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Nuovo utente assolutamente inesperto
Antonio Fierro:
Ciao.
Come in tutti gli sport pagare qualche ora un buon istruttore ti darebbe l'impostazione giusta che ti verrebbe utile anche in futuro
Franco Milani:
Si, ci sto pensando per questa primavera.
Franco Milani:
USCITA 21/10/2016 Lago di NOVATE MEZZOLA (Ma come si mettono le foto????!!!!!!)
Buongiorno, volevo raccontarvi dell'ultima uscita che ho effettuato ieri nel bacino di Novate Mezzola. E' stata un uscita stupenda che mi ha insegnato moltissimo. Sono partito alle 12:00 da Novate con un Oasis 430. Potevo scegliere anche il Prijon Calabria che è più veloce e divertente ma con minore stabilità e proprio quest'ultima caratteristica mi ha fatto preferire il Rainbow. La temperatura esterna era di 17°, assenza di vento, acqua piatta e liscia, sole e 3 ore a disposizione. Mi sono vestito leggero ma ho messo una giacca in Gore Tex e un pile nel gavone stagno posteriore. Ho costeggiato il lato nord in direzione ovest verso i balzi di roccia (voglio mettere le foto!!!!!) denominati Balzi delle Capre, Monte Peschiera e sasso di Dascio e superata la spiaggetta con cascata sono arrivato a Dascio. .......to be continued....
nolby:
io uso tinypic...
Vai sul sito http://tinypic.com/ , carichi la foto selezionando in ridimensiona "message board"... quandoha caricato incolli qui il link per forum.
Io volevo andare oggi ma purtoppo sono bloccato in casa..dato che ci sono stato in inverno con la neve ed in primavera/estate mi manca l'autunno
questa è di gennaio:
Franco Milani:
....la navigata è stata molto rilassata con il lago estremamente tranquillo e placido. http://oi64.tinypic.com/zo9gxz.jpg
Ne ho approfittato per provare qualche manovra ed affinare un po' la pagaiata. I colori sono ancora tardo estivi con poche concessioni al giallo e al rosso. Fa caldo e sudo molto ma accetto la condizione di buon grado. Il lago in questa stagione è molto frequentato da avifauna stanziale e di passo. Svassi e tuffetti appaiono e scompaiono dalla superficie. Cigni, morette tabaccate, folaghe e qualche gallinella si allontanano sbattendo le zampe sull'acqua prima di prendere il volo e riammarare qualche decina di metri più in la. Le rocce della sponda destra del lago sono meravigliose e intarsiano figure astratte raddoppiate dal riflesso della superficie liscia del lago. Con molta tranquillità arrivo alla cascata di Albonico dalla cui spiaggetta scatto qualche foto e quindi a Dascio. Qui visto l'orario decido di proseguire lungo il mera. Mi trovo a dover superare lo stagno con alghe affioranti che catturano le pale della pagaia e rallentano il natante ma non incontro grosse difficoltà Appena entro nel canale invece mi accorgo di due cose ovvero che sono a favore di corrente e contro vento che nel frattempo si è alzato (la Breva). Penso che al ritorno troverò il vento a favore e corrente contraria ma quest'ultima mi sembra poca cosa. Supero il ponte del passo e punto verso lo sbocco del Mera sul Lario. Sul canneto alla mia destra vedo volare un meraviglioso Falco di Palude femmina. Gli anatidi sulla riva non sembrano disturbati, mi domando perchè. Supero un campeggio e mi trovo alla foce del Mera, la Breva soffia forte sul Lario e le onde di una trentina di centimetri mi suggeriscono di girare il Kayak e fare ritorno. Qui ricevo la prima lezione ovvero che se è vero che il vento a favore aiuta un poco la corrente contraria è un ostacolo che avevo sottovalutato. Per carità, avanzo senza eccessivo sforzo ma sono molto lento lo vedo dalle sponde del fiume. Però in questo frangente sperimento due nuove sensazioni, anzi propriocezioni che non conoscevo. La prima sensazione positiva riguarda i grandi gruppi muscolari coinvolti nella pagaiata. Inizio ad avvertire le braccia come corde tese ma quasi passive che vengono tirate dal movimento delle spalle e delle gambe. La pala scende molto avanti ed esce dall'acqua quasi subito al mio fianco, non dietro alla mia seduta. La seconda riguarda la presa del bilanciere della pagaia che inizio a sentire leggero e lo manovro con le dita più che con il pugno. Sono sensazioni gradevoli che mi accompagnano fino a quando giungo al lago di Novate dove vengo accolto da uno spettacolo meraviglioso ma che inizia a preoccuparmi. Il vento è abbastanza teso e le onde sebbene piccole sono insistenti. Mi diverto un po' scivolandoci sopra ma inizio a pensare che quando dovrò attraversare mi troverò onde e vento laterali e da poppa per tutta la lunghezza del lago. Decido quindi di costeggiare il canneto e dirigermi alla mia destra verso la sponda di Novate dove potrei trovare un po' di riparo. Resto vicino al canneto perchè qui l'acqua è bassa ed un eventuale rovesciamento non sarebbe una catastrofe. Inizio a ringraziare il fatto di essermi coperto bene perchè gli spruzzi mi bagnano le braccia e le spalle. Qui ricevo la seconda lezione gratuita ovvero mai sottovalutare il clima. La traversata è molto faticosa, il vento laterale e le onde mi strapazzano un po' e tendono a girarmi la barca mettendomi la prua contro vento ma presto escogito un trucco. Inclino il Kayak di lato contro vento per contrastale la tendenza a girare. Ora ho l'acqua a destra molto vicina e a sinistra molto lontana, quindi impugno la pagaia in modo asimmetrico, vicino alla pala a destra e lontano dalla pala a sinistra e pagaio per più di un chilometro in questa posizione. Incredibilmente mi trovo molto a mio agio e sento le braccia e le spalle che lavorano in modo molto simmetrico. E' una pacchia. Ogni tanto mi sbilancio anche all'indietro per alzare la prua e imbarcare meno acqua in coperta. Funziona!! Vado spedito senza grosse difficoltà riuscendo anche a godermi gli enormi stormi di alzavole e morette posate sul lago presso il canneto al riparo dal vento. Un po' affaticato arrivo sotto la sponda di Novate del lago e fortunatamente trovo riparo dal vento. Oltretutto ora devo volgere le spalle al vento per dirigermi a nord verso l'approdo. Così faccio e il sole torna ad asciugarmi le spalle bagnate. Finalmente arrivo all'approdo dopo 3 ore di kayak e 16 chilometri fatti (comprese due soste alla spiaggia di san fedelino e alla cascata di albonico). Sono stanco, molto stanco, non avevo mai pagaiato così tanto ma anche molto felice delle lezioni avute dal lago e dal mio corpo.
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