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Nicola Baldo:
Lascio perdere qualsiasi riferimento personale e qualsiasi argomento non centrale alla discussione e vengo al punto fondamentale nel modo più sintetico possibile.
Sin dai primi interventi, vi prego di rileggerli, ho specificato che la questione è distinguere tra elemento inquinante per un ambiente ed elemento portatore di disturbo per una o più specie di animali selvatici. Es: Il kayak non è inquinante o se volete è ecologico, ma il kayaker cioè un essere umano pur se dotato delle migliori intenzioni nei confronti delle specie in questione viene percepito da un animale selvatico come elemento di disturbo o, se volete una minaccia. Questo non lo dico io, non lo dice il responsabile naturalistico o biologo di qualsiasi Parco o Riserva Naturale ma è  un fatto scientificamente accertato.Non per niente i cacc-atori nascondono il più possibile la loro sagoma. Questo significa che avvicinarsi al sito di nidificazione di un Falco pellegrino anche in kayak significa mettere a repentaglio la nidificazione di una specie a rischio estinzione.
Rifiutare questa verità e raccogliere firme per volere affermare il diritto di pagaiare senza limiti equivale a mettere a rischio il piano di attuazione della Riserva stessa, oltre ad essere immorale dal punto di vista naturalistico. Tante vale accodarsi alle varie frange del fronte no Riserva, però per favore fatelo a livello personale, non come kayakers.

maurizio bernasconi:
"Tanto vale accodarsi alle varie frange del fronte no Riserva..." sì, proprio questo è imbarazzante. Io mi troverei un po' a disagio a stare sullo stesso lato della barricata insieme a: categorie varie, pescatori, fruitori di tipo diverso, proprietari, burocrati, politici. 800 firme più il resto dell'unanime opposizione è troppo. E' dittatura delle maggioranze. Non nutro nessuna particolare simpatia verso quelli che mettono vincoli naturalistici o d'altro tipo, e poi magari ci speculano, ma seppure ignorando come stanno le cose in questo caso, così a istinto, mi pare che sarebbero da fare alcuni distinguo più precisi di quelli indicati nella petizione.
Mi piacerebbe anche che qualcuno spiegasse come mai, a quasi sett'anni dal referendum, ora che, come ci raccontano, la monarchia sarebbe finita, un principe tal dei tali sia ancora il propietario di una falesia. Il demanio dove sta? Perché non se ne occupa in modo normale e naturale proprio il demanio pubblico di istituire vincoli paesaggistici e faunistici, o forse questa era una procedura in vigore solo ai tempi della monarchia?   

Marco Lipizer:

--- Citazione da: maurizio bernasconi - Febbraio 02, 2015, 07:50:28 pm ---Mi piacerebbe anche che qualcuno spiegasse come mai, a quasi sett'anni dal referendum, ora che, come ci raccontano, la monarchia sarebbe finita, un principe tal dei tali sia ancora il propietario di una falesia. Il demanio dove sta? Perché non se ne occupa in modo normale e naturale proprio il demanio pubblico di istituire vincoli paesaggistici e faunistici, o forse questa era una procedura in vigore solo ai tempi della monarchia?   

--- Termina citazione ---
Il Principe della Torre e Tasso, che è cugino del Principe Carlo per non so quale grado, è proprietario dei terreni e della pineta che si trovano sul ciglione carsico, forse anche parte della falesia, non della battigia che è demanio, ovviamente.
Per quanto riguarda dei distinguo sono perfettamente d'accordo con te. Probabilmente al tempo non si era capito perfettamente cosa stesse dietro alla Riserva.
Resta la, mia, perplessità per il divieto. Sono d'accordissimo con quanto riportato da Gengis, ho cercato di farlo trasparire alla riunione della Commissione comunale. I canoisti, con il loro andare slow, sono gli unici che conoscono palmo a palmo il territorio e sono attenti agli abusi.

ClaudioCastellanoTS:
Il Principe oggi è un cittadino qualsiasi, e ha delle proprietà...  Beato lui.
Ma non perseguita i canoisti che sbarcano sulla SUA meravigliosa spiaggetta di ciottoli sotto il castello  (foto di Gaya)  fatto salvo ovviamente il bagnasciuga demaniale.
Lungo tutta la costa triestina per contro c'è un sacco di ville sul mare che con muraglioni e reticolati impediscono ai cittadini qualsiasi di camminare lungo il bagnasciuga.  Su questo nessuna amministrazione interviene...
Il Principe inoltre consentiva ai cittadini e ai turisti di percorrere il sentiero Rilke sopra le falesie da Sistiana a Duino, finché (ma qui non ho seguito la vicenda) sono nate delle difficoltà, mi pare con la Regione, per motivi di sicurezza, manutenzione...

cristian bertolin:
Mi dispiace caro Gengis ma credo che dire che i canoisti sono tutti difensori del ambiente e dei valori dell'Acqua é un azzardo...e la discussione in atto ne é una palese dimostrazione...vado in canoa da oltre 20 anni e la proposta di variante di  legge contro il mini idroelettrico non mi risulta firmata da nessuna sigla nazionale della canoa/kayak... Se poi vogliamo parlare delle manifestazioni per la tutela degli ambienti legati all'Acqua...o ancora di certi comportamenti tanto comuni tra i canoisti...avere un kayak o una canoa a casa non ci rende più eco-sostenibili e tanto meno non ci definisce a priori paladini della Natura!!!!!
cristian.

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