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[Navigabilità fiumi e pedaggi - modificato dal mOd] fattibilità di un raduno

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adolfo:
Salve a tutti, sono nuovo,e vorrei da parte vostra un consiglio sulla fattibilità di un raduno di kayak da mare, da effettuare nel mese di settembre sulla costa Otranto –S.Maria di Leuca. Siamo un circolo di Legambiente e come tale vorremmo spingere gli organi competenti  ad  istituire un  parco marino lungo la costa Otranto-Leuca. Pensiamo, fermamente,  che un  raduno di kayak potrebbe contribuire a  “smuovere le acque”. Secondo voi ci vorrebbe più tempo per organizzare l’evento e per avere un cospicuo numero di partecipanti? Ci potreste dare una mano?


Grazie mille
Adolfo

armando mattioli:
Voi potreste darci una mano a riprenderci la navigabilità dei fiumi in Valnerina, dove Legambiente Umbria ha fatto introdurre divieti di navigazione e balneazione nella riserva di pesca a pagamento da essa gestita?
Cordiali saluti

Armando Mattioli

adolfo:
Ciao Armando, (posso darti del tu vero?), percepisco un briciolo di ostilità nei confronti di Legambiente, e me ne dispiace. Purtroppo non conosco i particolari della faccenda, per cui non so risponderti. Comunque, la mia richiesta di aiuto  ha semplicemente come obbiettivo quello di cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di istituire un parco marino ai fini di  a tutelare, un ecosistema marino e costiero ( patrimonio di tutti ) che dalle mie parti è fortunatamente ancora abbastanza integro, ma profondamente  minacciato dall'abusivismo edilizio e da  trivellazioni marine.

Cordiali saluti
Adolfo

armando mattioli:
Caro Adolfo,
Legambiente è una grande associazione e di certo ha molti iscritti che con passione e buona fede vogliono difendere e tutelare l'ambiente, come non dubito sia il tuo caso.
Il problema che però si pone  è che è anche un'associazione che fa attività economiche legate alle tematiche ambientali, comprese le gestioni di aree protette e che talora tende a stabilire, in modo autoreferenziale, quale è la giusta mediazione fra tutela dell'ambiente e suo "sfruttamento".
Legambiente Umbria gestisce riserve di pesca a mosca (!) e, con ovvia soddisfazione dei pescatori che frequentano queste riserve a pagamento, ha ottenuto il divieto di navigazione e balneazione.
Su questo punto non ho alcuna ostilità, ma dò un giudizio politico netto: Legambiente Umbria ha assunto una posizione sbagliata sia nel merito,  che la pesca sia un'attività ecocompatibile e comunque più ecocompatibile di fare il bagno nel fiume o andare in canoa..., che del metodo.
La legge regionale da essa sostenuta, infatti, è stata deliberata senza una vera partecipazione democratica, alla faccia dei beni comuni.
Della questione è stata anche interessata Legambiente nazionale, che di fatto ha avallato la posizione di Legambiente Umbria; quindi il problema riguarda tutta la associazione.
E quindi pure voi.
Siccome amo il confronto ed il dialogo, se vuoi sono disposto a fornirti tutti i chiarimenti che vuoi.
Ciao
Armando Mattioli

armando mattioli:
Caro Adolfo,
lo sai qual'è il rischio? Che una volta istituito il parco marino, le trivellazioni e le altre porcate del genere saranno autorizzate (dietro ci sono lo0bbies potenti), mentre magari si istituirà un bel divieto di navigazione in canoa (cosa vuoi che contino 4 canoisti?), contrabbandandolo per un importante risultato di tutela dell'ambiente.
Quello che sta succedendo ed è successo esattamente in Valnerina.

Ciao
Armando Mattioli

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