e vero??
Salù
ATTIVITA' SPORTIVE SU CORSI D'ACQUA UMBRI
13 Marzo 2009 13.48 - di Giorgio Ciaruffoli - Fonte: Radio Galileo - cod.171341
La Regione dell'Umbria regolamenta la discesa in canoa, kajak e raft su alcuni corsi d'acqua della Valnerina.
Regole rigide per un'attivita' sportiva in forte crescita in Valnerina come la discesa dei corsi d'acqua con canoe, kaiak e raft,
allo scopo di conciliare le esigenze di tutela dell'habitat e quelle dei pescasportivi che non vedono di buon occhio le discese
frequenti. La terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato all'unanimita' la proposta di
regolamento predisposta dalla Giunta regionale.
Si applichera' su tre corsi d'acqua della Valnerina, il Corno, il Nera e il Sordo, con la delimitazione precisa dei tratti di
torrente in cui sara' possibile rilasciare concessioni d'uso per le discese, dei giorni dell'anno, degli orari e del numero di
discese, fino ad un massimo di 40 per i raft, nell'intera giornata. Nello specifico il regolamento che relega l'attivita' di
hidrospeed solo all'intero Velino ed alla parte finale del Nera, (nel tratto da Vallo di Nera a Ceselli e dopo la Cascata delle
Marmore), senza porre limiti per i natanti piu' piccoli nelle stesse zone, delimita tratti ben precisi per i tre corsi d'acqua piu'
piccoli. Per il Sordo si possono fare discese dalla confluenza con il Corno a risalire per cento metri; per il Corno nei tratti
Serravalle-Biselli e Biselli-Nortosce; per il Nera da Vallo di Nera a Ceselli, in localita' Caserino di Ferentillo e da Ferentillo
ad Arrone. Per tutti gli altri fiumi dell'Umbria non sono stati previsti limiti alle discese comprese le attivita' di hidrospeed, ad
eccezione dei campi di gara di pescasportiva autorizzati.
"Si è giunti ad una regolamentazione molto dettagliata - ha spiegato l'assessore all'ambiente Lamberto Bottini, ascoltato in
Commissione - per poter conciliare le esigenze diverse, in alcuni casi opposte fra loro, di uno sport in forte crescita e di tanti
pescasportivi, ma anche quelle di un ambiente e di un habitat naturalistico da rispettare. Si potrà così adottare una
regolamentazione piu' puntuale e piu' scientifica per lo svolgimento di queste attivita' sportive - ha aggiunto Bottini - quando
l'Universita' avra' fornito le risultanze di uno studio commissionato all'Ateneo di Perugia che potrebbero indurre a correggere
questo stesso regolamento".