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regolamento navigazione acque interne provincia Roma
francesca gastaldi:
Sapevo che Marco Ferrario mi sarebbe venuto in aiuto. Vi allego il documento vigente sulla navigazione dei laghi provincia di Roma
francesca
--- Citazione da: francesca gastaldi - Maggio 16, 2014, 08:23:21 pm ---Per amor di trasparenza cerco di spiegare cosa stà succedendo. La Provincia di Roma ha convocato per martedì prossimo alcune federazioni di sport acquatici, tra le quali la fick, per discutere in riferimento alle problematiche relative allo svolgimento delle attività sportive in acque interne e al regolamento provinciale per la sicurezza della navigazione in acque interne. Stiamo parlando di un documento che conosciamo e che inviai tempo a dietro sul forum facendo un copia incolla. Poichè è molto lungo neanche potei riportarlo tutto. Purtroppo non posso trasformarlo nel file che mi permetta di allegarlo. Le mie conoscenze dell'elettronica sono purtroppo limitate ;-) Forse può aiutarmi Marco ferrario se mi legge. Riguarda la navigazione del lago di Bracciano e di altri laghi minori della Provincia di Roma. Sulla riga di quanto proposto per la navigazione nazionale (acque interne ed esterne) stiamo cercando di organizzare un documento da presentare in questa occasione. Quella che Andrea ha mandato è una bozza approssimativa che stiamo rivedendo e completando.
Detto ciò, devo dire che inizialmente non avevo capito molto di cosa mi stava chiedendo Andrea perchè ero all'oscuro di questa iniziativa della Provincia e perchè muoversi sulla provincia significava solo ricreare le condizioni per un frazionamento normativo di cui ne abbiamo abbastanza. Tuttavia, ci ho pensato sù e penso che questa cosa cada come la manna dal cielo. Infatti se riuscissimo ad ottenere un successo sulla provincia di Roma sarebbe un precedente molto utile ai fini di una regolamentazione nazionale. In caso contrario sarebbe comunque un'altra occasione per farci sentire e per sensibilizzare le istituzioni a questo argomento. Vale la pena provarci. E' ancora tutto in aria, documento, lasciapassare per la riunione ed esito ma per martedì deve essere tutto pronto. E anche la questione amministrativa tra provincie e regioni è ancora un punto interrogativo. Perciò ci risentiamo per un aggiornamento a fatti certi. Resta il fatto che se qualcuno ha delle idee valide in mente può intervenire. Il tempo è poco e il mezzo unico per farlo è il web quindi pregherei di essere concisi e chiari evitando le discussioni. Grazie.
francesca gastaldi
--- Termina citazione ---
Andrea Ricci:
stesura aggiornata dopo un ulteriore proficuo confronto con Francesca Gastaldi:
TESTO DA PROPORRE
La navigazione di natanti a remi o a pagaia entro i 500 metri dalla costa è libera.
La navigazione di natanti a remi o a pagaia oltre i 500 metri dalla costa è subordinata alle seguenti caratteristiche e dotazioni:
che il natante sia per costruzione inaffondabile o sia reso inaffondabile con riserve galleggianti o gavoni stagni;
che l’inaffondabilità ovvero la riserva di galleggiamento sia tale da garantire l'efficienza e/o il recupero del natante anche in caso di capovolgimento e/o allagamento dello stesso;
che per i natanti con aree soggette ad allagamento vi sia a bordo una sassola o una pompa di sentina fissa o a mano;
che il natante sia dotato di anelli o di maniglie o di tientibene (di costruzione o di acciaio o di corda) idonei a una sicura presa dall'acqua e a un eventuale rimorchio;
che vi sia a bordo per ciascuna persona, ancorché non indossato, un gilet di aiuto al galleggiamento con marcatura CE, con una spinta idrostatica minima di 50N, di taglia adeguata al peso della persona, dotato di fischietto assicurato con cordino al gilet stesso.
Gengis:
Ciao a Tutti ,
in merito a questa normativa :
2c - che vi sia a bordo per ciascuna persona, ancorché non indossato, un gilet di galleggiamento con marcatura CE, con una spinta idrostatica minima di 50N, di taglia adeguata al peso della persona, dotato di fischietto assicurato con cordino al gilet stesso.
Vada invece codificato: che il gilet di galleggiamento vada sempre correttamente indossato , perchè è di fondamentale importanza educare in direzione della massima sicurezza , rendere facoltativo è diseducativo , in caso di rovesciamento non sempre si riesce ad avere a portata di mano il supporto di galleggiamento e questo fa la differenza .
Almeno come regola mettiamola , poi sappiamo bene che ogni testa è un mondo , però nel fare delle regole impostiamole sulla sicurezza , nessuno metterebbe come regola che ci vuole la ruota di scorta in macchina , ancorché bucata .
Gengis
Sante Lillo:
Caro Gengis,
per carita', la sicurezza prima di tutto, ci mancherebbe altro...Vorrei umilmente farti notare che i nostri "salvagente" sono denominati PFD (Personal Floating Device), ossia, ausilii personali per il galleggiamento. Essi ci aiutano a stare a galla, ma non assicurano di riportare la pelle a casa in caso di mancamento o perdita di sensi dovuta a qualsiasi causa, solo perche' NON hanno alcun dispositivo che tenga la testa fuori dall'acqua. Certo..meglio di niente...Ritengo che siano, in giornate di acqua calma e molto, ma molto soleggiate, magari senza un alito di vento che ci aiuti a respirare, dei veri e propri impedimenti alla pagaiata stessa. Essendo un amante dei viaggi in solitaria, anche in notturna, cerco di regolarmi in maniera "sensata", ossia in Calabria, con il mare piatto e 38 C, evito di indossarlo, in quanto mi far stare veramente male e, paradossalmente, mi espone a maggior rischio di quanto invece dovrebbe proteggermi...
Riepilogando, il PFD dovrebbe essere a "bordo" si, accessibile velocemente - quindi non stivato in un gavone - SENZA obbligo di indossarlo. Le regole ferree lasciamole agli integralisti, che per carita', i loro buoni motivi per esserlo sicuramente li avranno, ma in fondo noi stiamo parlando solo di andare in canoa.... ;).
PS. Navigazione notturna: Prima che un paio di "buontemponi" viterbesi - senza nulla di meglio da fare - si fossero dati la briga di far pubblicare ed esporre nelle locandine dei campeggi prospicienti il lago di Bolsena, una specie di decalogo per la navigazione in canoa/kayak sul lago stesso e ne avessero VIETATO - con che diritto poi - la navigazione notturna, personalmente - a volte anche con altri amici - partendo al tramonto e finendo la mattina dopo circa 12 ore di pagaiata, mi godevo la notte in kayak sotto le stelle.
Essendo un amante della "tecnologia" avevo munito il kayak con una strobo visibile ad un miglio (fatta la prova con il cellulare ed il GPS in mare aperto) e la classica luce frontale da usare nello sbarco. Quindi, non ho timore di essere smentito nell'affermare che navigavo in piena sicurezza senza oltremodo dar fastidio a chicchessia. Da quando c'e' in giro questa locandina, conoscendo i limiti mentali a volte delle persone preposte a far "rispettare" tali regole, viaggio in modalita' "stealth", ossia al buio totale, facendo ben attenzione a non farmi scorgere dalla riva...
Si era piu' sicuri prima o adesso? I tempi stanno cambiando, ma in questa nazione non manchera' molto che qualcuno dapprima ci suggerira', poi tentera' anche di imporci - gli orari piu' consoni all'espletamento della piu' fisiologica delle funzioni corporee....
My 0,2 Cent worth
Sante
PS. tra un paio di settimane faro' il giro del lago di Bolsena, in notturna ovviamente. Se qualcuno e' interessato a condividere questa bella esperienza, si senta libero di contattarmi. Non si paga il biglietto...
335-8137401
Andrea Ricci:
parole sagge sante!
se mi accetti (anche io in modalita' "stealth"!) io mi aggrego in tavola da sup.
andrea
PS tira fuori i nomi dei "buontemponi" "rompic..."!
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