La canoa italiana manca di una scuola.
Da quando vedo gare di canoa, ho sempre visto che ogni scuadra vincente si distingueva per una sua omogeneità tecnica (bella o non bella da vedere, ma vincente):
se vedessi una finale di un k4 ai mondiali con tutti i partecipanti in maglia bianca, cappellino ed occhiali, distinguerei comunque gli ungheresi, i tedeschi, gli australiani, i svedesi ed i russi.
Cosa vuol dire questo? che esiste una scuola.
In italia no, ogni allenatore pensa ad allenare in base alle sue estroverse intuizioni.
Non si insegna la tecnica moderna, non si hanno delle scuole di pensiero omogenee, siamo come al bar dove ognuno diventa allenatore di calcio, criticando Lippi o Ancelotti.
Cosa si dovrebbe fare? una commissione tecnica che rediga un vademecum dell'allenatore, che diventi la bibbia per ogni allenatore, corsi di formazione ed aggiornamento.
Vedemecum che contenga contenuti tecnici, comportamentali, di metodologia, di sociologia, di alimentazione, di specializzazione ecc.ecc.
A mia avviso manca questa base.
ciao.