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marco ferrario (eko):
Sante, condivido il tuo intervento.
I 50N non sono salvagenti ma sono solo un aiuto al galleggiamento, l'argomento è stato ampiamente dibattuto in altri topic su questo forum.
Perciò hai fatto benissimo a mettere la parola salvagente tra le virgolette.
Tra l'altro, per legge, è previsto l'uso del 50N solo in caso in cui si possa essere immediatamente soccorsi.
Perciò in caso di pagaiate solitarie il 50N è sicuramente fuorilegge, chi ci può immediatamente soccorrere? anche se poi c'è tolleranza.
Il 50N va benissimo in acque bianche con gli amici ai lati del fiume pronti ad intervenire immediatamente per un soccorso, in questo caso concordo nell'obbligatorietà.
Al mare, al lago o su fiumi al massimo di secondo grado, trovo molto fastidioso pagaiare con quella giacchetta imbottita (50N) e comunque non certo sicura.
Visto che la sicurezza è giusto che sia una priorità, da qualche mese ho risolto il problema e mi sono dotato di un vero salvagente gonfiabile da 150N, si, hai letto bene, 150N, lo tengo sempre con me in un marsupio legato in vita (vedi foto allegate). Risponde alle normative UNI EN ISO 12402-3  Alla versione che ho comprato ho fatto un paio di piccole modifiche per renderlo ottimale anche per noi che viaggiamo in kayak.

francesca gastaldi:
Anche se personalmente indosso sempre il salvagente, sono d'accordo con l'intervento di Marcoe anche con quello di Sante. Ogniuno deve poter scegliere in base alle proprie necessità e capacità. Anchese, per quel poco che ne ho fatto, lo stesso ragionamento non può farsi sul fiume. C'è inoltre una cosa di cui mai si parla che andrebbe premessa. Saper nuotare. Poichè non è certificabile questo, direi che un margine di ragionvolezza spetta sempre a chi si prende la propria responsabilità di agire (in questo caso di andare in canoa oltre tot metri dalla costa). Vogliamo rivalutare questo senso di responsabilità? E' del resto il senso di responsabilità che fà crescere le persone nello sport come nella vita. Resta il fatto che in caso di organizzazione di raduni e/o manifestazioni organizzate con il patrocinio delle associazioni affiliate o no alle federazioni è compito di queste obbligare i partecipanti ad indossare il salvagente. In questo caso infatti il senso di responsabilità personale è condiviso con quello di chi organizza e di patrocina: Ciò non solo per la sicurezza dei partecipanti, di cui spesso non si conosce il livello di preparazione, e per semplificare il lavoro di chi si prodiga ad organizzare, ma anche per il fatto che ci sono delle assicurazioni di copertura che funzionano solo se si adottano tutte le misure ragionevolmente previste per garantire sicurezza al gruppo di partecipanti. In questo caso infatti il pericolo di ogniuno di essi diventa pericolo per tutti.
francesca gastaldi

Vittorio Pongolini:
Francesca Gastaldi...Marco Ferrario...Marco Lipizer...che gruppo ragazzi! Mi son trovato a lavorare per condividere e stilare tutte queste esperienze, idee, proposte, innovazioni, prove, ricerche, verifiche con dei veri precursori del KdM italiano.
E' un gruppo che sta stimolando e convincendo i parrucconi della Marina Militare (Guardia Costiera) e della FICK a lasciarci pagaiare in libertà con le giuste attrezzature e i giusti sistemi di sicurezza, adatti ai nostri tempi. Seguiteci ragazzi, stiamo lavorando sodo da mesi per tutta la categoria dei kayaker.
Grandi persone che si sono incontrate grazie alla insostituibile intercessione di CKItalia. Ce la faremo, tutti insieme!

Andrea Ricci:

--- Citazione da: francesca gastaldi - Maggio 19, 2014, 09:25:34 am ---Anche se personalmente indosso sempre il salvagente, sono d'accordo con l'intervento di Marcoe anche con quello di Sante. Ogniuno deve poter scegliere in base alle proprie necessità e capacità. Anchese, per quel poco che ne ho fatto, lo stesso ragionamento non può farsi sul fiume. C'è inoltre una cosa di cui mai si parla che andrebbe premessa. Saper nuotare. Poichè non è certificabile questo, direi che un margine di ragionvolezza spetta sempre a chi si prende la propria responsabilità di agire (in questo caso di andare in canoa oltre tot metri dalla costa). Vogliamo rivalutare questo senso di responsabilità? E' del resto il senso di responsabilità che fà crescere le persone nello sport come nella vita. Resta il fatto che in caso di organizzazione di raduni e/o manifestazioni organizzate con il patrocinio delle associazioni affiliate o no alle federazioni è compito di queste obbligare i partecipanti ad indossare il salvagente. In questo caso infatti il senso di responsabilità personale è condiviso con quello di chi organizza e di patrocina: Ciò non solo per la sicurezza dei partecipanti, di cui spesso non si conosce il livello di preparazione, e per semplificare il lavoro di chi si prodiga ad organizzare, ma anche per il fatto che ci sono delle assicurazioni di copertura che funzionano solo se si adottano tutte le misure ragionevolmente previste per garantire sicurezza al gruppo di partecipanti. In questo caso infatti il pericolo di ogniuno di essi diventa pericolo per tutti.
francesca gastaldi

--- Termina citazione ---

Parole sagge anche quelle di Francesca. Da intendersi, secondo me, come un libero imperativo personale e come una libera decisione del responsabile giuridico di un raduno. Tradotto per il nostro prossimo incontro con la Provincia: gilet a bordo (per dimostrare la nostra serieta'), ma non obbligo di indossarlo (per lasciare la giusta liberta').

Gengis:
Ciao a Tutti ,
NO ,NO, NO,
chi fa una norma la deve fare impostandola alla massima sicurezza , il gilett o supporto di galleggiamento  deve essere sempre indossato correttamente e deve avere  la spinta idrostatica di N  ,in rapporto al peso di chi lo indossa, e deve essere in grado di tenere la persona  emersa, e questa norma  deve valere  in special modo per chi fa uscite  solitarie , dove non c'è nessuno che possa aiutarti , dandoti la coda del kayak  mentre il tuo ..... se lo è portato lontano il vento, così come andrebbe anche  imposto di avere la pagaia  assicurata al kayak , questi sono obblighi morali di chi fa proposte  per  tutti , poi ognuno è libero di infrangere regole e leggi ,è lo sport nazionale  e l'esempio viene dall'alto . Ho indossato il mio salvagente  per giorni e giorni nelle traversate  delle isole Eolie con temperature quasi tropicali  e l'imbottitura mi ha tenuto il busto  al fresco  riparandomi da un sole cocente.
Ritornando  all'ancorchè non indossato  e come dire  che : sono obbligatorie le cinture di sicurezza, ancorchè non allacciate
oppure si consiglia l'uso del profilattico  ancorchè non indossato , ma per piacere .
Gengis

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