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23. Internationale Elbefahrt
Andrea Ricci:
18 luglio, nona tappa, da Aken a Magdeburg, dal km276 al km323, 47km.
Anche la tappa di oggi ...
- Andrè, cambia registro perché stai diventando noioso. Dicci anche qualcosa che non va in codesto raduno: sembra tutto bello e meraviglioso!
Ok, allora oggi sarò cattivo. Cominciamo:
1 - ho già ironizzato sulla immancabile presenza, anche esclusiva, di carne, a colazione pranzo e cena. Hanno una cultura alimentare primitiva, anzi da analfabetismo di ritorno, da discount (ma quando sono in coda alla Coop in Italia vedo che anche gli italiani sono sulla stessa strada). Comunque dò la colpa principale alla carne, all'alcol e a un'alimentazione continua (ogni bar lungo fiume è l'occasione per caffè lungo e fetta di torta) se i tedeschi che vedo sono in media così grassi e flaccidi.
2 - Io e Pietro, a cinquanta anni passati, siamo i giovani del gruppo. Il più anziano è una donna di Berlino di 86 anni! Se cercate gioventù, non è il raduno per voi.
3 - Qui la prendo più alla lontana ... Oggi è stata la prima giornata continua di sole del raduno. La temperatura, che di notte scende anche sotto 15°, si è alzata e insieme al sole ci ha finalmente asciugato dopo una decina di giorni umidi. Oggi mentre pagaiavo mi sarei fatto volentieri qualche bagno nel fiume, lasciandomi trasportare dalla corrente. E finalmente vengo al punto, che ho sottaciuto fin qui: l'acqua del fiume è sporca! È marrone, torbida, con schiumetta onnipresente, con strisce qua e là. E mi dicono che ai tempi della DDR era anche peggio. Farei un bagno nel Tevere piuttosto che qui. E ho detto tutto.
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Andrea Ricci:
19 uglio, decima tappa, da Magdeburg a Rogätz, dal km323 al km351, 28km.
Proprio sul punto 3 - qualità dell'acqua - il fiume ha cominciato a smentirmi una decina di km dopo Magdeburg. La schiumetta si è fatta più rara, la superficie più pulita ... Chissà che tra qualche giorno non ci scappi il bagno. Magari in una piccola baia lungo la sponda. Infatti - non l'ho detto finora - le sponde del fiume sono artificiali, ma rinaturalizzate, in forma di piccole baie che si susseguono, lunghe qualche decina di metri. Lo scopo è di frenare la velocità del fiume e di stimolare vita sulle sponde. Non c'è immondizia, rovi, alberi caduti, come da noi. C'è spiaggia di sabbia o di ciottoli, prato, erba, e più dietro alberi.
Nonostante siano luoghi invitanti per mettere la tenda, starei attento: i pascoli sono spesso vicini e quindi il rischio di zecche è alto.
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Andrea Ricci:
20 luglio, undicesima tappa, da Rogätz a Tangermünde, dal km351 al km388, 38km.
A ritroso: un temporale scatenatosi appena sono entrato in tenda; un dopocena davanti tenda con gli amici migliori; una cenetta preparata a quattro mani con Vincenzo; un giro di assaggio della cittadina, non distrutta dalla guerra; una lunga pagaiata chiacchierando di tante cose con Vincenzo, tra cui del menù della cena.
Oggi comunque l'acqua del fiume è tornata poco invitante.
Andrea Ricci:
22 luglio, dodicesima tappa, da Tangermünde a Havelberg, dal km388 al km423 + 4km, 39km.
Ieri giorno di riposo con visita alla delizia cittadina di Tangermünde, la città dai mattoni rossi.
Stamattina ci siamo svegliati prima perché era prevista pioggia dalla mattinata (puntualmente arrivata). A colazione osservavo i partecipanti, questi anziani, tra i 60 e gli 86 anni di Sigrid da Berlino ... Se invece del canoa club ci fosse stata una casa di riposo; e se invece delle tende bagnate di pioggia ci fossero stati ombrelloni per il sole; e se invece di abbigliamento waterproof avessero indossato vestaglie ... Invece questi anziani fanno vita di campeggio, perfettamente equipaggiati, con padronanza di attrezzature, senza difficoltà e con naturalezza, la stessa con cui la maggioranza dei loro coetanei non va oltre la passeggiata ai giardinetti con i nipoti.
Lungo il percorso al gruppo si incrociano o si aggiungono, per una notte o due, pagaiatori solitari, come Uli, che ha studiato teologia e a breve sarà "parroco"; o la famiglia olandese con 2 Klepper e 2 figlie che "we love free camping!". E tanti altri, ogni giorno, gente che passa vacanze scendendo il fiume, vivendo una vacanza al minimo di risorse e di consumi.
Andrea Ricci:
23 luglio, tredicesima tappa, da Havelberg a Wittenberge, 4km + dal km423 al km455 + 2km; oggi 38km; finora percorsi 504km.
Oggi con un piccolo gruppo più curioso e avventuroso abbiamo percorso un fiume parallelo all'Elba: lo Havel, più naturale, con molti uccelli, un trasbordo, e uno sbarramento con una chiusa ad azionamento manuale autonomo! Cioè, la abbiamo fatta funzionare noi per il nostro passaggio. Poi molto vento contrario, sono stanco.
Parlando con Uli - che ha studiato teologia e tra poco avrà la sua parrocchia, ma già scrive e predica sermoni - le ho detto che io farei sermoni sulla corretta alimentazione, perché i tedeschi sono troppo grassi perché mangiano male, danneggiando sé stessi (e uno potrebbe dire, chissenefrega) e l'ambiente con le loro scelte alimentari. L'occasione mi è arrivata stamattina a colazione, organizzata dalla ciurma del canoa club: uno più obeso dell'altro. Ho detto: da gente simile, scommetti che lo yogurt che ci danno è quello senza grassi e il latte è quello uht parzialmente scremato? Ho indovinato.
Ma la scuola a che serve se non insegna a mangiare, a conoscere i cibi genuini da quelli industriali, a distinguere le erbe buone nei campi e la frutta sugli alberi? E quindi a rispettare l'ambiente e ad apprezzare chi lavora la terra?
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