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23. Internationale Elbefahrt
Andrea Ricci:
Internationale Elbefahrt, discesa del fiume Elba, è una Gepäckfahrt, cioè una navigazione con bagaglio a bordo, organizzata dalla DKV, la federazione canoistica tedesca: 700km in 3 settimane, dalla Repubblica ceca ad Amburgo. Ci si ferma a dormire in tenda nei canoa club lungo il fiume, sedi belle e ricche, per i nostri standard italiani. Le iscrizioni, a numero chiuso, terminano a marzo, con il pagamento di 324 euro, mangiare escluso.
Ho deciso di partecipare con gli amici Vincenzo e Pietro, loro in kayak, io in sup. Qui abbiamo incontrato alcuni amici tedeschi e svizzeri di lunga data, partecipanti da anni alla Discesa Internazionale del Tevere. Il paragone con la nostra manifestazione nazionale ricorrerà spesso, durante le semplici cene organizzate qui, a paragone con gli eccellenti pasti forniti da DIT.
È 8 luglio: arriviamo in auto a Dresda. Un pullman con rimorchio ci riporterà qui da Amburgo alla fine della manifestazione. Praticamente una volta cominciato bisogna arrivare alla fine per forza: troppo complicato sarebbe interrompere.
Si inizia in acqua però circa 60km a monte di Dresda, in Repubblica Ceca, nella bellissima regione chiamata "la Svizzera boema".
Farò un racconto giornaliero di questo raduno. Siamo i primi italiani a parteciparvi. E io il primo partecipante in sup.
Andrea Ricci:
9 luglio, prima tappa, da Usti n.L. a Decin, dal km767 al km742, 25km.
Precisiamo subito che l'Elba è un grande fiume navigabile, quindi con regole di navigazione che ci vengono spiegate i primi giorni. Anche in Germania i fiumi soffrono: il livello è circa 50cm più basso del normale e anche la corrente ne risente.
Il meteo si mostra variabile: sole, pioggia, temporali, vento, a tratti forte (e per la nota legge di Murphy, sempre contrario quando navighiamo) si alternano spesso. Meglio così: temevamo una penosa lunga navigazione sotto il sole cocente di luglio.
Il paesaggio verde delle montagne boeme ci allieta la prima tappa, relativamente corta.
L'appetito però non ci manca: cosa troverà un vegetariano come me dopo la delusione di un gulash di carne (peraltro ottimo) della sera precedente? Maiale allo spiedo! Con contorno di insalata.
Andrea Ricci:
10 luglio, seconda tappa, da Decin a Stadt Wehlen, dal km742 al km730, confine CZ/D, e poi fino al km25, 37km.
Come in altri grandi raduni simili di grandi fiumi europei, primo fra tutti la Discesa Internazionale del Danubio, la discesa non si fa in gruppo: l'organizzazione fornisce un foglio con le tappe giornaliere, il km e la sponda dello sbarco, se destra o sinistra. Ognuno decide l'ora di partenza, le soste, il ritmo.
Anche questa seconda tappa ha un paesaggio meraviglioso: dalla "Svizzera boema" si passa, al mutare di nazione, nella "Svizzera sassone". Le belle case lungo il fiume, circondate dal bosco; la pista ciclabile, che ci dicono percorra l'Elba da Praga ad Amburgo; le suggestive navi turistiche con ruote a pale ... Tutto ciò rende la navigazione affascinante. Il solito temporale con fulmini non ci fa annoiare.
La sede che ci ospita è la succursale fuori città del canoa club Dresda, idilliaca, con il suo rifugio in legno e il prato curato in cui montiamo le tende. Non manca la doccia calda, wc degni, prese elettriche per ricaricare i telefoni, tendoni con tavoli e panche per mangiare riparati dalla pioggia. Menù di oggi per il vegetariano? Pasta, con spezzatino di maiale! Mi rifarò di nuovo a colazione, evitando i salumi e prendendo formaggio burro e marmellata.
Andrea Ricci:
11 luglio, terza tappa, da Stadt Wehlen a Coswig, dal km25 al km74, risalendo poi un braccio del fiume per 1km, 50km.
Lo stupendo paesaggio tra le montagne cede il passo alle colline e alla pianura via via che ci si avvicina alla affascinante città di Dresda. Stupende case, ville e castelli lungo il fiume, con ampi prati frequentati da ciclisti e camminatori. Non si sa dove guardare, cosa fotografare. Mi lascio a tratti trasportare dalla corrente, facendo attenzione alle boe e ai piloni dei ponti, per ammirare una città che dal fiume mi sembra bellissima, risorta dopo i terrificanti bombardamenti alleati sul finire della seconda guerra mondiale.
Arriviamo, dopo il solito temporale, nella bellissima sede del canoa club Coswig.
Cena per il vegetariano? Pollo! Con contorno di insalata di verza, però.
Andrea Ricci:
12 luglio, quarta tappa, da Coswig a Riesa, dal km74 al km106, 32km.
Lasciamo il bel canoa club per immergerci in un paesaggio che mi sembra quasi fiabesco: i prati lungo il fiume, la pista ciclabile, le villette Ottocento-Novecento sul retro, le colline verdi, la campagna. Sono partito per ultimo e mi godo il fiume da solo. Neanche il cielo grigio riesce a smorzare la bellezza del paesaggio, che continua così per una quindicina di km. Un paio di traghetti con ruote a pala che mi superano mi fanno divertire a cavalcare le onde a mo' di surf. Il pomeriggio comincia a piovere, insieme al vento direzione Murphy. Cena vegetariana a base di braciola di maiale e bratwurstl, con contorno di "insalata di pasta" (sorvoliamo). Mentre scrivo dentro la tenda fuori c'è tempesta. Faccio finta di non pensare ai 63km di domani, con previsioni di meteo pessimo.
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