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Lorenzo Molinari

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #1 il: Aprile 07, 2020, 08:40:41 am *
* Ultima modifica: Aprile 07, 2020, 09:48:20 am da Lorenzo Molinari *
E' vietato andare a fare passeggiate in montagna o fare ciclismo o il bagno al mare.... queste restrizioni credo abbiano lo scopo di ridurre la possibilità che ci si possa infortunare e così impegnare mezzi di soccorso, personale sanitario e posti letto in ospedale. Si può scivolare da un sentiero esposto o ci si può perdere. Cadendo di bici è più facile farsi male che inciampando a piedi. Gli addetti all'ordine non sono in grado di valutare quanto uno sia esperto e i rischi che corre; le regole sono giustamente applicate a tutti indistintamente. Se il veneziano Daniele Scarpa, oro olimpico in kayak, preferisse recarsi a fare la spesa pagaiando (così come faceva da ragazzino per raggiungere la scuola), andrebbe trattato come un qualunque altro comune cittadino, e non credo che giri in kayak in questi giorni (gli ho appena chiesto un suo contributo alla nostra riflessione...). Così come se un campione di formula uno viaggiasse su una autostrada deserta a 200 all'ora in Ferrari, non si potrebbe fare una eccezione perché è un bravo pilota o perché guida una automobile che dispone di freni superiori alle altre.

L’avvocato autonomista che ha preso la multa a Venezia perché era girava in kayak, sarebbe giustificato  se non avesse alternative al kayak per recarsi a fare la spesa. Può essere che sia andato in kayak anche in segno di protesta e provocazione, forte l’essere avvocato e autonomista gli dà forza…. Magari il ricorso gli darà pure ragione. Ma perché ingolfare i tribunali anche di queste quisquiglie e per un paio di mesi non lasciare la pagaia appesa al chiodo? Si sente leso nei suoi diritti di circolare liberamente? Anche i medici e gli infermieri gradirebbero non dico farsi un giretto in canoa, ma almeno una pausa di recupero come è loro diritto e farsi i giorni di riposo settimanali e invece no! Impegnati costantemente a salvare gente come noi e come quel pirla che è scivolato l’altro giorno da un sentiero. Era andato a camminare in montagna con amici, sicuri che nessuno li avrebbe beccati, ma le cose sono andate non come avrebbero voluto.

Non siamo in una dittatura e queste non sono le prove generali di una futura dittatura, al di là di ciò che i complottisti pensino e a meno che alle prossime elezioni non si votino partiti estremisti. Abbiamo una costituzione che per fortuna ci garantisce adeguatamente e quando le condizioni sanitarie lo permetteranno riprenderemo ad andare in canoa per canali, fiumi e mare. Un po' di pazienza, ci sono tante altre belle cose da fare anche a casa e, se proprio si vuole pagaiare, basta prendere un manico di scopa e pagaiare nell’aria, come ora stanno facendo tanti campioni di canoa.

Il tipo oltretutto ha sfoggiato la sua pagaiata per canali postandone un filmato sulla sua pagina Facebook...

Pochi giorni fa, tra l’altro, è stato multato un altro canoista perché era andata a farsi una pagaiata sul fiume Livenza:

https://www.ilgazzettino.it/nordest/pordenone/kajak_fiume_multa_polcenigo_vittorio_veneto_coronavirus-5150771.html

Poi a Venezia si può morire anche cadendo dal vaporetto, come è accaduto stanotte a due donne. Chissà come ciò possa essere accaduto! Saranno state ubriache? Qualcuno le ha buttate? Si sono sporte troppo per un selfi? Si erano dimenticati di chiudere la ringhiera d’ingesso al vaporetto? Sarebbe però stupido pensare che girare in kayak a mezzanotte per Venezia sia più sicuro che andare in vaporetto….

http://www.veneziatoday.it/cronaca/donne-morte-annegate-venezia-7-aprile-2020.html

marco ferrario (eko)

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #2 il: Aprile 07, 2020, 11:52:03 am *
* Ultima modifica: Aprile 07, 2020, 12:02:48 pm da marco ferrario (eko) *

Chi di voi, in buona salute ed escludendo chi ha la fortuna di avere i negozi sotto casa, in questo ultimo mese non ha preso l'auto per andare a fare la spesa?
 Penso davvero pochi.


Se altrove è consentito andare a fare la spesa in auto, perchè a Venezia si multa chi la fa navigando con la propria imbarcazione a pagaia o a remi?    Poteva forse prendere l'auto per caricare la spesa? 

Come abbiamo visto dalla fotografia, i gavoni del KdM di Marco Sitran sono stagni e ben capienti, adatti perciò a caricare la spesa.
Inoltre e sopra tutto, navigare in kayak a Venezia in questi giorni non si corre certo il rischio di creare assembramento nè di infettare alcuno o di infettarsi, nei canali non è difficile stare ad almeno un metro di distanza da altri.


A rigore di logica, navigare in kayak a Venezia in questi giorni mi sembra non solo più comodo ma sopratutto più sicuro e meno rischioso che spostarsi a piedi e col vaporetto.

Lorenzo Molinari

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #3 il: Aprile 07, 2020, 12:18:49 pm *
* Ultima modifica: Aprile 07, 2020, 01:45:05 pm da Lorenzo Molinari *
Il tipo prendeva un bel carrellino come fanno in tanti e portava la spesa alla mamma a piedi! A parte che, dovendo fare la spesa per la sua mamma anziana, non credo avesse tanto peso da trasportare...
Credo sia solo un esibizionista (visto il suo post su FB, in cui scrive che il tragitto era inferiore a 200 m e quindi a maggior ragione poteva andare piedi!) che voglia fare della polemica e non mi pare il caso di dargli voce.

Comunque se lasciassero andare in canoa liberamente a Venezia, ci potrebbe essere il principiante che si ribalta e crea problemi, ma anche un esperto privo di un equipaggiamento adeguatamente (come molto spesso accade), e ora l'acqua è molto fredda. Magari darebbe pure una bella sorsata di quel putridume e sarebbero costretti a ricoverarlo per problemi intestinali.

Mi spiace, Marco, ma dissento, perché se crei l'eccezione a Venezia, allora in tutta Italia potrebbero voler fare altrettanto, chi in bici, chi in canoa, chi con gli sci d'alpinismo, chi con .... e saremmo alle solite.
Inoltre quando dovrebbe essere ammesso? Sempre, come in altri momenti in cui i soccorsi sono liberi, o solo con condizioni particolari, ad esempio, per i canoisti in assenza di vento, mare o lago calmi, ecc. Meglio tagliare la testa al toro e appendere la pagaia al chiodo per un po'.

Maxim

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #4 il: Aprile 07, 2020, 06:20:36 pm *
Marco non ha torto nel dire che prendiamo l'auto per fare la spesa, riempire il baule per uscire il meno possibile è sempre meglio che acquistare quello che ci sta in una borsa o due e fare qualche centinaio di metri a piedi. Ma per Venezia il discorso è un po' diverso, il carrellino che dici tu Lorenzo, è poco pratico per via dei tanti ponti a scalini. Ma credo i vigili siano a conoscenza dei tanti limiti e della morfologia del territorio, se lo hanno multato credo abbiano valutato tutto.....e forse lo conoscevano anche di persona. Comunque siamo Italiani, quello che ci impongono non ci va a genio, ma qui si parla di vite in gioco, l'orgoglio e la presunzione è meglio metterla da parte per tempi migliori!

Lorenzo Molinari

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #5 il: Aprile 07, 2020, 08:37:33 pm *
* Ultima modifica: Aprile 07, 2020, 08:44:10 pm da Lorenzo Molinari *
Ecco altri due furbetti, per non usare un eufemismo... i fratelli Franchini di Campiglio, oltretutto Guide Alpine! Senza neppure una scusa più o meno fasulla di fare la spesa per la mamma.

https://pareti.it/due-soccorsi-in-quindici-giorni-sono-i-fratelli-franchini/

In tempi non di emergenza nazionale io sono dell'idea che ognuno sia libero di fare quello che vuole: scendere il Rondu Gorge, senza alcun trasbordo, e in regime non di magra, o fare in free solo El Captain a Yosemite, purché il costo del socccorso e delle cure mediche siano a suo carico o almeno in parte.

P.S. i carrellini a ruota grossa sono agevoli e di grande aiuto anche sulle scale, provare per credere! Ci porto la spesa ogni volta, scale comprese!

Maxim

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #6 il: Aprile 08, 2020, 10:52:20 am *
Io li avrei lasciati lì, in questo momento si soccorre chi ha bisogno, non chi fa reato sapendo cosa rischia lui e gli altri!
PS. Effettivamente hai ragione sul carrellino, infatti i vigili non hanno accettato scuse.  ;)

maurizio bernasconi

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #7 il: Aprile 09, 2020, 02:50:42 pm *
Caro Lorenzo, come sempre usi bene la testa, eppure dissento in parte dalle tue conclusioni. Quando un incendio devasta un bosco rapidamente, spinto da forte vento, le fiamme intense e alte inceneriscono la vegetazione, gli insetti e gli altri piccoli e grandi animali. Eppure dopo qualche tempo il bosco si ricrea e molti alberi mostreranno di potersi riprendere, alcuni rettili e piccoli mammiferi si erano riparati nel sottosuolo e altri animali erano riusciti a fare un fortunato slalom tra le fiamme, salvandosi. Un numero sufficiente di uccelli erano riusciti a trovare scampo. Al contrario, se l'incendio si protrae e penetra nello strato delle radici, carbonizza a fondo i tronchi ed è così esteso da non lasciare isole dove trovare riparo, le conseguenze saranno più gravi.
Lo zoologo probabilmente considera benefico un periodico contenimento della popolazione di qualsiasi specie. Chi muore oggi perché non riesce a superare una difficoltà ambientale estesa a tutta una popolazione, probabilmente è candidato a morire nel prossimo futuro. Se oggi muore una percentuale di una certa popolazione in sovrannumero rispetto alla media annua, significa che nei prossimi anni avremo una diminuzione dei decessi in proporzione.
So che irriterò alcuni, ma a mio parere si dovrebbe lasciar fare alla natura. Non tanto per inumanità, piuttosto perché in definitiva non sarà possibile comunque mai trascenderne gli effetti, almeno nell'ambito delle cose fisiche.
La rinuncia al diritto di movimento che stiamo accettando, chi in modo responsabile e intelligente, chi in modo supino e conformista, trasformeranno in permanenza la società e il rapporto con le istituzioni e l'autorità perché in pochi giorni sono penetrate a fondo nella psiche della maggioranza. Perché hanno costretto milioni di studenti ad una cattività tecnologica, contro i più elementari comportamenti di salubrità fisica e mentale. Il nuovo stile di vità segregato, durerà ancora molto e abbatterà le difese immunitarie soprattutto di quelli che non dispongono di un giardino assolato, di un'abitazione salubre e di una palestra in cantina.
Le "giuste" precauzioni adottate inizialmente per limitare l'afflusso agli ospedali e per organizzarsi di fronte all'epidemia non potranno essere abbandonate per molti mesi visto che la popolazione mondiale offre un possibile illimitato terreno di propagazione al virus.

maurizio bernasconi

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #8 il: Aprile 09, 2020, 05:47:20 pm *
E' possibile esaminare l'attuale situazione da tre punti di vista diversi. Quello individuale, che ognuno può anche tenere per sé e non ci riguarda. Quello della specie, per la quale un calo demografico anche consistente non è affatto un problema, anzi un'occasione di adattamento e miglioramento, se vuoi, antientropico. Prospettiva che provocherebbe un vero e forse auspicabile sconvolgimento dei rapporti di forza tra le generazioni e tra i gruppi sociali, ma che nessuno sembra disposto a prendere con favore spassionato.   
E infine il punto di vista dei gruppi, clan, famiglie, degli Stati, Regioni, potenze economiche o ideologiche, gruppi ed Enti di qualsiasi tipo. Ecomia: quasi solo di questo si discute al telegiornale. Un'azienda, una chiesa o un gruppo di potere professionale, non faranno altro che operare nella direzione di resistere, irrobustirsi e prosperare approfittando delle condizioni del momento quali che siano, perché questa è la loro logica intrinseca. La categoria dei medici, quella dei soccorritori, lo Stato nazionale, i vari partiti, l'informazione, le forze dell'ordine ecc. misureranno i rapporti di forza e si contenderanno gli spazi disponibili nel confronto in atto. Per questo è un peccato che l'Europa anche stavolta proceda in modo poco risoluto.
Prova a chiederti quando mai si potrà imporre ai giganti del web di pagare un minimo di tasse, dimostrato che senza di loro saremmo perduti: scuola a distanza, lavoro da remoto. Adesso che il commercio è andato in mano loro ( e aggiungo) definitivamente, perché la piccola distribuzione batterà l'ultimo colpo. Per ottenere un contatto con inps, col Municipio, con le associazioni di categoria o semplicemente con la maestra dell'asilo dobbiamo usare internet.
Quando gli "esperti" del telegiornale ci avvisano che d'ora in poi niente sarà più come prima sanno ciò che dicono e non avremo niente di cui rallegrarci.
 

Lorenzo Molinari

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #9 il: Aprile 09, 2020, 10:17:46 pm *
* Ultima modifica: Aprile 10, 2020, 12:28:33 am da Lorenzo Molinari *
Maurizio ci sottopone tre punti su cui ragionare: quello individuale, di gruppo e di specie.

Il punto di vista individuale, essendo personale, potrebbe interessare poco e quindi accolgo l'invito a tenerlo per me.

Circa il gruppo, ovvero le organizzazioni, gli enti, le nazioni, le ideologie, le religioni, ecc. avrei anche maturato opinioni su cosa possa essere preferibile fare o non fare e con quali conseguenze sui vari gruppi portatori d’interesse, ma il mio percorso mi allontana dalla logica del gruppo, o almeno mi illudo di farlo, e non sapendo più bene in quale gruppo identificarmi, non ho proposte da avanzare. Non saprei quali interessi salvaguardare, a discapito di chi e cosa sacrificare.

Il punto di vista della specie mi sfugge quanto quello dei gruppi, perché alla fin fine vorrei spogliarmi anche di questa veste.

Ci sarebbe però un quarto aspetto da considerare, quello della Natura, di cui siamo espressione. Natura che è indifferente a noi, così come dell'estinzione di qualunque altra specie vegetale o animale che sia. La Natura non privilegia nessuno. Perché mai dovrebbe privilegiare l'uomo al virus? L'uomo vorrebbe sopprimere in fretta il coronavirus e crede che la soluzione migliore sia quella di limitare i contagi in attesa di un vaccino, senza valutare le conseguenze indirette a cui Maurizio accenna, anche in termini di salute, dovute a un isolamento prolungato. Ma venendo a me, non ho le competenze per entrare nel merito di tutto ciò, come non le ha nessuno, ho solo delle idee che galleggiano nell’aria. I comitati scientifici nei vari paesi formulano ipotesi e chi è investito del potere di governare compie scelte necessariamente politiche che ci riguardano tutti. E le cose prendono il loro corso, virus compresi, bello o brutto che sia è solo una valutazione umana.
Lottiamo contro o a favore di qualcosa, talvolta per la nostra sopravvivenza, talvolta per il nostro presunto benessere, talvolta proteggendo gruppi sociali specifici per vera o falsa pietās, come accade adesso con le persone più vulnerabili al virus.
Il coronavirus ci è stato detto che è giovane e per questo è ancora, come dire, "stupido": tende a uccide chi lo ospita, e così causa anche la propria morte. I virologi dicono che in qualche secolo potrebbe mutare, diventando meno aggressivo per risparmiare le sue vittime. Troppo tempo si è detto, meglio non aspettare e preparare un vaccino. Noi popoliamo la Terra da oltre 350.000 anni, tuttavia non abbiamo ancora imparato, non dico ad amare la Terra, ma almeno a convivere con colei che ci ospita!
Ora pensiamo che il nostro peggiore nemico sia uno stupido virus e ci raccontiamo pure la palla che la tragedia della pandemia ci stia insegnando la solidarietà, cambiandoci in meglio.
Che stupida illusione! E' ovvio che, trovato il vaccino, il possedere, il desiderare, l'egoismo a ogni livello, dal senza tetto al capitalista, farà tornare tutto come prima, certamente con equilibri di potere diversi. Ad esempio, il prevalere dello scambio on-line (merci, servizi, cultura…) darà più potere alle società che lo gestiscono, a discapito di altre più tradizionali, ma su questa strada stavamo già dirigendoci, indipendentemente dalla scelta del distanziamento sociale dovuta al coronavirus. Un giorno forse si racconteranno storie di solidarietà: “ai tempi del coronavirus…”, come quelle ai tempi delle guerre o dei terremoti.
Credo che siamo destinati a soccombere prima o poi, non tanto perché per pietās non gettiamo i deboli da un dirupo, come si narra che facessero gli spartani dai monti del Taigeto, ma per il nostro egocentrismo, che ci pone al centro dell'Universo. Per la nostra stupidità che ci legittima a considerare la Madre Terra come una miniera da sfruttare. Per la nostra miopia che ci porta a classificare tra nemici e amici, tra esterno e interno, quando se proprio vogliamo parlare con la metrica del nemico/amico, siamo noi il primo Nemico di noi stessi. Cerchiamo semplicemente di salvaguardare la nostra specie, non per Amore di noi stessi o della Natura, ma solo per interesse egoistico di specie, per la nostra sopravvivenza, e idem è per la lotta al virus o per la lotta all'inquinamento e contro qualunque altra cosa. Anche il più arido e inospitale dei pianeti è Natura, come sono naturali i virus e ogni sconvolgimento “naturale”, per noi tragedie e disastri, solo perché mietono vittime e distruggono il nostro operato. Dimenticandoci che all'Universo, che ci siano o meno i dinosauri, il coronavirus, la foresta amazzonica, le balene e l'uomo non importa proprio nulla. Non accettiamo la Vita perché non sappiamo riconoscerla per quello che è, e vorremmo che si adattasse ai nostri interessi, che si piegasse al nostro volere, come se potessimo trasformare la Realtà. Ci illudiamo di riuscirci ma prima o poi arriverà il conto.
L'uomo ha bisogno di morire per accorgersi che sta vivendo, per vedere in faccia cos'è la Vita, come il pesce che nuota nel mare che, finché non salta fuori dall’acqua, non si rende conto di essere nell'acqua. Così è per noi: finché non moriremo non ci accorgeremo del nostro Essere vivi.

Non so quindi cosa sia meglio a livello di gruppo o di specie, so che alla Natura non importa nulla e cosa importi a me forse si è anche capito, ma non voglio scivolare sul personale, anzi in questo forum avrei dovuto parlare di canoa... ma sarà per la prossima volta.

Maxim

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #10 il: Aprile 10, 2020, 09:28:28 pm *
Non ho capito molto bene; dovrei dire ad un mio amico che ha perso il nonno, che tanto sarebbe morto nei prossimi anni??  :o

Lorenzo Molinari

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #11 il: Aprile 11, 2020, 04:22:35 pm *
* Ultima modifica: Aprile 11, 2020, 08:51:56 pm da Lorenzo Molinari *
Ciao Maxim, non so a chi tu ti riferisca con il tuo ultimo intervento, perché se ti riferisci a quanto ho scritto, credo che tu non abbia capito il contenuto del mio intervento, oppure mi sono espresso in modo poco chiaro. Comunque non dico che tu debba essere prolisso come me ma almeno specificare meglio.  :D

E' mia opinione, punto di vista personale (per riprendere la ripartizione analitica usata da Maurizio), che la sacralità della Vita sia tale da esserlo in ogni sua manifestazione e a ogni suo livello, anche in questo livello terreno in cui ci barcameniamo. Ho una mamma di 93 anni aggrappata a un rimasuglio di vita a cui non va solo il mio affetto ma anche il desidero che venga sempre fatto il necessario, affinché possa vivere il più a lungo possibile in modo dignitoso. Poi il distacco che si può avere verso le cose di questo mondo e verso il proprio stesso corpo e il proprio “Io”, ovvero il proprio senso della Vita, possono portare a vedere la morte in modo diverso da persona a persona.

La collettività compie delle scelte, volente o nolente: in alcune tribù primitive i malati e gli anziani venivano abbandonati o loro stessi si allontanavano in attesa della morte, ma ciò non ci permette di bollare questi popoli come privi di una moralità, anzi.
La nostra società, che ha più mezzi da dedicare alla salute e agli anziani, fa di tutto per mantenere in vita malati e anziani, talvolta anche con un eccessivo accanimento. Ma quando questi mezzi sono insufficienti, come è palese in situazioni di emergenza collettiva o di specie (in realtà per il singolo individuo questi mezzi sono sempre inadeguati, anche quando non vi sono situazioni di emergenza collettiva o di specie, quando è in pericolo la sua vita), la società è costretta a fare delle scelte, dichiarate o implicite, che portano a privilegiare nelle cure questa persona o quella in base alla notorietà della persona, al potere che riveste, al suo patrimonio, alla sua età, alle sue patologie concomitanti, ecc. come è successo probabilmente nei giorni scorsi in Lombardia quando i medici si sono trovati a scegliere a chi fare il tampone, chi ricoverare e a chi fornire terapia intensiva. Dalle piccole alle grandi scelte.

Nel frattempo la Natura, spunto delle riflessioni del mio precedente intervento, "osserva” se stessa indifferente a quei minuscoli miliardi di grumi cellulari, che si dimenano per difendersi e sopravvivere a una infinitesima stupida catena proteica, che mina la vita di alcuni di questi grumi. Grumi che popolano un pulviscolo inquinato, in cui si fa scempio di ogni forma vitale. Pulviscolo che ruota intorno a una stella milioni di volte più piccola di un granello di sabbia, in confronto alla grandezza del Cosmo, e che  appartiene a una insignificante galassia, persa nell’immensità dell’Universo, dell’Unus-Versus, che indifferente fa il suo corso.

Spero di aver sciolto i tuoi dubbi, se riferiti a me.

Lorenzo Molinari

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Praticare sport in canoa in zona rossa fuori dal comune
* Risposta #12 il: Marzo 17, 2021, 07:55:54 pm *
Per chiarire il quesito sull'andare in canoa fuori dal proprio Comune  (ad es. da MIlano all'Idroscalo di Segrate), ho posto una domanda specifica alla Prefettura di Milano, in cui oltretutto scrivevo che si sarebbe trattato di attività canoistica sportiva e non motoria, in quanto praticata da tesserati delle FICK e che a MIlano non è possibile praticare canoa, neppure sui Navigli, essendo attualmente asciutti.
La risposta, purtroppo, è negativa: in zona rossa non ci si può recare in altro comune per praticare canoa.

Da: gabinetto.affarigenerali.pref_milano@interno.it <gabinetto.affarigenerali.pref_milano@interno.it>
Inviato: mercoledì 17 marzo 2021 18:32
A: molinari.studio@tiscali.it
Oggetto: I: Domanda - canoa, sport all'aperto.

A parere della scrivente, lo svolgimento dell’attività sportiva della canoa non rientra tra gli spostamenti extra comunali consentiti.
Per eventuali ulteriori aggiornamenti, si invita a monitorare la sezione FAQ presente sul sito istituzionale del Governo al link http://www.governo.it  e del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri al link http://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/faq/ .
                                                                                                         
Dott.ssa Alessandra Tripodi – Capo di Gabinetto della Prefettura di Milano

Maurizio (Tric)

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #13 il: Marzo 20, 2021, 03:53:48 pm *
Come sempre concordo sull'analisi filosofico-naturalistica di Maurizio, cose che pensavo già dall'inizio della pandemia, ma anche sul pragmatismo di Lorenzo.
Purtoppo vivendo tutti assieme in società organizzate non si può lasciar fare alla natura, perchè etica a parte, bisogna mantenere la possibilità di avere ospedali e pronto soccorso efficienti per chi, solo banalmente, ha necessità urgente di un ricovero per appendicite, un calcolo o infortunio.
Penso comunque anch'io che i vaccini, non sarano la soluzione definitiva ma, si spera, aiuteranno a togliere l'accumulo di casi infetti, poi la natura comunque farà il suo corso e la sua selezione come ha fatto per milioni di anni.
Quello che però non mi torna e che mi lascia molto amaro in bocca, è perchè quando un astrofilo scopre una nuova stella o asteroide, oppure esce una nuova canoa, subito tutta la comunità lo viene a sapere e ci si scambia commenti, impressioni aiuti etc... tutti allineati.  Mentre sulle cure, trattamenti, prevenzione e quant'altro, appena scoppiata la pandemia non vi è stato lo stesso scambio immediato di informazioni .... ma anzi .... .
Va bè, qui si entra in un terreno molto spinoso e fuori tema.
Dico solo che siamo veramente la specie più tossica e a rischio di tutto il creato, Non oso immaginare cosa sarebbe stato se solo la letalità del Covid fosse stata del 10% o se il nostro Sole starnutisse in direzione della terra, mettendo di colpo fuori uso tutti i satelliti in orbita.....
Buone pagaiate all'asciutto.
Mauri


Sirius77

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Re:Venezia: multa di 500 € perché fa la spesa in kayak
* Risposta #14 il: Marzo 20, 2021, 05:29:05 pm *
in teoria ed in pratica puoi fare canoa  solo se:

Il DPCM 2 marzo 2021 dispone che siano consentiti gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e del Comitato Italiano Paralimpico.

ovvero partecipi a competizioni di carattere nazionale come atleta...

Sirio