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FIRMA ANCHE TU

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Nicola Baldo:
In parole povere: il dato scientifico, non un'opinione , dice che ogni essere umano, anche in kayak mezzo NON inquinante, viene percepito da una specie in questo caso il Falco Pellegrino, come una minaccia e le regole di V.I.A. (valutazione d'impatto ambientale) che sono quelle che si usano per stabilire le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) impongono una distanza minima di 200mt come obbligatoria perchè non si metta a rischio la presenza di quella determinata specie in quell'area.
Qualsiasi opinione deve essere democraticamente ascoltata ma non può controvertire un dato scientifico. Un Responsabile Scientifico non può venire meno a questa realtà e se vuole proteggere una specie deve applicare queste regole.L'alternativa è SOLO RINUNCIARE ALLA PROTEZIONE, cioè non istituire la Riserva
A livello politico però, le opinioni  possono di fatto influenzare la decisione di istituire una Riserva Naturale oppure no. Di fatto quindi la raccolta di firme per eliminare i vincoli di noi kayakers si traduce in un appoggio al FRONTE DEL NO RISERVA NO PROTEZIONE.
Dato che la raccolta di firme è stata pubblicizzata sul sito Facebook di Sottocosta e coinvolge tutta la comunità di noi kayakers e non un gruppo di privati mi piacerebbe conoscere, e lo chiedo al Gruppo Dirigente di Sottocosta oltre che a tutti gli iscritti,  la posizione a riguardo.Non è per chiedere la testa di nessuno, sono CERTO che chi ha avviato la petizione l'ha fatto in perfetta buona fede, però la consegna delle firme riguarda , credo, tutta la comunità di kayakers che passerebbe alla storia per aver impedito la salvaguardia di 2 km (!!!) di costa.
Concedetemi un'ultima nota, visto che durante la discussione ci si è riferiti a biologi ,ornitologi, personale delle associazioni protezionistiche, WWF, LIPU etc. come soggetti interessati perchè pagati, e quindi non affidabili, mi permetto di ricordare:
 Diane Fossey, massacrata a colpi di machete per difendere il Gorilla di Montagna, Richard Leakey Antropologo e responsabile della conservazione della Natura del Kenya paralizzato su una sedia a rotelle dopo il sabotaggio del velivolo su cui si spostava, centinaia
di Guardia Parco (l'ultimo il 12 01 2014)  massacrati per difendere rinoceronti il cui corno composto di cheratina, la stessa delle nostre unghie e capelli,che si pensa che faccia diventare più duro il pisello...etc, etc, etc.
E in Italia? Un Guardia Parco ucciso a fucilate dai bracconieri, Anna Giordano responsabile dei campi WWF per la protezione dei Falchi in migrazione  sul passaggio obbligato dello stretto di Messina, 4 volte le auto incendiate + minacce di morte, (Per la " simpatica" tradizione dell'Adorno , dei nostri compatrioti ritengono che più falchi uccideranno più scoperanno), un mio carissimo amico Ornitologo, Naturalista, che partecipava ai campi di protezione s'è ritrovato la canna di una doppietta in gola, l'elenco sarebbe ancora lungo. Tutto questo naturalmente in cambio di sesso facile, ricchezze, fama e presenza costante in tutti i talkshow come tuttologi, vi risulta? Ovvio che i bischeri siano dappertutto però prima di parlare è sempre meglio riflettere. Chiedo scusa per l'adrenalina, saluti da un biologo e kayaker e buone pagaiate.

Paola Bruni:
Credo che la democrazia si basi sul confronto e, come dice il sig Nicola, se le basi scientifiche sono inconfutabili, be' allora che teme? Se cosi e' il Regolamento passera' a favore dei divieti di ingresso a chicchesia.
Avvisate per carita' i protettori dei falchi che rischiano la vita, credo fosse questo il messaggio. L'iter delle firme e' avanzato e gia in mano a chi le sta raccordando e raccogliendo da ben prima del nostro sparuto gruppo.
Il gruppo della petizione non rappresenta tutti i kayakers ovviamente, ma solo coloro che stanno sostenendo una fruizione al pari di quella che organizzera' la riserva perche' , obiettivi del pcs sono quelli di creare del turismo. Quindi non si tratterebbe di "persone in mare si o persone in mare no," nei primi 60 mt, ma si tratta di dire si' alle guide naturalistiche e si anche al navigante di passaggio. Comunque oramai noi, un grande gruppo di persone, abbiamo terminato. Io ho dato una mano in quanto, da disoccupata avevo un po piu di tempo. Ora che mi son trasferita non avro' piu nemmeno quello e che allora, chi deve decidere decida.
Anzi, approfitto per ringraziare Marco Ferrario che ha postato l'argomento sul forum; e' sempre interessante potersi confrontare, purtroppo non tutti sanno rispettare le idee altrui ma anche questo si sa gia'. Ringrazio per il confronto di contenuti e lessicale tutti quanti e a questo punto ci si vede con una pagaia in mano, che sia sottocosta o al largo, per fortuna ci sono bellissime coste sia in Italia che all'estero e...a proposito Marco,  come va la vostra proposta di "oltre il miglio"?
Saluti  8)

ClaudioCastellanoTS:
METRI E METRI CUBI DI COSTRUZIONI a loro uso e consumo. MEGAPARCHEGGIO oltre la strada statale, parallelo alla pineta protetta, tra il BarBianco (ex) e Sistiana...

Continuo a pensare che gli esperti te la raccontano come gli conviene, e ti mettono nel sacco.   Ulteriore conferma:
Se il dato scientifico è certo e non è un'opinione...  (scrive NicolaBaldo)
e la DISTANZA MINIMA di fuga è di 200 m secondo le regole VIA per le ZPS... perché mai hanno messo 60 m (in questo Regolamento, gli esperti...) ?? ?? ??
Se ne deduce che è un dato scientifico opinabile!

Ci sono i concetti scientifici di "EQUILIBRIO ECOLOGICO"  "EVOLUZIONE"  "ADATTAMENTO"  "SELEZIONE"  "ESTINZIONE" ...

ClaudioCastellanoTS:
Qualcuno pensa che gli iscritti al gruppo "Amici di Sottocosta" su FaceBook debbano sentirsi dire dall'alto cosa devono pensare ??
Sembrerebbe di sì...
Io ho condiviso sulla bacheca FaceBook di molti miei amici il post "FIRMA ANCHE TU"
Qualcuno ha firmato, molti no. Qualcuno per farmi contento, qualcuno perché non gli interessa un fico secco del kayak o dell'ambiente...
Nulla di cui scandalizzarsi e chiedere ragione.

ClaudioCastellanoTS:
Se il falco non ha nidificato qui per anni non è certo per colpa dei 4 canoisti (ci spieghino gli esperti perché: forse manca il cibo - hanno detto che va a mangiare alla foce dell'Isonzo)   E se è recentemente tornato a nidificare, nonostante i canoisti, vuol dire che non è disturbato, o che si è adattato...

Se il falco non si rende conto, col tempo e con l'esperienza, che uno che pagaia in modo regolare, monotono, passa e va, 50 m sotto il suo nido NON E' UNA MINACCIA, peggio per lui: ma può sempre adattarsi, o capire che non è adatto a vivere su questo territorio...

Ragionamento logico e non ornitologico: il fatto che le specie di uccelli che la Riserva vuole proteggere  esistano sul territorio e non siano estinte  >  dimostra chiaramente che si riproducono senza essere disturbate dai 4 canoisti – nuotatori

Sono passato col kayak a 4 m da un martinpescatore fermo sugli scogli del Cedas e non è scappato...

Il gabbiano reale 30anni fa non veniva a razzolare a Trieste in centrocittà, in piazza Unità, in piazza Goldoni... Ma si è adattato.

I cormorani stazionano tranquilli sugli scogli a Barcola davanti ai bagni pubblici, i Topolini, e scappano quando il kayak è a 4 metri. 30 anni fa non esistevano. 

Due delfini si sono esibiti per mezz'ora a 10 – 20 m davanti a me ed un'allieva alla sua prima uscita in kayak, tra il Cedas e Miramare...

Si adattano, si adattano...  Vedi foto, scattata con obiettivo normale, non col tele:

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