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RobertoB

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #30 il: Agosto 07, 2016, 11:30:18 am *
Naaa, vacci in macchina che è meglio, ti eviti tutta una serie di porti, porticcioli, foci putride, la raffineria di Falconara, il porto di Ancona. Meglio che i 3 giorni li passi tutti al Conero, la parte tra il passetto di Ancona e Mezzavalle (a Portonovo) non la frequenta nessuno, ti puoi anche accampare in qualche vecchia grotta di pescatori abbandonata, quel tratto è pieno.

Purtoppo non abito più da quelle parti, ci passo ogni tanto, sennò ti accompagnavo volentieri

E grazie per i legni  ;)

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #31 il: Agosto 08, 2016, 07:42:05 am *
Grazie per il suggerimento.
La mia “discesa” era più che altro una battuta, perché l’idea è fattibile più in teoria che in pratica.
Non solo per ragioni tecniche, come l’attraversamento di zone pericolose (raffineria e porto di Ancona), ma anche per questioni burocratiche, con il rischio di incappare in qualche divieto istituito dalla regione, dai comuni rivieraschi e dalle varie capitanerie, con conseguenti sanzioni.

Ad esempio, il regolamento regionale n. 2/2004 vieta sulle spiagge e nelle acque del litorale marittimo della regione (art. 3):
- di campeggiare e pernottare con tende, roulottes, campers ed altre attrezzature (es. un sacco a pelo) o installazioni impiegate a tale scopo;
- di tirare a secco barche o natanti in genere al di fuori dei casi e delle aree indicati dall'autorità marittima competente, qualora ciò comporti intralcio allo svolgimento dell'attività balneare, fatta eccezione per quelli destinati al noleggio o alle operazioni di assistenza e salvataggio dei bagnanti.

Certi comuni istituiscono limiti ancora più severi, come il Comune di Ancona (ordinanza 41/2016 sull’uso del demanio per attività turistiche e ricreative) che addirittura vieta (art. 4) il semplice “pernottamento” senza attrezzature, cioè il solo trascorrere una notte in spiaggia (svegli) per contemplare mare e stelle rinfrescati dalla brezza di terra. Vieta poi (anche di giorno fuori dagli appositi spazi) di tirare a secco natanti di qualsiasi genere (specificando anche le canoe), eccetto solo casi di forza maggiore o di avaria (atterrare in spiaggia e fermarsi mezzora per riposarsi e comprare una bottiglia d’acqua può considerarsi caso di forza maggiore?).

RobertoB

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #32 il: Agosto 08, 2016, 11:06:05 am *
Non sapevo avessero inasprito ulteriormente i divieti, se mi capita l'occasione invocherò la causa di forza MINORE (delle mie braccine)  ;)
Comunque credo che i divieti siano fatti essenzialmente per contrastare i bivacchi sulla spiaggia di Mezzavalle, è una cosa che va avanti da anni e per quanto ne so ogni tanto fanno anche dei controlli. Ma se ci vai fuori stagione credo che nessuno si prenda la briga di venirti a dire qualcosa.

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #33 il: Agosto 09, 2016, 06:16:28 am *
Esiste già una specifica ordinanza del Comune di Ancona (n. 55/2016) che istituisce i divieti di accesso e di stazionamento nel tratto di costa dallo “scoglio del Trave” allo “scoglio della Vela”.
La spiaggia di Mezzavalle è fruibile solo per una porzione di circa mt. 370. Partendo dal sentiero che scende dalla provinciale, sono stati lasciati liberi 70 mt. a NO verso il Trave e 300 mt a SE verso Portonovo. Per tutto il resto è vietato anche il solo accesso (es. fare una passeggiata).
Se volevano impedire accessi e stazionamenti notturni, anche nella parte aperta al pubblico, allora credo che l’avrebbero scritto in questa ordinanza, invece di introdurre divieti generali applicabili in tutto il territorio comunale (es. a Palombina e a Torrette).

Che poi si riesca spesso a farla franca perché i divieti sono talmente tanti e complicati che ci vorrebbe un esercito, tra Guardia Costiera e Vigili Urbani, per farli rispettare, bè, questo è tipico delle cose italiane…..  ;)

Comunque ora vado a farmi una pagaiata direzione Fiorenzuola e, se ho voglia, proseguo verso Pesaro  ;D
Domani sembra che arrivi un’altra perturbazione  :(


missouri

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #34 il: Agosto 09, 2016, 05:48:52 pm *
tra l'altro quelle zone hanno perso molto del fascino originario negli ultimi anni, per agevolare la fruizione delle spiagge sono stati eseguiti lavori di rifacimento abbastanza invasivi.

comunque molto interessante il lavoro svolto sullo scafo, marittimo.
posso chiederti se sai quale sia il cantiere costruttore? ne ho uno che presenta molte somiglianze e sono curioso. per essere un vecchio kayak da fiume mi ha piacevolmente stupito tra le onde e per questo mi piacerebbe sapere chi li costruiva

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #35 il: Agosto 10, 2016, 06:52:53 am *
posso chiederti se sai quale sia il cantiere costruttore? ne ho uno che presenta molte somiglianze e sono curioso. per essere un vecchio kayak da fiume mi ha piacevolmente stupito tra le onde e per questo mi piacerebbe sapere chi li costruiva

Ti avevo risposto in questa discussione e purtroppo non so darti altre notizie.

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5458.0.html

Per quanto possa valere la mia opinione di novizio, confermo che tra le onde si comporta bene, ma non saprei dire se per virtù originarie e/o acquisite tramite la “marinarizzazione”.

Ieri ho incontrato onde di tutti i tipi, specie al ritorno, con gli ultimi 5 km piuttosto turbolenti.

C’era innanzitutto un’onda lunga da NE (residuo della burrasca del we) che incrociava un’onda da NO formata da vento di maestrale in progressivo aumento (all’arrivo c’erano oltre 10 nodi)
C’erano poi vari movimenti ondosi secondari provenienti da quasi tutte le direzioni tra NO e SE provocati dalle tantissime barche che transitavano sotto costa.
Queste frangevano sulle scogliere di protezione della spiaggia provocando un ulteriore moto ondoso di risacca (riflesso o di ritorno) che creava un mare alto e caotico.
In certi momenti sembrava di trovarsi dentro una pentola che bolliva  :o ;D

Non ho però mai avuto sensazioni di insicurezza e sono riuscito a mantenere la stessa velocità senza forzare, arrivando nei tempi che mi ero dato.
Le canoe aperte avanzavano invece lentamente e con difficoltà. Peggio i SUP.


missouri

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #36 il: Agosto 10, 2016, 05:39:16 pm *
nella mia poca esperienza devo dire che anche la mia ha buone prestazioni marine, quindi si sarà rivelata una buona base di partenza. non l'ho provata in mare formato e mi aspetto non possa competere con una groenlandese, nè con un tiderace nuovo, ovviamente.
però è certamente un buon compromesso.

mai provato i sup. le canoe aperte con la chiglia da chiatta non andrebbero usate in mare aperto, sempre da mia esperienza. specialmente se hanno qualche anno sulle spalle e si sono deformate.

ocram.59

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #37 il: Agosto 15, 2016, 10:21:43 pm *
Io ho utilizzato per anni in mare un kayak da discesa senza alcuna modifica e devo dire che va che è un piacere, unico problema il pozzetto un po stretto ma più che un problema del kayak è un problema mio che sono un po' sovrappeso

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #38 il: Agosto 16, 2016, 06:04:34 pm *
Forse la distinzione tra kayak da discesa e kayak da mare non ha un significato solo commerciale.
Poi sono d’accordo con te che su un mare liscio come l’olio puoi metterci quello che ti pare. Basta che galleggi, tipo questa

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #39 il: Settembre 24, 2016, 06:51:55 am *
Ieri pomeriggio uscitina divertente con scirocchetto da 13-14 nodi e onda abbastanza formata. Fuori c’erano anche windsurf e kitesurf.

Andata (da Cattolica verso Riccione) con onda e vento al giardinetto. Ogni tanto il kayak tendeva bruscamente all’orza e a mettersi di traverso al mare, ma si riportava facilmente in rotta con un colpetto di bacino e una spinta del piede. Qualche planatina sulle onde più grosse. Percorsi 6,5 km in circa un’ora.

Ritorno con onda e vento quasi a prua. Kayak molto più stabile, ma onda e vento rallentavano parecchio. Nel video qui sotto si nota bene il forte scarroccio rispetto al gavitello, ovviamente nella direzione opposta verso cui stavo andando. Quasi un’ora e mezzo per percorrere la stessa distanza dell’andata
Navigazione piuttosto bagnata, ma comunque tutto ok, comprese gambe e piedi, che non mi hanno dato il minimo problema. Qualche dolorino invece alla spalla destra, sollecitata più dell’altra nel tragitto di andata (molto probabilmente sbagliavo qualcosa nella pagaiata per compensare la tendenza orziera, cioè verso destra, del kayak).

Pagaia groenlandese sempre insensibile al vento (almeno questa era la mia sensazione).

Credo che la “marinarizzazione” sia stata comunque positiva.

https://www.youtube.com/watch?v=u7qX64hhW-o


donato de dominicis

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #40 il: Ottobre 07, 2016, 11:56:39 am *
Buongiorno Marittimo e grazie per le belle sensazioni che mi hai trasmesso ...... solo da ieri ho scoperto il tuo "articolo" sul marinizzare un KK ma mi ha intrigato tanto e non è detto che non decida di farlo anche alla mia Nova !
Complimenti e Buone cose

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #41 il: Ottobre 08, 2016, 08:57:00 am *
Mi fa piacere che questo mio “articolo” possa tornare utile a qualcuno cui piace “pastrocchiare” (come diciamo qui in Romagna). Dicono che quando ci si è impiastricciati per bene le mani con la resina, non si riesce più a tenerle pulite….  ;)
Se vuoi continuare in questa discussione, presentando la tua esperienza, fai pure senza problemi.
Potrebbe essere uno stimolo anche per altri.
Saluti e buon lavoro (se e quando ti metterai all’opera).

donato de dominicis

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #42 il: Ottobre 10, 2016, 10:09:50 am *
Buongiorno Marittimo, attualmente sto lavorando alla bonifica dai tarli del legno della mia veranda in travi di lamellare ....... appena finito conto di iniziare la
" marinizzazione " (scusa se ti rubo il termine)  secondo i dettati del tuo interessante articolo ...... una domanda forse banale: qual'è stato il materiale che hai utilizzato per la "riempitura" degli spazi prima di "rifinire" con  lana di vetro e resina ?
Grazie in anticipo e buona giornata.

marittimo

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #43 il: Ottobre 11, 2016, 07:30:31 am *
Chiedi pure. Sono informazioni che potrebbero servire anche ad altri.

Il materiale da “riempitura” (Foam) è normalissimo polistirene espanso (tipo Styrodur) reperibile, in lastre di spessore variabile, dai rivenditori di materiale per l’edilizia o nei brico (dove costa un po’ di più ma, per un lavoro del genere, stiamo parlando di pochi €).

Ha una discreta densità (33-35 Kg/mc) che assicura abbastanza contro il rischio delaminazione e si taglia facilmente con un cutter o un coltello da cucina. Si modella poi con raspa da legno e carta vetrata (da 40 a 120-150 per finire).

Occorre però laminarlo con resina epossidica (più cara) perché la poliestere (più economica) lo fonde. Però di epossidica ne basta meno per impegnare il tessuto (circa la metà dell’altra). Per piccoli lavori la differenza di spesa è quindi minima e si compensa con il peso finale.

Per l’incollaggio (Foam/Foam e Foam/Scafo) ho usato una colla acetovinilica (marca Block) che costa leggermente di più del Vinavil o di una vinilica D3 (resistente all’acqua). Però ha dei tempi di presa quasi immediati. In questo modo puoi riempire una estremità (prua o poppa) in mezza giornata e iniziare subito a sagomarla.
Può andar bene anche una colla spray ma occorre provarla prima su un campione. Potrebbe sciogliere il materiale causa solventi.

Come “lana” ho usato due strati di tessuto in fibra di vetro.
Quello base, a contatto con il Foam, era un Biassiale +/-45 da 300 gr/mq. Sopra ci ho messo poi uno strato di incrociato Plain 0/90° da 200 gr/mq (bagnato su bagnato).
Per un lavoretto del genere, che non comporta particolari problemi strutturali, potresti usare anche del Matt (più economico del tessuto) però, dovendo laminare piccole superfici curve, molto probabilmente impazzirai nel tentare di farlo aderire bene al Foam.

Prima di iniziare ti consiglio però di farti una botta di conti.
Io avevo in casa l’80% del materiale rimasto da altre lavorazioni (attrezzatura, legno, foam, colla, resina, addensanti e parte del tessuto).
Dovendo comprare tutto “ex novo” potresti tranquillamente spendere oltre 100 € + più la vernice, quindi potresti trovare più conveniente vendere la tua e prenderne una nata già “marinizzata”.
Questo se non ti interessa particolarmente l’aspetto del fai-da-te  ;)

donato de dominicis

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Re:Marinizzare un kayak di acqua dolce
* Risposta #44 il: Ottobre 14, 2016, 02:02:46 pm *
Grazie mille per le dritte  Marittimo, vedo che tecnicamente sei quasi un "mostro" ....
certo valuterò anche l'aspetto economico di un eventuale cambio oppure , e qui probabilmente scriverò una blasfemìa, vedrò di montare una deriva a poppa ed un'altra a prua sagomata però a mò di Baidarka ( bifida ? ), solo ai fini dell'aumento della direzionalità.....l'ho sparata grossa ?
Comunque buon week end a tutti ed a presto.