Copio e incollo il messaggio di Tito.
Tito Pamio <pamio.tito@libero.it>
pamio.tito@libero.it premessa: più persone mi hanno chiesto di
replicare la lettera che io avrei inviato a
Cacciari per sottoscriverla... In realtà io ne ho
inviato diverse ed articolate...Questa la
compongo ad uso e consumo dek fruitori di CKI in
modo che possano leggerla ed inviarla a
<sindaco@comune.venezia.it>)
A Massimo Cacciari, sindaco di Venezia
oggetto: accesso in laguna di Venezia con
imbarcazioni di nautica naturale (a pagaia, a
remi, a vela...)
One World, 10/1/2008
Buon giorno, signor sindaco
Siamo kayakers... di tutto il mondo... molti di
noi hanno sognato di pagaiare nella sua bella e
problematica città ....e nella laguna che la
circonda... Molti d noi questo sogno l'hanno
realizzato trovando un valido supporto
nell'Associazione Arcobaleno.... Ora a questa
associazione sono rimaste le persone e gli amici.
I mezzi, kayak, pagaie, elmetti, salvagenti, ecc
non ci sono più...
Ma noi vogliamo raccogliere e fare nostra un'
esigenza insoddisfatta di quest'associazione....
Legga cosa ci ha scritto, tra l'altro, il suo
principale promotore, Tito Pamio. che è un suo
"dirimpettaio" di Campalto... nella mail-list di
CanoaKayakItalia:
"...il problema è questo: da Chioggia a Jesolo
non esiste un solo imbarcadero pubblico, magari
a pagamento, ma pubblico, dove si possa scendere
in laguna col kayak, senza iscriversi ad una
associazione o senza infangarsi (nelle barene) o
senza smerdarsi (il nostro imbarcadero ufficiale,
sotto gli scarichi fognari di un frequentatissimo
ristorante in una darsena dove l'acqua va solo su
e giù..) o senza trovare la macchina visitata da
ladri (sulla Romea, presso Lova, ci hanno aperto
le macchine 9 volte su dieci) o senza ricevere a
casa una lettera con minaccia di denuncia per
avere violato uno spazio privato...(a Ca'
Noghera)... Si salva il camping Fusina, che ha
parcheggio e darsena annesse...Eppure la laguna
di Venezia è meta ambìta da tanti kayakers... che
però non ingrossano il portafoglio di nessuno....
quindi non serve fare imbarcaderi specifici per
loro... anche perché ancora non riescono ancora a
rivendicare il diritto di avere strutture
specifiche per loro a somiglianza dei più
numerosi ciclisti che pretendono le piste
ciclabili....
San Giuliano, che doveva diventare "zona di
osmosi tra terra ed acqua" non ha aggiunto un
ette alla realizzazione di questa aspirazione e
non la aggiungerà neppure nel futuro, viste le
programmazioni e gli stanziamenti di fondi in
atto...
Le chiediamo pertanto di sentire le
aspirazioni dei nostri amici canoisti
dell'Arcobeleno.... e le assicuriamo che sono le
stesse di migliaia di canoisti nel mondo e faccia
diventare Campalto il luogo privilegiato in cui
noi possiamo avvicinare i nostri mezzi terresti
all'acqua e dalla gronda lagunare possiamo venire
a scoprire le perle che tutt'ora esistono nella
Sua e nostra laguna...
Consci delle difficoltà che questo sogno si
realizzi, La salutiamo cordialmente.....
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Famiglia Pamio C/O
Associazione Canoistica Arcobaleno
Via Bagaron 42/1 Campalto Venezia
http://www.arcocanoa.org
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