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L'IPOTERMIA UCCIDE
Vittorio Pongolini:
Un appunto: l'ipotermia deve essere considerata soprattutto sui laghi, in inverno e primavera. In mare (Mediterraneo, Tirreno in particolare) l'acqua è decisamente più calda che sui laghi: ve lo riporto come dato appena sperimentato.
nolby:
--- Citazione da: cristian bertolin - Gennaio 06, 2016, 01:33:11 pm ---diffusori di calore ad innesco chimico non comburenti (le tavolette che si spezzano e sviluppano calore , molte sono riutilizzabili fino a centinaia di volte e una volta ricondizionate possono tornare nel kit di sopravvivenza )
--- Termina citazione ---
Cos'è?
cristian bertolin:
Si tratta di buste chimiche di diversa dimensione e durata, quelle che utilizziamo noi nei nostri kit di sopravvivenza sono di plastica contengono un gel ed una piastrina che una volta spezzata attiva la fonte di calore per almeno 6 ore, dopo l'utilizzo diventano rigide ed è sufficiente bollirle una volta rientrati a casa... Ho avuto anche l'occasione di utilizzarle in fiume a marzo in seguito ad un bagno di un amico il quale perse sensibilità alla mano dx a causa delle basse temperature e di una forte botta, normalmente le ho sempre utilizzate nei bivacchi invernali.il costo é minimo si trovano normalmente nei negozi militari o di caccia e pesca....
Noi ne teniamo 2 per kit che se malauguratamente le difficoltà si presentassero verso fine giornata ed i soccorsi organizzati fossero impossibilitati a raggiungerci la disponibilità di una fonte immediata sarebbe più prolungata nel tempo di reazione... Assieme comunque teniamo un acciarino e un esca per poter provvedere ad un buon fuoco....l'ipotermia al pari del panico é una brutta bestia. cristian
nolby:
Hai per caso sotto mano qualche link (o qualche nome che possiamo cercare in google) di questi cosi chimici che si rigenerano?
Io ho presente quelle bustine (le ho viste usare qualche volta in montagna) ma sono assolutamente monouso.
dome:
Ciao
Sono un canoista prevalentemente fluviale anche se in questi ultimi anni gironzolo anche per mare con grande piacere e soddisfazione. Pagaio tutto l'anno, bel tempo o brutto che sia.
Sono fermamente convinto di come sia importante vestirsi correttamente. Il mercato offre un sacco di possibilità riuscendo ad indossare capi termici efficaci e "leggeri" senza doversi "infagottare" e dover limitare i movimenti...ma non è questo a mio avviso il punto fondamentale.
Meglio darsi da fare prima, che dover raccogliere i cocci poi...
Il canoista che non sia proprio alle primissimissime armi a mio avviso deve mettersi nell'ordine di idee di imparare l'eskimo!
E' una manovra FACILE che con un istruttore o maestro si impara comodamente in quattro lezioni da venti minuti.
Il canoa club verona di cui faccio parte ogni inverno affitta uno spazio acqua in piscina per organizzare questi corsi e sono sicuro che tanti altri club facciano lo stesso.
Una volta imparata la manovra viene il bello...nel senso che diventerà fondamentale provarla e riprovarla (con l'arrivo della bella stagione) in ogni situazione "difficoltando" il vostro eskimo...mettendo la pagaia dietro la schiena e riportandola avanti, rovesciarvi tenendo la pagaia con una mano sola, passaggi di pagaia, kayak sovraccarico, con le mani ecc... fino a farlo diventare un automatismo.
Insomma... che vi sorprenda alla sprovvista una raffica di vento più forte delle altre, che vi si chiuda addosso un onda proprio mentre state scattando una foto, o che vi cambi la meteo o.....ESKIMO A PROVA DI BOMBA!!!
Se avrete lavorato bene vi raddrizzerete ancor prima che l'acqua inizi a penetrare completamente nei vestiti...
...E' il miglior modo che conosco per rimanere quasi asciutti ed a una temperatura decente ;).
https://www.youtube.com/watch?v=_qHxVsRaYgk
Ciao
Dome Benciolini
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