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FIRMA ANCHE TU
maurizio rozza:
Proverò ancora a rispondere per punti a Francesca Gastaldi, che dice:
"Non mi pare nel regolamento gli aereoplani turistici non possono sorvolare l'area se lo fanno oltre una certa altezza. e da quell'altezza. Tutti gli altri possono farlo. Quelli di linea possono scaricare tutto il cherosene di cui hanno bisogno."
Quello che qui si poteva fare è vietare il sorvolo a bassa quota, ossia quello che interferisce ( pesantemente ... ) sulle popolazioni di avifauna. Purtroppo la legge Regionale del FVG ( L.R. 42/96), all'interno della quale devono collocarsi tutte le norme dei regolamenti delle aree protette, non stabilisce il divieto di sorvolo. Per quanto riguarda l'inquinamento da carburanti per aerei, il problema non si risolve con la quota e nemmeno con la rotta, perchè le sostanze emesse dalla combustione sono estremamente volatili e si diffondono su superfici enormi a seconda delo vento prevalente in quota.
"Troppo facile vietare ad un canoista di entrare in una zona. Più difficile è vietare la stessa zona ad abusi edilizi e interessi anche locali. " Si legga la memoria che ho postato. Comunque il regolamento vieta, in Riserva, di istallare anche un semplice cartello. Niente edifici, dunque. Nemmeno casette di carta.. :-)
Promemoria? parliamo ancora di documenti senza riscontri e riconoscimenti provenienti da copia incolla. Abbiamo a disposizione qualcosa di ufficializzato? Chessò un deposito presso qualche ente di progetto che è da discutere o da approvare?
Le metto qui sotto i collegamenti:
per quanto riguarda il regolamento, gli atti sono qui:
http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=4293&no_cache=1&tx_ttnews%5BbackPid%5D=3488&tx_ttnews%5Btt_news%5D=31057&cHash=b84dbf5f955e9e87afad450b5f718c95
per quanto riguarda il Piano di conservazione e sviluppo:
http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=26229
per quanto riguarda il promemoria, qui troverete la versione con tutti i collegamenti attivi a documenti e norme di riferimento:
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TdE8yZEVqOXhSbzg/view?usp=sharing
"Sarebbe interessante cominciare a vedere dei documenti allegati a queste mail firmati e timbrati dalle autorità competenti. Infatti non si riesce a capire quali siano le cose che sono state portate avanti e quali quelle che sono state abbandonate (50/60 metri, zone A B C ????)." Come ho scritto, i documenti " timbrati e firmati" sono disponibili e pubblici sul sito del Comune di Duino Aurisina, in bella evidenza. Basta fare una semplice ricerca su internet. Sono ovviamente totalmente identici a quelli che vi ho postato, ma controlli pure... ;-)
Non li trovo sul sito del Comune potrebbe gentilmente darmi i link?
Appena fatto più sopra.
" Nè si riesce a capire chi ha firmato cosa!! Troppo facile incolpare di confusione chi invece la firma e la faccia ce l'ha messa magari commettendo errori. Errare umanum est. Non sono gli erori che rovinano il genere umano e il mondo. Sono gli abusi e le azioni illegittime dei furbi e dei delinquenti. " Esatto. Vede che su una cosa siamo d'accordo??!? Qui di furbetti ne ho visti veramente parecchi.
Appunto vede allora che su questo forum nessuno è contro gli abusi e le azioni illegittime. Chi ha firmato la petizione lo ha fatto perchè ha trovato eccessivamente spropositato il divieto per mezzi non inquinanti piuttosto che provvedimenti chiari e trasparenti contro chi ha interessi economici.
Come ho spiegato, i cinquanta metri dalla falesia servono a creare una fascia di tranquillità per le specie di avifauna marina che qui ( e in alcuni casi solo qui.. ) nidificano. Il problema non è il mezzo usato, ma la presenza umana nei pressi del nido. Se la femmina in cova lascia il nido, la nidificazione è nulla. Se la femmina non riconosce l'area come non frequentata da potenziali predatori ( noi, non il kayak) , non nidifica.
Perchè poi si voglia rivolgere un divieto a chi và in canoa? le ho risposto nella mail precedente.
"E' stato per caso constatato scientificamente che quel tratto di costa del Duino ha subito danni a causa della navigazione in kayak." Si, nello studio propedeutico al Piano di Conservazione e Sviluppo è stata evidenziata l'interferenza sulla nidificazione delle specie che si riproducono sugli scogli ( volpoca, edredone e marangone dal ciuffo). Se mi da l'indirizzo, le mando una copia.
Le invierò il mio indirizzo di posta elettronica nell'area "messaggi privati". Grazie.
Per rendere il tutto accessibile a tutti, ho caricato il documento, diviso in quattro parti , qui sotto:
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TdE8yZEVqOXhSbzg/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TelRTNHJvalR3SXc/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TTnF1TE9zQTlxTk0/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TU1NzMzF3OHhkNjQ/view?usp=sharing
"Se leggesse le mail precedenti scoprirebbe da dove sono usciti fuori i 500 metri." Ho letto, e se si legge la memoria che ho postato, scoprirà che è una bufala messa fuori ad arte.
Potrebbe allora mettermi a disposizione il documento in cui viene definita la distanza di 50 metri dalla costa che una canoa deve tenere?
"Nel regolamento che ha dato luogo alla raccolta firme oltre ad un elenco di opere di cementificazione che si prevede di mettere in essere (addirittura in fondo al mare aimè!) . " Non esiste nessuna opera di cementificazione prevista. Questa è da querela....
Da qualche parte ho letto che era prevista una transennatura di cemento sul fondale marino. Non ritrovo il documento ma lo stò cercando se lo rinvengo lo girerò sul forum.
Non c'è mai stata una "transennatura di cemento" prevista, e nemmeno legalmente potrebbe essere prevista.
"c'era evidenziata la distinzione tra zone A B C. Queste sono zone notoriamente definite in maniera univoca. Premesso che difficilmente si possa credere che quelle opere non diano fastidio al Falco Pellegrino," E ridagli con questo povero pellegrino che non c'entra nulla .. ;-)
veniamo alla questione distanze e alla regolamentazione della navigazione per i kayak. Nel regolamento si vietava la zona A, definitivamente, e limitava l'entrata nella zona B con modalità perpendicolare. " Duretta, eh... :-) Se legge il regolamento ( in tutte le versioni diffuse nel corso dei due anni ) le limitazioni riguardano solo le barche a motore e velaaaaaa!!! :-) I Kayak, oltre i cinquanta metri, vanno dove cavolo vogliono. E, se ha un pochino di muscoletti, lei con le sue pagaie batte anche glio altri in velocità, perchè le barche a vela e a motore, oltre a non poter navigare e a dover fare solo l'avvicinamento perpendicolare, non possono superare i 5 nodi ... :-)
nel regolamento questo è riportato:
4. Nella porzione marina della Riserva, contrassegnata nell’allegata cartografia con la lettera “B” l’ingresso è
ammesso unicamente alle persone a nuoto, alle imbarcazioni a propulsione umana nonché ai natanti ed
imbarcazioni a motore o vela muniti di apposito contrassegno numerato rilasciato dall’Organo gestore. Con
apposita deliberazione l’Organo gestore determina annualmente entità numerica e tariffe dei contrassegni
autorizzativi. L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata.
Dove per natante, secondo la normativa italiana (L.171 sulla navigazione da diporto), rientrano anche le imbarcazioni a propulsione umana. Dunque se esse non sono incluse nell'entrata perpendicolare ciò deve essere precisato. Inoltre avrei da ridire sulla determinazione di entità e tariffe!!! Perchè dentro questa frase si celano ovvie e tipiche attività economiche. Come se ne celano altrettante nell'art. 12 al punto 4 seguente:
La circolazione con veicoli a motore, laddove non libera, può essere autorizzata dall’Organo gestore a
soggetti che svolgono attività agro-silvo-pastorali, attività economiche produttive, attività di ricerca
scientifica, attività didattica e divulgativa, attività attinenti allo svolgimento di incarichi professionali, attività
di manutenzione ed esercizio alle opere pubbliche ed attività socialmente utili ecc......
Potremmo discutere il regolamento punto per punto e vedrà che molte cose lasciano adito a diversa interpretazione.
Colgo che l'italiano è una lingua difficile, ma il suo kayak è a motore?? ;-)
rilegga la frase che ha scritto:
" L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata"
Per quanto riguarda le "entità", le chiarisco che il numero di natanti ed imbarcazioni a motore che possono accedere sarà contingentato. In molte aree protette italiane questo viene fatto con i cosidetti "campi boa". Se non c'è una boa libera a cui ancorarti, non puoi fare l'avvicinamento perpendicolare. Qui, vista la ristrettezza dell'area e il valore paesaggistico, si è deciso di non esagerare con i galleggianti. E per quanto riguarda le "tariffe", potranno anche corrispondere anche al solo costo dell'adesivo. Deciderà l'organo gestore. Io personalmente non farei pagare le barche a vela, e farei invece contribuire chi accede a motore, secondo il concetto "chi inquina paga". Il vero punto è se il denaro incassato verrà utilizzato per interventi ambientali o altro.. Vedremo cosa farà l'organo gestore.
" Per me questo non significa avere accesso ad una zona. " E perchè no????? :-)
Perchè toglie tutta la spensieratezza di una pagaiata in libertà. Libertà alla quale posso rinunciare quando avrò la conferma che tutti indistintamente dovranno osservare il rispetto per l'ambiente.
Io credo invece che, se l'interdizione avrà l'effetto che spero, i kayakers avranno un motivo in più per navigare nell'area. Un paesaggio bellissimo, ma senza vita, vale poco.
" Personalmente tirerei dritta anche oltre la zona B. Anzi, le dirò, già tutta questa complicanza di distanze mi farebbe dirottare in altre zone per pagaiare. Comunque, la somma delle miglia delle due zone A e B, se prende una carta e misura la distanza dà 500 metri. " I gusti sono gusti. Se non le piace pagaiare in una zona protetta dove, a parte i cinquanta metri, possono navigare solo i Kayak .. libera di andare a provare emozioni più forti in mezzo ai motoscafi.
Motivo per cui ormai per le mie vacanze cerco di scegliere paesi più civili. se continua così in Italia ci resteranno solo i delinguenti ;-)
Mi dispiace contraddirla. Mi occupo da anni di aree protette ( ho anche insegnato pianificazione delle aree protette a corsi post laurea) e le posso assicurare che dal nord Europa alla Tanzania, nelle aree protette serie i divieti dove servono a conservare la natura ci sono, e vengono rispettati.
" Se poi ci mettiamo la normativa ordinaria e le varie ordinanze della Guardia Costiera secondo le quali siamo tenuti a navigare entro 200/300/400 metri dalla costa (a seconda della zona e dell' Ordinanza Guardia Costiera di turno) la questione sà proprio di grande presa in giro." Perchè? Conosce l'ordinanza di limitazione di questo pezzo di costa?
Ho letto l'ordinanza della Guardia Costiera. Attualmente non sembra ci siano limiti per quella zona (a parte quello dei 30 metri dalla costa per pericolo e di 1 miglio della legge L.171. Ma vedrà che come arriva l'estate esce l'ordinanza di turno!
" Personalmente sono veramente stufa di veder represse le mie azioni dagli organi amministrativi pubblici e privati per fini che servono a "riparare" (magari fosse possibile!) i danni commessi da essi stessi. Penso che anche gli altri che abbiano messo la firma abbiano firmato per questo e non per la differenza che c'è tra 50/60/500 metri!" Io di danni non ne ho mai commessi. Mi occupo di tutela ambientale per lavoro, oltre che per politica. E, dicono, è un lavoro che so fare piuttosto bene... ;-)
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Me lo auguro davvero di cuore e spero che abbia l'opportunità di dimostrarlo anche in questo forum cercando un confronto aperto e trasparente. Grazie.
Sono stato facilitatore e coordinatore dell'Agenda 21 della Provincia di Gorizia e di altri percorsi partecipativi. Per quanto mi riguarda la partecipazione e la trasparenza sono dogmi ...
Per questo non sopporto quando qualcuno cerca di minare i percorsi diffondendo notizie false ... Come è avvenuto in questo caso.
maurizio rozza:
Scusate l'errore. Il primo link dello studio sulla fauna della Riserva è sbagliato.
Quello giusto è qui:
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TV1Y2WkEyTEdTQTg/view?usp=sharing
francesca gastaldi:
Grazie Sig. Rozza per le indicazioni precise. Gran lavoro e direi anche apprezzabile. Tuttavia, non la prenda a male, io non concepisco la natura come un tempio religioso da frequentare. S'immaini che io non concepisco neanche i tempi come luogo di culto. Capisco che ciò possa sembrarle irriverente. Le posso assicurare però che io ho un gran rispetto della natura in tutte le sue forme, che la vivo, la abito, la respiro ogni volta che ho del tempo libero. Non ho mai avvertito da parte degli animali il disturbo della mia presenza anzi essi si sono spesso dimostrati incuriositi e per niente limitati nella loro libertà. L'essere umano per me è parte integrante della natura ne più ne meno del resto delle forme viventi. La tendenza a volerla proteggere in modo religioso ed esclusivo mi appare una soluzione estrema quanto quella dello sfruttamento che fino ad oggi ne è stato fatto. Rivendico per questa mia espressione la libertà di pensiero. La ringrazio per le delucidazioni. Ora, il progetto che riguarda il Duino sembra tutto più chiaro e meno invasivo di quanto appariva prima ma sempre lontano dal mio modo di vedere le cose. Apprezzo comunque la sua disponibilità al confronto.
Francesca Gastaldi
maurizio rozza:
Francesca, io sono assolutamente ateo. Tuttavia entrando in alcuni luoghi "sacri" non posso non sentire una certa emozione davanti alla grandezza delle cose. Questo brivido lo ho provato sia in luoghi costruiti dall'uomo che ( ancora più forte .. ) in alcuni luoghi della natura. Ricordo una mattina in Namibia.. da sopra un altipiano vedevamo gli animali al pascolo sotto di noi .. sembravano galleggiare nella bruma. Nel cielo, subito sopra di noi, volavano due aquile nere. Io e la persona che era con me ci siamo scoperti a bisbigliare, come se fossimo in una chiesa .. :-). Anche se avessimo parlato ad alta voce, non se ne sarebbe accorto nessuno; ma ci veniva spontaneo quell'atteggiamento di silenzio "religioso".
Lei poi dice che "L'essere umano per me è parte integrante della natura ne più ne meno del resto delle forme viventi"; Sarei assolutamente concorde con lei su questa affermazione, se non fosse che il nostro atteggiamento purtroppo sfugge alle regole della natura. Certo, in molte zone dell'Africa l'uomo è ancora un elemento naturale perfettamente inserito. Qui, spesso no .. ;-).
Se non falcidiassimo per divertimento gli uccelli migratori a fucilate ad ogni autunno-inverno , probabilmente non rappresenteremmo un terrificante pericolo per loro e non servirebbe creare fasce di protezione sui luoghi di nidificazione. Ma purtroppo le cose vanno così ...
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