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[Navigabilità fiumi e pedaggi - modificato dal mOd] fattibilità di un raduno
Enrico Izzi:
Buongiorno a tutti,
la problematica sollevata da Armando non e' una questione locale ma nazionale tant'e' che Maurizio interviene dal Nord. Questo e' solo uno stralcio della legge contestata "...6. Ai fini della tutela della fauna ittica e degli ecosistemi acquatici, è altresì vietato modificare il regime dei rilasci idrici a valle delle prese idrauliche allo scopo di creare condizioni periodiche o occasionali favorevoli per lo svolgimento degli sport acquatici" . Regione Umbria Legge regionale 22 ottobre 2008, n. 15 Art 27 comma 6.
(che sia palese a tutti e' una legge CONTRO i canoisti).
Mi permetto di suggerire una linea per combattere questa ingiustizia che pero' non puo' essere perseguita da un singolo ma deve essere portata avanti da un'associazione rappresentativa (meglio se nazionale). Ovvero sollevare una formale eccezione di incostituzionalità della legge (anche il comma 1 presenta elementi) e confidare nell'abrogazione da parte della C.C.
Bye
Enrico.
reel:
http://www.legambientenera.it/file%20pdf/Reg.%20Re.%20rafting%2009.pdf
il pretesto delle limitazioni è che bisogna proteggere la frega dei pesci ::)
sarebbe interessante sapere quali studi dimostrano che pochi kayak impediscano o limitino la riproduzione dei pesci
questo l'art. 27 della legge regionale:
http://www.consiglio.regione.umbria.it/sicor/mostra_atto.php?id=35854&v=FI,SA,TE,IS,VE,RA,MM&m=5
armando mattioli:
L.R 15/2008 Art. 27
Sport fluviali.
1. La Regione, ai fini della tutela della fauna ittica, della salvaguardia degli ambienti acquatici e per consentire lo svolgimento della pesca sportiva, adotta norme regolamentari..
Oro vi sottopongo un piccolo test di logica:
Posto che:
a) I soci di Legambiente Umbria che hanno messo in piedi e gestiscono la riserva no kill a pagamento sono pescatori
b) Legambiente Umbria è stata invitata, insieme alle associazioni tradizionali dei pescatori, alla partecipazione della legge regionale, mentre navigatori, rafters e canoisti, sono stati esclusi.
c) Legambiente Umbria gestisce attività nel settore degli outdoor e dell'educazione ambientale.
d) Legambiente svolge attività di vigilanza sui soggetti che svolgono attività economiche fluviali, outdoor e di educazione ambientale
secondo voi
a) esiste conflitto di interessi in capo a legambiente in quanto controllato e controllore, di sè stesso e degli altri operatori economici del settore outdoor e dell'educazione ambientale
b) è stato privatizzato un bene comune e quindi Legambiente Umbria è in contraddizione con le battaglie di Legambiente per i beni comuni
c) è stato conculcato il diritto di partecipazione dei navigatori fluviale nell'iter della legge 15/2008
d) sono vere tutte le ipotesi a), b) e c)
d) è tutto perfettamente trasparente, democratico e legittimo.
saluti
a.m.
adolfo:
Evidentemente ho innescato una bomba che doveva prima o poi esplodere. Ragazzi, ho letto ciò che avete scritto, Mi piacerebbe ascoltare la controparte, sarà mia premura chiamare Legambiente Umbria e chiarire alcuni passaggi a me non molto chiari. Per quanto riguarda la mia iniziale richiesta di aiuto per organizzare un raduno di canoisti nel Salento ( dove cìè il mare e non i fiumi) dovrò rivolgermi altrove in quanto vedo che siete molto concentrati in questa faccenda ( legittimamente) e anche forse in altri raduni già organizzati. A risentirci.
Adolfo
armando mattioli:
Grazie Adolfo,
per la civiltà che comunque dimostri e per il tuo atteggiamento pacato e sereno. Saremo ovviamente tutti molto interessati, io per primo, ad ascoltare le ragioni di Legambiente Umbria su questo forum.
Sono mesi che gli sto chiedendo pubblicamente chiarimenti in varie sedi su questa legge ingiusta, ma mi ha sempre ignorato, almeno ufficialmente; in fondo non sono che un semplice canoista.
Spero che ora spieghi a tutti noi ed a te innanzitutto.
Per quanto mi riguarda, se mi dai la tua mail, ti manderò tutta la documentazione in mio possesso e risponderò a tutte le tue richieste di chiarimento, anche sul forum.
A presto, auspicando che tutti i veri difensori degli ambienti acquatici, possano trovare unità di azione contro i veri distruttori dell'ambiente che di un fronte "ambientalista" frantumato e litigioso godono, e molto, compresa la Valnerina che ha molti e gravi problemi, altro che i canoisti ed i rafters.
Armando Mattioli
p.s. per massima trasparenza. I frequentatori del forum lo sanno, ma probabilmente tu no. Mia moglie ha una ditta che gestisce un centro rafting sul fiume Corno, e propone sport outdoor ed educazione ambientale, e se passasse una proposta di Legambiente Umbria dovrebbe chiudere, insieme ad un altro centro rafting, dopo 16 anni di attività.
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