Carissimi,
vi aggiorno sulla riunione di ieri.
Intanto vi informo che le vostre mail hanno avuto un effetto molto maggiore di quello che ci saremmo potuti aspettare, anche se all'inizio dell'incontro non erano state interpretate come una volontà di cercare soluzioni, ma come un attacco gratuito all'Assessore.
Una riflessione di carattere generale, anche in parziale risposta alle osservazioni di Andrea Ricci: in questo momento la partecipazione diretta dei cittadini per supportare le loro richieste ai politici è fondamentale.
Leggi come quella dell'Umbria sui divieti di navigazione sono nate dal distacco tra istituzioni e cittadini.
Di seguito la nota che ho inviato oggi, per doverosa informazione degli amici che mi hanno dato la delega a rappresentarli.
All'Assessore al Turismo e Sport provincia Perugia
Roberto Bertini
Al Consigliere Provinciale con delega alla pesca
Franco Granocchia
p.c. Assessore al Turismo e Sport Regione Umbria
Fabrizio Bracco
Assessore ai sistemi naturalistici e paesaggistici
Regione Umbria
Fernanda Cecchini
Oggetto: incontro 6 luglio 2011
Foligno, 7 luglio 2011
Si riportano in sintesi i contenuti dell’intervento del sottoscritto all’incontro in oggetto.
1) L’esito del referendum ha sancito la volontà dei cittadini italiani di considerare l’acqua bene comune; in quanto tale, essa non è fruibile in modo privilegiato da alcune categorie di cittadini a scapito di altre, in violazione del principio dell’art. 43 della Costituizione dei pari diritti. Nei fiumi della Valnerina tale principio è violato, perché nelle Zone a Regolamento Specifico sono vietate navigazione e balneazione a favore dei pescatori.
2) Ciò premesso, i problemi sul tappeto sono stati creati dalla L.R. 15/2008, che ha seguito un iter sostanzialmente e formalmente non rispettoso dei principi di partecipazione; essa va modificata.
Il contesto in cui è maturata è riconducibile ad un progetto di fortissima limitazione della navigazione fluviale turistica e sportiva in Valnerina, con divieto assoluto nel tratto Serravalle – Biselli del Corno. Tale progetto è stato portato avanti negli anni con grande determinazione ed a farne le spese è stato il centro rafting di Serravalle di Norcia, oggetto di un’aggressione lucida, sistematica e spietata che ha portato ad un vero e proprio “accerchiamento militare” finalizzato alla sua scomparsa. L’operazione non è riuscita solo grazie al radicamento nel territorio dell’attività di rafting, che ha provocato petizioni e ricorsi al TAR di albergatori, ristoratori, commercianti, ma i danni subiti sono stati notevoli e tuttora permangono gravi difficoltà, che possono e debbono essere risolte dalla Politica, quella che esce dal chiuso delle sue stanze ed ascolta i cittadini. Ricordiamo che ben tre soluzioni concordate tra navigatori e pescatori sono state fatte saltare negli ultimi due anni dagli stessi settori che hanno ispirato la L.R. 15/2008; alla politica spetta il compito di stroncare queste azioni di lobbing nient’affatto trasparenti.
3) chiediamo l’attivazione di un tavolo di confronto fra tutti i soggetti interessati alla fruizione dei fiumi in Valnerina: centri rafting, canoisti, gestore delle zone a regolamento specifico, allevamenti di trote.
Solo in tal modo sarà possibile arrivare, tramite una fruizione concordata dei fiumi, alla soluzione dei problemi generati da un modo di fare politica che ormai non regge più all’evidenza dei fatti.
Diamo la massima disponibilità ad ogni tipo di incontro, anche bilaterale, formale o informale, purchè basato sul libero confronto tra pari, in cui apertamente tutti si assumano la responsabilità delle proprie posizioni.
Auspichiamo che, rispetto al passato, da evidentemente influenti settori
4) Ciò premesso, sono 3 i punti specifici che poniamo:
a. Riqualificazione del Corno a Biselli, con interventi che sostituiscano le piante infestanti come la robinia con le piante tipiche dell’area, che riqualifichino l’alveo del fiume, artificializzato e cementificato, innalzando il livello dell’acqua con benefici effetti per la fauna ittica e la navigazione.
b. Attivazione di una convenzione con il gestore delle diga di Nortosce, sulla falsariga di quella che ha con la provincia ed il comune di Terni, per ottenere aperture programmate per i week end primaverili estivi, con l’obiettivo di portare un target giovanile in vacanza in Valnerina.
c. Ricordato che laddove esiste un problema reale di convivenza tra navigatori e pescatori in Europa la navigazione è ammessa dalle 10.00 alle 18.00/19.00 e che un recente accordo tra FIPSAS e navigatori sul Sele in Campania ha stabilito una fascia dalle 10.00 alle 19.00, si propongono tali fasce per la canoa sportiva nelle ZRS della Valnerina. Le attività commerciali di rafting hanno esigenze in parte diverse e non possono essere legate a fasce orarie rigidamente prefissate, che potrebbero anche essere molto più ridotte in tratti specifici.
Distinti saluti
Armando Mattioli
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