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cristian bertolin:
É di oggi la notizia!!!! ADESSO VI VIETANO IL CANAL GRANDE ED ALTRI AMENI CANALI A VENEZIA...
vuoi vedere che é colpa della foca monaca avvistata 3 anni fa lo studioso con il quale organizzammo un piccolo convegno su questo. importante evento fu chiarissimo- perentorio disse:é necessario allontanare i kayak e le canoe da Venezia (che rimanga tra noi-PER FARE BUSINESS!!!!!).....o forse la cospirazione contro la libertà di fare un po come c***o ci pare ce l'ha
 con noi canoisti......le grandi navi si e voi no.......il risultato di anni e anni di battaglie per l'ambiente da parte del popolo con la pagaia.....beh dai possiamo sempre organizzare una bella petizione!!!!!
cristian bertolin.



marco ferrario (eko):


--- Citazione da: cristian bertolin - Febbraio 05, 2015, 09:47:46 pm ---É di oggi la notizia!!!! ADESSO VI VIETANO IL CANAL GRANDE ED ALTRI AMENI CANALI A VENEZIA...
--- Termina citazione ---


In effetti i nostri kayak sono incompatibili con il traffico delle GRANDI NAVI e della moltitudine di battelli, i kayak e le canoe sono proprio fastidiosi,
e poi vuoi mettere ...
a) i danni all'ecosistema della laguna e alle fondamenta della città di Venezia provocato dal moto ondoso del nostro pagaiare,
b) il paesaggio che viene deturpato dalla grande mole di kayak alti diversi centimetri sull'acqua, larghi alcune decine di centimetri e lunghi anche più di 5 metri.
c) il rumore dei nostri motori a propulsione umana con relativo notevole inquinamento ambientale.
ecc. ecc.
La lungimiranza e la saggezza di alcuni amministratori al servizio della collettività, inevitabilmente e necessariamente porta a limitare la proliferazione di questi mezzi che permettono di visitare la città a solo una o al massimo poche persone (se sono doppi o ampie canoe), quando ci sono imbarcazioni in grado di portare in città migliaia e migliaia di turisti spendaccioni.
Secondo voi, qual'è la logica?
Business is business e per alcuni è meglio non vedere oltre la punta del proprio naso e tapparselo mentre si toglie di mezzo quanti con mezzi ecologici vorrebbero visitare Venezia.     :-((

Maurizio (Tric):
Concordo con Nicola Baldo, muoviamoci per minacce più gravi e serie che continuano impunite a devasdtare l'ambiente.
Io NON firmo.
Tric

Lorenzo Molinari:
Ma è evidente! E’ ormai assodato: le canoe creano un moto ondoso che può danneggiare seriamente le fondamenta e gli argini dei canali di Venezia, a differenza dei vaporetti e delle grandi navi.
In realtà per evitare di dover risarcire il povero canoista travolto da un veloce motoscafo che sfreccia in canal Grande o di lordare di rosso la limpida acqua salmastra, si è pensato di eliminare i canoisti. Come dire… togliamo le biciclette dalle vie cittadine!
Venezia forse non si ribellerà, perché i canoisti sono pochi o per lo più forestieri, tant'è che non mi pare che il divieto sia per le venete e, tanto meno, per le gondole (più lente, ma certamente più visibili e guidate da esperti nella navigazione in laguna - non so se vi è capitato di pagaiare nel traffico di canal Grande, c’è realmente da cacarsi sotto). Daniele Scarpa oltretutto non ha più da andare a scuola in canoa, come faceva ai tempi quando si preparava in vista dei suoi ori olimpici!
Andremo in estinzione come le biciclette a Pechino, o come la foca monaca; allora sì che ci includeranno nei sessanta metri sotto costa della zona protetta per farci nidificare e farci scrutare da turisti autorizzati e… l'avremo vinta!!!
Scherzi a parte, che triste logica manovra e governa.

Non trovo gratificante e quindi giustificante gli interessi del canoista, il fatto che molti in questo forum sostengano che molte specie animali si stiano adattando a convivere in aree antropizzate o peggio urbanizzate (e mi associo a quanto già sottolineato da Maurizio).
Se questi animali ci faranno piacere, li addomesticheremo e diventeranno nei tempo meri animali di compagnia a nostro uso e consumo, come è già avvenuto per diverse specie; altrimenti se vi riscontreremo un qualche interesse economico, faremo in modo di sfruttare tale interesse con le dovute conseguenze per l'animale; alla peggio pascoleranno tristemente come feccia da debellare, al pari delle pantegane, degli scarafaggi, dei piccioni o dei gabbiani che lottano nelle calli di Venezia per accaparrarsi il boccone fin troppo succulento, strappato dai sacchi delle immondizie (in altre città, invece, ci pensano i senza tetto a smaltire i sacchi dell’umido, ma questo è un altro discorso ancora).
Che ne dite di una petizione per modificare il nome da falco “pellegrino” a falco “cittadino”?

Nicola Baldo:
A proposito delle belle foto tipo quella del kayak con la foca sulla coperta (adorabile) vi invio una mia con in pugno un falco. Ciò naturalmente significa, per quei signori che si vogliono sostituire agli esperti, una manica d'incompetenti interessati dal denaro, che basta tendere il braccio che tutti i falchi del vicinato vi atterreranno adosso !!! Una magnifica conferma delle proprie OPINIONI, per cui si guarda ai singoli casi e non alla media statistica e si traggono delle conclusioni perfette come quelle del padre di famiglia, che leggendo la notizia del vecchietto, morto a cent'anni in ottima salute, dopo aver passato la vita a fumare 80 sigarette al giorno e bere 1 lt di grappa al giorno, impongono ai figli di fare altrettanto, tanto quei medici incompetenti e pagati, non capiscono un cavolo. BUONA VANNA MARCHI e MAGO OTELMA, cari amici, informatevi se per caso il medio evo fosse finito.
Per tutte le altre manifestazioni e raccolta firme contro i veri poteri distruttivi delle coste mi troverete sempre in prima fila, vi farò sapere delle mie per la prossima Vogalonga.
Un caro saluto a tutte le persone di buona volontà, che so per conoscenza diretta essere la maggior parte nella nostra comunità.

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