Spazio Kayak (e canoa) Fluviale e Torrente > Materiali da canoa
guanti o moffole ?
maurizio beccafichi:
In più di trenta anni di canoa ho sperimetato di tutto perchè d'inverno soffro spesso di freddo alle mani e di frequenti e fastidiose sbucciature tanto che ho contato nel mio grande armadio "delle cose perdute" (indumenti di neoprene vecchi di cent'anni,caschi Romer,pagaie Azzali, ecc) almeno 15 tra guanti e moffole di diverso materiale.
Premetto che la canoa che pratico è quella d'alto corso e secondo me per tale uso, i guanti dovrebbero avere le seguenti caratteristiche: Attenuare il freddo; Far"sentire" bene il manico della pagaia;Avere un bel grip;Potersi togliere e mettere in fretta; Proteggere le mani da contusioni e abrasioni.
Alla fine sono arrivato ad una conclusione:
- Per l'estate la soluzione ideale sono dei guantini di neoprene da un millimetro con dei piccoli rinforzi sulle nocche e la pelle sottile sul palmo. Anno un gripp eccezionale (meglio delle mani nude), la pagaia con le sue ovalizzazioni si sente benissimo, sono economici (10 euro al paio). Sono prodotti dalla Seac Sub ed hanno l'unico difetto che non durano molto (una stagione con un uso intenso) ma del resto, come sopra detto, costano poco;
- Per l'inverno comprate dei comuni ed economici guanti da sub da 3 millimetri di quelli che si trovano da Dechatlon a 10/15 euro, ma almeno una misura in meno di quella che portate abitualmente e poi tagliate con delle forbici la parte di neoprene sul palmo della mano sino a lasciare intero solo un polpastrello e mezzo di tutte le dita meno il pollice che dovrà restare quasi tutto coperto. Vi consiglio di tagliare un pezzo per volta e poi fare le prove con la pagaia sino ad ottenere la soluzione migliore. Fatelo e poi mi ringrazierete.
Saluti
Maurizio Beccafichi Hsk
Marco Lascialfari:
--- Citazione da: pigo - Febbraio 04, 2008, 04:17:33 pm ---il modello yak con l'apertura sul palmo della mano mi sembra il miglior compromesso: il palmo della mano è a contatto con il manico della pagaia e assicura la sensibilità al 100%, il dorso della mano(che è la parte che si congela di + durante la discesa)rimane caldo e riparato da eventuali urti, in più non hai il disagio secondo me delle moffole, di avere le braccia troppo vincolate alla pagaia.
Peccato non abbiano fatto un modello con le dita....qualcuno sà se ne esiste uno di altra marca in commercio?
--- Termina citazione ---
io ho fatto così.
Ho comprato un paio di guanti in neoprene della decathlon (quelli da 5 €) e ho tagliato via tutto il palmo e parte delle falangi fino a lasciare tutto il dorso e solo l'ultima falangetta.
Non mi trovo male, anzi per me è la migliore soluzione (e anche la più economica).
Francesco Balducci:
Io uso da un anno i guanti da creek con protezioni in kevlar della NRS e sono spettacolari: la presa è eccellente e non li tolgo mai. Prima invece usavo guanti che regolarmente toglievo quando pagaiavo in passaggi tosti.
Per il freddo però a volte non bastano, soprattutto per chi soffre di fenomeno di Raynaud ( cianosi delle estremità con cute giallo-bianca e iposensibilità ) Sto cercando guanti riscaldati impermeabili e con grip pazzesco ma non esistono.
Marco Mandelli:
Scusa Francesco ho letto del fenomeno di Raynaud.
Anch'io "soffro" tale problema (mi "muore" il mignolo della mano sinistra)
e avrei qualche domanda da fare (a te e naturalmente a tutta la lista) in proposito.
Che tu sappia (so che hai una specialità in medicina diversa,penso, da quella "competente") è vero che esistono dei farmaci utili al problema? (sali di calcio credo).
Ho osservato (ma forse è una mia impressione) che il fenomeno si presenta sopratutto con gli sbalzi di temperatura in generale quindi anche da caldo a una temperatura più fredda (estate) e non necessariamente quando fa freddissimo (inverno). E' corretta la mia osservazione?
Non amo particolarmente le protezioni per le mani (moffole)che uso solo in casi veramente di freddo "estremo". La cosa può peggiorare il mio problema?
Ringraziando per le eventuali dritte auguro buone pagaiate a tutti.
Marco
Francesco Balducci:
Il fenomeno di Raynaud, da non confondersi con l'omonima malattia, colpisce più spesso il sesso femminile ed è caratterizzato da spasmo delle arteriole e capillari delle falangi di mani e/ o piedi. Il freddo, soprattutto gli sbalzi termici repentini e il vento a basse temperature, causano lo spasmo con ipoafflusso di sangue: le dita diventano giallognole o bianche e insensibili. In seguito, con la risoluzione del quadro e il riafflusso di sangue, le dita riacquistano il colore e la sensibilità, sovente preceduti da formicolio e/o intenso dolore. L' ischemia e la riperfusione causano un danno da radicali liberi con forte stress ossidativo. Soffro da decenni di questo fenomeno esacerbato da temperature sotto i 5 - 6 gradi soprattutto con vento. Eppure sono riuscito a pagaiare in condizioni climatiche avverse e talvolta con grande sofferenza. Non sono bastati: creme vasodilatatrici di ogni genere, guanti e doppi guanti, bustine scaldamani inserite nei guanti ( anche perchè si bagnavano e non erano più efficaci ) o altri rimedi empirici. Addirittura ricordo che in un paio di occasioni ho dovuto orinare sulle mani per riprendere la sensibilità perduta in condizioni di gelo. Sto cercando di far realizzare un paio di guanti con protezioni esterne in kevlar tipo NSC, progrip eccellente e dita riscaldate con resistenze alimentate da una pila impermeabile . ( tipo Dynamitic vedere sito ). I sali di calcio non servono a niente: possono servire alti dosi di antiossidanti ( esempio resveratrolo ) per impedire lo stress ossidativo. L'ossido nitrico potrebbe servire perchè è un potente vasodilatatore ( è quello che entra in gioco nell'erezione in coloro che assumono il Viagra ) ma non è il caso di prenderlo ...per pagaiare. Insomma la questione è ancora aperta.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa