Un amico, per organizzare al meglio un'escursione in kayak sul lago Maggiore, mi chiede come si può navigare rispettando le leggi, considerando che si navigherà in acque piemontesi, lombarde e svizzere.
Inoltro al forum la mia risposta, penso possa essere di interesse comune.
In tanti anni di ripetute e lunghe navigazioni su questi laghi vicini a casa, non ho mai avuto problemi, se non qualche difficoltà dovuta ai venti a volte veramente molto violenti e improvvisi, per conoscerli e cercare di prevenirli, fatevi un'idea leggendo qui:
http://www.centrovela.com/supporti/venti-lago/ventilago.htmlVeniamo ora alle normative.
Navigando dalle acque territoriali italiane a quelle svizzere e viceversa non ho mai dovuto fare frontiera. Pur essendo ancora funzionante la dogana stradale tra Svizzera e Italia, pagaiando, la linea di confine è inesistente, mai nessuno mi ha chiesto i documenti, anche quando dalle finestre doganali affacciate al lago, venivo scorto da qualche finanziere.
La navigazione su questi laghi è regolamentata da una Convenzione Svizzera-Italia.
I kayak non vengono mai espressamente citati, ma sono citate le canoe e i sandolini che, in base all'Art.17, sono esenti dall'obbligo di contrassegni identificativi.
L'Art. 43 parla poi di mezzi da spiaggia, canotti gonfiabili e ogni altro mezzo inferiore a 2,5 metri obbligandoli a navigare nella fascia costiera di 150 metri dalla riva.
Sempre lo stesso articolo, nel comma 2, chiarisce ogni dubbio che ci riguarda, riportando che i natanti a remi tra cui le canoe e i sandolini, come anche le tavole a vela, non sono sottoposte alle limitazioni sopra riportate.
Sul Regolamento internazionale che disciplina la navigazione sui laghi Maggiore e di Lugano allegato alla Convenzione tra Svizzera e Italia, non leggo di altre limitazioni specifiche, perciò deduco che in kayak da mare è possibile navigare senza limitazioni dalla riva.
Viene poi specificato che per la navigazione dal tramonto all'alba, il natante a remi ha l'obbligo di accendere una luce bianca ridotta, cioè visibile, in condizione di buona visibilità, dalla distanza di almeno due chilometri e su un angolo di 360 gradi, perciò diffusa ad angolo giro e di conseguenza montata più alta della testa del kayaker.
È anche necessario avere a disposizione un segnalatore acustico (fischietto).
Luce bianca, fischietto e anche la bussola, devono essere obbligatoriamente utilizzate in caso di nebbia o nevicate.
Il fischietto, in caso di nebbia fitta, va utilizzato con un suono prolungato da eseguire ogni minuto.
La navigazione è vietata nelle zone delimitate da boe sferiche gialle e sotto l'arcata centrale del Ponte di Melide (Lago di Lugano) esclusivamente destinata al transito dei battelli di linea.
È sempre obbligatorio mantenersi ad almeno 50 metri dai battelli di servizio in navigazione o in manovra.
Inoltre, la convenzione svizzero-italiana, stabilisce come chiedere aiuto e soccorso: agitando una bandierina rossa o una luce rossa con un movimento circolare, lanciando razzi rossi, emettendo suoni prolungati, allargando le braccia con movimento lento dall'alto al basso.
Per chi volesse leggere l'intera Convenzione:
http://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19983325/201203010000/0.747.225.1.pdfOrmai è mia abitudine navigare su questi laghi portando sempre in kayak un salvagente a giubbotto, una boetta fumogena, due fuochi a luce rossa e una pompa di svuotamento. Sono queste le dotazioni aggiunte di sicurezza necessarie per le unità da diporto che si allontanano dalla costa oltre il miglio e fino a 3 NM, (dai 300 metri al miglio di distanza è sufficiente avere il salvagente e una pompa di svuotamento.
Il salvagente è obbligatorio sul kayak nel caso si navighi a oltre 300 metri dalla costa.
Chi fosse interessato, ecco la tabella completa delle dotazioni di sicurezza per le acque italiane
http://www.guardiacostiera.it/maresicuro/downloads/dotazionidisicurezza_upd20042010.pdfN.B. 1 - con queste dotazioni dovrei poter navigare su qualsiasi lago Italiano, le traversate sono sempre nel limite delle 3 NM dalla costa, ma c'è chi mi ha detto che sul Lago di Bracciano, in kayak, non si può navigare oltre i 200 o 300 metri dalla costa. Boh! A Bracciano non ho mai navigato e comunque trovo strano e incongruente che sui laghi Italo-Svizzeri il kayak (canoa) non sia equiparato a un mezzo cosiddetto da spiaggia o a un canotto gonfiabile, mentre a Bracciano, non sia riconosciuta al Kayak da Mare la capacità di navigare in sicurezza.
N.B. 2 - In base alla tabella delle dotazioni di sicurezza per il diporto, con le dotazioni sopra riportate potremmo navigare liberamente anche in mare rispettando il limite delle 3 NM dalla costa.
Aggiungendo a quelle dotazioni una boetta luminosa, una boetta fumogena e due razzi rossi a paracadute, potremmo navigare anche entro le 6 NM.
Certo è che, per chi naviga con un kayak da mare, invece del salvagente a ciambella è bene che venga previsto l'utilizzo del più idoneo salvagente a giubbotto.
Inoltre, un buon kayak da mare è praticamente una "zattera" inaffondabile, in quanto dotato di riserve di galleggiamento nei gavoni stagni di poppa e prua.