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marco iezzi:
E ancora...la pagaia che sfrega lungo la parete distruggendo miglia di anni di ecosistema (con quello che costano le pagaie)
e che dire delle tonnellate di detriti che continuamente s'infrangono sulla falesia....mi sfugge qualche particolare!!
Marco
ClaudioCastellanoTS:
Noi causiamo danni irreversibili. Da antologia!
UNA PAGAIATA SULLO SCOGLIO DANNEGGIA DECENNI DI VITA MARINA...
Ma dai: forse rompe un mitilo su un milione!
Questo è fondamentalismo – terrorismo scientifico.
Se una cosa è sensata non si fa solo nelle riserve.
E quella delle Falesie è una riserva terrestre hanno detto.
Questi ambientalisti protezionisti vogliono appropriarsi e godere solo loro, ma ogni tanto gli scappa qualche sparata PSEUDO SCIENTIFICA che rivela quanto sono "truffaldini"
Come quelli del Parco Marino di Miramare che mi hanno detto che il mio kayak potrebbe introdurre "SPECIE ALLOCTONE", partendo dal Cedas che dista 2000 m!
Neanche venissi dal mar Rosso!
Mentre loro girano nei 200 m zona A con fuoribordo puzzolenti da 10.000 cavalli, e portano chi paga a disturbare i pesciolini...
marco ferrario (eko):
Chi si è impegnato per coordinare e scrivere il regolamento è Maurizio Rozza, presidente della Commissione consiliare Ambiente comune di Duino Aurisina.
Con l’approvazione del regolamento la Riserva naturale potrebbe completare il percorso per passare alla fase di “gestione attiva”.
“Affinché l’amministrazione comunale ascolti le voci di tutti – favorevoli e contrari – prima di decidere” viene chiesto ai cittadini di intervenire alla
ASSEMBLEA PUBBLICA che sarà indetta martedì 27 gennaio alle ore 17,30 alla Casa della Pietra Igo Gruden di Aurisina.
Per i kayakers tutti e Friulani in particolare, è un appuntamento da non perdere.
Una occasione per "presentare idee sensate".
Tra l’altro, sembra che questo regolamento possa fare da scuola per i prossimi regolamenti delle altre Riserve.
Su Bora è possibile leggere le dichiarazioni di Maurizio Rozza: http://bora.la/2015/01/22/falesie-di-duino-martedi-27-gennaio-assemblea-pubblica/
Paola Bruni:
Grazie Marco per aver messo l'argomento nel forum.
Qualcuno aveva chiesto il Regolamento, quindi allego il Regolamento della Riserva, da approvare cosi (o con modifiche...)
Paola Bruni:
Ciao a tutti e tutte, entro nel forum anch'io.
Intanto rispondo al volo al sig. Maurizio per dirgli che sono io la colpevole dell' "insopportabile e scorretto uso transitivo", peraltro utilizzato volutamente. Mi tocca tenermi l'appellativo di "consumista ed arrogante", io e con me tutti quelli che hanno approvato e contribuito nella stesura della petizione, dalla nascita alla pubblicazione.
Copio un post scritto di recente:
A 15 anni andavo in canoa sul fiume Po (attivita' ludica, amatoriale, non agonistica) e da quella mia eta' ad oggi la canoa fluviale prima e il kayak da mare dopo mi hanno sempre accompagnata. Questo non mi rende esperta in tutto, ne' tantomeno in possesso dell'unica verita' ma esprimo, ancora, il mio pensiero. Non sono contraria a riserve o Parchi, sono contraria a quelle norme che fanno dei parchi, riserve da guardare da lontano, senza poterle vivere. Come vivere? Con rispetto, con regole di buon senso che ne rendano possibile la fruizione senza ledere il paesaggio o gli animali, come fanno ad esempio in Olanda o in altri paesi Europei. "Tutti i parchi nazionali olandesi sono aperti al pubblico. La scoperta della natura a scopo ricreativo è largamente promossa e, proprio per questo, i parchi offrono la possibilità di compiere diversi percorsi a piedi e in bicicletta, navigazione con canoe, punti panoramici, panchine, segnalazioni, mappe e pannelli informativi...." http://www.holland.com/it/stampa/article/parchi-nazionali.htm
Questo intendo per approccio alla natura ed e' evidente che non tutti i kayakers e canoisti sono uguali ma posso dire che la maggior parte di noi vive il kayak per godersi una giornata, un ora, un viaggio e dove il kayak non e' il fine, come per pochi, ma il mezzo.
Ora, le Falesie si difendono molto bene da sole in quanto, sottocosta, non danno spazio ne per poter fare degli sbarchi ne' per poter dare degli appigli a nuotatori o canoisti di passaggio. Nessuno stara' "ore in ammollo" fermo davanti alle Falesie, perche' grazie alla loro natura selvaggia e spigolosa, disincentivano ogni possibile turismo di massa.
Le Falesie vengono ammirate sottocosta durante gli spostamenti di nuotatori o kayakers, e se i gestori della Riserva temono che le urla umane disturbino la fauna locale, che si metta una postilla nel regolamento dove si indichi che e' vietato urlare, come nei parchi inglesi... Sinora le uniche urla registrate dalla fauna delle Falesie credo siano solo di coloro che si son buttati dall'alto delle Falesie, per metter fine alla propria vita.
Mi trovo molto in sintonia con quello che ha scritto Francesca. Grazie ancora a Marco per lo spazio nel forum, il sostegno, la democrazia, la correttezza.
Le foto: una alla Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Tp) e l'altra sulla costa vicino a Palermo, appena prima della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo (Pa) p.s non riesco a caricarle!
Spero di potervi incontrare e conoscere.
A presto
Saluti
Paola
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