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Andrea Ricci

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Re:Siccità, desertificazione e bacini artificiali.
* Risposta #15 il: Agosto 17, 2017, 09:17:57 pm *
Ho letto con molto interesse e ammirazione quanto ha scritto Maurizo Bernasconi, grazie!

Vittorio Pongolini

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Re:Siccità, desertificazione e bacini artificiali.
* Risposta #16 il: Agosto 18, 2017, 06:37:07 pm *
Dunque, eccomi presente al mio PC per rispondere a Bernasconi e la risposta è fatta in totale tranquillità, senza che nessun nervo sia implicato, tant'è che viene dopo mezzo mese dal mio ultimo intervento. Come sempre sono rilassatissimo.
Io trovo gli interventi di Bernasconi dei soliloqui di un vecchio misantropo. Misantropo lo è sempre stato, ora, ahmè, è anche invecchiato. La situazione  da lui riportata merita ulteriori dettagli. Andiamo per ordine:

1) Maurizio - chiamarsi all'impersonale, per cognome e con l'articolo, alla lombarda, è troppo distaccante - mi collochi insieme ai politici, agli amministratori, agli assessori etc... Ma il tuo fermo desiderio di inserirmi tra gli stessi esula da quello che è il mio essere, cioè un soggetto pragmatico e risolutivo, l'opposto di quello che sono i politici. Forse Maurizio non sai cosa vuol dire "Politically Correct" - non conosci l'inglese - e allora te lo dico io, vuol dire politicamente corretto.  Da Wikipedia : "Politicamente corretto (traduzione letterale dell'inglese politically correct) designa una linea di opinione e un atteggiamento sociale di estrema attenzione al rispetto generale, soprattutto nel rifuggire l'offesa verso determinate categorie di persone". Allora, ti sembra che io sia assimilabile a queste persone? Maurizio, non sarò mai un politico e quello che scrivi è per collocarmi in una categoria da te odiata, da vero misantropo, anche a costo di riferire l'esatto contrario del significato reale del doppio termine.

2) Io, Maurizio, non mi metto a parlare di yoga (*) perchè:
a) non è questa la sede
b) sono un tremendo ignorante  della disciplina yoga (psss... ehi ehi, non mi interessa un fico dello yoga..., preferisco lo yoghurt... magari al fico che conosco bene, anche nella preparazione perchè ne ho studiato i dettagli)
c) posso temere, o almeno pensare, che qualcuno che legge, molto più esperto di me, storca il naso di fronte agli errori grossolani che potrei commettere scrivendone in proposito.

3) Bernasconi, ti scrivo abbozzi di Scienze Agrarie corrette, in modo che tu le possa apprendere, e tu ci riscrivi sopra ancora sul metro di aratura, della sostanza organica di Virgilio - siamo nel 2017, Virgilio è del primo secolo A.C. - e altre fesserie sulle colpe delle organizzazioni agricole che secondo te sono dei brutti e cattivi soggetti. Hai idea quanto produceva un campo di grano tenero nel 1° secolo A.C.? Intorno ai 4-5 qli/ha, e senza nemmeno le rotazioni agrarie. Sai quante cariossidi di grano si producono oggi nella ubertosa Pianura Padana? Si arriva a 85 qli/ha!!! Oltre venti volte di più!  E di granella di  mais si arriva a 100 qli/ha! Fantastico, siamo diventati bravissimi! Grazie alle concimazioni, anche minerali, all' uso dei diserbanti, all' irrigazione di soccorso (anche a pioggia), agli incroci tra varietà differenti  e, in questi anni, anche grazie agli OGM,  etc..etc.. etc... Se dalla tua casa di Genova Voltri scendi a comprarti il pane al mattino è grazie all'evoluzione nell'agricoltura se no morivi di fame! E lo stesso accade fra i miliardi di persone che popolano questa Terra. Pragmatismo, vecchio mio, pragmatismo e realismo, ci vogliono. L'agricoltura è un'industria! Ricordati poi, e qui do solo un accenno nel rispetto dei lettori, se no vi annoio, che la sostanza organica nel terreno va incontro a mineralizzazione totale, ma prima serve a... (se qualcuno ne vuole sapere di più mi scriva che ce n'è da dire a iosa, all'opposto di quel che crede Bernasconi).

4) Maurizio Bernasconi, questa sede non è uno dei tuoi libri (autoprodotti ? Forse...mmhh, mi sa di sì...), è un forum dove tutti possono dire la loro e dove tutti hanno diritto di replica. Io non sono un brutto e cattivo che "reagisce... al vetriolo(**)" ma sono uno che si contrappone vivacemente quando legge idiozie oppure quando ci sono dei contaballe e millantatori che scrivono cose mai fatte e cose canoistiche mai vissute. Inoltre, non chiedo mai alla censura di intervenire. Tu lo fai con ripetitività e questo non è corretto. Sii responsabile di quello che scrivi e che leggi e difenditi degnamente.

5) Bernasca, dovresti vincere la tua ritrosia a partecipare a qualche riunione con agricoltori, amministratori, assessori, sindaci, direttori di parco etc.. e assistere a dei "Contratti di Fiume", che sono la cosa più affine a noi canoisti. Io ne ho seguiti e sono intervenuto per la categoria dei canoisti ben a nove incontri, per due fiumi diversi. E questo per capire quali sono le esigenze di tutti gli stakeholders (questa non te la traduco. Vai a cercartela da te) e come tutti possono contribuire a rendere migliore l'uso dell'acqua di un fiume o di un torrente, nel rispetto delle esigenze delle persone e degli usi generali.

Ecco, Maurizio, dovrei averti detto quasi tutto. Mi vogliano scusare i lettori se li ho tediati su argomenti non canoistici ma non sono partiti da me. Sono partiti da Bernasconi e meritavano contrapposizioni definite. L'unica correlazione con la canoa che ravvedo negli interventi di Maurizio è il fatto che i suoi soliloqui in forma ripetuta arrivino ad...ondate!

(*) Maurizio Bernasconi, per quel che ne so io, è insegnante di discipline dell'anima.
(**) il vetriolo, in particolare il vetriolo verde, è il Solfato di Rame, o Solfato Rameico (CuSO4), ed è un sale dell'acido solforico, chiamato in agricoltura Verderame o Poltiglia Bordolese, usato dall''800 come anticrittogamico contro la Peronospora della vite, o Muffa Blu. Senza avremmo dei seri problemi a gustarci i nostri meravigliosi vini italiani!
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.

Pier Angelo Pozzato

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Re:Siccità, desertificazione e bacini artificiali.
* Risposta #17 il: Agosto 26, 2017, 01:04:55 am *
* Ultima modifica: Agosto 26, 2017, 11:00:08 pm da Pier Angelo Pozzato *
Il pozzo di casa mia,in paese, è prosciugato da giugno, per la carenza idrica della falda ( magari dipende anche dallla cementificazione del territorio, da agricolo a residenziale)...
il lago maggiore è ai minimi storici ed il fiume Ticino è un rigagnolo...
ma se mi addentro nella campagna e boschi della valle Ticino vedo canali,rogge, ruscelli belli gonfi d'acqua veloce (quasi limpida)...
Chiaramente tutta acqua che serve per le coltivazioni agricole della zona e oltre,almeno l'80% delle acque finisce all'agroindustria...ma quali coltivazioni? Mais e foraggio ad uso esclusivo alimentazione animale per l'agroindustria..
ovvero per permettere a noi umani di acquistare carni varie,latte e derivati ,uova al minor prezzo possibile...
peccato che per produrre un kg di carne servano almeno 3500lt di acqua...e peccato che i residui chimici ed organici degli allevamenti intensivi e di trasformazione li ritroviamo poi nel ciclo delle acque...

( E se qualcuno vuole girare per le strade della valle Ticino a vedere i campi di mais può notare dei bei cartelli che avvisano di non raccogliere le pannocchie,magari per farsi i pop corn, in quanto trattate con insetticidi,erbicidi e fungicidi. E se ragioniamo   si comprende perchè troviamo uova al fibronil, ma anche merendine e biscotti che le contengono).

Il cambiamento climatico è già in atto, la carenza idrica sarà sistemica...forse anzichè concentrarsi a riparare il rubinetto che perde si dovrebbe cambiare la nostra abitudine alimentare come singoli, per modificare l'insostenibile sistema alimentare. Questo, anche per permettere un futuro alla canoa che abbia ancora il suo elemento.

No,Bernasconi non sta dicendo cavolate, ha centrato molti problemi italiani e planetari ed il suo ragionamento andrebbe confutato ed ampliato, in razionalità.
Chiaramente non si può pretendere che gli dia ragione l'allevatore padano.
 Ma l'acqua dovrebbe essere un bene comune e non solo un, disastroso, profitto dell'agroindustria.

Vittorio Pongolini

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Re:Siccità, desertificazione e bacini artificiali.
* Risposta #18 il: Agosto 29, 2017, 06:28:36 pm *
* Ultima modifica: Agosto 29, 2017, 07:01:36 pm da Vittorio Pongolini *
PREMESSA: QUESTA E' UNA RISPOSTA MOLTO AGRARIA. SE NON VI INTERESSA NON LEGGETELA.
Buondì Pier Angelo. Lasciami commentare che il tuo cognome è molto pertinente con il problema del tuo pozzo  (Omen Nomen, dicevano i latini).Penso che tu abbia saputo o letto che quest'anno c'è una siccità come mai si è vista in Italia. E' una vera ecatombe per le attività umane e per gli usi civili ed agricoli. Maurizio fa bene a riportare nel titolo il problema della desertificazione e della siccità. Sono problemi grossi che si amplificano quando si toccano con mano e si vivono in prima persona.
In piena scorrevolezza devo raccontarti alcune cose che forse sai già.
Il Ticino è un rigagnolo perchè da quel povero fiume, che tale non è in estate, viene prelevata a più riprese quasi tutta l'acqua. L'unica acqua che non viene prelevata perchè si "nasconde" sotto terra è quella dei fontanili: ricompare in superficie dopo decine di chilometri nelle rogge e nei ruscelli, anche depurata dal terreno, che tu vedi gonfi d'acqua. Un tempo con quest'acqua si alimentavano le marcite che a loro volta producevano foraggio per alimentare il bestiame tutto l'anno. Oggi sono scomparse perchè con il mais insilato si alimentano le bovine da latte per tutto l'inverno e con un campo di mais da insilato si consuma molta meno acqua che non con le antiche marcite. Oppure, se il mais è portato a granella vitrea, con la farina si alimentano i suini.
Per quel che riguarda l'uso dell'acqua per produrre beni alimentari o beni strumentali posso dirti che per fare un PC ci vogliono 1500 l d'acqua. Per conoscere la quantità d'acqua necessaria a produrre altri beni stumentali ti consiglio questo sito:
http://www.climar2.it/ita/blog/post.php?s=2013-05-02-quanta-acqua-serve-per
anche se io credo che siano calcoli molto spannometrici, da prendere con le dovute distanze. Ad esempio, ho fatto un calcolo per verificare i 3500 l/kg di carne e devo dirti che mi sembrano poco più della metà.
Chissà quant'acqua ci vuole poi per costruire una canoa?!?
Per fare, poi, i pop corn ci vuole una varietà particolare (Zea Mais ssp. Everta) che da noi praticamente non si coltiva. E' quasi tutto statunitense quello che troviamo e mangiamo confezionato. Rubano le pannocchie (si chiamano spadici per la verità le "pannocchie" mentre la pannocchia è quella in cima, il fiore maschile che impollina gli stimmi dei futuri granelli) agli agricoltori in pieno campo, semplicemente perchè... è bellissima! Difficile, quasi impossibile, poi, che nei campi di  mais vengano fatti trattamenti poco prima della raccolta. Si fanno mooolto per tempo e non a giochi fatti. Ogni agricoltore accorto rispetta i cosiddetti "Tempi di carenza ( o intervallo di sicurezza)" dei pesticidi. Ci sono i i Quaderni di Campagna che vanno rispettati e la maggioranza degli agricoltori accorti li compila correttamente. Certo, non sempre tutti i controlli di rispetto di questi tempi vengono fatti, ma questo è uno dei problemi cronici dell'Italia: la mancanza di controlli da parte delle figure preposte e competenti (così come anche il terrorismo colpisce per mancanza di controlli...). Sono stati aboliti i peggiori (atrazina, vecchio erbicida del riso) e ne sono stati adottati altri che si modificano e poi trasformano a CO2 e NO3 con gli ultravioletti e i microorganismi del terreno. Il Gliphosate e il suo metabolita AMPA è uno di questi.
Senz'altro si può modificare l'alimentazione ma ... quanti mangiatori di piatti ricchi di carni e pesci ho visto quest'estate! E' un'impresa improba, con il raggiunto benessere, chiedere di modificare in occidente le abitudini alimentari.
Concludo dicendo che Maurizio non dice cavolate ed ha altresì riportato in evidenza molti problemi attuali, annosi. Dice cavolate quando si addentra su terreni che non conosce e persévera sugli stessi o quando condanna gratuitamente certe categorie di persone (...me compreso).
Io faccio sempre quello che si toglie gli abiti del canoista: togliti anche tu casco, muta, pagaia, etc.. Ora prendi gli abiti dell'agricoltore (o di chi vuoi tu) mettendoti calzoni, camicia, stivali, trattore, bovini etc.. e guarda gli abiti del canoista da questo punto di vista: cosa pensi che pensi un allevatore, relativamente all'acqua (e alla quantità!: 1 mc/sec= 1000 lt/sec!)) su cui navighiamo nei fiumi che vogliamo tutta per noi (e guarda che nei Contratti di Fiume siamo parecchio alleati con l'agricoltura: il ns. problema è l' industria e la produzione di energia idroelettrica). Ecco, mettiti nei panni di tutte le figure interessate che vogliono acqua e poi capirai di quanta indulgenza ha bisogno questo mondo.
Vittorio Pongolini - Canoa Club Milano

"You don't beat it. You never beat the river, chubby".  Burt Reynolds (Lewis Medlock), Deliverance, 1972.