Quell'intervento è un utile riassunto della normativa ma ha conclusioni SBAGLIATE, delle quali abbiamo già ampiamente parlato: i kayak da mare non sono citati nella legge, ma è ovvio che il legislatore intende trattarli come i pedalò! Quindi la legge dice implicitamente che possono stare entro un miglio. Fortunatamente solo implicitamente, fino a che, come molte volte ripetuto, qualche furbo va a svegliare il famoso can che dorme..
Allibito! Cosa devo dire?! Ognuno ha le sue opinioni e io le rispetto, ma declassarsi da soli a pedalò mi sembra proprio autocastrarsi.
Comunque, giusto per citare tre episodi reali (e neanche risolutivi) che possono dare un'idea dell'incertezza in cui navighiamo...
1) Una decina d'anni fa facendo dei rilievi in laguna in kayak, mi avvicino ad una motovedetta della Finanza in difficoltà con il motore, dove a bordo scorgo il medagliato olimpico Bruno Dreossi, mio amico. Scambi di saluti, cosa fai cosa non fai. Intanto risolvono il problema e ci salutiamo. A quel punto il comandante, in modo per niente scherzoso, mi avvisa che la prossima volta che mi vede senza niente addosso mi multa (io, che quella volta non avevo idea dell'utilizzo del salvagente se non in gara, ho pensato per diverso tempo si riferisse a coprire il corpo con una maglietta, solo recentemente ho supposto potesse trattarsi del salvagente).
2) Canoisti agonisti in allenamento a Cremona, quindi su fiume, sono stati multati da, credo GF, perchè non indossavano il salvagente.
3) Due stagioni fa la Guardia Costiera di Grado vietò il transito del canale di accesso a Grado ai kayak (da mare) perchè d'intralcio al traffico. Cambiato comandante, risolto l'inghippo.
L'episodio di Scarpa a Venezia l'ho già citato precedentemente.
Allora, vogliamo continuare a far finta di niente?! Certo, finchè non tocca a noi!
Purtroppo è vero che la Guardia Costiera (corpo militare) in Italia è l'unica entità che può sovraimporsi alle Leggi italiane nel territorio di sua competenza. E' un meccanismo del tutto nostro, ma è così.
Per quanto riguarda gli articoli che citi tu, la legge non dice che un pedalò può oltrepassare i 300 metri senza l'anulare a bordo, dice solo che non può andare oltre il miglio. Quindi, secondo la tua interpretazione i kayak possono andare al massimo fino ad un miglio dalla costa (lo so, è una bella distanza!), ma comunque con l'anulare dietro. Ma allora ti domando: quali sono, secondo te, le imbarcazioni a remi che possono arrivare fino alle 6 miglia?
Sono questi i punti da chiarire, portando delle proposte attive, non chiedendo semplicemente come singoli alla GC in loco perchè ci faremmo solo del male.
Certo, mi rendo conto che l'attività canoistica fluviale e lacustre è assolutamente fuori legge (nel senso del rispetto di quello che le norme prevedono) e sia mai che qualcuno si sognasse di verificarla... Ma proprio per questo sarebbe utile definire un protocollo federale che elimini queste storpiature, ovvero riconoscendo lo stato di fatto e sanandolo. Cioè, faccio un esempio: invece di dover avere a bordo anulare e salvagente 100N (parlo per la navigazione fluviale, come da norma), basta il salvagente 50N indossato, o a scelta (solo per il mare) solo il 100N in gavone.
Del resto, mi dispiacciono molto le polemiche personali e contro certi atticchi il mio consiglio è non rispondere se non con fatti concreti.
Saluti,
Lipizer