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Marinizzare un kayak di acqua dolce

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nolby:
...bel lavoro...
perchè non lo concludi creando un bel gavone stagno?

marittimo:
Andava fatto prima. Ormai l'ho verniciato. La parte strutturale è giá conclusa così
Ci avevo pensato  molto, ma per le mie attuali esigenze il gavone stagno non è indispensabile.

missouri:
ottimo lavoro, volevo prendere ispirazione ma quello che ho fatto in passato mi è bastato a capire che non fa per me. mi limiterò ad aggiungere uno skeg in coda e ad accentuare la chiglia a prua (con l'illusione anche di correggere l'assetto che mi sembra troppo basso davanti).
il gavone stagno sinceramente penso che avrebbe preso tempo, volendolo fare bene per garanzia di una buona tenuta non è un lavoro banale. specialmente in una vecchia barca che magari non è rigidissima. anche io preferisco usare i classici sacchi, su un altro kayak in passato avevo riempito le estremità con la schiuma poliuretanica a celle chiuse usando una sagoma in compensato ad esercitare pressione. poi avevo dato lo smalto come protezione ulteriore.

marittimo:
Grazie per gli apprezzamenti.
Nel mio caso la parte più difficile del gavone stagno era quella di predisporre, in coperta, una superficie piana per potervi installare il telaio del tappo di chiusura, stante la sua forma ondulata fatta per aumentarne la rigidità (v. simulazioni fotografiche).
Avevo pensato a varie soluzioni esecutive, ad es. realizzando un calco in gesso su cui laminare una struttura in vetroresina da incollare successivamente al kayak.
Un lavoro che avrei dovuto fare con calma e pazienza quest’inverno, ma ho preferito fare altro (tra cui una pagaia aleutina).
Come ho già detto, il gavone non è indispensabile per le mie uscitine lungo costa.
Se poi, in futuro, sorgerà l’esigenza perché si allargheranno i miei orizzonti, allora prenderò in considerazione un nuovo kayak ripetendo l’esperienza su un modello più adeguato oppure comprandolo addirittura già fatto  ;D
Questo posso sempre rivenderlo e, per quanto mi è costato il tutto, non dovrei avere difficoltà a rifarmi almeno delle spese vive. Ovviamente le ore di lavoro sono a perdere, ma gli autocostruttori lo sanno bene fin dall’inizio  ;)

Lorenzo Molinari:
Tipicamente, quella che tu chiami la striscetta laterale estetica è una banda in tessuto di materiale composito di 3 cm o poco più, che rinforza ulteriormente la saldatura interna dei due gusci.
Il gavone, invece, sei sempre in tempo a farlo, anche a lavoro concluso, questa è la bellezza del vetroresina. Ciao

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