La storia della canoa è un po' diversa: la canoa da mare non si è sviluppata successivamente a quella fluviale, quanto dici è vero per la Germania, alcuni paesi alpini e il Canada, ma non per esempio per l'Inghilterra, dove naque lo sport della canoa, e dove i kayak da mare esistevano molto tempo prima di quando Andrea Alessandrini, a fine anni 1970, stufo di fare trekking in mare insieme a me, con il kayak Maxi Jet ASA di sua progettazione e produzione, lungo 4,50 m e con cui vinceva le gare di discesa fluviale su percorsi di 4° grado a cavallo tra gli anni 1960 e 1970 e a cui aveva applicato non una pinna ma un timone per contrastare il vento e migliorare la navigazione in mare, decise di progettare un kayak specifico per il mare con gavoni e timone ex novo: il suo KdM 5,00, da alcuni erronemente chiamato 5,20 per via del timone basculante posteriore.
Lo stesso Alberto Biagi, grande pioniere della canoa fluviale italiana ne acquistò uno per navigare in Islanda negli anni 1980.
Tuttoggi il Kdm 500 ASA è considerato un'ottimo kayak da mare, è infatti impiegato da canoisti marini tra i piu noti in italia, come Marco Ferrario. Ma le canoe da mare in Inghilterra esistevano già da molto tempo e qualche esemplarre girava anche altrove.
Oltretutto ancor prima della canoa fluviale in alcuni paesi alpini, come l'Italia, e non alpini, si è sviluppata la canoa d'acqua piatta con canoe in legno e tela o solo in legno.
Non scordiamoci poi che le prime grandi imprese canoistiche a livello europeo furono in mare, impiegando canoe pieghevoli, anche a vela, oltre che su laghi e tratti di fiume facile.
Spero prossimamente possiate leggere più in dettaglio la storia della canoa nel libro che sto scrivendo. Ciao