ed ecco anche il mio (piccolo) contributo e riflessione a questo tema stimolante...
Domande: Sfatiamo ? Pagaia in Carbonio ma è davvero conduttrice ? Facciamo il San Tommaso, come/dove troviamo le prove ?
L'immaginario collettivo, me compreso, ricordo un pioggia e temporale sull'Adige con Gengis ;-) , sino ad un attimo fa, fa credo la seguente considerazione, carbonio = conduttore, quindi pagaia in carbonio = avere in mano l'equivalente di un palo di ferro e quindi una specie di para-attira-fulmine.
Ma è così ? Pagaia = elettrodo ?
Dobbiamo navigare in preda alla paura non appena si avvicina un temporale, magari facendo cose strane come evitare di pagaiare o buttare via la pagaia o pagaiare 'basso' o pagaiare veloce o in preda alla paura con un controllo minore e rischio maggiore di incidenti ?
Se non si può rispondere in modo certo si può forse trovare delle vie per dare una base e una risposta scientifica al problema usando il 'metodo' o almeno iniziare.
E'
conduttore ? Si potrà verificarlo ? Mettendo tra due elettrodi la pagaia e applicando una differenza di potenziale, bando alle illazioni, se conduce si deve verificare un passaggio di corrente, misurabile e quantificabile. O almeno una dimostrazione si/no, tanto/poco. Se qualcuno, a vantaggio della comunità mondiale, vuole provarci ...
Attenzioni particolari da prestare sono alle variabili ad esempio i
punti di contatto. Occorre provarne diversi, la resina fa da isolante o è conduttore ? Una pagaia sbrecciata ha degli accessi di contatto diretti e privilegiati ? I fili di carbonio esposti, cambia qualcosa ?
La prima idea forse potrebbe essere applicare delle pinze alla pagaia, tipo per la batteria della macchina, una idea migliore e più rispondente alla realtà potrebbe essere immergere in una soluzione conduttiva, acqua salata (ionica) ?
In conclusione se nessun passaggio di corrente si verifica per qualsivoglia potenziale applicato ... mi pare che abbiamo preso un granchio, e si può prudenzialmente concludere che la resina e la matrice fa da isolante.
Potremmo ancora pensare a qualcosa simile ad un effetto condensatore: in presenza di alti potenziali si perfora l'isolante? la resina, e apre il canale privilegiato con il conduttore (da dimostrare) sottostante. Ma è un ragionamento che credo perde fondamento se si considera che attorno potrebbero esserci conduttori molto più disponibili (l'acqua, l'aria, il corpo umano) e la scarica privilegia sempre quelli migliori quindi si sarebbe tentati di dire non c'è da preoccuparsi.
Andiamo avanti nelle riflessioni.
Nel caso si potesse affermare che la pagaia è un conduttore (esposto tipo un metallo, alluminio ?) poi la pericolosità sta maggiormente nelle
punte. E' noto infatti che i campi (elettrici) si concentrano nella prossimità delle punte. Con la nostra pagaia come stiamo ? Le estremità della pagaia sono arrotondate, non è proprio una punta come quella di un ombrello, anche se la linea di taglio della pala ... da verificare, verificabile anche se con una certa difficoltà. Quindi, forse, si corre più rischi camminando con un ombrello sotto la pioggia. La differenza potrebbe farla se ci si trova su una superficie piatta, (lago o mare) cui l'unica sporgenza siamo noi e la scarica ha deciso di cadere nei pressi. A quel punto la scelta della scarica potrebbe stare tra la nostra testa e la pagaia. Se fulmine deve essere allora ben venga la pagaia, potremmo aver fortuna che se la scarica non penetra nel corpo è meglio che passi nei pressi della mano piuttosto che della testa. La differenza in caso di esposizione all'aperto dovrebbe farla soltanto l'
altezza per cui una precauzione possibile, se lo riteniamo, potrebbe soltando essere di cercar star bassi, chini. Un'altra precauzione scontata è quella di lasciare alle spalle quanto prima la situazione, allontanarsi e uscire dall'acqua.
Per quanto riguarda la precauzione generale di uscire dall'acqua mi pare che origini dal fatto che il corpo umano è un conduttore (come l'acqua) e una minima elevazione (nuotare) può bastare a farne un punto privilegiato per la scarica. Inoltre l'acqua dolce se non sbaglio è un conduttore peggiore del corpo umano, ho dei dubbi rispetto all'acqua salata, e quindi nel caso di propagazione di una scarica attraverso l'acqua, anche il corpo umano immerso potrebbe intercettare una parte della scarica e rimanerne colpito (e offeso ;-) ).
Ragionando su questa precauzione quando andiamo in canoa siamo
immersi in acqua ma non direttamente. La canoa ci fa da isolante ? Ce ne sono in resina e in plastica, la seconda credo tutti la considerino un isolante. Forse anche quella in resina.
Ancora qualcosa riguardo i conduttori: i campi in genere non vi penetrano ma si concentrano all'esterno. La corrente elettrica passa soprattutto sulla
superficie di un conduttore di rame. Per questo motivo se non vi è una via che penetra nel corpo essere bagnati può aiutare nel caso di una scarica ed avere una scarica che passa superficialmente (se entra può mandare in fibrillazione il cuore o peggiore); se la scarica non è troppo intensa ci possono essere solo bruciature...
Cosa manca ? Il rasoio di occam. Quanti volte si è udito di una scarica che ha colpito un canoista facendo perno sulla pagaia ? O di una pagaia distrutta (se miglior conduttore del corpo umano ...) e il canoista salvo ? Quanto diffusa è la pagaia in carbonio o in alluminio ? Quante volte capita di farci sorprendere dal temporale (mare, lago, fiume) ?
Se la risposta è: nessun
caso rilevato ma molti eventi/condizioni papabili (canoista, pagaia, temporale) direi che è il caso di preoccuparsi come quello di vincere all'enalotto o almeno la stessa probabilità di morire in genere per mano di un fulmine, facciamo gli scongiuri.
A proposito di fulmini invece mi pare sia il caso di preoccuparsi andando in montagna, mi pare che le condizioni siano molto più proibitive. Quali sono gli elementi ? Altezza, probabilità di accadimento di temporali, scorrimento delle scariche sulle rocce bagnate, avvicinandosi alla vetta la superficie su cui insiste il fulmine è ridotta (cadono tutti lì o nei dintorni).
hoping help. (alla discussione
)
Avvertenze per la lettura: ogni supposizione e ragionamento si basa su ipotesi, non tutte verificate, in una navigazione 'a vista'. Modificando le stesse il ragionamento procede su binari diversi potendo produrre anche risultati contrari senza perdita alcuna sull'intento. Molte considerazioni possono essere portate ulteriormente avanti e collegate, sono solo in bozza.
M.