Che delusione facciamo un passo avanti e subito dopo ne facciamo altri due indietro! Eravamo arrivati a definire un concetto chiaro sui tracciati di slalom con gli europei in Spagna e ora si apre la coppa del mondo a Tacen con un percorso assurdo. Myrian Jerusalmi Fox e Nick Smith sono due allenatori di lungo corso e fino ad oggi avevo avuto riscontri più che positivi... solo fino ad oggi però!
Tutte le risalite con il doppio palo. Due combinazioni messe lì non si sa perché e cioè la 3 in discesa uscendo dalla risalita due a sinistra sul ricciolo che taglia in due il fiume e poi la 6 e 7 che non hanno veramente senso.
Insomma in due settimane siamo tornati agli anni ’80 quando ti facevano vagare per nulla da una parte all’altra del fiume. Un tracciato che non ha una logica compiuta, non segue l’acqua, non è scorrevole e soprattutto in alcuni punti dipenderà dall’acqua che ogni atleta troverà al suo passaggio per passare velocemente o per perdere una montagna di tempo.
E visto che ci siamo diciamocele proprio tutte le stupidaggini che dobbiamo subire senza possibilità d’appello. Infatti dopo questo percorso assurdo, c’è la novità dei caschi o meglio era già stata preannunciata, ma tutti speravano che fosse solo sulla carta e non applicata alla realtà... un pochino come va da noi. In sostanza i caschi potranno essere o di colore nero o di colore bianco nulla di più con la data di fabbricazione bene in vista. Provo ad aggiungere altro? Se lo faccio però passo direttamente agli improperi perché altro non si può fare per contestare una situazione che ha solo del ridicolo: ora che iniziavano ad entrare grosse aziende e che sicuramente avrebbero potuto diventare il volano per farne entrare delle altre, ora, proprio ora, rendiamo tutti gli atleti monocromati. Semplicemente assurdo e ridicolo.
29 le nazioni che prenderanno il via alla prima prova di Coppa e non tutti sono venuti con la squadra senior al completo. I francesi sono qui da due settimane con la squadra B. Non assisteremo al duello Martikan - Estanguet dei due fuoriclasse neppure l’ombra. Che siano a Cuba assieme a fumarsi un sigaro con Fidel sulla spiaggia? O saranno ognuno a casa sua per cercare di recuperare energie per la grande sfida finale di settembre a Bratislava?
Vi lascio con questo dubbio, mentre vorrei precisare alcuni dettagli, prima di addentrarmi nello specifico (appena avrò tempo per farlo) sulla lunga discussione nata su questo forum in merito all’attività dei Centri sportivi militari o dei corpi di polizia. Il tutto è regolamentato da un Decreto del Presidente della Repubblica del 2005 che si rifà ad una legge del 2000 e che a sua volta riprende la convenzione che il Coni ha fatto a suo tempo con i vari governi che si sono succeduti e con i vari corpi militari e di polizia. Quindi è tutto regolamentato e oggi entrare in questi centri sportivi è molto più facile di un tempo per gli atleti veramente talentuosi e che hanno nel loro curriculum sportivo importanti traguardi già raggiunti, com’è nel caso del giovane iridato bresciano. Ma c’è un piccolo inghippo che blocca il tutto! Infatti per permettere al giovane atleta di entrare bisogna che i responsabili di quel centro richiedano ai superiori di inserire nel bando di concorso la richiesta di uno o più atleti. Considerando il fatto che l’unico corpo di polizia per la canoa fluviale è il Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato sta a significare che il responsabile del Gruppo dovrebbe richiedere nuovi atleti con le caratteristiche che ritiene più idonee. Qui però succede che, evidentemente, i responsabili ritengono che il Gruppo non abbia bisogno di nuovi atleti considerando il fatto che attualmente gli atleti dello slalom sono 5 (31,4 anni la media), mentre per la discesa, pur avendo l’allenatore, non c’è nessun atleta in forze a Carpanè (Vi) visto che il campione europeo di sprint è in forza a Sabaudia come atleta della velocità. Giusto per completare il quadro, oltre ai due tecnici, il Gruppo Sportivo CFS ha un addetto all’amministrazione.
Quindi per essere chiari, tante volte non bisogna andare a cercare chissà dove certe responsabilità, basta guardarsi attorno e si trova la soluzione.
Avremo modo comunque di approfondire l’argomento considerando il fatto che gli sport come il nostro vivono grazie a queste istituzioni. Pensate allo slittino, alla lotta, al sollevamento pesi, alla corsa in montagna, ma anche alla stessa atletica leggera. I corpi militari e di polizia hanno permesso il fatto che questi sport e altri abbiano mantenuto e cresciuto la loro importanza nell’ambito non solo agonistico, ma anche politico-decisionale.
Tacen, 23 giugno - Slovenia 1st slalom race World Cup 2011
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Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
P.S. venerdì qualifiche - sabato semifinali e finali per k1men e C1 men - C1 women -
domenica semifinali e finali k1 women - C2
potete seguire i risultati su:
http://www.sloka.si/eng/results/sloka-
2011-tacen.html - per ordini di partenza e dirette :
http://www.timing-mojstrana.com/