Ciao a tutti, su indicazione dell'ottimo ing. Conca sono andato a guardarmi i progetti presentati in provincia di Vercelli ho visto i progetti relativi alla Valsesia (premetto che ho dato una guardata veloce e potrei aver commesso qualche errore). Premetto inoltre che dal punto di vista economico/incentivi la situazione è questa:
a) sono chiusi i registri previsti dal DM del 2012 e nessuno (salvo mio errore) di questi impianti mi risulta in posizione utile delle graduatorie;
b) è prevista l'uscita di un nuovo decreto sulle rinnovabili, ma continua a tardare e dalle bozze che circolano, dovrebbe limitarsi a salvare impianti esclusi dalle precedenti graduatorie.
c) nessuno degli impianti mi pare possa accedere direttamente alle tariffe incentivanti, tale possibilità è limitata a impianti inferiori a 50 kW o impianti, sempre sotto i 250 kW, con bassi impatti (canali artificiali, salti esistenti, ecc.);
d) il prezzo dell'energia in borsa elettrica è crollato negli ultimi due anni, dai 60 €/MWh indicati nelle relazioni di progetto, siamo ora ben sotto i 40, sia per il 2016, che per quanto riguarda i futures su 2017 e 2018.
Tutto questo per dire che la sostenibilità economica degli impianti in progetto è molto critica e difficilmente si trovano finanziatori disposti a rischiare senza certezze sui ricavi.
Analogamente mi pare che l'analisi delle portate, nei vari progetti, si basi su calcoli pluviometrici e valori medi che andrebbero valutati meglio, sappiamo infatti che, anche all'interno di un solo mese, possiamo avere precipitazioni violente alternate a periodi di siccità; analizzando la precipitazione media mensile, si giunge a conclusioni del tutto errate dal punto di vista della produzione idroelettrica.
Passo ora ad analizzare i vari impianti:
1) un impianto sul Pascone a Civiasco. si tratta di un piccolo ruscello che costeggia la strada che scende dalla Colma verso Varallo. ho guardato i costi stimati (bassi a mio avviso) e ho guardato i ricavi attesi, che non mi sembrano realistici, il corso d'acqua non ha interesse canoistico o ambientale, mi risulta.
2) impianto in Val Mastallone: presa d'acqua a LA Gazza e restituzione 2,5 km a valle in località Catognetto in comune di Fobello. valgono i discorsi fatti sopra. i costi sono pari a 3,25 milioni, senza incentivo dovrebbero ricavare circa 190.000 €/anno, che al netto dei costi di gestione renderebbe circa 1% sul capitale investito.
3) impianto sul Sermenza. dal punto di vista economico valgono le medesime considerazioni sopra esposte: senza incentivi (che ad oggi non risultano assegnati) non c'è rientro economico. rimangono le perplessità sul regime delle portate, anche se in questo caso la diga a monte potrebbe avere un effetto di modulazione sulle portate a valle, migliorandone la possibilità di sfruttamento idroelettrico. Nella relazione ambientale si dichiara che il tratto interessato non è utilizzato dai canoisti e questo è falso: mi pare infatti che sia abbastanza utilizzato l'imbarco alla Fabbrica e che (anche se io non l'ho mai fatto) ci si possa imbarcare anche più su.
4) potenziamento della centrale esistente a Boccioleto, con nuova captazione sul rio della valle. questo è un progetto che giace in Provincia dal 2004, riattivato, se ho capito bene, nel 2012. questo impianto, impatterebbe sulle attività canoistiche in modo rilevante, estendendosi per 3 km a valle di Boccioleto. il progetto del 2012 è stato predisposto in modo molto professionale (lo studio Frosio è un nome molto conosciuto nel campo dell'idroelettrico) e (se rispetta tutti i vincoli normativi applicabili) potrebbe passare. nell'analisi ambientale mi pare che taccia completamente sulla fruizione canoistica del fiume. occorre approfondire lo stato di avanzamento del progetto e sperare che le considerazioni economiche sopra esposte scoraggino la realizzazione dell'intervento. nel frattempo bisognerebbe capire come sia possibile fare pressione per la nostra causa.
ne riparliamo.
ciao.