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guanti o moffole ?
Marco Mandelli:
Innazi tutto ringrazio Francesco per il suo interessante e competente messaggio relativo al fenomeno di Raynaud.
Fortunatamente io non ne soffro in maniera così fastidiosa.
Normalmente quando "mi muore il dito" mi è sufficente fare un po' di movimento aggiuntivo per "rianimarlo" e sopratutto, dopo, non mi viene la dolorosa "bollita" quando il sangue riprende a circolare.
Non ho mai visto in giro i guanti con le resistenze (non sono comunque così aggiornato) ricordo invece ai tempi del militare (anni '80) che le truppe da montagna americane, con cui ho avuto occasione di fare esercitazioni, erano dotate di calzettoni con resistenze alimentate a batteria.
Noi alpini Italiani (scusate il fuori tema) supplivamo le croniche carenze di atrezzature con i sani e vecchi "coglioni" di cui al contrario dei materiali eravamo per storia e tradizione assolutamente dotati.
Saluti a tutti
Marco
Marco Mandelli:
Ho avuto modo di guardare il sito indicato da Francesco (Dynamitic) dove vengono presentati i guanti "riscaldati".
Vista la corrispondenza sull'argomento :guanti o moffole? (e relativa discussione su sensibilità sulla pagaia, praticità ecc).
Verificato che per alcuni canoisti (ad es. fenomeno di Raynaud) la protezione dal freddo è un'esigenza fondamentale al di là del maggior confort.
Mi sono chiesto: "ma secondo voi fare una pagaia con il manico riscaldato è una cazzata o può essere interessante?"
Costruttivamente non dovrebbe essere un problema:
-o resistenza elettrica inglogata nel manico stile sbrinatore dei vetri dell'auto
-o resistenza nell'oliva ecc.
-o pagaia "cava" con sistema di riscaldamento chimico (tipo le bustine da mettere nei guanti).
-o pagaia cava con carboncino accceso all'interno tipo scaldamani da cacc-atore
Scusandomi per avervi tediato con il mio "impulso creativo porgo cordiali saluti.
Marco
Mauro:
Leggendo le istruzioni dynamitic ho notato che:
--Evitare l'uso per persone con problemi di circolazione
--Collegare il guanto alla batteria solo con guanto completamente asciutto
--con batteria inserita prestare particolare attenzione agli urti, non utilizzare la batteria quando il rischio di urti è elevato ...
Credo il problema fondamentale sia l'impermeabilità connessa alla corrente, i fili, l'alimentazione.
Il neoprene se aderisce - le proprietà le sanno tutti credo - il punto critico è solo quello + (va da sè l'integrità) la protezione dagli urti (sovra inserti ? kevlar ?) per il creek. La sensibiltà e il grip: il meglio è forse i cuscinetti naturali di pelle sotto-dita; l'aderenza, una volta tagliato il guanto per liberare i cuscinetti potrebbe venire da strisce resistenti in prossimità delle piegature ? Il grip può essere trasferito sulla pagaia con rivestimento di neoprene ?
Secondo me trasferire il calore dalla pagaia non è una stupidaggine. Se non si risolvono problemi di integrità e solidità della stessa io l'unica la vedrei nella smontabilità del manico. La pagaia ha il pregio della leggerezza anche se tutto sommato quelle di legno ...
Nel manico che chiuso è impermeabile l'intera gamma di soluzioni è usabile (no ?) : stick, resistenze, batterie.
Mi chiedo: il rilassamento e l'induzione psicologica nulla può contro questi problemi di circolazione ?
L'unione dei fattori.
Certo bagnato e vento portano via un'enorme quantità di calorie, se quello fosse il cuore del problema il risultato migliore è tenere fuori il vento: aderenza. Le parti scoperte sono a contatto, il resto è neoprene, isolamento. Se poi c'è anche una fonte di calore ...
In definitiva, guanti o moffole ? ;D
Le moffole son chiuse ... la difficoltà sta nell'essere legati ? e una volta usciti nel reindossarle ?
Ci vorrebbe un moffola viva e prensile :D come una mano e magari calda e pure intelligente che capisca quando è il caso di aprirsi e quando di avvolgerci, ma esiste ?
Potrebbero non esser bischerate. Funzionerebbe un foglio-guanto sul dorso con abbondante velcro ai bordi e un-foglio speculare ma applicato al manico ? Però intravederei qualche possibile spiffero e difficoltà tecnica.
'Guanti' per gli alto corso e scelta per gli 'acqua piatta' ?
Mauro.:
Ciao a tutti.
Non ho ancora scelto ma grazie alle vostre opinioni e alle vostre conoscenze mi son fatto delle idee e delle conoscenze che prima non avevo, ringrazio tutti. Devo dire che quella che mi ispira più comodità, feeling, confort è la moffola. Io mi immagino ore di pagaiate protetto e senza preoccupazioni.
In genere a me piacerebbe 'libero' gustarmi un po' le intemperie almeno un po' per quanto possibile, per cui la moffola me la porterei dietro solo in caso di necessità. E' un po' come sulla neve, prima le palle si fanno un poco a mani nude per gustarsela ... poi si desiste e si usa i guanti.
Provare per provare però anche i guanti, aperti o tagliati mi piacerebbe provarli. Mi piace sperimentare, capire, trovare la soluzione per me migliore. I guantini non professional che ho provato mi hanno in genere dato fastidio facendo troppo spessore contro il manico o non permettendo in genere una adeguata presa e sensibilità.
nessuno ha creato ancora il sondaggio ? moffole contro guanti ... mo' ci provo io ... ed esprimete la vostra preferenza !
mauro (sempre io, Moderatore - veste utente)
hasta lluego
VOTATE QUI ;D
PS:
nessuno se n'è avuta male per la mia spiritosaggine sulla moffola vero ? era solo una butade di fantasia, a mezzo tra lo scherzo e l'ipotesi irreale ma con qualche vena di possibile
MaurizioGuidaFICT:
Per me moffole in neoprene senza dubbio ;D!
Ti proteggono dal vento, dal freddo e dagli urti, presa della pagaia senza inconvenienti e perdita di sensiblità e mani e dita restano calde. Si possono lasciare attaccate al manico della pagaia ed usarle nei momenti che si preferisce.
Leggerissimo l'impedimento nello sfilare la mano e, quando sono bagnate, infilare le mani richiede qualche secondo di pazienza.....soprattutto è l'impressione - più psicologica che reale - di avere le mani apparentemente limitate nell'utilizzo in caso di necessità.
Basta provare un pochino per acquisire scioltezza nel togliere la mano dalla moffola in caso di necessità per poi reinserirla appena possibile in un momento più tranquillo.
maurizio
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