Sposa bagnata, sposa fortunata, peccato solo che non siamo ad un matrimonio, ma alla prima giornata dei 33esimi campionati del mondo di canoa slalom, anche se qualcuno, alla vigilia del mondiale, ad un matrimonio c’è stato veramente!
Pioggia, pioggia e cielo scuro il sommo poeta direbbe:
Buio d’inferno e di notte privato
d’ogne pianeto, sotto pover cielo,
quant’esser può di nuovol tenebrata,
ed in effetti anche a noi servirebbe il saggio
“non omo, omo fui”
...
onde la scorta mia saputa e fida
mi s’accostò e l’omero m’offerse
...
per guidarci fuori dalla selva in questa overture rossiniana di acqua, vento e freddo. Eppure le sorprese non sono mancate fin dal mattino. I vice campioni europei 2010 e campioni del mondo 2006 e argento olimpico 2008 Volf/Stepanek escono di scena malamente... non sarà molto contento Giuseppe Rossi che li dava piazzati per una medaglia. In prima manche saltano una porta e in seconda sono costretti a risalire la porta 12 per non incappare in un altro 50 piuttosto pesante. La cosa però costa loro fatica e tempo. Il responso finale di 118 secondi e 67 con 2 penalità non permette loro di passare il turno. Mondiali finiti, quindi, per i 31enni ceki. Dai venti rimangono fuori anche l’equipaggio italiano Fiumara/Negro mentre Camporesi/Ferrari, dopo una prima manche decisamente addormentata, agguantano la semifinale con un prova d’orgoglio che ha tanto il timbro del timoniere. Non avevo mai visto pagaiare così forte il “buon” Nicolò che è riuscito a svegliare dal letargo il suo compagno di barca con colpi potenti e cambi di ritmo importanti.
Erik Masoero oggi ha faticato più del dovuto a scendere dal letto di buon ora e mettersi in barca combattendo con forti dolori alla schiena. Per fortuna che i due forestali hanno avuto bisogno solo di una discesa per entrare tranquillamente nel numero legale per passare il turno. Come loro anche i francesi Gargaud/Lefevre che chiudono in seconda posizione, i gemelli Hochschorner, sesti e Skantar/Skantar 11esimi.
Fra le donne grosse sorprese non ce ne sono state se escludiamo l’eliminazione delle due atleti di casa. Ursa Kragelj, arrivata qui con il bronzo europeo assoluto, un quinto posto ai continentali U23, ma, soprattutto la vittoria dello scorso anno in coppa proprio a Tacen, esce con due salti di porta dovuti forse a un eccesso di zelo. Come lei la compagna Eva Tercelj che finisce 31esima. La giovanissima Eva avrà certamente modo di rifarsi e il bilancio della sua stagione comunque può essere considerato positivo grazie al bronzo ai mondiali junior di Foix. Per restare fra le giovanissime da sottolineare la qualifica di Jessica Fox che fino all’ultimo però ha tenuto gli illustri natali sulle spine: chiude trentesima, ultimo posto disponibile per aver accesso alla semifinale di sabato. La campionessa europea junior ha una seconda manche veloce e priva di errori. Per lei, Clara Gia-Pron, ora l’ostacolo più duro sarà la semifinale per entrare definitivamente fra le grandi con un anno di anticipo.
Chissà cosa avrà pensato Maialen Chourraut tra la prima e la seconda manche quando per un salto di porta si è vista costretta ad usare la seconda discesa per rimediare ad un banale errore di distrazione. Certo è che nella sua situazione si sono ritrovate in parecchie come la bella Jasmin Schornberg che era 33esima dopo la prima prova. Lei, la campionessa del mondo in carica, ha passato più tempo a girovagare tra tutte le morte del canale che a discendere con un senso compiuto il tracciato di gara. Si è rifatta in seconda con una discesa appena dignitosa davanti alla sua compagna Jennifer Bongart anche lei con un 50 in prima manche.
Come da pronostico la gara delle canadesi monoposto uomini e cioè: minimo dispendio di energie per i big, grande impegno per gli altri che devono sudare le fatidiche sette camicie per rientrare nei trenta semifinalisti. Il primo degli esclusi è il vincitore della prima gara di coppa del mondo 2010 e cioè Michal Jane, troppe penalità per lui, aggiunte probabilmente ad una giornata decisamente no.
Donne in C1 ci hanno prima divertito, ma poi riflettendo con più lucidità c’è da riconoscere a tutte le 24 partecipanti coraggio, spirito d’avventura e tanta, tanta determinazione nell’affrontare un canale che ti lascia comunque sempre con il fiato sospeso.
Archiviamo la prima giornata alle 18,40 ora abbiamo bisogno di tempo per far asciugare giacche, scarpe, ossa e pelle. Sicuramente per cena un brodino caldo sperando che domani il tempo ci grazi!
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi Tacen, 8 settembre 2010 - qualifiche 33^ Campionati del Mondo Canoa Slalom
mi sovvien ora la data di oggi, non possiamo però dimenticare la storia - 1943« Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.
Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza »
maresciallo d’Italia Pietro Badoglio