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ClaudioCastellanoTS:
Non si adattano?

Nicola Baldo:
1)"... usano per stabilire le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) impongono una distanza minima di 200mt come obbligatoria perchè non si metta a rischio la presenza di quella determinata specie in quell'area.." . Come vedi mai parlato di distanza di fuga, e probabilmente i 60 mt sono dovuti al computo con la metratura dell'altezza del sito di nidificazione. Per quanto riguarda la distanza di fuga non stiamo parlando di un individuo, ma di una coppia che deve difendere uova e piccoli.

2)Non si tratta di 4 canoisti ben intenzionati, ma dato che la legge non riconosce il kayak da mare come categoria a sè stante, la deroga dovrebbe essere per tutti i natanti a propulsione umana. Forse varrebbe la pena battersi per tale riconoscimento anzichè per impedire l'istituzione di un'area protetta.

Gengis:
Ciao a Tutti ,
sicuramente anche tra i Canoisti/Kayakers  ci sono individui meno sensibili alle problematiche ambientali ,ma la maggior parte invece lo è, pur non essendo matusalemme  ho visto già alcune generazioni e devo dire che sempre più si evolvono a favore dell'ambiente .
Per le mini centrali  ho sempre firmato e sostenuto la firma e sono profondamente convinto in questo, come F.I.C.T. non abbiamo autorità giuridica per firmare, ma ne abbiamo una morale che in tutte le occasioni conosciute si è sempre espressa.
Personalmente  camminando , pedalando e pagaiando  in zone più o meno protette  ne ho  viste di tutti i colori e ho sempre preso le distanze dai fondamentalisti siano essi religiosi ,politici e ambientalisti del divieto assoluto con cui mi sono sempre espresso e scontrato, ad esempio con chi non vuole farci navigare ma permette lo sversamento continuo di migliaia di litri di merda , si caro amico merda di suino in Mincio   , tanti litri tali da cambiare il colore di questo bellissimo fiume.Come giustamente dice Castellano le specie si evolvono e non sempre l'uomo viene percepito come un predatore di questo chi vive in ambiente lo vede continuamente, però oltre ad avere una buona vista , bisogna levarsi le fette di salame dagl'occhi .Gengis

reel:
"In Italia il pellegrino è ormai comunemente diffuso su tutto il territorio, e la sua popolazione in forte ripresa è ritornata ad occupare vecchi siti di nidificazione abbandonati da decenni e, in molti casi, coppie di falchi pellegrini hanno iniziato ad occupare spontaneamente anche siti urbani (per esempio Bologna e Roma) riproducendosi con successo"
http://www.falconeria.info/altro/articoli_falconeria_rapaci/articolo_casa_falco_pellegrino.htm

http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=6598

www.birdcam.it

www.centrometeoitaliano.it/scienza-e-tecnologia/falco-pellegrino-nasce-diretta-web-25-04-2014-13109/?refresh_cens

"Once an endangered species in the United States, North American peregrine falcon populations have made a great comeback due to bans on usage of DDT and similar pesticides"
http://animals.nationalgeographic.com/animals/birds/peregrine-falcon/

http://www.illinoisraptorcenter.org/urbancliffs.html

http://photos.cleveland.com/plain-dealer/2013/05/peregrine_falcon_chicks_banded_1.html

ce ne son molti altri esempi... senz'altro sono i kayakers il vero pericolo per l'area in questione e non ci sono altri interessi...  ::) ::)

Gengis:
Ciao a Tutti ,
non solo il Pellegrino è in aumento ,ma quasi tutte le speci di  rapaci , penso che una parte del merito sia stato quella  legge sui terreni su  cui  creare dei boschi   piantumando speci arboree particolari , vietando  nei medesimi l'uso di disserbanti e mantenere lo strato erboso  e che si possono erpicare o fresare solo due volte all'anno , indicandone anche il periodo.In questi  terreni piantumati, si riproducono una serie infinita di piccoli animali , che diventano la catena alimentare per speci maggiori, fino ai falchi e poiane  tantè che nel territorio Casalasco il sud est della provincia di Cremona  non è difficile vedere Caprioli e Cinghiali scomparsi da secoli e questo non grazie a divieti di frequentazioni , ma creando territorio piantumato cioè ricreare il bosco , che era andato perso a favore di attività agricole più remunerative , ho visto crescere queste zone  ,che oltre a favorire l'aumento delle speci animali ,purificano l'ambiente grazie alla missione clorofilliana e questo è un bene per gli Umani  la specie che preferisco .Gengis

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