Si riparte per l’ultima tappa di coppa e non dimentichiamoci il berretto di lana... tempaccio a Praga e previsioni non troppo confortanti per questo fine settimana.
Per fortuna che l’altro giorno dopo un ennesimo temporale è uscito un magico arcobaleno che ci ha piacevolmente avvolto e che ci ha ricordato che la vita è magica e che va vissuta in tutti i suoi colori. Che bello essere qui e condividere con le persone a te più care momenti, passioni, parole, musica che la canoa slalom ci sta regalando in questo momento particolare della nostra esistenza.
Con certe persone è talmente facile essere in sintonia che non serve neppure parlare nonostante che il destino e la politica non ci abbiano permesso di proseguire a lavorare assieme. Chi maggiormente ci ha rimesso, senza falsa modestia, è stata però la canoa italiana, ma questa è un’altra storia e una mia personalissima opinione!
Venerdì, sabato e domenica si chiuderà un altro capitolo importante della stagione in corso, una coppa che però dovrebbe essere rivista: Certe formule non rendono come dovrebbero e bisognerebbe dare più risalto con un circuito più lungo che coinvolga non solo l’Europa, ma anche altri continenti. Magari di questo ne parleremo a giochi conclusi e chissà mai che esca anche da noi qualche proposta intelligente da proporre a chi di dovere. Voi mi potete aiutare?
In allenamento in questi giorni ho visto particolarmente aggressivo e concentrato Peter Kauzer che è assetato e affamato. In questa coppa ci sta credendo dopo averla vinta già nel 2009. In realtà però la vittoria finale è aperta ai primi 16 atleti, certo, per assurdo, supponendo che Kauzer, Meglic, Hradilek e Molmenti stesso non ottengano neppure un punto. Questo rende decisamente interessante questa finale in una Praga invasa dai manifesti della competizione sui quali è raffigurato un Vavrilek Hradilek sorridente e che sembra navigare con la sua slalom sulla città. L’organizzazione è come sempre attenta e puntuale soprattutto per i servizi tecnici offerti. Sperimenteranno, in vista dei mondiali 2013, un servizio di cinque o sei intermedi che verranno presi ad ogni atleta, lavoro questo che normalmente facciamo noi allenatori mentre scendono gli atleti. Ci sarà ovviamente il video tecnico e i risultati on line.
Per il settore kayak femminile la lotta per la coppa è limitata alle prime sette anche se sinceramente mi giocherei uno fisso su Dukatova. Lei se vince si porta a casa la sua terza coppa consecutiva.
Nelle canadese monoposto in gioco per la vittoria finale solo 4 atleti e cioè Benus, Jezek, Savsek e Slafkovsky. Ci sarebbe anche Elosegi, ma gli spagnoli non parteciperanno a questa gara.
Non c’è storia per la canadese doppia: gli Hochschorner rincorrono la decima coppa del mondo. Gli basterà fare un punto per avere la matematica certezza e se ci pensate per un attimo è veramente impressionante. La prima la vinsero nel 1999 e fino al 2004 non ne saltarono una, poi ancora vinte tre 2006/07/08, due anni a digiuno e ora ritorneranno a casa con il decimo trofeo. Come loro solo il grande Vladi Panato, che di coppe ne ha vinte tante... ma in discesa.
Che altro raccontarvi se non rimandarvi al programma di domani che prevede la mattinata di qualifiche per C1, C2 e C1women, mentre al pomeriggio K1 men e K1 women. Come sempre passeranno in semifinale i primi 30 C1, 20 C2, 20 C1W, 30 k1W e 40 k1M.
Per approfondimenti consultate
www.slalomtroja.cz aggiungo solo che i tracciati sono stati disegnati dal tedesco Thomas Apel e il ceco Milan Bily, sulla carta sembrano scorrevoli ed interessanti... vedremo!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi