Ciao a tutti, mi inserisco perché ho sceso in canoa l'inizio del Villoresi e ne ho percorso da riva un altro lungo tratto, da Garbagnate fino a Monza. Il canale è fattibile almeno in parte, nel tratto che ho sceso è facile e placido, solo che a differenza del Naviglio Grande in caso di bagno è difficile uscirne, comunque in qualche punto ci sono delle scelette e ogni tanto uno scivolo. Insomma, va tenuto conto che è sempre un artificiale, non previsto per la navigazione, anche se si sta ventilando di utilizzarlo in tal modo: ci sono perfino dei pontiletti galleggianti (uno poco dopo Tornavento) il cui ruolo mi è oscuro. Dunque, noi ci siamo imbarcati subito a valle dell'opera idraulica da cui nasce, sotto il Panperduto, dove c'è uno scivolo che facilita l'imbarco, fino a Castano Primo, dove si può sbarcare sulla destra in corrispondenza di un lavatoio. Sono una ventina di piacevoli chilometri dove il Villoresi serpeggia nei boschi del Ticino. Si incontrano dei bei ponti di mattoni rossi. Da Castano a Garbagnate c'è un altro tratto pagaiabile, per informazioni chiedi a Pierluigi che l'ha sceso da solo, pierluigi.bell@libero.it
A valle di Garbagnate però iniziano degli ostacoli: ponti bassi e diabolici attarversamenti a sifone (il primo è proprio a Garbagnate, per la linea ferroviaria). E' sempre fattibile, ma con più attenzione e con vari trasbordi, anche lunghi. A Monza ci sono degli sbarramenti a cascata, recentemente trasformati in centraline idroelettriche. Spero di esserti stata utile.