Molti kayakers si sono dimostrati interessati e hanno offerto il loro contributo, l'appoggio (alto
) alla nostra causa sta crescendo.
Tra tutti, uno di essi non possiede dispositivi per collegarsi ad internet e non ha visibilità sul web, ma fino a qualche anno fa era ben visibile in libreria, immortalato tra le acque bianche in uno spettacolare appoggio alto. L'appoggio si può vedere sulla copertina de' IL LIBRO DELLA CANOA, il suo libro, pubblicato nel 1986.
Sto parlando di Andrea Alessandrini.
Nel suo creativo laboratorio, a casa sua, in pizzeria e per telefono, ho discusso, compreso e condiviso tutti gli aspetti del dibattito in corso e Andrea ha offerto il suo importante contributo, ricco d'esperienza e di studio, un contributo veramente disinteressato e libero da pregiudizi e secondi fini.
Andrea è un grande vecchio del kayak. Da ragazzo, negli anni '50, affrontava con destrezza le rapide di 4º grado, poi negli anni '60 è stato per 8 volte Campione Italiano nel K1.
La sua poliedrica evoluzione l'ha portato a diventare allenatore nazionale e anche a lavorare la vetroresina, il kevlar e il carbonio, dando origine alle canoe e ai kayak ASA, imbarcazioni che oltre a soddisfare i molti che ai tempi le acquistarono, conquistarono 5 titoli mondiali costruttori e oltre 900 titoli costruttori europei e italiani.
Ogni tanto Andrea parte ancora in kayak da mare o in canoa per affrontare qualche avventura, ma la sua più grande soddisfazione sta nel modificare e personalizzare i kayak e le canoe per permettere a chi è diversamente abile di sedersi e pagaiare. Andrea prova una profonda gioia nel vedere navigare in totale autonomia chi per spostarsi a terra ha bisogno invece di assistenza.
Quale migliore amico potevamo incontrare?
Lo ringrazio per il suo appassionato coinvolgimento e il suo appoggio in questa causa, con il desiderio di festeggiare presto, tutti assieme e ciascuno col proprio kayak, la libera navigazione in kayak da mare.