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L'IPOTERMIA UCCIDE

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marco ferrario (eko):
Ieri, Douglas Tompkins, mentre in kayak stava navigando il lago insieme ad amici, si è ribaltato finendo in acqua.
La temperatura dell'acqua del lago è di circa 4 gradi (del tutto simile a quella dei nostri laghi prealpini durante i mesi invernali).
Il creatore del marchio di abbigliamento North Face e Esprit, non è sopravvissuto all'ipotermia.
La notizia, riportata oggi su molti quotidiani nazionali, si può leggere qui: http://www.ilpost.it/2015/12/09/douglas-tompkins-north-face-esprit/

Anche sui nostri laghi prealpini si verificano incidenti del genere, l'ultimo mortale ne abbiamo parlato lo scorso gennaio http://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5017.0/all.html

Nella fascia prealpina, in particolare su Lario, Ceresio e Verbano, aumentano gli appassionati di kayak che prediligono le pagaiate invernali.
Occorre sempre essere ben coscienti che il rischio ipotermia è terribilmente concreto.

nolby:
la butto li... per chi viene sul Lario
Visto che pagaiando sul Lario tra paesini e frazioni non è sempre facile avere un'idea precisa di dove si è (cosa importante in caso si abbia la necessità di allertare il sistema di emergenza 112) da qualche anno c'è una numerazione delle spiagge che rende più facile la localizzazione da parte del sistema di soccorso.
La sigla la trovate sui pannelli informativi che trovate sulle spiagge/lidi (ad esempio LC 1)

http://www.provincia.lecco.it/protezione-civile/lago-sicuro/

Il link è un pò vecchiotto e riporta ancora il numero 118, in Lombardia è già attivo da un pezzo il Numero Unico 112

marco ferrario (eko):

Ciao nolby,
la maggior parte dei soccorsi sul Lario sono eseguiti dalla Guardia di Finanza. La loro sede è a Nobiallo di Menaggio, in posizione strategica per essere operativi in pochi minuti su tutti e tre i rami del lago. La GdF dispone di due Vedette Veloci V.3000 sempre pronte in acqua (tre in alta stagione - 2a foto allegata), dotate di motori da 300 CV, possono navigare in situazioni meteo molto avverse, sono molto stabili e raggiungono una velocità di 100 km/h.
Perciò per i soccorsi immediati sull'acqua, come è bene evidenziato sul loro scafo, è meglio chiamare direttamente il 117, guadagnando tempo prezioso.
Purtroppo sembra che il prossimo anno la nuova Stazione Marittima sarà trasferita a Como, in posizione defilata rispetto al centro del lago, tanto più che è proprio il ramo di Como il meno impegnativo, mentre più critici per i venti e per le acque più fredde sono il ramo di Lecco e l'Alto Lario, dove anche le distanze tra le sponde raddoppiano o triplicano.

Sulle pagine di Lario Sicuro (http://www.provincia.lecco.it/protezione-civile/lago-sicuro/) non si parla mai della temperatura dell'acqua (sarei contento di essere smentito), argomento che a mio avviso dovrebbe invece essere posto in evidenza.
Parlare di sicurezza sottovalutando l'ipotermia fino ad ignorarla del tutto è una mancanza grave.
Così, per visionare i grafici della temperatura dell'acqua dei nostri laghi, dobbiamo andare a consultare i meteo svizzeri, mi spiace dirlo, ma in queste cose sono molto più attenti e seri.
Durante i mesi invernali la temperatura dell'acqua è di pochi gradi sopra lo zero e anche in altre stagioni è tra le più fredde d'Italia, diversi gradi più fredda della temperatura dei nostri mari e di altri laghi come ad esempio il Trasimeno e il Bracciano.
Sul Lario, ma non solo, sembrerebbe che anziché affrontare il problema sensibilizzando, si preferisca non allarmare, forse per non perdere turisti.

Noi kayaker, anfibi come siamo, il problema lo conosciamo e lo viviamo a fondo sulla nostra pelle.
Date un occhio ai grafici delle temperature medie qui allegati.

Oltre a tenere un telefono (stagno) a portata di mano con i numeri del soccorso già in memoria,
cosa suggerite per pagaiare con più sicurezza?
per prevenire o perlomeno per ridurre i rischi di trovarsi in situazioni difficili e simili a quelle in cui hanno portato alla morte
Douglas Tompkins (http://www.lifegate.it/persone/news/chi-era-douglas-tompkins-fondatore-di-north-face)
e Marco Bacher (http://www.lastampa.it/2015/01/12/edizioni/verbania/cronaca/annegato-nel-lago-di-mergozzo-il-dj-con-la-passione-per-lo-sport-nT4dSKBJSsl4cXOj8BGtfN/pagina.html)   
e di altri amici, che se la sono vista brutta, ma più fortunati, sono riusciti a sopravvivere all'ipotermia.

Ciao a tutti

santino spada:
 Grazie per le info , per favore non si avere un fac simile o foto dei cartelli che numerano le spiagge , per avere un idea di cosa cercare.
  Un saluto a tutti.

Vittorio Pongolini:
Marco Ferrario è un kayaker encomiabile per la precisione di tutte le sue informazioni. Ha una prudenza strabiliante, non sottovaluta mai nulla e non fa mai pesare tutte le sue conoscenze informatiche e di tecnica del KdM. Provate a uscire qualche volta con lui e rimarrete stupiti per la accortezza di tutte le sue informazioni prima, durante e dopo l'uscita. Se fosse un oggetto ambientale caro ai kayaker sarebbe un faro, se fosse un Maestro o una Guida, un Istruttore o un "quelchevoletevoi" di Kayak da Mare dovrebbe farsi pagare il triplo di quello che si fanno pagare tutte quelle figure giuridiche fornite di pezzi di carta che ho elencate sopra che insegnano o accompagnano. E' un pragmatico, un realista  del kayak in tutte le sue sfaccettature. Fotografa tantissimo, anche oltre il necessario, ma in questo modo la qualità delle sue immagini è superlativa perchè può scegliere tra centinaia di foto.  Si circonda solo di persone che amano come lui il KdM e che apprezzano pagaiare in modo indipendente e senza che nessuno gli rompa le palle. Esce tutto l'anno, spesso da solo ma anche in compagnia e anche questo è da vero intenditore. Se qualcuno esce dalla sua filosofia di approccio e di gestione di una uscita in KdM glielo dice senza mezzi termini e ne ha tutti i diritti, proprio perchè non chiede nulla in cambio se non che apprezzi come lui la libertà che possono dare  una o più giornate in kayak. La passione di pagaiare è il suo carburante e non va mai in riserva e, per concludere, è senza tutti quei fronzoli indotti da mode di appartenenza a qualsivoglia lobby della pagaia.
Ha solo un difetto e cioè di escludere forse un po' troppo le uscite organizzate e con numerosi kayaker, ma se lo facesse smentirebbe se stesso e tutto quanto vi ho riportato qua sopra e allora ...tutto è coerente! 
Tutto questo è la sua parcella. Troppo poco, Marco, troppo poco.
Tenete tutti molto da conto quanto riferisce in questa sede perchè è davvero utile e speriamo non si stanchi mai!

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