Quest’estate, mentre pagaiavo a circa 20-30 mt dalla scogliera di protezione della spiaggia (posta a circa 150-200 mt. dalla battigia), su un fondale roccioso con circa 2 mt d’acqua, ho assistito ad una scena abbastanza anomala per il litorale adriatico.
Un pesce di circa 20-25 cm (forse una spigola o un pesce serra o un cefalo) saltava sull’acqua compiendo balzi come un canguro.
Ho subito immaginato che stesse fuggendo a qualche minaccia proveniente dagli abissi.
Infatti, pochi secondi dopo, vedo crearsi un grosso mulinello d'acqua e questo pesce che faceva balzi verticali di circa 1 m.
Ero vicinissimo (3-4 mt) e smetto di pagaiare per non perdermi la scena.
Ad un certo punto tutto si calma e spunta una grossa schiena di pesce con una lunga pinna dorsale di almeno 40-50 cm.
Parlandone a dei pescatori, mi dissero che poteva trattarsi di un delfino o di un tonno o di una grossa leccia, cioè di un pesce di almeno 30 chili.
Molto probabilmente non mi avrebbe attaccato, però avrebbe potuto urtarmi accidentalmente mentre inseguiva la sua preda.
Da quel giorno ho sempre scrutato attentamente, e con un po' di timore, ciò che succedeva intorno a me.