandiera rotta trionferà.......

Patrik Consalvo

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #3 il: Maggio 21, 2008, 04:12:21 pm *
Caro Furio,
mi sono sempre chiesto che ca--o di droga ti fumi,
ho chiesto in giro ma non riesco a trovarla come si può fare ?
un abbraccio
Patrik
Patrik
HSK

Massimo Delledonne

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #4 il: Maggio 21, 2008, 04:54:30 pm *
La cosa incredibile, è che Furio è così di suo.. ;D

Pensa un po' se facesse uso di droghe sintetiche! AIUTO!

Comunque, Patrik, adesso hai capito perche' quest'anno per me l'esperienza Corsica è stata indimenticabile.. Una settimana con i nonni chi la dimentica più :o ?

Massimo

alberto bianchi

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #5 il: Maggio 21, 2008, 05:56:58 pm *
bella discussione .
secondo me classificare le difficoltà create dall'acqua è estremamente arduo , es :
una via di roccia se è di IV è di IV , non ci può essere più roccia o meno roccia ,o essersi
spostato un appiglio per l'ultima pioggia caduta .
Interessante è la doppia classificazione francese data da difficoltà tecnica e da quello che loro
chiamano engagement ( e classificano E1,E2,E3 ) , cioè tutto il resto : si può scappare se butta male
o no , si può trasbordare o ti tocca far tutto , ecc ecc .
Andare su www.eauxvives.org/rivieres/ per farsi un idea .
Alberto


Gustavo Londa

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #6 il: Maggio 22, 2008, 04:57:02 pm *
Cari voi tutti, Patrikke, Alberto, Massimo dalle, delle, alle, con le, per le donne, scriviamolo come ce pare tanto cambia poco, sempre  al massimo rimane , speravo che il sasso rilanciato per l'ennesima volta sul discorso dove arrivano i gradi, aprisse un confronto a larghe vedute e non solo un tanto al Kilo...., vi chiamasse in ballo, vi sbilanciasse un tanto, e mettesse a confronto diverse correnti di pensiero, e non credo sia necessario l'intervento della Fick, della uisp, dei maestri, o dei migliori canoisti del globo per validare un metodo rispetto a n'altro, è solo una questione di equilibrio, di equità, di omologazione, di coerenza, di trasposizione su carta, e soprattutto di chiarezza, ma anche un momento per sparare sane cazzate. Si riportano tratti di fiumi su di un forum, visitato da molti, esperti e non ..ma chi si cura di verificare che i gradi inseriti corrispondano..??? Perchè non inserire nel forum una scala delle difficoltà di riferimento, in rapporto anche ai tratti discesi...???Sarà capitato sicuramente anche a voi, di imbarcarvi su di un fiume raccontato come nà cazzata, con qualche passaggino impegnativo, pèrò tutto a vista....invece....era il fratello maggiore ad aspettarci....Problema soggettivo, o personificazione dei gradi...???? Tanto le guide chi le legge più, sò antiche, già passate, c'è internette che ci guida e che aggiorna tutto in tempo reale.....oppure chi le ha scritte....manco li ha visti i fiumi.....senza riferimenti puramente casuali....Dio me ne salvi e libbbberi...e scagli la prima pietra....
Vabbè,  ma per concludere in bellezza....che ci sia o non cio sia la scala delle difficoltà, nà sedia delle facilità per riposarci tra un trasbordo e l'altro la troveremo sempre, acqua pure.....eqquindi allegri, ricordandovi che è vero tutto il contrario di tutto....vessaluto
Gustavo Theni

vick

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #7 il: Maggio 23, 2008, 01:17:30 pm *
ciao l'anno scorso i nuovi maestri di canoa hanno cercato di trovare una scala. La differenza sostanziale sta nel fatto che quella americana è chiusa quindi Steve fischer quando naviga cose impossibili alla fine dice Classe 5, sempre.
Credo che questo sia un pò troppo soggettivo.
Di idee ce ne sono:
1 chi lavora nel soccorso lavora valutando il fiume come se lo dovesero fare a nuoto questo perchè più o meno il livello a nuoto e lo stesso.
2 Tenere la scala chiusa tanto chi decide di navigare un classe 5 non ha bisogno di guardare sulla carta lo valuta al momento.
3 I maestri di canoa 2007 dicevano che si poteva mettere una scala dal 1 al 6 solo per il fiume e gli elementi esterni come le rive accessibili o essere in gola o la difficoltà di un soccorso andavano messi con A sicuro - B soccorso possibile e rive accessibili - C soccorso complesso necessario attrezzatura particolare - D soccorso scarso non accessibile.
Io penso al canale di Ivrea attuale, è un classe 3 + perchè a nuoto non è problematico e le rive sono accessibili super sicuro.
Se lo stesso fiume fosse in gola senza possibilità di uscire per 2 giorni allora diventerebbe un bel 4 forse 4 +
Quindi secondo me ivrea è un 3 °A
Cosa pensate?
C'è da lavorare per uniformare la comunicazione in tutti i sensi dai segnali al modo di lavorare anche nel soccorso e dare dei gradi che siano a 360°
E' inutile avere 3 scale: Quella americana, quella italiana e quella per il soccorso.
Grazie ciao :o

Andrea Gangemi

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #8 il: Maggio 25, 2008, 01:40:02 pm *
* Ultima modifica: Maggio 25, 2008, 01:42:14 pm da Andrea Gangemi *
inanzitutto la descrizione dei gradi c'è, basta guardare su www.ckfiumi.net

Io sono per la scala aperta, i materiali e la tecnica evolvono ed è giusto che i gradi salgano, un pò come nell'arrampicata sportiva.
Anche perchè tenendo una scala "compressa" il rischio è di dare valutazioni troppo soggettive.
Se davvero Fisher dice che tutte le sue imprese sono di V, spero di non dover mai chiedergli informazioni su un fiume :D

E' anche vero che il grado è funzione del livello, ma secondo me come capita anche nell'arrampicata esiste il "problema" dei locali che tendono a sottostimare il passaggio.
Per esempio un passaggio di V può essere valutato di IV da uno che vivein zona e lo ripete decine di volte all'anno.

Altra cosa, alle volte nel valutare una rapida non si tiene conto del cosa succede se si va a bagno.

vabbè ho scritto troppo, in questo momento dovevo andare sul Pellice con i miei amici ma sono troppo bollito, mi spiace per voi :)
Andrea Gangemi

Francesco Balducci

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Re: Dove arrivano i gradi...
* Risposta #9 il: Maggio 25, 2008, 11:42:56 pm *
Ciao, nel sito www.onlykayak.it, alla pagina "cosa facciamo", sono espresse le nostre idee circa la scala di difficoltà che riteniamo aperta sino al 7° grado. Molto importante la tipologia del fiume o torrente: diverso è un 5° grado in un grande fiume di tipologia D rispetto a un piccolo torrente di tipologia G.